Marco Simoni sul suo blog su Il Post scrive un bel pezzo sulla faccenda Luttazzi (il comico riminese accusato da un amplissimo lavoro di ricerca da parte di suoi ex fans di aver copiato centinaia e centinaia di battute da spettacoli di comici americani. L’Unità ha una bella inchiesta al riguardo ed ospita anche le flebili controdeduzioni di Luttazzi. A me interessa sviluppare un paio di punti. Il primo lo introduce Paolo Virzì nei commenti sul Post dicendo:

Prima che partano linciaggio e lapidazione del Luttazzi, vorrei ricordare sommessamente che: 1) Shakespeare rielaborava narrazioni precedente. L’Amleto è la traduzione in inglese di una della saghe danesi di Snorri Sturluson. 2) Woody Allen ha preso di peso pagine del primo Philip Roth (Portnoy) e le ha portate al cinema. 3) Ombre Rosse è, per molti versi, una rivisitazione in chiave western del Boule de Suif di Maupassant. In nessuno dei casi (e potremmo citarne un altro migliaio) l’autore ha mai dichiarato l’ispirazione originale (o come direbbero gli spietati giustizialisti: il plagio). Io credo soprattutto per non disturbare la sorpresa ed il divertimento del lettore/spettatore. E poi che i comici si rubino allegramente le battute è tradizione antica, chiedere a Ruzante, a Goldoni, a Peppino de Filippo, a Totò. E adesso mi permetto di invitare tutti, per favore, a riporre le torce e i forconi.



Virzì ha evidentemente ragione, tutta la storia della cultura si basa su questo continuo rimescolamento e contaminazione: dentro questo grande calderone le attribuzioni sono importanti per gli interessati (e hanno spesso un evidente valore economico) ma hanno invece interesse minore se osservate con gli occhi del fruitore. Se Luttazzi traduce una battuta geniale di Lenny Bruce e me la racconta facendomi ridere ha giocato la sua parte dentro il meccanismo di propagazione della conoscenza. Nello stesso tempo è vero che sempre piu’ spesso gli interessi economici dei singoli tendono a mettersi di traverso rispetto a simili remix culturali e Luttazzi non fa eccezione, prima tacendo in larga misura la citazione delle fonti e poi reagendo con veemenza (accuse di diffamazione e cose simili) e risentimento (richieste di rimozione dei video con le prove dei plagi da Youtube intentate dalla sua società). Viene subito in mente Disney che prima saccheggia con genio le storie di Victor Hugo e dei Fratelli Grimm per i suoi cartoni animati e poi fa di tutto perchè gli altri non possano fare altrettanto attraverso una serrata attività di lobbing per allontanare il più possibile il publico dominio.

A tale proposito mi è tornato in mente un episodio piccolo di cui sono stato testimone tanti anni fa. Dicembre, cade la prima neve, un teatrino di montagna sull’appennino romagnolo, Luttazzi inizia il suo monologo di fronte ad una folta platea quando ad un certo punto, dopo qualche minuto dall’inizio, si accorge che nel loggione c’e’ qualcuno che sta registrando con una piccola telecamera. Interrompe lo spettacolo, fa accendere le luci e dice con toni sbrigativi al tizio di spegnere la telecamera, che i diritti e i DVD e l’esclusiva e non so bene che cosa d’altro. Pensa se quel tale fosse stato Lenny Bruce piombato a Galeata direttamente dal paradiso dei comici.

78 commenti a “La circolazione del sapere”

  1. Federico dice:

    Consiglio di leggere la risposta di Luttazzi sul suo blog ( http://www.danieleluttazzi.it/node/743 ), nonché i post da lui linkati, del 2005 e del 2007…credo che faccia abbastanza chiarezza.

  2. diego ricci dice:

    Grande Mante :)

    d’accordo al 100% con te!

  3. f dice:

    federico ti consiglio di guardarti il video. decine di minuti identici parola per parola. non ci sono scuse che reggano

  4. piovedisabato dice:

    Federico
    Non fa chiarezza ma proprio per niente, visto che Luttazzi (al secolo Daniele Fabbri, ex consigliere della Democrazia Cristiana) ha retrodatato i post incriminati. Atteggiamento di chi non ha nulla da nascondere vero?

    Sul post di Mantellini
    Che Virzì abbia ragione non è “evidente”. Semmai, Mantellini, la puoi pensare così, ma l’aggettivo “evidente” mi pare francamente esagerato dato che si tratta di opinioni e non di fatti.

    I fatti, per sfortuna di DL, sono difficilmente smentibili:

    1) DL ha chiaramente affermato nell’intervista a Radio Deejay: “non mi divertirei a dire battute scritte da altri”. Salvo poi usare e dire battute “di altri” in quantità industriali.

    2) DL ha accusato Bonolis di avergli rubato una battuta, che però non era di Luttazzi ma di George Carlin. Quindi fatemi capire: se Bonolis utilizza una battuta di George Carlin riproposta da Luttazzi spacciandola per sua, allora Bonolis ruba; mentre se Luttazzi utilizza la stessa battuta (non sua) è una reinterpretazione artistica? Chiunque dotato di un minimo senso critico capisce quanto ridicola sia l’accusa di Luttazzi verso chi “ruba” delle battute che sue non sono.

    3) I post retrodatati da DL sono opinioni o fatti?

    4) Perchè la società che tutela i diritti di Luttazzi mette al bando il video da YouTube e da qualsiasi altro posto però poi se va sul sito dell’Unità non batte ciglio? cos’è? Più facile prendersela con gli utenti comuni perchè altrimenti l’Unità pianterebbe un casino?

    5) Il concetto di diffamazione che ha DL è molto particolare. Sono riportati i suoi brani e quelli degli autori originali (gente che ha passato mesi della propria vita a cercare di scrivere qualcosa di originale). Dove sta la diffamazione? e se è diffamante perchè non porta la cosa in tribunale?

    6) Mantellini: qua non si tratta di qualche frasucola o di brani per molti versi simili agli originali. Queste sono fotocopie di una minuzia senza precedenti. Pure la mimica è uguale.

