Mi sentivo di sottoscrivere in toto questo post di Luca Sofri su una delle tante variabili italiane dove il potere sembra essere continuamente e pesantemente contaminato da sottoboschi impresentabili


Questo è un paese in cui i ladri di polli accedono al potere e trafficano con i governatori e i giudici impomatati: e insieme architettano calunnie a base di “froci”. Un paese in cui il coordinatore nazionale del partito di maggioranza e di governo fa riunioni con i ladri di polli, e con lui il senatore bibliofilo.



Poi questa mattina ascoltando la rassegna stampa di Alessandro Milan su Radio24 ho appreso che il Presidente della Corte d’Appello di Milano, parlando con un giornalista di Libero a riguardo di uno degli arrestati per l’affare P3, ha detto: “…quello era uno che faceva lingua in bocca con chiunque”.

4 commenti a “Lingua in bocca”

  1. EmmeBi dice:

    che schifo (in tutti i sensi, direi).

  2. piovedisabato dice:

    giudici impomatati? ma quindi non tutti i giudici sono bravi e belli?

  3. L1 dice:

    avete notato che suono paradossale ha il sintagma “giornalista di libero”? provate a ripeterlo mentalmente un po’ di volte, e’ straniante.

  4. Carolus dice:

    Siamo quasi al livello di “giornalista del Giornale”. :)