Molte delle decisioni tecniche di Twitter degli ultimi tempi, l’ultima quella di penalizzare con un ritardo di 5 secondi i link verso alcuni siti web esterni a Twitter (alcuni social network concorrenti e alcuni siti di news) o quella di disattivare i profili di quanti parlano male di lui, oltre a far parte delle usuali scelte senza senso a cui Elon Musk ci ha ormai abituati, appartengono anche, sempre più spesso, a scelte che rimandano alla psicologia dei bambini delle scuole elementari. Appena il giochetto viene scoperto puntualmente avviene la fuga, esattamente come fuggono ridendo i bimbi dopo aver scampanellato a caso in una via delle città. Anche la recente discussione social su un ipotetico incontro di arti marziali con Mark Zuckerberg ricorda dinamiche simili: anche qui Musk dice che andrà a suonare il campanello di Zuck per vedere se è in casa. I più ostinati e precisi sottolineano i temi della neutralità della rete violata e della libertà di espressione calpestata, mentre forse si dovrebbe considerare l’ìpotesi che una parte della vita digitale di molte persone sia ormai definitivamente alla mercé di una persona malata.

Un commento a “Ho visto bimbi scappare: era Elon Musk”

  1. domenico dice:

    Buongiorno ,sottoscrivo quasi tutto ma :” una parte della vita digitale di molte persone sia ormai definitivamente alla merce’ di una persona malata ” va corretta in : “sono malati “non solo nella vita digitale, molti irrecuperabili, pochi recuperabili, tutti molto superficiali e ignoranti. (Vedere il nostro Ministro alla Cultura -basta l’ estetica)

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