    Queste sparute difese che si leggono in giro, contro il mare di consapevolezza che avanza da chi semplicemente si documenta, sono delle arrampicate sugli specchi mica male.
    Ho riportato solo poche cose delle molte che ci sarebbero da dire ma se qualcuno riesce a controbattere in maniera seria evitando di “non” rispondere………Daniele Luttazzi (o forse sarebbe meglio chiamarlo Giulietta?) fino a questo momento non ci è riuscito.

  5. dario dp dice:

    http://ntvox.blogspot.com/

    centinaia di battute, alla faccia dell’ester egg!

  6. Fabio dice:

    A questo punto qualcuno mi spieghi cosa è il plagio, o se esista il plagio nel teatro, perché quelle che leggo in questi giorni per la blogosfera sono indulgenze plenarie, non giudizi nel merito.

    Voi fate esempi di grandi opere che rielaborano, che citano, che sono “influenzate da”, che mutuano, ma dietro le quali c’è un lavoro di spessore.
    Gli studi Disney di quell’epoca sfornavano perle dell’animazione, portando avanti quell’arte anche tecnologicamente; Leone è andato oltre Kurosawa; Shakespeare è andato oltre tutti; Woody Allen si è messo al lavoro da regista, da attore, da sceneggiatore.

    Quello che abbiamo visto nei documenti (filmati e non) di quel blog è tutt’altra cosa: è solo uno che copia i testi. Mera traduzione, copia-incolla, spesso e volentieri male interpretato e forzosamente adattato.
    E la quantità di materiale copiato è impressionante. Io direi che sarebbe il caso di leggere bene tutto (compresa la faccenda delle date, dei post retrodatati – quelli che linka Federico).

    Questo lo capisce anche l’uomo della strada. L’intellettuale invece si mette a discettare di postmodernismo, di metateatro e di aria fritta totalmente fuori luogo.
    Copiare i testi. Sta tutta qui la storia.

  7. Daniele Minotti dice:

    Virzì non sa (o fa finta di non sapere) cosa sia il plagio e direi che applica il noto adagio secondo il quale per gli amici la legge si interpreta (per gli altri si aplica e basta…).
    Non entro più di tanto nel merito, ma quoto integralmente Fabio qui sopra.

  8. m.fisk dice:

    Grazie per la segnalazione: mi ha ispirato un ulteriore commento.

  9. william dice:

    @piovedisabato mi piace questo elemento!

  10. Francesco dice:

    Ma quale “circolazione del sapere”, questo è plagio. Centinaia di battute copiate, interi monologhi di decine di minuti tradotti parola per parola, una dozzina di libri pieni di materiale altrui. Il tutto senza mai mettere una citazione, neanche nell’appendice dei libri.

    Se a questo aggiungiamo il modo in cui si arrabbiava con chi gli rubava una battuta (anche quelle che lui aveva rubato!), il fatto che l’interpretazione delle battute dei veri autori è di un altro livello (vedere il video), i ridicoli tentativi di censura su youtube e su wikipiedia, le figure di merda con i post retro-datati della “caccia al tesoro”, direi che il quadro è completo.

    Dispiace perchè tutti penso stimavamo Luttazzi come il più grande “satiro” italiano, ma questi tentativi di giustificarlo sono grotteschi.

  11. mORA dice:

    Massimo, dai una ricontrollata ai link di questo post.

    Nel merito, io ho smesso di seguire Luttazzi dopo aver letto il suo secondo libro ed aver letto sul suo blog che chiudeva

    perché era troppo frequentato, l’essere frequentato è una forma di potere, lui è un attore satirico, la satira è contro il potere, dunque…

    http://edue.wordpress.com/2006/01/25/ipnotico-ma-non-troppo/

  12. Shylock dice:

    Virzi’ dimostra una sola cosa, ovvero le virtu’ del libero mercato: la sua e’ una difesa d’ufficio, quindi scarsa.

    “L’Amleto è la traduzione in inglese di una della saghe danesi di Snorri Sturluson”?

    No, cazzata cosmica: dubito che Shakespeare leggesse il norreno e comunque Snorri riporta un paio di versi di un poeta del IX secolo, contenenti una kenning (una specie di metafora molto in uso nella poesia germanica) che si riferisce alla sabbia del mare come la “farina di Amlóði”. Punto. Sarebbe come dire che Giovanni l’Evangelista ha “copiato” Gilgamesh che cita un poeta sumero che parlava in un verso di “Apocalypton, la fine dei tempi”.
    La prima vera fonte di Hamlet sono le Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, dove comunque la storia di Amleto e’ raccontata in modo piuttosto diverso.
    Il che non vuol dire che Shakespeare non saccheggiasse materiali altrui con una certa disinvoltura (esempi significativi ne fa Burgess), ma mettendoci del suo e non nel modo massiccio ed automatico di cui si parla qui.
    Del resto, come diceva quel tale, i piccoli copiano, i grandi rubano – e mi pare che da questa vicenda stia saltando fuori un Luttazzi piccolo-piccolo.

  13. L1 dice:

    ragazzi che giornata, son totalmente appecorato sul commento perfetto di piovedisabato, pure daniele minotti mi sposerei, oggi. se poi e’ vera la cosa dei post retrodatati, caro mante, la cosa e’ davvero chiusa e sepolta. che storiaccia ingiustificabile.

  14. Giava dice:

    Questa cosa di Luttazzi è davvero divertente. Il fustigatore che diventa fustigato. Il censurato che diventa censuratore. Il diffamatore che diventa diffamato.

    Vera commedia dell’arte.

  15. rafeli dice:

    Guardate che questa storia di Luttazzi la dice lunga su tanti altri aspetti.

    Sono quasi tutti d’accordo che 1) Luttazzi non ha appigli per difendersi seriamente e 2) La cazzata fatta e’ grossa grossa.

