Trovati un gregge di pecore e vai a pascolare” questo è uno dei tanti commenti sprezzanti raccolti su Facebook da Gessica Rostellato, deputata M5S, capro espiatorio odierno delle pochezze dei rappresentanti eletti in Parlamento dal Movimento di Grillo.

La Rostellato, che nel post in questione tenta di difendersi per non essersi ricordata il significato dell’acronimo BCE di fronte ad una troupe di paparazzi de Le Iene, è contemporaneamente al centro di un’altra polemica digitale per essersi pubblicamente vantata della propria maleducazione nei confronti di Rosi Bindi e averne ricevuto in cambio centinaia di commenti di netta riprovazione.

Sono giorni penosi per Internet in Italia: la prevalenza del cretino sembra essere la misura di tutte le cose, mentre le aspirazioni di condivisione, ragionamento ed approfondimento dei temi in discussione sembrano davvero ridotte in un angolo. Difficile immaginare che la colpa sia tutta di Beppe Grillo e della modesta competenza dei suoi eletti, più probabilmente siamo di fronte ad un ampio utilizzo della rete grezzo e superficiale legato ad un paese di trogloditi digitali che improvvisamente danno segno di sé dentro una arena improvvisata e triste.

26 commenti a “Trogloditi digitali”

  1. Giovanni dice:

    Come abbiamo già discusso più volte nei commenti, mi pare che il problema sia l’effetto di “amplificazione” che ottengono comunissime stupidate. In gran parte, a causa del vizio dei nostri quotidiani mainstream di creare una notizia su un post/tweet.
    Da quando sono sul web (vent’anni) la % di urlatori/commentatori molesti è rimasta più o meno la stessa. Prima, nelle BBS, eravamo in venti, adesso ci sono migliaia di persone che possono esprimere un’opinione. Non credo che cambierà mai (le persone) ma dovrebbero cambiare atteggiamento i giornalisti (quelli veri) e tornare a fare il loro lavoro invece di inseguire il sedicente “popolo della rete” (!!).
    Le persone, le opinioni, sono distribuite su una gaussiana e quella, ahimè, non la si può cambiare.

  2. Fabio Lalli dice:

    Questa mattina ho postato su FB questa semi-citazione:

    “A giovanò, *internet* po’ esse fero e po’ esse piuma. Oggi è stata piuma”

    Era Mario Brega, nei panni del “Il principe” in Bianco Rosso e Verdone- 1981.

    Credo sia perfetta per il momento che sta vivendo la rete in questo momento. Molte persone non si rendono conto che Internet non dimentica, per nessuno.

  3. Trogloditi lo siamo sempre stati. Abbiamo solo cambiato strumenti. | Insopportabile dice:

    […] spunto dal post di @mante Trogloditi Digitali in cui si chiude con la considerazione che siamo “un paese di trogloditi digitali che […]

  4. Marco dice:

    Tra i commenti:
    “Cazzona! L’educazione è una cosa seria.”

    E nel post dove si scusa del suo comportamento:
    “non devi scusarti non hai fatto nulla di male
    e poi sei molto fica”

  5. mirko dice:

    “Trovati un gregge di pecore e vai a pascolare” è un commento che non trovo particolarmente di cattivo gusto se riferito ad una persona che si è fatta eleggere sentendosi migliore di tutti gli altri e poi in 2 giorni ha pestato 2 cacche da brividi.
    Cosa c’è di così aberrante in un commento del genere? Personalmente le direi anche di peggio…

  6. gav dice:

    La società italiana e’ quello che e’ negli ultimi venti anni. Non mi stupisco che nei cinque stelle e online esista il medesimo livello di incivilta’. Lo discorso vale per le elite italiane, rispecchiano la società molto piu’ di quanto si creda.

  7. diamonds dice:

    molti ragazzi del m5s in virtù della scarsa esperienza non conoscono la potenzialità del forzare la mano alle cose per ottenere dei risultati.E si spaventano se vedono qualcuno che gli tiene il muso.Beppe invece e il suo rap lamento mi fa tornare alla mente la famosa frase di un personaggio di Paco ignacio taibo II dei giorni di battaglia:”che melodramma del cazzo”(per il resto tutto bene)

  8. Carlo M dice:

    cmq c’è moltissima gente, fortunatamente ancora la maggioranza, che pur non essendo avvezza a internet (“troglodita digitale”, mantellini, è un’espressione un po’ da trogloditi) non insulta nessuno, né sul web né per strada. il problema qui, molto banalmente, è quello della buona educazione.

