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Nell’intervista odierna al Fatto Quotidiano Gianroberto Casaleggio per l’ennesima volta mostra di aver capito poco o niente delle dinamiche comunicative di Internet:


R: Esistono gruppi pagati dai partiti per diffondere messaggi virali contro me e Grillo.

D: È la stessa accusa che molti rivolgono a voi.

R: Ma noi non abbiamo bisogno di farlo, perché i nostri messaggi sono virali di per sé, dunque veri, e si diffondono da soli. Quelli degli altri, palesemente falsi, hanno bisogno di un supporto di truppe ascare, pagate magari 5 euro al giorno.


28 commenti a “Casaleggio e i messaggi virali”

  1. ale dice:

    dai mantellini di qui a domenica 1 al gg, mi raccomando

  2. frank dice:

    “Sempre versate le quote al Pd, non il ‘pizzo’ per la ‘posizione utile in lista’. Un seggio non si compra né si vende” – Mineo

    (ma ‘pizzo’ è dello stesso repertorio di ‘lupara bianca’, poi qualcuno spiegherà la differenza di trattamento..)

    Casaleggio qui reitera delle logiche sbagliate pur dicendo una cosa giusta: il valore del volontariato, un valore positivo

    “i nostri messaggi”

    ma non sono vostri. Non sono nemmeno miei. Facciamo nostri in modo critico dei messaggi pensati da altri, anche secoli fa, anche milleni fa

    Questo per dire che ad essere liquido è l’elettorato, elettorato che molto probabilmente non voterà mai più PD e PDL nonostante l’impegno di Massimo ; ) ma è anche pronto ad astenersi (anche se questo favorisce il più forte e quindi non è comunque la soluzione)

  3. /plb dice:

    E quali sono “le dinamiche comunicative di Internet” che Casaleggio non ha capito ?
    Sono curioso…puoi spiegare per favore ?
    Il blog ? I commenti ? Facebook ?

    Non mi sembra se la cavino poi così male…o forse non ho capito il senso del tuo post, mi sembra manchi una conclusione.

    ciao
    /plb

  4. fgdfgdfgd dice:

    Eh, sì, gli altri non capiscono niente. Hai capito tutto tu.

  5. frank dice:

    it.thefreedictionary.com

    2. spassionato che non è compito per un guadagno personale

    è un gioco al contrario, si scrive la definizione e si cerca di indovinare il termine, girando una ruota, anche Renzi è ammesso al gioco, nessuno escluso

    fa tenerezza l’idea di Casaleggio con truppe pagate 5 euro.. come se fosse quello il vero problema: Berlusconi che paga gli spettatori, decine di euro e panino, o i pullman di ignari condotti a fare la tessera del PD e votare le primarie

    o la truffa delle decine di liste civetta che non solo fanno confluire in modo truffaldino i voti alla ditta madre PD e PDL, ma creano delle liste simili a quelle concorrenti calpestando la democrazia

    come se dipendesse dalle dinamiche comunicative di internet. Visto il digital divide e l’arretratezza: non ancora.

  6. Giacomo dice:

    Le cose false su internet non possono circolare?
    Da quando si è fatto togliere il chip di controllo rettiliano Casaleggio è pure peggiorato..

  7. ale dice:

    ahah in effetti casaleggo mi pare che di dinamiche internet ci becchi un po di piu’ di quelli del pd e di mantellini

  8. V come… virale? vero? | Notiziole di .mau. dice:

    […] da Mantellini questo brano dell’intervista che il Fatto Quotidiano ha fatto a Gianroberto […]

  9. mORA dice:

    Àscare?!

  10. Quelli che solo l’EIAR, oh yea | eDue dice:

    […] Casaleggio e i messaggi virali – manteblog […]

  11. andrea61 dice:

    A me sembra che molto più banalmente Casaleggio faccia sfoggio del proverbiale italico doppiopesismo.

  12. frank dice:

    sempre sul Fattoquotidiano, un documento video storico e triste: un terzo delle persone intervistare da Piero Ricca alla Festa dell’Unità non crede più al partito, persino alcuni volontari ammettono di non ver più rinnovato la tessera, lo fanno per stare con gli amici non più per il partito. Il ‘cuore’ e la retorica televisiva.

    no, è un dato di fatto: il M5S ha utilizzato pochissimi soldi, e non finanziamenti pericolosi, come evidenziato da Assange, il segreto del M5S è nei circoli territoriali, tradizionalissimi circoli di volontari. Cioè sul territorio il M5S è un partito, forse l’unico partito rimasto, mentre nel palazzo e in tv la rappresentazione cambia, completamente ribaltata

    è la verità, la differenza tra M5s e gli altri partiti che per muoversi hanno bisogno di soldi, parecchi, sempre più soldi, e quindi debiti e quindi risorse pubbliche e quindi tesorieri, corruzione, ma anche abusivismo, l’imbrattamento dei manifesti, la truffa delle liste civetta. Tutto un mondo, come lo stadio, che ha smesso di giocare a calcio.

    c’è un’idea cinica di fondo che serpeggia anche nel PD da anni: i soldi comprano tutto, non c’è bisogno di partecipazione.