    Pero’, le critiche arrivano solo dalla gente comune. Appena uno e’ leggermente giornalista, leggermente regista o leggermente celebre, tende a minimizzare. A dire “ma cosa volete che sia…”. A proporre nuovi angoli di analisi che dovrebbero attenuare le accuse. Dovrebbero, ma non funzionano.

    Questo la dice lunga sull’anima profondamente corporativista della gente, e non scappa nessuno.

  16. Daniele Minotti dice:

    @L1
    Perché sino a ieri non ero un ometto da sposare?

  17. essere disgustoso* dice:

    se neanche quello di luttazzi è plagio conviene ridefinire la parola “plagio”. magari lo chiediamo a virzì.

    quello che dicesarà anche vero ma riguardo a luttazzi stiamo parlando di una fetta importante del suo repertorio, non di venti pagine dal lamento di portnoy.

    e proprio come la disney si incazza se qualcuno ripete una (non) sua battuta, come nel caso di bonolis e la battuta sulla mosca che scorreggia.

  18. Carlo M dice:

    capperi shylock, sei uno dei massimi esperti viventi di letteratura nordica! complimenti.

  19. Gianluca dice:

    Incredibile questo Manteblog.
    La difesa dell’indifendibile.

  20. Gianluca dice:

    Luttazzi un tempo faceva discutere tanto quanto faceva ridere, oramai il sillogismo è andato perduto, ora gli riesce semplicemente di far discutere…. In effetti, battuta per battuta, mi verrebbe da dire che un po’ forse lo comprendiamo, non tutti hanno in casa una consorte dalla quale poter attingere molta materia prima da distillare in scena, c’è chi Fo e chi non può…. Banalmente mi trovo d’accordo con quanti sostengono che il punto non è tanto la tattile copiatura di battute altrui, quanto il rigettarne tale vezzo, spregiarlo, per poi risultarne a propria volta concupito e asservito per una probabile quanto catartica mancanza di ispirazione, traducendo a propria volta come una verace Fernanda Pivano, somma ed illuminata traduttrice della narrativa americana. Con questo paragone credo proprio che il buon Daniele non si offenderà più….

  21. Daniele Minotti dice:

    @Gianluca
    Non mi sembra che Massimo stia difendendo Luttazzi… anzi…

  22. Fabio dice:

    Ah, non lo sta difendendo?
    Scrivere

    “Se Luttazzi traduce una battuta geniale di Lenny Bruce e me la racconta facendomi ridere ha giocato la sua parte dentro il meccanismo di propagazione della conoscenza. Nello stesso tempo è vero che sempre piu’ spesso gli interessi economici dei singoli tendono a mettersi di traverso rispetto a simili remix culturali”

    …non è una disperata difesa del plagio?
    Remix culturali? Ma avete visto di cosa si parla?
    Cos’è, c’è qualcun altro che vuole seguire il buon Luttazzi nel giocarsi la credibilità?

  23. HGW dice:

    Daniele
    mettiamola così: se Mantellini non sta difendendo Luttazzi allora Luttazzi non ha copiato le battute appropriandosene. Ah no.

  24. Alex dice:

    forse non è tecnicamente un plagio ma come chiamare allora quello che fanno i corrispondenti da USA e UK dei 3 maggiori quotidiani italiani? Uno come Franceschini, per dire, si limita a leggere il Guardian poi dopo 2 giorni scrive un pezzo copiato dal servizio dei suoi colleghi britannici, solo più o meno tradotto in italiano. E fanno tutti così. Si limitano a ricicciare il lavoro dei loro colleghi anglosassoni per i lettori italiani. Capisco quelli che lo fanno da casa senza spese ma che questi vengano pagati profumatamente per copiare in loco mi fa rodere di invidia ;-))

  25. massimo mantellini dice:

    A volte ho come la sensazione che i miei gentili commentatori leggano un altro blog ;)

  26. Shylock dice:

    @Carlo M: se eri ironico, non ho mai detto di essere un esperto, ho qualche nozione di base (e anche arrugginita), mentre Virzi’ probabilmente cita a casaccio qualcosa che ricorda vagamente di aver letto da qualche parte: non ci sarebbe niente di male se non l’usasse come ‘argomento’ a difesa di Luttazzi.

  27. Giancarlo dice:

    @Minotti: Virzì nei commenti su ilpost sostiene di non conoscere Luttazzi. O tu hai informazioni diverse oppure suggerisco di cambiare il tuo adagio in : “per chi non si conosce si interpreta etc etc”. anche se la resa, converrai non è la stessa.
    Non necessariamente l’esprimere un parere a favore di qualcuno comporta che ci sia una conventicola che aumm aumm si aggiusta le cose: brutta bestia il riflesso condizionato.
    Riguardo ai numerosi commenti scandalizzati, da buon pragmatico, mi vien da pensare che tra i commentatori benpensanti strenui difensori del diritto d’autore, ce ne sia una buona percentuale che probabilmente si è risparmiata qualche migliaio di euro acquistando le opere dell’ingegno in quei negozi in cui si va a dorso di mulo o in canoa sui torrenti.
    Discutiamo pure di Luttazzi come di chiunque, ma per favore risparmiamoci il moralismo d’accatto.

  28. pierettolo dice:

    @Carlo M che si stupisce di Shylock dice

    E’ questione abbastanza nota e risaputa che che l’Amleto derivi da una piccola storia all’interno delle Gesta Danorum di Saxo Grammaticvus scritta in latino ed accessibile a molti (tra cui Shakespeare e Torquato Tasso).
    Snorri Sturluson che era islandese ed è autore di poderose storie di ambito scandinavo, tra cui l’Heimskringla e l’Edda, scriveva in islandese.
    Entrambi i testi sono comunque disponibili a lettura gratuita in internet, in inglese eventualmente.

