Nel più usuale stile del peggior giornalismo Felice Manti de Il Giornale dopo la strage di Kabul si è fatto un giro per la rete Internet appuntandosi ogni frase o commento di offesa ai militari uccisi per poi farne un articolo.

21 commenti a “Lo sciacallaggio degli sciacalli”

  1. lo scorfano dice:

    Quello che significa essere una persona “trista”. Povero Felice (?) Manti, mi dispiace tanto per lui.

  2. Sascha dice:

    Con l’ovvia precauzione di dare a qualcuno l’incarico di mettere in rete qualcosa di veramente disgustoso, nel caso non si trovasse sul momento nulla di abbastanza sconvolgente.
    E’ un po’ come la tipica pratica del ‘popolo del web’ di fare una ‘correzione’ su Wikipedia e poi linkarla a sostegno della propria tesi.
    Quella che un tempo era la tipica pratica poliziesca della ‘provocazione’ è oggi la regola aura degli ‘internauti’ (mi piacciono queste espressioni desueti e un po’ cretine…)

  3. Iene non sciacalli « babilonia dice:

    […] Leggo quanto riporta Massimo Mantellini: […]

  4. Pierpaolo dice:

    Pessimo articolo quello di Felice Manti (probabilmente la maggior parte degli insulti sono inventati, neanche una fonte concreta in riferimento), il fatto che sfruttino qualsiasi evento per puntare il dito contro Repubblica.it, la Sinistra e Beppe Grillo oramai non dovrebbe far clamore: più spazzatura di quel “giornale” c’è solo Fede ed il suo finto tg (a proposito, bella questa figuraccia di Fede http://www.youtube.com/watch?v=7bwG3NjxmKo )…

  5. raxi dice:

    Come fai a chiamare un figlio “Felice”?

    Generi un possibile set da “ingiunzione paradossale”,
    capace di creare frustrazione inadeguatezza e disistima.

    Ingiunzioni paradossali reiterate in età evolutiva
    da madre schizofrenogenetica nei casi piu’ gravi
    possono portare a sindromi di tipo schizofrenico.

    Vedi sul tema Gregory Bateson e la scuola di Palo Alto.

    R

  6. bum bum dice:

    Caro felice ho trovato in rete un sito che dice che sei un cretino.
    Ma non ti dico dov’è. Te lo devi trovare da solo.

  7. Fabio V. dice:

    La nostra società si imbarbarendo a tal punto( grazie al contributo di giornalisti illuminati da Feltri), che prima o poi l’Onu e la Nato decideranno di intervenire qui da noi!

  8. Long John Silvr dice:

    Ciao Massimo, mi piacerebbe avere una tua opinione sul mio adattamento delle cinque leggi della biblioteconomia alla blogosfera. Trovo che, nonostante siano del 1931, siano perfettamente adattabili (anzi, siano uno sprone) al modo con cui oggi facciamo i blog. Magari mi sbaglio, l’esperto sei tu, per questo ti scrivo :)

    Te le riporto qui sotto, ma sono anche sottoforma di nota sul mio profilo FB. A presto!

    Le cinque leggi della blogosferonomia secondo Long John Silvr

    (libero adattamento delle Cinque Leggi della biblioteconomia, di Shiyali Ramamrita Ranganathan, 1931)

    I blog sono per l’uso
    Devono essere usati per il pensiero in essi contenuto. Le autorità
    non dovrebbero approvare alcun provvedimento che
    impedisca o faccia diminuire l’uso dei blog. Dovrebbero interpretare
    tutte le norme e i regolamenti con spirito aperto, così da
    potenziare l’uso dei blog. Dovrebbero distruggere in germe anche
    la più leggera intromissione dello spirito di burocrazia in ogni
    questione connessa con l’uso della blogosfera. Dovrebbero sempre
    tenere in mente che la blogosfera socializza l’uso dei blog. Una
    blogosfera è resa grande non dal numero dei suoi blog ma dal loro
    uso. Pochi blog tenuti continuamente in uso effettivo formano una
    blogosfera più grande che migliaia di blog chiusi al commento o censurati.

    I blog sono per tutti. A ogni lettore il suo blog
    Queste due formulazioni alternative si attendono che la
    blogosfera prenda in considerazione ogni genere
    di lettore, qualunque sia l’età, il sesso, la vocazione, la
    capacità di orientarsi e la propensione a leggere

    A ogni blog il suo lettore
    Ogni blog non raggiunto dai lettori potrebbe far cadere una
    maledizione sul blogger. Farà cadere una maledizione
    anche sull’intera blogosfera se non stimola i blogger,
    adeguati nella qualità e sufficienti di numero,
    a trovare lettori per ogni blog.

