Se c’è una cosa che mi pare di aver imparato dopo tanti anni di rete è che anche i fessi possono scrivere cose interessanti. Se c’è un’altra cosa che ho imparato dopo tanti anni di rete è che la piattaforma è importante, che fiancheggia il tono delle persone e le orienta. Scrivere codice per Internet, per chi lo sa fare bene, è tenere allenata la mano sinistra di dio: molti non l’hanno capito e pensano che una finistrella dentro la quale digitare valga un’altra.

Friendfeed chiude, ed è un peccato. Personalmente continuavo a guardarlo e a trovarci spunti interessanti anche dopo avere di fatto smesso di utilizzarlo anni fa: troppi fessi in giro da quelle parti per i miei gusti, niente che mi andasse più di condividere. Molte delle persone che stimo e che seguo se ne erano andate prima di me, avevano ragione loro ovviamente.

Il codice di Friendfeed quello resta inarrivabile e come molte delle cose inarrivabili nata dal grande talento di qualcuno fu a suo tempo più semplice comprarlo e spegnerlo che farlo crescere. Così Facebook comprò Friendfeed, ne adottò alcune intuizioni geniali (i like per esempio) e imitò goffamente il resto dentro l’enorme confusione della sua piattaforma. Il prossimo 9 aprile una volta spento questo piccolo residuo di social network (che nessuno sviluppa più da anni) diventerà impossibile per chiunque fare paragoni fra la mano sinistra di dio e il semplice artigianato di Mark Zuckerberg.

Ed i turchi e quel grappolo di italiani, i soli ormai che ne avevano adottato la piattaforma come casa loro, sciameranno altrove. È un peccato, nonostante tutto.

36 commenti a “Friendfeed: la mano sinistra di dio”

  1. Sir Squonk dice:

    Molte delle persone che stimo e seguo (quasi tutte, con pochissime eccezioni) sono rimaste fino all’ultimo. Avevano ragione loro, ovviamente.

  2. massimo mantellini dice:

    ma la pianti

  3. Morloi dice:

    eh, devo dire che Sir Squonk ha ragione. Gran parte delle persone che stimo son rimaste dentro fino all’ultimo. Siamo un gruppo di amabili stronzi, e, spiace dirlo, tutto sommato di persone piuttosto intelligenti. Con buona pace di chi non ha retto la pressione del socialino dell’odio (e dell’amore).

  4. PiccoloImprenditore dice:

    Sir +1.

  5. Luigi dice:

    Sir +1

  6. nicola dice:

    I “fessi che possono scrivere cose interessanti” è un bell’ossimoro.

    In questo caso Sir +1 è obbligatorio. :-)

  7. Il Gigante dice:

    E se aiutassimo Senape a sviluppare il suo giovane “clone” (frenf.it)?

  8. .mau. dice:

    Io sono indubbiamente un amabile stronzo (beh, sull’amabile potete discutere) e resterò lì fino all’ultimo. Mentre stavo cercando di elaborare il lutto, stamattina mi è venuta in mente una cosa.

    È vero che io mi sono sempre tenuto fuori dai bassifondi di Friendfeed e dalle stanzette più o meno segrete dove si sparla di tutti di più, perché quei posti non mi interessano. (Non mi dà nemmeno fastidio che ci siano, se non sono costretto a frequentarli). Ma è anche vero che il mio feed è sempre stato pubblico, e quindi chiunque poteva scriverci su e interagire; né io ho cancellato o bloccato roba. Beh, quel feed non mi è mai sembrato così rovinato. Insomma, chi è che ha ovviamente ragione?

  9. massimo mantellini dice:

    .mau. conosci come me le dinamiche del branco, anche il mio feed è stato sempre pubblico e non ho mai avuto interesse per le stanze private. Come è successo a molti a un certo punto scrivere su FF era diventato impossibile per l’alta concentrazione di idioti (sempre gli stessi) che cercavano il flame ad ogni costo su qualsiasi cosa detta. Ovviamente ogni storia è diversa

  10. .mau. dice:

    Che ti posso dire? Evidentemente io non sono un V.I.B. e quindi la gente non viene a cercare il flame ad ogni costo da me, o meglio, non viene a cercare chissà quale briciola di supposta importanza. Io ci ho visto le stesse dinamiche su Twitter, con gente che avrebbe ammazzato la mamma pur di avere un RT di Fiorello – che capì tutto e se ne andò – e sui commenti nei post politici sul Post, e anche lì non è un caso che qualcuno si sia fatto il sito per commentare il non più commentabile.

  11. Gaspar dice:

    Sir +1

    Mai frequentato stanzette, sempre bloccato i rancorosi, solo seguito quelle 150 persone che conoscevo davvero.

    Friendfeed (che tu mi hai segnalato per primo a un barcamp, forse a Parma?) è stato una bella esperienza, anche perché libera dalle pressioni commerciali che imbruttiscono facebook.

    Mi mancherà.