  29. mORA dice:

    Massimo, chiedi a Virzì cosa pensa di questo:

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/il_programma_della_draghetti_copiato_da_un_presidente_di_centrodestra-4737525/?ref=HREC2-5

    ;)

  30. Sascha dice:

    In conclusione: se non sei nessuno puoi copiare, mixare, contaminare etc etc quanto vuoi, che tanto è ‘cultura convergente’.
    Ma se lo fai e sei qualcuno, cioè se sei stato in tivù, avrai migliaia di nessuno che non aspettano altro che vederti cadere – male – per prendere il tuo post, così da poter fare le stesse cose per un po’ convinti che a loro non li beccheranno.
    Bella, la ‘cultura convergente’.

  31. HGW dice:

    mm
    Scrivere fiumi di parole più o meno forbite di citazioni (mi riferisco a Virzì) per giustificare o far sì che il tutto scivoli via mi sembra la miglior via per difenderlo. Sposare una simile posizione mi pare del tutto sbagliato. Indipendentemente dalle parole di condanna verso i ridicoli tentativi di mettere a tacere la cosa o di insabbiarla.
    Poi ognuno sul suo blog ci scrive quel che vuole e la pensa come gli pare ovviamente, però se la Rete si facesse influenzare da questi intellettualismi da due soldi (Virzì) non sarebbe quel posto “fantastico” di cui parlavi pochi post più sotto.

    E’ bene quindi che PV si mettano l’anima in pace: la Rete non usa nessun forcone. Usa i fatti. E, in questo caso, l’evidenza degli stessi fa sì che il tutto non si fermerà fino a che Luttazzi non avrà “chiarito”. Al momento sta continuando a scappare. E persone come Virzì vogliono solamente aiutarlo nella fuga da quello che è (era) il proprio pubblico.

  32. HGW dice:

    Riguardo ai numerosi commenti scandalizzati, da buon pragmatico, mi vien da pensare che tra i commentatori benpensanti strenui difensori del diritto d’autore, ce ne sia una buona percentuale che probabilmente si è risparmiata qualche migliaio di euro acquistando le opere dell’ingegno in quei negozi in cui si va a dorso di mulo o in canoa sui torrenti.

    Scusa, e questo cosa c’entra? Non voglio imbattermi in un clamoroso OT (perchè di questo si tratta) e non voglio nemmeno giustificare la pirateria, ma come fai a non accorgerti che Luttazzi con quelle battute ci campa e che questo discorso coinvolge l’onestà e la correttezza verso il proprio pubblico?
    Oddio poi può essere che in realtà quando Luttazzi disse “non mi piacerebbe dire battute scritte da altri” non intendesse mentire sul fatto che non ne usa bsnì sul fatto che non è vero non gli piaccia (e comunque se l’è fatto piacere).

    Ancora più facile del “moralismo d’accatto” è il moralismo su quello che si ritiene essere moralismo d’accatto.

    Per quanto mi riguarda vedo solo molta gente incazzata e pochi isolati tentativi di riabilitarlo tirando fuori delle cose, a mio parere, senza senso. Aggrappandosi su tutti gli specchi a disposizione.

    Non c’è molto da dire: Luttazzi ha copiato di sana pianta interi monologhi e dovrebbe come minimo scusarsi, possibilmente senza giustificazioni ottocentesche del perchè abbia retrodatato i post. Period.

  33. Shylock dice:

    @Giancarlo: a parte che in quanto a moralismo mi pare che Luttazzi non sia secondo a nessuno, il tuo argomento e’ fallace:

    “mi vien da pensare che tra i commentatori benpensanti strenui difensori del diritto d’autore, ce ne sia una buona percentuale che probabilmente si è risparmiata qualche migliaio di euro acquistando le opere dell’ingegno in quei negozi in cui si va a dorso di mulo o in canoa sui torrenti.”

    Intanto fai del benaltrismo: il punto non e’ se anche altri nell’universo rubano, ma se Luttazzi sia stato beccato con le mani nelle tasche (o nei copioni) altrui.
    Secondo, io qui non ho visto “strenui difensori del diritto d’autore” in senso economico, o comunque non mi ritengo tale; personalmente, trovo molto piu’ grave che qualcuno si attribuisca il merito del lavoro altrui invece di limitarsi a non pagarlo: sarebbe come se Virzi’ presentasse a Venezia il suo nuovo, brillante, commovente film ‘L’elenco di Scindlero’ riprendendo l’originale paro-paro e pretendesse di non essere sgamato.
    Chi se lo scarica da internet, almeno, non pretende di essere Spielberg.

  34. H3LT3RSK3LT3R dice:

    Ma sopratutto come farà “qualcosa del genere”?
    Poi vorrei sapere se tutti quelli che s’indignano hanno mai copiato un compito a scuola dal vicino di banco…

  35. Daniele Minotti dice:

    @Giancarlo
    Non ho letto il commento di Virzi’, ho letto soltanto l’estratto. Ti ringrazio di avermi fatto notare la cosa, ma, sai, mi sono fermato alla sua bizzarra idea sul plagio.
    E ripeto che non entro nel merito.
    @Fabio
    Non che Massimo abbia bisogno di difensori d’ufficio, ma se lo citi parzialmente… Leggi tutto
    *Nello stesso tempo è vero che sempre piu’ spesso gli interessi economici dei singoli tendono a mettersi di traverso rispetto a simili remix culturali e Luttazzi non fa eccezione, prima tacendo in larga misura la citazione delle fonti e poi reagendo con veemenza (accuse di diffamazione e cose simili) e risentimento (richieste di rimozione dei video con le prove dei plagi da Youtube intentate dalla sua società)*.
    Ha presente qual e’ la differenza tra rielaborazione (citata) e plagio? Massimo direi che ha idee chiarissime in proposito, tant’e’ vero che distingue.

  36. Massimilano dice:

    visto e considerato che in questo blog si pontificato spesso quello che scrive IL POST chiedo a voi un commento proprio sul Il Post di Sofri: vi piace è di vostro gradimento? cosa ha in più di altri? cosa meno?

  37. HGW dice:

    Daniele
    Se per caso poi ti leggessi i commenti di Virzì, ti invito a notare attentamente con quale dovizia lo stesso si sia informato prima di far partire l’accorata difesa nei confronti di Luttazzi. Cito una parte del suo commento:

    Mi dispiace per Luttazzi, che non conosco, e del quale ignoro le battute contestate.

