21
Ago

Non so bene se rileggere libri che avevo già letto molto tempo fa sia un’abitudine che mi è venuta con gli anni o se dipenda più dal fatto che di quasi tutto del mio passato remoto (libri, film, viaggi, incontri ecc.) ho sempre ricordato poco e confuso moltissimo. In ogni caso fino a qualche anno fa i libri che avevo riletto regolarmente e per scelta erano pochi, quasi solo Atlante Occidentale di Del Giudice e Dissipatio H.G. di Morselli. Poi ricordare confusamente che un libro mi era sembrato bellissimo ha fatto sì che sempre più spesso in questi anni abbia iniziato a rileggerli, ricevendone ogni volta sensazioni nuove e sempre differenti. Così qualche tempo fa ho riletto 2666 e il mese scorso “I detective selvaggi” di Bolaño. Alcuni mesi fa, per una casualità, ho riletto Gli anelli di Saturno di Sebald (era l’unico libro in italiano in quei giorni, a casa di Alessandra a Leuven). Ho riletto La nube purpurea di Shiel e altri libri che ora non ricordo sempre e solo fra quelli che avevo molto amato. Nei giorni scorsi ho riletto Domani nella battaglia pensa a me di Marias che avevo letto quando era uscito (la copia che abbiamo a casa ha il prezzo in lire) e che ricordavo vagamente come un bel romanzo con un inizio folgorante e che invece ho ritrovato oggi, trent’anni dopo, come un romanzo semplicemente meraviglioso. Meraviglioso dall’inizio alla fine.

Un commento a “Rileggere”

  1. Insula dice:

    Io non ho il tempo di rileggere: devo ancora finire il Mahabharata nella versione “meridionale”. Mi piacerebbe leggerlo in lingua originale ma purtroppo non è alla mia portata. Libro favoloso ma consigliato solo a chi ha molto, molto, molto tempo e una prospettiva di lunga vita.

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