  13. diamonds dice:

    se facciamo una silloge delle dichiarazioni degli altro politici,in particolare dei supporter e ministri di renzi(lui a parte le fesserie ben confezionate, non compie mai troppi errori)perfino i deliri di casaleggio ne uscirebbero dimensionati. Ma in questo momento abbiamo altre priorità,vedo

    http://www.youtube.com/watch?v=Ie9W0uWjPVg

  14. andrea61 dice:

    @frank: credo che tu abbia fotografato perfettamente la capacità del M5S di muoversi sul territorio. Credo però lo possa fare solo perche’ non ha una vera linea politica, non ha un vero programma e questo permette di imbarcare tutti quelli che hanno voglia di darsi da fare e che credono in quei due o tre punti comuni, ovvero il disprezzo della politica classica e l’esaltazione dell’onestà. Il risultato e’ che tra gli attivisti ci trovi tutto e il contrario di tutto. Ad esempio nel mio paese uno dei maggiorenti del M5S era un personaggio che ritiene l’omossessualità una malattia e che i vaccini siano stati introdotti dagli extraterrestri per minare la nostra salute.

  15. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ma poi tutto questo disprezzo per il Pd non ha fondamento..Il Movimento 5 Stelle è fatto da persone in gran parte oneste e che si impegnano gratuitamente…è assolutamente vero…Ma potrei fare il nome di centinaia di persone iscritte al Pd che in questi giorni si stanno impegnando in tanti modi per il loro Partito in modo assolutamente gratuito, non ne avranno in tasca niente, non ricopriranno nemmeno uno strapuntino…poi uno può dire che perdono il loro tempo, che sono degli illusi…certo…ma non può permettersi di dire balle solo per portare acqua al proprio mulino…

  16. Carlo M dice:

    il problema non è “aver capito poco o niente delle dinamiche comunicative di Internet”. il problema è che è proprio fuori di testa, ma di brutto.

  17. Maurizio dice:

    Ma è lo stesso Mantellini che ha scritto questo?

    http://www.mantellini.it/2013/01/23/brigate-digitali-bersani/

  18. gregor dice:

    La differenza tra m5s e pd è che i secondi provano a costruire ogni giorno il p paese migliore… i primi urlano e insultano, non hanno un programma e provano a fare politic a con il populismo e il benaltrismo.

    semmai u grillo governerà.. sparirà in breve tempo. tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!

  19. Paolo d.a. dice:

    Virale – Vero
    è tutto là ragassuoli e leggendo una cosa così come fai a non segnalarla?
    L’altra verità è che lo Zappa stellato non conta tanto quanto vorrebbe la stampa mainstream.
    Votate bene.

  20. ale dice:

    @Maurizio

    epic win!
    http://www.mantellini.it/2013/01/23/brigate-digitali-bersani/

    LOL

  21. 8viano dice:

    E niente, Mantellini, quando vede qualcuno che ha un successo in rete, ha il solito riflesso pavloviano e gli parte in automatico la sentenza “non capisce nulla di rete”.

    La cosa ha radici lontane nel tempo (vedi anche http://www.mantellini.it/2009/03/07/vedi-alla-voce-risparmiare/)

    Ma stavolta gli fa più male perchè parla del ragionier Casaleggio.

    Gli vorrei però suggerire di prenderla con maggior filosofia.
    In fondo può consolarsi perchè lui dalla rete immagino ricavi qualcosa di più consistente dei 5 euro delle truppe àscare.

    Per un radiologo non è un cattivo risultato.

  22. frank dice:

    andate a vedere quanto hanno speso i partiti nell’ultima tornata elettorale, quanti milioni hanno speso in propaganda, e chi finanzia le fondazioni

    e non raccontate balle: il movimento ha speso cinque fave, e questo, in relazione al risultato prodotto, è inversamente proporzionale all’impegno gratuito di migliaia e migliaia di attivisti stellari, riuscendo a mantenere gli impegni costituzionali e il referendum abrogativo sui finanziamenti pubblici

  23. ilciospo dice:

    Dio che noia voi grillini. Casaleggio sarà anche un guru della rete, ma stavolta ha detto una cazzata atomica e ha fatto bene Mantellini a sottolinearla. Sicuramente il Casaleggio sa meglio di tutti noi il significato di “virale”, non lo metto in dubbio: ma stavolta ha usato tale termine in un modo che definire improprio è un eufemismo.

  24. diamonds dice:

    “i secondi provano a costruire ogni giorno il paese migliore”(si, ma non il nostro)

  25. 8viano dice:

    Tra l’aver detto una cazzata (e quella di Casa leggio È una cazzata) e il non aver capito un tubo della rete c’è una bella differenza. Se dovessimo applicare lo stesso criterio a tutti i relatori i convegni, pardon i barcamp, sarebbero vuoti.

  26. ilciospo dice:

    @8viano: io sono un idiota della rete, ma quella cazzata lì non la direi nemmeno se vivessi altre cento vite. Mantellini avrà pure esagerato, ma via, ammettiamolo: se uno si definisce il Dio della rete certe cose non le dice nemmeno se è ubriaco. Se le dice, è perché qualche (grossa) pecca ce l’ha. Tutto qui, e amici come prima. Non capisco perché ti incazzi così tanto.

  27. 8viano dice:

    @ilciospo: nessuna incazzatura. Semplicemente l’affermazione del post sulla mancanza di “cultura di rete” non ha nessun senso già normalmente ma se la riferisci ad un personaggio che sulla rete ci ha costruito un movimento politico che sta intorno al 25% ti piace sfidare il ridicolo. Anche se il tipo dice una delle tante cazzate delle quali sono piene le sezioni “Politica” dei quotidiani.

  28. Michele dice:

    Dato che anche grazie al digital divide ben più del 25% della popolazione non capisce una fava di rete direi che Casaleggio può sparare tutte le str… che vuole ed ambire a diventare Ministro dell’innovazione.