    Ah.

  38. Daniele Minotti dice:

    @HGW
    Visto, grazie anche a te (pero’ la sua sembra un po’ essere un’excusatio non peitita ;-)
    A parte la non conoscenza del fatto (da parte di Virzi’), mi salvo almeno ribadendo che Virzi’ non ha bel presente la differenza tra plagio e rielaborazione? ;-)

  39. Sascha dice:

    Aiuta poi il fatto che Luttazzi si sia da tempo esposto politicamente procurandosi un sacco di nemici convinti di incarnare il ‘Bene’. Come ieri c’era gente che non stava in se’ dalla gioia all’idea che Gasparri avesse proposto un emendamento a ‘favore’ della pedofilia…
    Ah, la sete di giustizia e onestà del ‘popolo del web’…

  40. L1 dice:

    ma che c’entra il copyright e il diritto d’autore con le battute scopiazzate? a me non me ne frega una cippa del copyright di luttazzi, di quello dei comedian americani e di nessun altro. mi sono ciucciato allegramente i lavori di luttazzi su youtube, non pagando (o meglio: pagando solo il mio ISP) pero’ ho pagato il canone RAI che ha stipendiato DL, e ho comprato il dixan sponsorizzato nelle reti mediaset durante i suoi spettacoli. cio’ detto, e’ seccante vedere che gran parte del lavoro di luttazzi sia scopiazzato. lui che ha fatto quel che ha fatto durante quel certo show descritto dal post di mantellini. il copyright e il diritto d’autore non c’entrano un beneamato. e da spettatore di luttazzi, posso o non posso essere deluso?

  41. Daniele Minotti dice:

    @Sascha
    Puo’ darsi (anche se nei siti *incriminati* le cose sembrano convincenti), basta che non andiamo a parare nei complotti, come dice bene m.fisk.

  42. Giancarlo dice:

    @Shilock: “Secondo, io qui non ho visto “strenui difensori del diritto d’autore” in senso economico, o comunque non mi ritengo tale; personalmente, trovo molto piu’ grave che qualcuno si attribuisca il merito del lavoro altrui invece di limitarsi a non pagarlo” Questioni di punti di vista, in ogni caso c’è un danno economico, ma forse a te interessa di più l’aspetto filosofico. Io da buon integrato nel sistema capitalistico preferisco essere pagato per il mio lavoro se poi mi si attribuisce anche il merito tanto meglio, la tua scala valori probabilmente è rovesciata rispetto alla mi.
    Respingo l’accusa di benaltrismo, in quanto il mio commento non era teso a giustificare Luttazzi (non ho visto il filmato incriminato), bensì a evidenziare che le reazioni scandalizzate in buona parte vengono da pulpiti per lo meno “manchevoli” e con le idee alquanto confuse in proposito.

  43. Franco dice:

    Goldoni comico da avanspettacolo e addiritura plagiatore?
    E Ruzante da chi copiava secondo l’illuminato Virzì?
    Dai contadini padovani del 500?

  44. Daniele Minotti dice:

    @L1
    Magari mi dirai professionalmente deformato, la il diritto d’autore (piu’ che il copyright anglosassone) e’ fondamentale in questa storia: la paternita’ dell’opera e’ il primo diritto morale (dell’autore). Il plagio consiste nell’attribuire a se’ la paternita’ di un’opera altrui
    (il mero copiare abusivamente , lasciando intatta la paternita’, viola un diritto patrominiale, quello alla riproduzione).
    Il resto, si’, sono considerazioni rispettabili, ma non necessariamente condivise da tutti.

  45. Enrico e Giulietta dice:

    Io vorrei partecipare alla Caccia al Tesoro di DL, ma come funziona?

    Bisogna cercare le battute “citazioni” o bisogna cercare le battute “originali”?

    Non ho mica capito …

  46. Sagapollo dice:

    Chissà cosa ne penserebbero Hicks o Carlin. Immaginiamoci la scena: “Carlin, anche se ormai sei un fantasma, senti un po’: qui c’è un tipo che ti fotocopia le battute e non ti accredita…” “Fuck!!! Damn it!” “Aspetta, non ti arrabbiare, lasciami finire: dice che fa così perché poi se qualcuno lo denuncia per una sua frase ritenuta volgare, lui allora può dimostrare che era una battuta ecc ecc. ecc. E poi non sai il meglio! Vedi, Luttazzi da anni fa una caccia al tesoro con i suoi fan, di cui erano al corrente lui, l’uomo invisibile, lo Spirito Santo e un autotrasportatore di Castelfranco Veneto dalla memoria un po’ labile, e chi scova una citazione nascosta poi vince ricchi premi e cotillons! Che ne dici, Carlin?” “Ah, that changes everything! Ok, keep on with the good work, Daniele! Do you want another 500 or 600 originals of my new texts? Ciao from Heaven!”

  47. sempiterne dice:

    Sasha
    Però non è così. Perchè Luttazzi sulla rete è sempre stato come Grillo, Travaglio o Di Pietro. Prova tu a trovare più di un commento negativo ogni venti nei video o nei post fatti/scritti da queste persone. Il fatto che ora ce ne siano così tanti, di commenti negativi, è molto indicativo. Perchè come ben sappiamo tutti qui basta andare in un qualsiasi video di YouTube di alcuni personaggi e la maggiorparte dei commenti sarà di elogio. Luttazzi fino a poco tempo fa faceva parte di quella cerchia di persone. E attenzione, non sto discutendo sulla bontà o meno delle argomentazioni di quelle persone. Parlo del fatto che ci sono certe persone verso cui tutti applaudono quasi sempre e quasi comunque nella Rete.