  9. stefano nicoletti dice:

    Il “cretino” è sempre inevitabilmente maggioranza nella realtà: perchè dovrebbe essere minoranza su Internet?

    NOTA BENE: il cretinismo è una malattia e bisognerebbe smettere di usare per sempre questa parola in questo senso.

  10. Opzioni Binarie dice:

    Non sono nemmeno sicuro che si tratti di nuovi trogloditi, o dell’entrata in scena di nuovi attori. Una veloce occhiata ai commenti degli articoli dei quotidiani online lascia trasparire chiaramente che quando si tratta di politica, a partecipare attivamente online è un chiaro segmento della popolazione. Che li si voglia chiamare trogloditi, o maleducati, o facinorosi (anonimi) non cambia la sostanza: a me pare che la popolazione che partecipa attivamente online al discorso politico sia di basso livello da molto tempo…

  11. Marco dice:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/18/ma-oltre-a-scrivere-ogni-tanto-vi-leggete/534004/

  12. Daniele Minotti dice:

    Il *popolo del web*: bah…

  13. stefano nicoletti dice:

    @Marco
    mi lamentavo prima dell’uso del termine cretino e per andare di pari passo Travaglio si riferisce a chi lo insulta con “Cari cerebrolesi”: complimenti e di nuovo addio, caro Travaglio.

  14. La prevalenza del cretino » Minitrue | Minitrue dice:

    […] “Trogloditi digitali” di Massimo Mantellini su ManteBlog […]

  15. Giovanni dice:

    E infatti, eccallà: “Deputata M5S insulta Bindi. Ira su web”
    Titolo di Repubblica su un post di FB con commenti nell’ordine dei 2/3000.
    Sembrano tanti, ma 2/3000 commenti non sono niente. Non è l’umore del paese, non è chiacchiera da bar, al lavoro da me lo sapevo solo io fino a due ore fa.
    Non è una notizia, ma lo diventa perchè adesso va così sui quotidiani.
    Bah.

  16. gregor dice:

    La grllina è stata eletta con una manciata di voti alle primarie M5S, quindi fanno molto testo 200/300 commenti negativi.

    Comunque è chiaro che non sa nemmeno chi sia la Bindi, l’avrà conosciuta dalle battute di Berlusconi o di Grillo, ma se gli venisse chiesto per quale motivo ce l’ha con la Bindi… Non saprebbe rispondere.

  17. Mario G. dice:

    Insomma, internet è come un colt, non sono responsabili di dove vanno i proiettili o gli insulti.
    E comunque a questi grUllini provare un po’ della loro stessa medicina non può fare che bene

  18. enrico dice:

    certo che Gessica nun se po vedè

  19. Pier Luigi Tolardo dice:

    Forse pensa veramente che la Bindi sia colpevole di chissà che cosa, forse è una nemesi perchè io per molto tempo come Rosy(Bindi)pur salutando, educatamente, molti vecchi notabili non mi sarei mai fermato con loro a prendere un caffè per paura che mi considerassero un loro accolito….
    Una cosa è certa: una volta la gente nei confronti di un deputato aveva soggezione, non era solo paura o leccaculismo a fini clientelari, si credeva nell’autorità, si pensava ingenuamente che essendo stato eletto, spesso con centinaia o decine di migliaia di preferenze, dopo aver fatto migliaia di comizi e piccole riunioni, scritto e letto discorsi, quell’uomo o quella donna fossero preparati, colti, autorevoli, a volte erano persone che avevano fatto la Resistenza o anche solo la guerra, partecipato a lotte sindacali, erano state in galera o avevano sofferto per le loro idee, prima di essere state in Parlamento erano state sindaci, consiglieri comunali o provinciali, poi certo Tangentopoli ci ha fatto scoprire che spesso erano incoerenti, dicevano una cosa e ne facevanoun’altra, disonesti, troppo ambiziosi o disinvolti…Ma è stata questa legge elettorale per cui chiunque messo in lista dal Capo poteva essere eletto deputato ha fatto crollare ogni fiduciua e stima ed ha permesso perfino ai Grillini di creare una un po’ assurda retorica del cittadino, anche se capisco che abbia un suo valore e dignita. Ma all’idea che a rappresentarmi debba essere una persona, anche non scelta on line da un po’ di gente ma comunque migliore e più degna di me io ci rimango ancora affezionato….