  12. Massimo Morelli dice:

    Come Gaspar. Forse il profilo pubblico è un lusso troppo grosso, se non vuoi aver a che fare con gli “idioti”. Che poi ognuno di noi è l’idiota di qualcun altro.

  13. massimo mantellini dice:

    @morelli io in realtà come sai ci ho sempre voluto avere a che fare senza farmi grossi problemi (e sono d’accordo che ognuno di noi è l’idiota di qualcun altro) ma a differenza di qualsiasi altro ambito che ho frequentato in rete su FF il bilanciamento (utilizzando profilo pubblico) a un certo punto per me (e per molti altri) è diventato impossibile

  14. laflauta dice:

    Io c’ero all’inizio, c’ero durante, ci sono adesso. Ero pure nelle stanzette, quelle dannate del perculo, ero l’insospettabile del branco. E mi son divertita, a’ voja. Son stata attaccata, amen, ci si difende. Quando l’orda grillina ha invaso Facebook avevo anticorpi a valanga. Forse (incredibilmente) avevo un ego più controllabile, o forse basavo meno la mia vita sul socialino (eppure, mah, boh). Ho adorato Friendfeed perché mi ha insegnato tanto, mi ha fatta ragionare, mi ha fatta ridere (un sacco) e in compagnia. Era il social più social della terra, cosa che ne’ twitter ne’ FB potranno essere, una community. Ora, non capisco cosa diamine abbiano tanti a denigrarlo. Ne scrivete no? Quindi anche a voi dispiace.
    E di persone belle ce n’erano. A parte Squonk, dico.

  15. Piccola bibliografia essenziale sul socialino #Friendfeed e la sua chiusura | Gli Appunti del Paz83 dice:

    […] Mantellini: Friendfeed: la mano sinistra di Dio […]

  16. Daniele Minotti dice:

    Sola rulez
    http://www.enrico-sola.com/2015/03/giao-angelo/

  17. Daniele Minotti dice:

    Il limite e’ che si considera FF un contenuto e non un mezzo. Noto limite che riguarda tutta la Rete, al di là delle specifiche feature.

  18. Mitì Vigliero dice:

    Beggi dice “Ciascuno ha la timeline che si merita”. Barbara Sgarzi “Se dite che i social media sono pieni di stupidaggini, state seguendo le persone sbagliate”. E Sir +1.

  19. Giao FF | Ilcomizietto dice:

    […] mantellini .mau. mfisk plus1gmt […]

  20. massimo mantellini dice:

    @Miti è una regola che condivido pure io da sempre ma che ha qualche eccezione. L’eccezione prevalente di FF è che era una comunità di utenti avanzati, molto anonima e molto piccola. A differenza di Twitter ogni utente su FF aggregava vari feed quindi anche a livello di esposizione è molto diverso se sei Sir Squonk che scrive quasi solo lì o altri (io per esempio) che invece aggregavano molte cose differenti. Al di là di simpatie o antipatie (io per esempio da sempre ho selezionato molto anche su FF chi seguire e non mi sono mai interessato di chi mi seguisse) i fessi o i fake che infestavano il mio feed (e quelli di molti altri con dinamiche molto simili) non dipendono da una mia scarsa cura del filtro e nemmeno da una mia particolare antipatia (credo) quanto dal fatto che un ambiente di quel tipo, piccolo e autoriferito, selezionava il peggio. O per lo meno non consentiva di annacquarlo come accade per esempio su Twitter. Non sempre ovviamente, non quando il tuo circolo di riferimento era abbastanza piccolo e recintato (tipo quello di Squonk per intenderci) ma in molti altri casi sì e più tu eri noto (non parlo di me ovviamente) e più questa dinamica da piccola gabbia di insoddisfatti si accentuava. Insomma io ho da sempre la timeline che mi merito, non ci sono dubbi, ma non su FF, lì questo non valeva. Una ottima ragione per andarsene

  21. Mitì Vigliero dice:

    In quasi 6 anni di ff non ho mai avuto problemi; sino al 2009 lo detestavo, perché lo trovavo spesso inutilmente maligno e ridicolmente snob. Dopo poco ci sono entrata per necessità (blog in palla per giorni e gente che mi scriveva chiedendomi se ero viva), e mi sono messa a seguire quelli che da anni erano miei lettori. Poi sono arrivati altri che non conoscevo, ma che mi sono piaciuti subito. certo giravo alla larga da stanzette discutibili che non mi interessavano punto o da personaggi sgomitanti (pochissimi in realtà) che mi davano l’orticaria per esibizionismo tarato, superbia e arroganza. Mai avuto un litigio, un’offesa, mai discussioni volgari o maleducate, mai aggressività. 2700 iscritti (oggi 1642, molti si sono cancellati definitivamente) non saranno tantissimi, ma iperattivi com’erano, se avessero voluto farmi saltare i nervi, avrebbero potuto farlo. E invece non è mai accaduto. Ho avuto solo affetto, stima, risate, consolazione da dolori anche enormi; ho imparato tantissimo sugli argomenti più disparati. Sarò stata fortunata. Ma l’intelligenza, la creatività, la cultura, l’allegria e la vivacità brillante e collettiva che ho trovato su ff, so che raramente la potrò trovare altrove.