  48. Shylock dice:

    @Giancarlo, cito Minotti sul diritto d’autore, che e’ prima di tutto il diritto a vedersi riconosciuta la paternita’ dell’opera, poi, eventualmente, a farsi dare i soldi (vedi licenze Creative Commons). Piu’ che ‘filosofia’, il mio e’ un discorso sostanziale: se vivi di creazione intellettuale, il peggio che puoi fare IMO e’ far finta d’essere il creatore d’idee altrui; se sei un calciatore, il peggio che puoi fare e’ far finta di giocare per vincere e venderti le partite (persino il doping e’ meno peggio, perche’ almeno lo fai per cercare di migliorare le tue prestazioni, cio’ per vincere, anche se slealmente). Cosi’ e’ piu’ chiaro?

  49. mORA dice:

    Non so come mai ma il tutto mi ricorda tanto Bracardi che, in una macchietta, si vendeva come autore e tentava di spacciare Fratelli d’Italia cantata sulle note di O sole mio come roba sua…

    Poi ‘sto fatto che tutti rubano e quindi non possono scagliare la prima pietra, meriterebbe, questo sì, qualche classico del comico romano…

  50. Umberto dice:

    E dopo anni di lettura di Mantellini dal mio google reader spunta un mio commentino! Non si può non commentare.
    Sono assolutamente d’accordo con “piovedisabato”. Mi è sembrato fuori luogo quel “Virzi ha evidentemente ragione…”. Proprio non ci stava.
    Personalmente ho ammirato molto Luttazzi, ma quando ho saputo della storia e letto quasi tutto il post relativo alle battute copiate sono rimasto sbigottito. Ho visto il “video-documentario” che mi ha fatto conoscere comici americani che sto seguendo tantissimo, e non c’è alcun modo per difenderlo, mi spiace.
    Si tratta di più di 500 minuti copiati parola per parola. Quello che non sopporto è il fatto che non ci sia nessuna citazione.
    Proprio non riuscirei a trovare un appiglio nel creare una difesa per un comico che mi è piaciuto molto. Sarà che sono fissato con la paternità dell’originalità ma quel “circolazione del sapere” mi sa proprio di difesa mal riuscita!

  51. Daniele Minotti dice:

    Non vorrei fare il difensore d’ufficio di Massimo, ma il ridetto dà ragione a Virzì quando quest’ultimo ci dice che l’arte è sovente rielaborazione. Che è cosa notoria, anzi basilare. Pensate che l’ha capito pure chi scrive le leggi :-)
    Non mi sembra, però, che Massimo dia ragione al Virzí quando questi assolve frettolosoamente, senza neppure ordinare un atto di dolore, il Luttazi il quale avrebbe plagiato non pochi autoti in non poche occasioni.

  52. Alessandro Nabo dice:

    Rielaborazione è una cosa.
    Copiatura (in tutta la costruzione della battuta, in tutte le parole, persino nei gesti e nel riff suonato da Keit Richards) è un’altra cosa. Ed è una cosa peggiore. Quando un cabarettista o un comico si presenta su un palco – a maggior ragione se di fronte ad audience enormi come quelle televisive – e racconta delle battute senza specificare *** su mezzi che abbiano la stessa evidenza di quel palcoscenico *** (non in due righe di un post visibile solo per una ventina di ore su un blog che magari è letto solo dai parenti del comico) che la battuta X è del comico Y e la battuta Z è del comico W, allora implicitamente è come se il comico dicesse “queste battute sono mie, le ho inventate io con fatica e sacrificio del mio tempo”. Addirittura la personcina in questione è andato pure a fare la piazzata (anche questa a favore di telecamera) a Bonolis. Con che faccia?

  53. Alessandro Nabo dice:

    E per finire: se Luttazzi è in buona fede con la storia degli omaggi e delle citazioni ai grandi della satira, come mai ha fatto questi “omaggi” soltanto a comici bravi sì, ma quasi sconosciuti in Italia (ossia, come mai ha riciclato solo battute facilmente “rubabili”, visto che prima di Internet solo pochissimi italiani – tipo Christian Rocca – avrebbero potuto riconoscerne la vera paternità) e non ha fatto altrettanti omaggi a gente come Woody Allen o i Monty Phyton e così via? Ma che combinazione: ha preferito “omaggiare” quelli che gli davano più probabilità di farla franca…

  54. piovedisabato dice:

    Minotti
    ma il ridetto dà ragione a Virzì quando quest’ultimo ci dice che l’arte è sovente rielaborazione. Che è cosa notoria, anzi basilare.
    Vedi, sarà pure cosa notoria ma in questa caso quella cosa non c’entra un benamato fico secco. Chiamo l’OT di Paolo Virzì. Qua di rielaborazione nemmeno l’ombra. Semmai in certi punti mi è sembrato che Luttazzi non abbia potuto copiare tutto il brano per questioni di tempi televisivi. Se no vedi come ci dava. Oh, se ci dava.

  55. Daniele Minotti dice:

    @piove
    Leggi tutto, come quello sopra che tronca puerilmente i passaggi.
    Si condivide, astrattamente, l’arte anche come rielaborazione, non si utilizza l’argomento per giustificare Luttazzi che, anzi, è espressamente definitivo come ladro di paternità.
    Dimmi dove sbaglio, dove dico cose non vere.
    Piove, nessuno difende Luttazzi (che pare indifendibile). Qui si fa un discorso diverso. Comprendi?

  56. piovedisabato dice:

    Non ce l’ho con nessuno figurati. Dico solo che io quel commento lo interpreto in altro modo. La frase “E adesso mi permetto di invitare tutti, per favore, a riporre le torce e i forconi.” mi sa tanto di “ma si dai lasciamo stare tutti e torniamo alla vita di tutti i giorni”.

    La teoria della “rielaborazione” viene utilizzata a difesa di Luttazzi. E’ l’unica cosa che mi pare evidente. Mettiamola così: non è certo un argomento di accusa.

    Non so a che frase tu ti riferisca ma io commentavo il tuo: Non vorrei fare il difensore d’ufficio di Massimo, ma il ridetto dà ragione a Virzì quando quest’ultimo ci dice che l’arte è sovente rielaborazione. Che è cosa notoria, anzi basilare. Pensate che l’ha capito pure chi scrive le leggi :-).