  20. Santiago dice:

    Se è vero, come sostiene Giuliano Santoro, che c’è un nesso tra la cultura di mediaset figlia di Antonio Ricci e la politica che portano avanti Casaleggio e Grillo, allora i trogloditi digitali non sono altro che figli della stessa cultura.

    Al di là poi del un problema culturale è anche una questione di approccio al mezzo. In Italia c’è stata un ondata di iscritti a twitter per via di una pubblicità fatta in programmi televisivi come #IlPiùGrandeSpettacoloDopoIlWeekend.

    Capiamoci, con l’avvento degli smartphone e dispositivi mobile si sono affacciati a internet una quantità incredibile di persone che però si limitano a Facebook e Twitter. Mezzi pur sempre effimeri, veloci.

    Poi dicono che i blog sono morti, quando invece a differenza dei social, sono un posto dove forse è ancora possibile condurre una discussione molto più proficue di una bacheca di fb. Almeno sul mio ci si prova e a volte è bello vedere che la qualità della discussione nei commenti supera il post.

    Ma Grillo ha fomentato tantissimo questo “clima”, partendo da lui stesso. E se non dai l’esempio, chi di vaffanculo ferisce…

    Che poi, voglio dire, in fondo Italia è un paese dove ancora la maggior parte della popolazione si informa in televisione con un distacco molto grosso da Internet. Sarò pessimista ma date queste premesse il paese non è ancora pronto per una civilizzazione digitale.

  21. Ridurre il rumore, ma come? - manteblog dice:

    […] tra il pezzo di Travaglio (ilfattoquotidiano.it/2013/03/18/ma-…) e quello di @mante (mantellini.it/2013/03/18/tro…). A me non sembra cambiato […]

  22. Daniele Minotti dice:

    Certe cose non succederà non più : sono arrivati Messora e Martinelli

  23. Antonio dice:

    Non esiste più l’opinione pubblica perchè non esiste più il dibattito e la formazione delle opinioni tramite il confronto. In questa epoca e con questi mezzi di comunicazione esiste solo l’IMPRESSIONE pubblica… tutto si svolge molto più superficialmente. Pochi hanno opinioni e moltissimi hanno impressioni perché è morto l’approfondimento.

  24. la prevalenza del cretino | aldo ricci blog dice:

    […] un paio di considerazioni a quelle di ieri sui trogloditi digitali. La prima riguarda il RUMORE. Su twitter Fabio Chiusi suggeriva una […]

  25. Paola dice:

    Una diplomata di ragioneria vissuta per tutta la vita in un paesino di 10.000 abitanti della provincia veneta. Alla faccia della fuga dei cervelli e delle competenze sprecate dei giovani.

  26. eligio de marinis dice:

    Non è lo strumento a rendere migliore chi lo utilizza, casomai viceversa, e il discorso vale naturalmente anche in negativo. E l’italico popolo, abituato a dividersi in guelfi e ghibellini, replica su internet la secolare propensione all’odio campanilistico. Da sempre noi non siamo capaci di schierarci secondo un articolato percorso conoscitivo, da noi tutto si riduce a tifo, cieca pedissequità (esiste?) ad un qualcosa che c’è e basta, che va difeso e sostenuto perché di sì, oltre ogni possibile contraddizione o contestazione. Di qui la politica ridotta a slogan memorizzato e non capito. Di qui il rinfaccismo, per cui ad ogni critica ricevuta di risponde rinfacciando all’interlocutrore che anche lui, del resto, i suoi scheletrucci nell’armadio li ha, e quindi todos caballeros, vietato discutere perché nessuno è migliore di altri. Di qui la propensione al monologo e il rifiuto del dialogo e, ove esso sussista, come si diceva, l’uso della clava. Tutto consequenziale e scritto da sempre nel nostro apolide DNA.