  22. Fabs dice:

    Sir +1 mijone

  23. Cristian Conti dice:

    Io ci sono stato dentro dall’inizio, scoperto per lavoro nella foga di recensire al tempo qualsiasi “servizio 2.0”, è si era capito subito che friendfeed era una spanna sopra tutti gli altri. Poi è diventato un posto fantastico. Delle stanzette private famigerate ne ho solo sentito parlare,e in fondo se sono esclusive qualcuno doveva rimanere fuori.
    Mi rimarrà un bellissimo ricordo, un po’ come del periodo della radio cb, dei “baracchini” come si chiamavano da noi.
    Ma visto che la parte importante la fanno le persone , quando il 9 aprile chiuderà, probabilmente saremo già da un’altra parte, a fare un’altro pezzo della storia di Internet, fuori dai giardini di Facebook. Vieni anche tu Mante :)

  24. .mau. dice:

    mante, stai cercando di dirmi che tu sei molto più noto di me? A differenza del sir e a somiglianza tua, io ho sempre aggregato roba di tutti i tipi, ma troll e fake non ne ho mai visti.

    (sì, tu sei molto più noto di me; e probabilmente io so’ cecato e troll e fake non li vedo, tranne Fissore che ogni tanto si ricorda di me)

  25. michele dice:

    sir +1

  26. Mikel dice:

    Il dispiacere, mezzo dolore, è rinchiuso in quel che non si vede: non scompare un mezzo, un socialino, un tramite anonimo di ingranaggi a milioni. Se ne va un buon pub con arguti frequentatori: spaiono aneddoti, battute innovative, intelligentia e buoni modi, baciamani con sciabole in punteggiatura. Chiude, a mio inutile parere, il primo vero locale aggregante di idee valide, confronti pacati ed elevati. Si salutano in lontananza persone che senza l’accorgersi della massa han coltivato piccoli appezzamenti di pixel rendendo ‘la internet’ un piccolo ed utopistico villaggio migliore.
    Addio FF, Viva FF!

  27. Franka® dice:

    Mitì + 1.000

  28. effemmeffe dice:

    Per curiosità, “Ovviamente ogni storia è diversa” o avevate ragione tutti voi ad abbandonare il socialino perché pieno di troll cattivi?
    Perché delle due l’una, eh?

  29. Stefano.HungBaoShi dice:

    Io non avevo nani e ballerine nella timeline, tranne i primi mesi del 2008, che ho impiegato per studiare il mezzo, mi sono creato una home come volevo, e ho conosciuto persone degne e simpaticissime, come Mitì. Quindi: Sir Squonk +1 e Mitì +1

    Caro Mantellini, forse tu non hai avuto voglia di perdere il tempo per ritagliarti un Friendfeed migliore.

  30. deadbeef dice:

    … e’ interessante notare come TUTTI i post si siano concentrati su “troppi fessi in giro da quelle parti” e NESSUNO sulle gengivate a facebook… eppure, nell’articolo, l’argomento occupava uno spazio anche maggiore del primo…

  31. F.Frei dice:

    dunque.. (?) la mano sinistra di dio avrebbe programmato una piattaforma che avrebbe fiancheggiato il tono delle persone e le avrebbe orientate facendole diventare ‘troppi fessi’

    beh.. interessante. E troppo bello per esser vero: molte delle persone che stimo, e avevan ragione loro ovviamente, avevano smesso di utilizzare da tempo la mano di dio

    Ne hai parlato con uno bravo? A parte un certo delirio d’onnipotenza, tutto bene.

  32. massimo mantellini dice:

    @F.Frei ecco vedi? Se serviva una prova sei arrivato/a tu

  33. arm dice:

    FiFì, mi mancherai.
    Quante tette e quanti culi. Quanti flame nati dal nulla. Quanto odio, quanto ammòre. Le stanzette e le condivisioni. E’ stato un bellissimo social. Penso l’unico, forse, che riusciva ad essere “social” davvero. Ho conosciuto gente, ho letto cone molto interessanti. Ha la parte buona del feed e la parte buona del social. Gli stronzi, i fake, le troie, i morti di figa, i buoni, i brutti e i cattivi. Sembra la vita reale! Il motivo che me lo ha fatto preferire a tutti gli altri è che davvero potevi confrontarti con persone. Con te Mante, Isola, Dania, Spad etc. Mica perchè siate chissà quali menti elette ( ma neanche chi vi scrive, eh..), ma potevi avere un confronto. Dicevi una cazzata, un commento, condividevi il blog, commentavi le notizie. Si socializzava. A che serve un social sennò?

  34. diamonds dice:

    E` finito tutto?

  35. .mau. dice:

    non ancora

  36. .mau. dice:

    (interessante questo nuovo tipo di spam di Saliva, mi mancava alla collezione)