    L’arte può benissimo essere rielaborazione e spesso lo è ma quella di Luttazzi non è arte. Si chiama copiare sfruttando la bonaria ignoranza altrui.

    Non ce l’ho con te, ho solo puntualizzato per ribadire la cosa.

  57. LORIS COSTA dice:

    DL fa ridere se stesso. Inoltre il potere che lui schernisce è quello stesso potere che lui ha potuto dapprima conoscere bene e frequentare (la figlia di B) per poi dirne nel bene e nel male creando interesse e quindi nuovamente potere (che ha pienamente e ripetutamente esercitato). Il punto è che non so se DL sia il problema o il sintomo di un male più diffuso (è stato citato Bonolis…). Il fatto è che ora, sempre grazie a internet, tanta informazione circola e anche le battute circolano…e ciò che è di seconda mano rimane facilmente sullo stomaco…comunque non ne farei un caso: basta dire che non è originale, che si può trovare di meglio, che ognuno può seguire ciò che gli piace.

  58. Daniele Minotti dice:

    @piove
    Mai pensato che tu ce l’abbia con me. Abbiamo sempre avuto un buon livello di franchezza, Jobs permettendo :-)
    Ti dico che Virzì (anzi, l’ho detto tra i primi) dice una sciocchezza esemplare. Massimo la riporta condividendo il primo step dell’idea dell’arte come rielaborazione, ma va oltre chiaramente definendo Luttazzi come poco incline alla citazione della fonte.
    Secondo me Massimo non dice cose diverse da te.
    Dov’è che non ci capiamo?

  59. william dice:

    Spaghetti, pizza, mandolino e interpretazioni.

  60. Sascha dice:

    Comunque una cosa è certa: il riciclaggio è l’arte del futuro. La Rete da in mano al passato un potere senza precedente. L’originalità, oltre che sempre più difficile, è inutile perchè al pubblico di massa non interessa. Al pubblico piace riascoltare, rivedere, rileggere le cose vecchie o al massimo riverniciate. L’UGC tipico è un filmato preso dalla tivù o da un dvd e pubblicato con un ‘commento’, spesso un semplice ‘lol’.
    Per gli artisti la posizione è difficile: se fanno davvero qualcosa di nuovo sono destinati al fallimento o a confermare il vecchio detto secondo cui ‘in futuro tutti saranno famosi per 15 persone’, se vanno sul sicuro si espongono all’accusa di copiare, perchè quel che davvero interessa al pubblico è l’umiliazione pubblica (che è il motivo per cui piacciono tanto i reality show)

  61. piovedisabato dice:

    Minotti
    non ero d’accordo su “il ridetto dà ragione a Virzì”. Nel senso che Virzì potrebbe aver ragione se qua si trattasse di quello. Ma siccome non si tratta di quello, il tentativo di Virzì (un tentativo ignorante dato che per sua stessa ammissione non sa di quel che si tratta esattamente) è quello di spostare la vicenda sulla rielaborazione. Ma qui non c’è rielaborazione. C’è plagio, ipocrisia e menzogna (rispettivamente: i monologhi, l’andare in giro a parlare di un paese non sotto-acculturato e poi sfruttare questa presunta ignoranza unitamente al fatto di voler la censura dopo aver parlato in lungo e in largo su quanto importante sia la libertà di espressione, e infine, circa la menzogna, la vicenda dei post retrodatati). Senza ovviamente dimenticare l’incredibile vicenda bonolis.

    Cioè secondo me Virzì potrebbe aver ragione se si parlasse di patate su Uranio. Ma qui si sta parlando di mele e siamo sulla terra. Magari è quello che dici anche tu e probabilmente avevo interpretato male quella tua frase. Buona giornata ;)

  62. piovedisabato dice:

    c’è un “non” di troppo prima di sotto-acculturato. Sarà che mi sono fatto influenzare dal titolo del video sui plagi di luttazzi :P

  63. Andrea Contino dice:

    Rielaborare?
    Ma cosa rielabora Luttazzi. Sa imparare bene a memoria e recitare con la giusta enfasi punto.
    Poi lui nel suo blog può scrivere che lo fa apposta. Ma è una autodifesa flebile a questo punto. La reputazione è andata a quel paese.

  64. sandro dice:

    luttazzi non si tocca per varie ragioni…
    certo, si poteva risparmiare le menate che ci fa da annisui furti di battute che avrebbe subito ,
    e potrebbe benissimo citare le fonti (…”bella vero? è di carlin”..)
    senza perdere nulla della fama genialoide che l’accompagna, ( la sua arte consiste nel modo con cui collega i ragionamenti, o i pezzi di repertorio);
    potrebbe guadagnarci persino la fama di buon divulgatore…
    cmq sto con luttazzi perché mi fa ridere, anche se in questa querelle non sta facendoci un’ottima figura.

  65. sempiterne dice:

    Credo che non lo si rivedrà in teatro per tutto il 2010 dato che deve stravolgere la scaletta perchè a questo punto non potrà più copiare e per scriverne di originali un anno e passa ci vuole. Sempre se ce la fa.

    Vorrei solo far notare che le scuse a questo punto sono abbastanza inutili. Il caos deve ancora iniziare.

  66. Enrico e Giulietta dice:

    Questa mattina andando in spiaggia, appena uscito dal cancello ho dovuto schivare una merda di cane.

    Al ritorno dalla spiaggia dopo un’assolata giornata di sole la merda era ancora lì, anche se un pò meno invadente.

    Ancora due o tre giornate di sole …

  67. HGW dice:

    Interviene di nuovo Christian Rocca.
    http://bit.ly/9LuACT
    Luttazzi sempre peggio.

  68. Pernice Bianca dice:

    Caro Daniele Minotti, tu che sei del settore, non è che adesso incomincia veramente la “Caccia al Tesoro” da parte dei tradotti ma non citati?

