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Lug
Reputazione online




Tratto dalla (bellissima) inchiesta Top Secret America di Dana Priest e William M.Arkin del Washington Post (che ha anche un sito web dedicato) che Internazionale ha tradotto nel numero in edicola:

“Nel settembre del 2009 la General Dynamics ha ottenuto un appalto di dieci milioni di dollari dall’unità psicologica dell’esercito per creare siti web che influenzino le opinioni degli stranieri sulla politica degli Stati Uniti.”

6 Commenti

6 commenti a “Reputazione online”

  1. Vandalo dice:
    Luglio 23rd, 2010 at 23:24

    … e noi che ci lamentiamo di italia.it e magic italy.

  2. Wandaring Albatross (già Pinco Pallino) dice:
    Luglio 24th, 2010 at 00:09

    Due cosette, così, tanto per fare il punto.
    1)- Ho sempre difficoltà ad immaginare quanto valgono i dollari in euro, e secondariamente quanto vale l’euro in lire. Ebbene, ho fatto due conti: sapendo che un dollaro in questo momento vale 0,7747 euri, dieci milioni di dollari sono 7 milioni e 747 mila euri, che a loro volta, al cambio di 1936,27 lire per euro, fanno più o meno 15 miliardi di lire (per la precisione =Lit. 15.000.283.690=)
    2)- Dio, quanto mi piacerebbe vedere in faccia i dirigenti di questa “unità psicologica dell’esercito”.

  3. Gianluigi dice:
    Luglio 24th, 2010 at 08:00

    Per il secondo punto ti consiglio la visione di L’uomo che fissa le capre, così capiresti che non si tratta di una cosa impossibile.

  4. Sascha dice:
    Luglio 24th, 2010 at 15:40

    Cos’è che si diceva dei cattivi cinesi ‘totalitari’, che pagavano gente – l”esercito dei 50 centesimi’ – per difendere online le posizioni del governo? Cattivicattivicattivi!

  5. websurfer_ dice:
    Luglio 25th, 2010 at 20:15

    @Gianluigi gran bel film quello :)
    ____________________

    Ho scaricato il numero di Internazionale, più o meno è andata come per la cricca dell’aquila :(

  6. Pier Luca Santoro dice:
    Luglio 26th, 2010 at 07:19

    Quello proposto e tradotto da “internazionale” è un’assaggio del colossale lavoro dei due giornalisti del WP.

    In questo caso indiscutibile la supremazia del web che consente mappe interattive – http://projects.washingtonpost.com/top-secret-america/map/ – e un database – http://projects.washingtonpost.com/top-secret-america/network/#/overall/most-activity/ – che sulla carta richiederebbero un libro intero.

    Un abbraccio

    Pier Luca