    Risparmia il tempo del lettore
    La sete mentale per l’informazione non è inesorabile nella
    maggior parte della gente. Entrambe, per loro natura, sono
    facilmente portate ad andarsene… si esauriscono se non sono
    immediatamente soddisfatte quando prendono forma. Nessun
    intervallo di tempo dovrebbe passare fra la domanda e la risposta.
    I tempi della lettura sono spesso di breve durata. Possono essere
    sfruttati solo in quello specifico momento.

    La blogosfera è un organismo in crescita
    Le altre Leggi considerano come un unico insieme le tre
    unità della blogosfera: il lettore, il blog e il blogger. Ma la
    Quinta Legge concerne quello stesso insieme, con la crescita
    di ciascuna delle sue unità separatamente. Naturalmente
    essa considera anche le ripercussioni della crescita di
    ciascuna su quella di ogni altra.

  9. roberto dadda dice:

    Francamente io non trovo nulla di disdicevole, nell’articolo ovviamente non in quello che riporta, ti saresti scandalizzato anche se avesse scritto un articolo riportando frasi simili sentite al bar?
    Sappiamo tutti che la rete è piena anche di coglioni e la rete non è intoccabile…
    Tutto sommato anche chi arriva ad attaccare qualcuno con considerazioni solo sul fatto che si chiama “felice” a me molto intelligente non pare!

    bob

  10. william olivieri dice:

    Non capisco il problema dell’articolo…secondo me è più problematico che esista un blog del genere: http://precariopoli.leftlab.com

    Giusto per citarne il contenuto:
    “Esce il 6 sulla ruota di Kabul. La resistenza afghana folgora i mercenari fascisti in afghanistan. Un piccolo passo per la popolazione afghana, un grande passo per l’umanità.”

    Vi sembra normale?!?

  11. pietro dice:

    Per questo esiste da decenni questo sito:
    http://holywar.org/PROPAGAN.htm
    di pazzi furiosi, in cui non bisogna frugere ore tra i commenti per trovare affermazioni anche molto peggiori di quelle collezionate dal Giornale, bisogna ricordare al Gioranle che ha dato spesso ospitalità sulle sue pagine alla signora Ida Magli che ha esplictamente accustao gli ebrei e l’ebraismo in genere di esser la causa dell’attuale crisi economica con farsi degne della propaganda nazista, prima di fare i moralisti dovrebbero fare pulizia dell’immondizia che si tengono in casa.
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5376

  12. raxi dice:

    @roberto dadda

    ma quale attacco roberto? era solo una digressione laterale sull’imposizione a un figlio di un nome che contiene un’ingiunzione.

    manco toccato il tuo Felice, semmai ho criticato i suoi genitori

    che c’entra l’intelligenza?

    trovo invece l’articolo pesante come un macigno:
    mi urta il velopendulo e mi produce un’istintiva ripugnanza

    ma i commenti soprattutto
    sono in puro stile Facebook modalità Colosseo

    viviamo in un momento storico di pura decadenza
    tra branchi di besughi e pozzanghere di ciarpame

  13. pietro dice:

    Il Giornale dovrebbe preoccuparsi un poco anche delle persona alle quali dà spesso ospitalità sulle sue pagine, come la rispettata antropologa Ida Magli che ha scritto questo bell’articolo degno della propagnada nazista in cui si accusano gli ebrei di essere causa della crisi economica:
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5376
    I razzisti imbecilli ci sono a destra e a sinistra, ma credere che un commentatore di un blog sia peggiore di chi, come il sindaco di Verona Flavio Tosi ha una condanna penale in tutti e tre i gradi di giudizio per PROPAGANDA RAZZISTA è abbstanza ridicolo.
    Mi sembra il slito vizio delle persona dal cervello annebbiato dalla propaganda di partito che vedono il male solo tra gli avversari politici e non vedono quello in casa loro, per fortuna poi alcune volte ne pagano le conseguenze anche loro come quei polli che si sono fatti fregare i risparmi dalla famosa Banca della Lega…….

  14. Stefano Quintarelli dice:

    Per una volta un articolo non dice “nei blog” o “in internet” ma dice “il blog di tizio”, “caio sul suo blog”, ecc..
    Francamente mi sembra un passo avanti.

