Contrappunti su Punto Informatico di domani.

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Parte domani Il Post. Quotidiano solo web nato da una idea di Luca Sofri, giornalista e blogger. La redazione è stata in buona parte scelta in rete, il progetto grafico e gli aspetti tecnici affidati alle cure di Banzai, l’idea di fondo e le aspirazioni quelle di un progetto giornalistico pensato per il web ma declinato in maniera inedita, avendo chiara la natura della rete e le sue dinamiche. Così una delle prime cose che il lettore si troverà davanti domani, aprendo la homepage, sarà una colonna a destra, in grande evidenza, che linka direttamente il meglio degli articoli dei siti web de La Stampa, Repubblica, il Corriere e di qualunque altra fonte ritenuta interessante per i lettori.

Non si tratta del primo tentativo di un quotidiano solo web, ricordiamo per esempio la esperienza di qualche anno fa de Il Nuovo, progetto partito troppo presto e con eccessive aspettative in un momento in cui la rete italiana era ancora un ambito non troppo frequentato. Anche oggi Il Post esplora un dubbio, quello dell’esistenza di un nuovo lettore, a suo agio con l’informazione parcellizzata del web, curioso e alla ricerca di un taglio informativo inedito e personale, magari liberato dai piccoli trucchetti della grande editoria, piena di pettegolezzi, giardinetti recintati e fotografie di belle ragazze seminude. E magari, intanto che ci siamo, fuori dalle pesanti dinamiche di occupazione e controllo del grande potere economico e politico che condiziona in maniera netta gran parte della informazione in questo paese.

Gli investitori de Il Post sono soggetti esterni alla babele giornalistica, persone che hanno creduto a due idee che Sofri ha pubblicamente espresso in questi anni: quella della presa di coscienza del modesto livello di molta informazione, riassunto in una rubrica scritta con costanza sulla Gazzetta dello Sport e sul suo blog dal titolo “Notizie che non lo erano” e gli “Appunti per un quotidiano da fare” meditazioni anch’esse sostanzialmente pubbliche su quali modelli siano applicabili oggi ad un quotidiano che vuole essere moderno, legato alla rete e differente dal resto del panorama. Idee che Sofri condensò qualche mese fa in un suo intervento pubblico sul futuro del media a Venice Sessions .

Non è un mistero che Il Post si ispiri ad una idea di informazione in rete che ha fatto la fortuna di esperienze americane come Daily Beast, Politico o Huffington Post, soggetti informativi ibridi, a metà fra un blog, un aggregatore e un normale quotidiano web, che hanno saputo rapidamente attirare l’attenzione dei lettori (oggi Huffington Post ha sul web più lettori del Washington Post) proprio in virtù di una maggior aderenza nei confronti della architettura di rete.

Esattamente come accade su questi siti informativi di grande successo l’idea di fondo è che oggi l’attività giornalistica debba essere non solo e non tanto quella di produrre materialmente le notizie ma anche quella di proporre un filtro informativo per i propri lettori, scegliendo toni ed approfondimenti nel mare gigantesco delle informazioni già comunque disponibili online.

In questa ottica la pretesa de Il Post di seguire tutte le aree tematiche, dalla politica allo sport, dalla cronaca alla cultura, nasce proprio come ricerca di uno spazio interpretativo e fiduciario da costruire nei confronti dei propri lettori, più che da una pretesa di impossibile concorrenza nei confronti delle grandi agenzie informative.

L’unica concessione al facile applauso è forse quella della presenza dentro il sito del giornale di una serie di blog di personaggi noti e spesso prestigiosi, dal regista Paolo Virzì al direttore del Secolo d’Italia Flavia Perina, da quello di Giovanni de Mauro, direttore di Internazionale a quello di Giuseppe Civati esponente di primo piano del PD, oltre a blog di firme del giornalismo come Filippo Facci o Andrea Romano.

L’esperimento de Il Post è, comunque lo si guardi, una scommessa che interessa tutto l’ambiente informativo italiano. Capire se esiste uno spazio giornalistico evoluto, al passo coi tempi, che restituisca l’informazione ad un rapporto diretto fra chi la compone e chi la fruisce. Si tratta di un legame che la stampa di questo paese in questi anni ha progressivamente perso di vista. Un rapporto con i propri lettori che deve essere ricostruito. Nell’interesse di tutti, a partire dal web.

7 commenti a “Anteprima Punto Informatico”

  1. lumoz dice:

    Quello che più di altro accresce l’aspettativa è ciò che scrivi in proposito dell’avere «chiara la natura della rete e le sue dinamiche». Mi auguro che l’esperimento sia un successo, mi auguro che la lettura sia un piacere, mi auguro che sia un’innovazione rispetto al piattume dei copia/incolla dalle agenzie ai quali c’hanno abituato, mi auguro che ci sia una buona interazione con i lettori, e mi auguro che l’avventura duri il più possibile, che non diventi un’esperienza a breve termine.

    Mi auguro (auguro al giornale) veramente un gran bene. Sono curioso ed elettrizzato nell’attesa di leggermi la “prima pagina” di domani.

    Ma tu? In tutto questo c’entri qualcosa o bisogna aspettare per saperlo? :)

  2. diegodatorino dice:

    lumoz la prima pagina la leggerai martedì, quella che leggi è un’anteprima di una cosa che esce domani, che parla di una cosa che uscirà dopodomani.

  3. juhan dice:

    Ma il Filippo Facci!
    Sento che mi sta venendo l’orticaria.

  4. ilbardo.it dice:

    l’informazione libera è come un’orgia ben riuscita: più si è meglio è.
    Abdicherei però volentieri a questo principio in cambio della soddisfazione di vedere il giornale del compagno di scuola di mantellini chiudere e Il Fatto continuare a crescere.
    Se Mantellini ha conservato la capacità di analisi dei fenomeni editoriali, che ha già sfoderato in occasione dell’uscita de Il Fatto, la vedo male per il povero Luca, che mi è sempre piaciuto molto.
    Ma fargli il favore di non parlarne?
    Oggi ho tracce di sangue nella mia cazzimma più del solito.

  5. lumoz dice:

    @diegodatorino
    Grazie per la delucidazione. :) Ero convinto fosse già lunedì. Non sono abituato a connettermi di domenica. Spero sia possibile giustificarmi.

  6. Gregorio dice:

    Mai vista un’attesa cosi per la nascita di un nuovo sito.
    Che dire? Tanti auguri, le aspettative sono alte.

  7. Diario | dice:

    […] ma declinato in maniera inedita, avendo chiara la natura della rete e le sue dinamiche.Continua su :Il Post […]