Oggi Alessandro Baricco ha pubblicato su Repubblica una postilla al suo racconto “I Barbari” (piccolo saggio bello e poco noto che vi consiglio di leggere). La tesi che il senso dele cose risieda sulla superficie e non in profondità ha un numero molto ampio di analogie con World of ends (piccolo saggio molto bello e poco noto che vi consiglio di leggere).
Sulla carta, i rischi erano enormi, ma va ricordato che la superficie è il luogo della stupidità solo per chi crede nella profondità come luogo del senso. Dopo che i barbari (cioè noi) hanno smascherato questa credenza, collegare automaticamente superficie e insignificanza è diventato un riflesso meccanico che tradisce un certo rincoglionimento. Dove molti vedevano una semplice resa alla superficialità, molti altri hanno intuito uno scenario ben differente: il tesoro del senso, che era relegato in una cripta segreta e riservata, ora si distribuiva sulla superficie del mondo, dove la possibilità di ricomporlo non coincideva più con una discesa ascetica nel sottosuolo, regolata da un’élite di sacerdoti, ma da una collettiva abilità nel registrare e collegare tessere del reale. Non suona poi tanto male.
Agosto 26th, 2010 at 08:33
A Baricco preferisco l’insalata ..
Agosto 26th, 2010 at 09:06
o l’uva passa..
Agosto 26th, 2010 at 09:37
Baricco quando avrà qualcosa da dire lo dirà benissimo…
Agosto 26th, 2010 at 09:53
baricco ghostwriter di weltroni?
Agosto 26th, 2010 at 11:14
………….ai “websnob” preferisco Baricco!
Agosto 26th, 2010 at 12:23
………….a Baricco preferisco Deleuze!
Agosto 26th, 2010 at 12:45
A me il libro i Barbari è piaciuto tantissimo e lo trovo anch’io molto sottovalutato. Il libro mi piaceva perché le sue tesi erano sempre associate ad esempi molto efficaci.
In questo pezzo invece la meno per circa 5000 battute su un concetto uno.
che due palle.
Agosto 26th, 2010 at 13:39
“La tesi che il senso dele cose risieda sulla superficie e non in profondità…”
Mi sembra che la tesi suoni piuttosto come “dove risiede il senso delle cose? dipende! In questo periodo storico…”
A margine mi domando quale sia la causa del disprezzo per Baricco.
Agosto 26th, 2010 at 15:30
La butto lì, forse nel fatto che è leggermente pretenzioso e antipatico?
Agosto 26th, 2010 at 16:14
“La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie”, 1922, Hugo Von Hofmannsthal, “Il libro degli amici”.
Agosto 26th, 2010 at 17:52
La linea del partito può essere espressa in molti modi: in maniera elegante come da Baricco (troppo elegante, in effetti: non una parola sul mondo del 2026 tranne che è tutto buono e bello grazie alla Rete), in maniera pseudo-satirica, come nel saggio americano che cita M. o nella maniera euforicamente totaliataria dei ‘bravi militanti’ del ‘popolo del Web’ – ma sempre linea di partito rimane: non pensate, fidatevi di chi ne sa pià di voi, tutto andrà alla grande, solo i cattivi soffriranno…
Agosto 29th, 2010 at 07:41
Mi sento una zanzara intrappolata dalla tensione superficiale: riesco a vedere qualche forma sotto di me ma non capisco bene se sia “senso” o altro.
Peccato che non ho più strumenti per immergermi e verificarlo (non vanno più di moda, dicono…)
Gennaio 5th, 2012 at 11:33
Baricco, e la morte prematura della profondità, soffocata dalla cultura di massa…
tweetmeme_url = ‘http://www.lucanicotra.org/baricco-barbari’; tweetmeme_source = ‘lucanicotra’; Condividi Di Baricco ho apprezzato lo sdoganamento dei "barbari" contemporanei, irrispettosi di valori e tradizioni ma ricchi di senso "…
Novembre 21st, 2012 at 21:07
[…] bug del discussione di questi giorni su giornali e blog è secondo me nelle premesse, non nell’argomentazione che […]