  15. Angelo Sampieri dice:

    roberto dadda

    nessun problema per l’articolo, tra l’altro sparato in prima, se non che mi pare sospettosamente in linea con l’ennesimo (il sesto) tentativo di imbavagliare il web (la proposta di legge firmata anche da Pecorella. e ho detto Pecorella…), per cui i benpensanti lettori del geniale (come Fortebraccio lo chiamava quando era diretto da Montanelli) non potranno che pensare che è giusta e che va approvata quanto prima…

  16. Piovedisabato dice:

    a me ilgiornale non piace, ma ritengo sia giusto informare la gente di quante persone disgustose ci siano.

    Secondo te mantellini va isolato Manti o vanno isolate quelle persone indegne di avere la cittadinanza italiana che apostrofano in malo modo i nostri soldati?

    A me l’articolo sembra più che legittimo.

  17. massimo mantellini dice:

    Secondo me il punto e’ che dato un qualsiasi fatto di cronaca, qualsiasi, in cinque minuti in rete il giorno successivo e’ possibile rintracciare una qualche testimonianza manifestamente folkloristica/improbabile/odiosa/demenziale ecc. E’ quindi possibile ricostruire sui media un panorama artificioso, specie quando non si tiene minimamente in conto della rilevanza della fonte citata.

  18. Sascha dice:

    Ma quelli che da anni in Rete chiedono con insistenza lo sterminio di tutti i mussulmani e arabi in genere non li consideriamo solo perchè il Giornale non se ne occupa?
    E la possibilità che si tratti di provocazioni non la consideriamo proprio per non mettere in dubbio l’idea che ‘Internet è il regno della verità’?
    Beh, la risposta la so già che grazie – in fondo in questo paese alcune migliaia di ‘internauti’ sono convinti che Obama sia ispirato da Gioacchino da Fiore…

  19. roberto dadda dice:

    Io credo che l’ultima cosa da fare per sostenere la rete è cercare di fare passare l’idea che sia tutta positiva e nascondere la testa sotto la sabbia.
    L’articolo riporta cose vere che sappiamo tutti benissimo, non ci vedo nulla di male.

    bob

  20. Daniele Minotti dice:

    Premetto che l’articolo l’avevo gia’ letto stamattina su carta, sulla copia del bar.
    Premetto anche che e’ lecitissimo avercela con il Giornale e con questo Felice Manti che, francamente, prima non conoscevo.
    Ma, appunto, il problema sembra essere quello: avercela con il Giornale e con Manti. Per un qualche motivo che, pero’, porta alla generalizzazione: il Giornale e Manti rispettivametne pubblicano e scrivono sciocchezze, dunque pubblicano e scrivono sempre sciocchezze.
    Fermo restando che e’, parimenti, lecitissimo essere contrari alla missione, cosa c’e’ che non va in quell’articolo? E’ sciacallaggio dissentire da certe espressioni idiote di totale disprezzo per la vita umana inevitabilmente indicate nella loro provenienza?
    Se fosse cosi’, qualunque scritto di stragi e temi correlati sarebbe sciacallaggio.
    E che c’entra, poi, tirare in ballo la raccolta di fonti poco rilevanti che condurrebbe ad una visione artificiosa del fatto?
    A parte che le fonti sono diverse (peraltro, come apprezzato da Stefano Quintarelli, sepcificate e non generalizzate) e il risultato e’ un triste spaccato non isolato, non e’, forse, proprio la blogosfera che linka e rielabora a destra e a manca senza badare molto alle fonti?
    Eppoi, Massimo, hai voluto scrivere un post contro il Giornale e il suo autore oppure sulla raccolta di fonti?
    Non puoi cominciare in una direzione e, poi, nei commenti correggere facendone una mera questione tecnica di giornalismo.
    Io penso che sarebbe molto piu’ produttivo interrogarci sulla missione, dal punto di vista del nostro impegno politico-militare e soprattutto da quello degli oppositori uccisi e minacciati ai seggi, delle donne umiliate, della cultura distrutta (che, fortunatamente, sopravvivera’ alla morte delle sue icone), ecc.

  21. roberto dadda dice:

    Secondo me il punto e’ che dato un qualsiasi farmaco, qualsiasi, in cinque minuti in rete il giorno successivo e’ possibile rintracciare una qualche testimonianza manifestamente folkloristica/improbabile/odiosa/demenziale ecc. E’ quindi possibile ricostruire sui media un panorama artificioso, specie quando non si tiene minimamente in conto della rilevanza della fonte citata.

    O no?

    bob