Oggi scorrendo il Corriere mi è caduto l’occhio sulla classifica dei 20 libri di narrativa italiana più venduti nella settimana. Ci sarebbe da piangere.
1 Sveva Casati Modignani, Palazzo Sogliano
2 Marco Malvaldi, Argento vivo
3 Valerio Manfredi, Il mio nome è Nessuno, Il ritorno
4 Silvia Avallone, Marina Bellezza
5 Erri de Luca, Storie di Irene
6 Anna Premoli, Come inciampare nel principe azzurro
7 Andrea Camilleri, Un covo di vipere
8 Bonini, De Cataldo, Suburra
9 Irene Cao, Io ti guardo
10 Luca Bianchini, Io che amo solo te
11 Roberto Saviano, Zero zero zero
12 Massimo Gramellini, Fai bei sogni
13 Marco Buticchi, La stella di pietra
14 Ugo Riccarelli, L’amore graffia il mondo
15 Martin Rua Le nove chiavi dell’antiquario
16 Valerio Manfredi, Il mio nome è Nessun. Il giuramento
17 Anna Premoli, Ti prego lasciati odiare
18 Irene Cao, Io ti sento
19 Marcello Simoni, L’isola dei monaci senza nome
20 Irene Cao, Io ti voglio
Ottobre 6th, 2013 at 16:33
Ci sarebbe (c’è) da piangere soprattutto perché al primo posto risulta una autrice inesistente
Ottobre 6th, 2013 at 16:37
corretto, grazie
Ottobre 6th, 2013 at 16:43
;-)
Ottobre 6th, 2013 at 16:47
Agli inizi del Novecento l’autore italiano più letto era Guido da Verona, Irene Cao è sua nipote 100 anni dopo.
Ottobre 6th, 2013 at 17:17
Nemmeno uno, Evvai.
Ottobre 6th, 2013 at 17:52
Saviano è narrativa?
Ottobre 6th, 2013 at 19:27
ti guardo ti sento ti voglio is the new non vedo non sento ma parlo
Ottobre 6th, 2013 at 21:20
Ne parlavo ieri con un amico: visto quel che le case editrici mettono in vendita, di libri in Italia se ne vendono fin troppi.
Le vetrine delle librerie mainstream sono inguardabili. Quando si entra,poi si esce subito in preda all’orticaria.
Ci sono piccole librerie, invece, qualche fumetteria, un paio di edicole e le biblioteche che si salvano. Se solo la sala borsa avesse orari più commestibili ( la sera, festivi, le domeniche ).
Ottobre 6th, 2013 at 23:03
al 21° c’è un libro di cucina: 5000 ricette per un romanzo di successo. Autrice: Irene Cao
Ottobre 6th, 2013 at 23:07
MENU
“uova e cao”,
“uova pancetta e cao”,
“uova pancetta salsiccia e cao”,
“cao uova cao cao pancetta e cao”
CAO CAO CAO CAO
CAO CAO CAO CAO
Wonderful CAO, marvelous CAAAO!
Ottobre 6th, 2013 at 23:21
Fare lo snob con la puzza sotto il naso e’ un passatempo gradevole e piace molto anche al sottoscritto.
Ma guardiamo in faccia la realta’: chi legge libri di questo tipo difficilmente si mettera’ a leggere l’ultima opera di Saramago (ma anche letteratura di evasione “alta”). L’alternativa, almeno nel breve periodo, e’ lo show televisivo trash. A questo punto, che leggano anche dei libri del piffero, che magari chissa’, e’ possibile che si appassionano alla lettura e si mettano a leggere roba qualitativamente migliore.
Ottobre 7th, 2013 at 01:05
con la puzza di bruciato in classifica, quanto le playlist dalle major che ammorbano la radio in un lavaggio delle cervella e ammazzando la musica
Ottobre 7th, 2013 at 06:29
Il libro più letto dell’Ottocento (a parte, presumo, il Messale) fu “I lombardi alla prima crociata”, poema in ottave di Tommaso Grossi (amico del Manzoni, che gli fece una marchetta nel capitolo xi dei “Promessi sposi”). Il successo fu tale che Giuseppe Verdi, non potendo cavarne un film (il cinema era ancora da venire) ne fece un’opera (“I lombardi alla prima crociata”, appunto).
Trovo bizzarro prendersela con le case editrici. Se “Di bestia in bestia” di Michele Mari non è primo in classifica, è perché i lettori non se lo comprano.
Ottobre 7th, 2013 at 08:46
Ecco…
Ottobre 7th, 2013 at 08:47
[…] Mozzi nei commenti del post […]
Ottobre 7th, 2013 at 14:42
In questa classifica Irene Cao è il male minore.