  69. Daniele Minotti dice:

    @Pernice
    Faccio l’avvocato, non il veggente :-)
    A parte gli scherzi, beh ora il sospetto potrebbe venire a molti. E diritti potrebbero diventare proprio un tesoro…

  70. kiuz dice:

    Concordo pienamente con l’articolo. Mi sono interessato molto alle questioni legate al copyright, diritto d’autore ecc.

    Secondo abbiamo alcuni importanti question da scogliere al giorno d’oggi: La prima è che il diritto d’autore è pensato per la stampa di massa ed oggi con le tecnologie a disposizione è totalmente inadatta. In secondo luogo il sapere ha retto per millenni ad un sistema meritocratico fondato sulla semplice attribuzione delle opere di ingegno.

    Infine mi sento di dire che l’intero sapere umano è sempre una rielaborazione dello stesso sapere appena passato al vaglio da uno di noi. Immaginate solo di non avere accesso ad una Lingua, alla matematica, alle scienze, alla grammatica … provate solo ad immaginare di non avere accesso ai semplici metodi di comunicazioni affinati nei millenni.

    Io sento la necessità di una libera circolazione del sapere, la chiusura è solo un metodo per far soldi.

  71. mfp dice:

    Per me il massimo l’ha raggiunto la filosofa italiana emigrata in USA che ha gridato al plagio da parte di Garimberti; perche’ finche’ parliamo dell’Inno italiano su cui la SIAE chiede i diritti… e’ musica… la diuturnitas la vuole proprietaria… ma il plagio in filosofia… ragazzi… diamine, e’ quasi piu’ ridicolo dei padri della Chiesa Romana che appoggiano libri con i miti egizi, babilonesi, asiatici, su un altare, e dicono: “Dio, vanno bene i 4 vangeli che abbiamo scelto per comporre il TUO libro sacro? Se non vanno bene falli cadere!”. L’opera immateriale andrebbe remunerata una tantum, a stipendio; avoja a cercare di granularizzarla!

  72. mugnaio93 dice:

    @sandro
    tempi fa si diceva “Franza o Almagna pur che se magna”.
    aggiornato potrebbe diventare “originale o copiata pur che mi ci faccio ‘na risata”

  73. mugnaio93 dice:

    @mfp

    modo Garimberti ON (sarebbe Galimberti ma non diciamolo senno’ la vedi tu la SIAE…)

    “bla bla bla bla e poi bla e cosi’ via e peraltro bla, ma Nice (sic! vedi sopra) dice bla bla bla ma per sempre ed in ogni situazione bla bla e infine bla.
    Per me il massimo l’ha raggiunto la filosofa italiana emigrata in USA che ha gridato al plagio da parte di Garimberti; perche’ finche’ parliamo dell’Inno italiano su cui la SIAE chiede i diritti… e’ musica… la diuturnitas la vuole proprietaria… ma il plagio in filosofia… ragazzi… diamine, e’ quasi piu’ ridicolo dei padri della Chiesa Romana che appoggiano libri con i miti egizi, babilonesi, asiatici, su un altare, e dicono: “Dio, vanno bene i 4 vangeli che abbiamo scelto per comporre il TUO libro sacro? Se non vanno bene falli cadere!”. L’opera immateriale andrebbe remunerata una tantum, a stipendio; avoja a cercare di granularizzarla!
    E continuando bla per sempre dove bla bla! Bla grande e definitivo. Con una picciola obiezione poi a stento bla…”

    modo Garimberti OFF

    ma un piccolo link al post di mfp non lo vuoi proprio mettere?

  74. Petronio dice:

    Per anni uno crede che il più spudorato bugiardo faccia di merda di questo paese sia B poi scopre che fra i suoi più accaniti fustigatori c’è qualcuno che è ancora più spudorato, più bugiardo e più faccia di merda. Come ha fatto notare qualcuno proprio qui, il popolino si indigna (con qualche eccezione) ma appena si “sale” un po’, soprattutto tra la gente di spettacolo, la situazione si ribalta: si difende l’indifendibile. Aveva ragione Brunetta: culturame parassita.
    Detto questo, sono anch’io per la libera circolazione della cultura e delle idee: letteratura, musica, cinema dovrebbero essere liberamente accessibili e chi li produce dovrebbe prendere uno stipendio, come un ricercatore universitario qualunque che dopo anni di studi e di sacrifici pubblica le SUE ricerche su riviste che non gli danno una lira, scrive libri (di argomento scientifico) che quando è grassa gli fanno guadagnare quanto basta per comprarsi finalmente una stampante laser, che viene citato dai colleghi (onesti) nelle note al testo senza prendere un soldo, e magari mette le sue ricerche in rete dove le possono scaricare tutti. E gli tocca pure pagare le tasse.
    Quanto a Virzì, il suo ultimo commento sul Post (17:02:27 ) parla da solo:

    http://www.ilpost.it/marcosimoni/2010/06/10/luttazzi-bastava-dirlo/

  75. siae dice:

    Visto che è stato ricordato Galimberti, che in quanto a etica professionale (e non) sta ai Luttazzi e ai Virzì come Berlinguer (Enrico) sta a Berlusconi (Silvio), ecco come ha risposto alle accuse di plagio:

    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=80895

  76. marietto dice:

    luttazzi sembra tanto un mio collega che scarica l’universomondo via mulo e poi fa causa a un giornale perché gli avevano ciullato una foto su flickr….

  77. mORA dice:

    http://ntvox.blogspot.com/2008/02/luttazzis-plagiariezed-jokes.html

  78. Madche dice:

    1) gli stessi George Carlin & co. riproponevano pari pari sketch di grandi autori che amavano (spesso Lenny Bruce) e no, non dicevano “questa era di Lenny Bruce”
    2) dire che Luttazzi ha copiato da personaggi poco conosciuti da noi è una baggianata, parliamo di colossi della satira USA, non è che l’ignoranza del singolo cittadino italiano deve ripercuotersi sulla stato pietoso della satira in Italia. Se senti una band che fa il riff di “Smoke on the water” non pensi “Hey, stanno derubando i Deep Purple”