Marco Pancini di Google estende l’allarme:
Siamo nuovamente di fronte ad un provvedimento legislativo che va ad impattare sul mezzo di comunicazione Internet, senza tenere conto della sua specificità.
Stiamo parlando del comma 28 dell’articolo 1 del disegno di legge a proposito delle “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali”, su cui il Governo ha posto ieri la questione di fiducia.Questa norma mira ad estendere anche ai “siti informatici” le procedure di rettifica delle informazioni ritenute non veritiere o lesive della reputazione dei soggetti coinvolti, finora applicate ai mezzi di informazione tradizionali”. In pratica un blogger amatoriale viene equiparato come responsabilità al direttore responsabile di un qualsiasi quotidiano nazionale…
L’utilizzo dell’espressione generica “siti informatici” è molto preoccupante, in quanto sembra comprendere sia tutti coloro che producono contenuti, siano essi operatori professionali (ad esempio, la testate giornalistiche online) o semplici utenti (ad esempio, i blogger amatoriali), sia le piattaforme che ospitano questi contenuti, come ad esempio i motori di ricerca, le piattaforme di contenuti creati dagli utenti come YouTube ed i social network come Facebook.
Ne parlano anche Guido Scorza e Vittorio Zambardino.
Giugno 10th, 2009 at 19:56
spezzeremo le reni alla Spagna.
Questi sono degli illusi. Hanno sequestrato le foto della Sardegna. Le foto sono uscite lo stesso sul sito di elpais. Come dire: svuotare l’oceano col cucchiaino. Invece di improntare i loro comportamenti al massimo del rigore e della trasparenza si preoccupano di occultare le loro “marachelle”. Pensano di riuscirci, sul serio?
Giugno 10th, 2009 at 21:21
@Lunar si vede che è un imperativo categorico.
Ps Insisto che le citazioni grigio su bianco sono (quasi) illeggibili.
Giugno 10th, 2009 at 21:51
Premesso che Scorza ne parla da un bel po’, molto prima di Pancini (e, infatti, quest’ultimo cita proprio quella fonte), va anche detto che Pancini da un lato dice una cosa sbagliata (quella norma non equipara il gestore di un qualsiasi blog amatoriale al direttore di una testata) e non riesce a cogliere del tutto il vero punto critico della cosa. Semplicemente perche’ da’ troppo per scontata una cosa che scontata non e’.
Ne parlavo stamattina, via email, proprio con un frequentatore di questo blog (linkato qui, nella colonna di destra).
Bisogna vedere se per *siti informatici* si intendono tutti i siti o soltanto quelli che sono giuridicamente stampa (ai sensi della l. 47/48, perche’ la modifica e’ proposta per quella legge). E non e’ questione scontata, anzi. Tra i canoni interpretativi esiste quello sistematico che, come penso suggerisca la parola stessa, impone un’interpretazione coerente con un dato sistema, che e’ la l. 47/48; e che parla di stampa *vera*.
Ma la legge e’ comunque oscura, e una legge oscura e’ la negazione del diritto. Anzi, e’ un problemone… Un chiarimento esplicito sarebbe stato piu’ che opportuno.
Nel merito, personalmente non penso che un sito qualsiasi non debba una rettifica (perche’ non la dovrebbe, ricorrendone i presupposti?). Il problema e’ che un piccolo sito qualunque non ha la forza per resistere in sede giudiziale e la capacita’ di far fronte alle pene previste dalla legge (l’omessa rettifica comporta le sanzioni – amministrative – di cui all’art. 8 l. 47/48). Ma la legge e’ uguale per tutti, si dice.
A parte cio’ (che, comunque, non e’ cosa marginale) dovremmo iniziare a pensare se i piccoli possono permettersi qualche sbavatura in piu’ rispetto ai grandi. Il tema e’ quello. Nel nostro cato, la liberta’ di espressione e’, in parte, un falso problema. Dico in parte, eh…
Incidentalmente, visto che ci piace parlare di politica,, faccio notare che, sul punto, nessuno (e mi riferisco anche alla minoranza), ha fatto particolari appunti sulla norma incriminata.
Trovate tutto a partire da qui
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=1415
(quando si parla di leggi, non e’ mai peccato linkare le fonti ufficiali, si capisce molto di piu’ che dalle parole dei commentatori).
Giugno 10th, 2009 at 21:58
Mah, nessuna novità, per fortuna ci provano ma almeno per ora non ci riescono.
Giugno 10th, 2009 at 22:09
La vera tragedia è che lo fanno solo perchè spaventati da qualcosa che non conoscono. E non ci provano nemmeno. E forse anche ci provassero sarebbero anni luce lontano dal poter anche solo intuire lo strumento. Servirebbe far capire loro che non c’è da aver paura. Però mi dimentico che uno se ha paura c’è un perchè e noi di perché siamo i primi produttori al mondo..
Giugno 10th, 2009 at 22:18
Grazie daniele
Giugno 10th, 2009 at 22:24
Se non mi mandi un MMS della tua faccia in questo momento, non capisco se il ringraziamento e’ vero o ironico(conoscendoti…).
Ah, ma, forse, non sei ancora aggiornato a 3.0 ;-)
Giugno 10th, 2009 at 22:27
[…] la scusa delle intercettazioni. Copio e incollo il mio parere sulla questione, da un commento a un post si Massimo Mantellini. Facciamo prima, senza tante […]
Giugno 10th, 2009 at 22:56
[…] ne scrive anche Mantellini. Giugno 10, 2009 | Filed Under Conati di vomito, Malesseri della […]
Giugno 11th, 2009 at 15:19
Anche perché quando si aggiornerà non te lo manderà nemmeno l’mms. Sarà troppo impegnato a provare il voice control per chiamate, iPod e playlist ;)
Giugno 11th, 2009 at 19:59
C’è appena appena il piccolo dettaglio di come tracciare e poter certificare il “momento della richiesta.”
Giugno 12th, 2009 at 12:30
Un’idea potrebbe essere la PEC. Ma, ovviamente, bisognerebbe imporla a tutti, ecc.
Giugno 12th, 2009 at 14:37
[…] http://www.mantellini.it/?p=6830 […]
Giugno 12th, 2009 at 17:01
Contro chi ascolta… contro chi parla…
Sono un po’ perplessa per le notizie politiche di questi giorni, primo tra tutti il cosiddetto decreto legge sulle intercettazioni. Come se non fosse abbastanza preoccupante in sé, la legge non riguarda solo i limiti imposti all’uso e alla pub…