Un paio di giorni fa Gizmodo ha pubblicato questa foto. Si riferisce allo stabilimento di Foxconn, azienda cinese nella quale viene fabbricata componentistica per un buon numero dei gingilli che abbiamo fra le mani ogni giorno (Apple, Nokia, Sony, Nintendo, Dell, HP ecc.). Le reti servono ad evitare i suicidi dei dipendenti che si sono moltiplicati negli ultimi tempi: secondo alcune fonti gli stipendi di quella fabbrica sarebbero stati aumentati del 30% a quanti fra i dipendenti si sono resi disponibili a firmare una clausola antisuicidio. Vengono in mente altre storie del sud del mondo, lavoro minorile, stipendi da fame, sfruttamento. I palloni di cuoio cuciti dai bambini. Una questione molto complicata che riguarda buona parte dei vestiti che indossiamo e degli oggetti che utilizziamo. Un bel guaio sul quale e’ molto facile applicare quindici minuti di moralismo autoassolutorio. Una faccenda economica, comunque troppo complessa per me. Quelle reti restano un pugno nello stomaco anche se gira voce che Foxconn voglia chiudere la fabbrica di suicidi (dove ora gli stipendi sono lievitati) per spostare l’attività nel nord della Cina, o in Vietnam o in India, alla ricerca di manodopera ancora piu’ economica e, magari, di miglior carattere. C’e’ sempre un sud un po’ piu’ a sud. Abbiamo sempre uno spazio dove rinchiudere le cose che non ci piacciono. Comprese foto come questa.

17 commenti a “Uccelli di voliera”

  1. Roberto Moroni dice:

    Sai il non avere parole?
    Ecco.

  2. Corinna Reggiani dice:

    In nome del “capitalismo” e del “lavoro” si stanno perpetrando i peggiori crimini contro l’umanità! Marchionne & Co. hanno imboccato la stessa strada scellerata dello spietato sistema d’oriente e così a Pomigliano D’arco le reti non si vedono…ma ci sono…ci sono eccome…e non solo lì! Se leggiamo i “nuovi” contratti proposti dai padroni ci rendiamo conto che il “Sol Levante” ha avuto solo maestri d’occidente…che poi applicano finte sanzioni ai “biricchini” troppo evidenti! Bisognerebbe distruggere tutto e provare a ricostruire sulle macerie…forse…non sò…che magone… Corinna-Cesena

  3. gio dice:

    “C’e’ sempre un sud un po’ piu’ a sud.”

    Già, anche di Pomigliano.

  4. Massimiliano dice:

    Qualcosa si può fare però: documentarsi e boicottare; non sarebbe solamente un “risciacquo” della coscienza ma una piccola e reale azione pratica azione di resistenza. Non trovate?

  5. Massimo dice:

    certo che se provano a suicidarsi buttandosi dal secondo piano devono essere messi proprio male, poveretti…

  6. mooka dice:

    agghiacciante

  7. Shylock dice:

    Non è una ‘questione complicata’ e neppure una ‘faccenda complessa’: volete il giocattolino figo per girare in rete, quello per leggerci i libri, quello per telefonare e farci le foto? e in più avanzar soldi per la vacanza culturale in una capitale europea, il tour enogastronomico della Franciacorta e il convegno megavip sul web ics-punto-zero?
    Bene, qualcuno dovrà vivere (e morire) in fabbriche come quella, punto. Se poi la cosa vi muove a compassione, basta scaricare l’app. Stomach Hair e passa tutto.

  8. vb (Vittorio Bertola) dice:

    Ieri ho dovuto rinviare una conference call perché nell’ufficio di Digione del mio collega francese si era appena ucciso un impiegato trentenne.
    Anche pensare che questi siano problemi dei cattivoni cinesi che noi bravi occidentali non abbiamo è un modo per rimuovere.

  9. ArgiaSbolenfi dice:

    Boicottare? Praticamente dovremmo rinunciare a qualsiasi dispositivo elettronico. C’è ancora qualcosa interamente costruito in USA o Germania? L’alternativa sarebbe pagarlo 5 volte tanto. Meglio scaricare Stomach Hair, ha ragione Shylock.

  10. Mike dice:

    Devo dirmi d’accordo con vb, sia per l’esempio dei suicidi francesi. Poi vorrei ricordare che anche in Italia ogni giorno muoiono gli operai delle fabbriche e nei cantieri. Forse non si suicidano, ma ad esempio quello che e` successo a Torino in Corso Regina Margherita con operai che facevano turni di 15 ore e con gli impianti di sicurezza guasti ci si avvicina molto, ad esempio.

    Del resto poi se qui le fabbriche chiudono poi nessuno ha i soldi per comprarsi l’ultimo gadget elettronico e farsi la vacanza in Franciacorta, a meno che sia un usuraio o qualcosa del genere…. dico bene?

  11. ArgiaSbolenfi dice:

    Nei paesi come il nostro il problema è l’allargarsi del fossato tra chi ha un reddito garantito e chi vive nel precariato e nell’insicurezza (e non mi riferisco solo ai giovani), in altre parole lo smantellamento della classe media. Si riuscirà a tenere assieme una società con tali differenze?

  12. Shylock dice:

    @Mike: non saprei.
    L’altro giorno ho incrociato un corteo di operai incazzati, ma non mi pare che urlassero ‘vogliamo il pane e l’iPad’.
    Detto questo, ormai praticamente tutto viene prodotto in Cina.
    E non più contenti solo di vendere, un po’ alla volta ci stanno anche comprando.

    @Argia: i Paesi come il nostro sono, semplicemente, finiti. Solo che non ce ne siamo ancora resi conto.

  13. Massimo dice:

    @Shylock: cosa intendi per “Paesi come il nostro”? Tutta l’Europa occidentale? O: i paesi del cazzo come il nostro?

  14. Enrico dice:

    Ai forzati consumisti di tecnologia è giusto anche ricordare che il tantalio impiegati nei loro scintillanti gadget ultimo modello finanzia da anni la pià sanguinosa guerra di quest’epoca, una guerra che in dieci anni ha già causato quasi sei milioni di morti (molti erano bambini soldato). Tutto questo solo per far divertire i gli eterni adolescenti figli dell’occidente annoiato. Ma per digerire certe cose non è necessario Stomach Hair, basta ignorarle e pensare al prossimo giocatollino 6.0.

  15. Shylock dice:

    @Massimo: la seconda che hai detto, in primis.
    Però in America vedevo tantissimi studenti asiatici nelle università (certo, alcuni torneranno a casa, altri no) e, già nel 2008, quindi dopo il crack dei mutui subprime ma prima della crisi generale, gli immobiliaristi cinesi si stavano dando molto da fare.
    Ecco, lì la direzione che prenderà (o ha già preso) il mondo è più facile da vedere; inoltre gli Usa hanno le risorse, anche umane, per adeguarsi; qui invece i giovani in gamba, se possono, scappano. E fanno bene.

  16. Graziano dice:

    Marchionne lo sa?

  17. Gianluca Aiello dice:

    Un po’ di sano consumo critico e consapevole farebbe solo bene a tutti.
    Sono i consumatori con la ricerca del prezzo più basso a tutti i costi a produrre questi scempi sociali.
    Basterebbe stare più attenti a cosa ci sta dietro i prodotti che acquistiamo e valutarne meglio il prezzo.