Sottolineo anch’io molto volentieri la nuova pessima politica di Vodafone (che è, non so ancora per quanto, la compagnia dalla quale ci serviamo per la telefonia mobile) sul traffico dati.

A partire dal 20 Novembre 2009, allo scopo di salvaguardare la qualità del servizio Internet a vantaggio di tutti i Clienti, la velocità massima di connessione alle applicazioni peer-to-peer o file sharing potrà essere limitata fra le ore 7:00 e le ore 22:00.

Inoltre nelle offerte Dati in Mobilità con computer e cellulare (iPhone, BlackBerry, etc…) saranno introdotte alcune limitazioni e nuove condizioni per il traffico effettuato con applicazioni VoIP.



Come sottolinea Guido Scorza sul suo blog, aspettiamo tutti entro il 20 ottobre una Raccomandata di Vodafone, nella quale verremo informati estesamente delle sopraggiunte variazioni contrattuali, per poter scegliere, nel corso dei 30 gg successivi, se aderirvi o recedere.

C’è poi un altro aspetto da considerare: oggi le condizioni non neutrali del traffico dati su rete mobile condizionano pesantemente anche una buona quota di accessi casalinghi visto che le chiavette USB sono diventate lo sciagurato unico mezzo di accesso alla rete per migliaia di persone anche dal computer di casa. Un’altra di quelle anomalie italiane spacciate per grande occasione di riscossa.


(via Quinta)

15 commenti a “Onorare i contratti”

  1. Daniele Minotti dice:

    La chiavetta USB, di per se’, non penso sia sciagurata. Non so (ma se qualcuno ha dati certi, parli) se ci siano significativi problemi di banda larga tali da costringere cosi’ tante persone (un numero significativo) a servirsi delle chiavette da casa.
    Per quel che vedo io (che, al limite, sono un po’ daltonico, non altro), la chiavetta sembra essere utilizzata (come dev’essere) dagli utenti mobili.
    Per il resto, pur ricordando certi limiti di copertura, si continuano a snobbare gestori diversi da TI e Vodafone. Non si sa bene perche’.
    Infine, varrebbe la pena di leggere il contratto che s’e’ firmato coi gestori incriminato, non e’ mica detto che ci sia necessita’ di raccomandate e quant’altro.
    Fermo restando che, malgrado l’attivita’ di qualche bizzarro signore, Internet mobile e P2P (specie di giorno) non vanno molto d’accordo (come dire che se ne puo’ fare un problema astratto, ma, in realta’, e’ un falso problema – rimane una mera questione di principio).

  2. Fozzillo dice:

    Il Voip non consuma poi tanta banda, non si può paragonare al P2P. Se si comunica solo in audio risulta meno pesante di una navigazione intensa su siti con immagini o contenuti flash, e molto meno pesante di qualsiasi navigazione su Youtube o simili.

    Chissà perché lo vogliono limitare…

  3. Maurizio Gotta dice:

    Secondo gli ultimi dati di cui disponiamo (Anti Digital Divide, su segnalazione degli utenti stessi e proiezione sulla popolazione dei comuni) il 12 per cento della popolazione italiana vive in zone in completo digital divide. A quanto pare, inoltre, le zone di mancata copertura adsl cadono in zone dove anche l’UMTS è assente, ma questo è facilmente comprensibile, se non ci sono flussi in rame o fibra per portare ADSL non ci sono neanche per alimentare le BTS di telefonia mobile.
    Se poi vogliamo prendere per buona la definizione UE di banda larga (almeno 2 Mbit/s) il totale di popolazione senza banda larga sale al 20 per cento, perché le ADSL 640 non vengono considerate appunto a banda larga.

  4. Xio dice:

    IMHO quelle delle chiavette come panacea dei mali di mancanza di connessione (veloce) è una gigantesca bufala.

    La mia personale esperienza a riguardo, avendola provata sia in grandi città che in paesi dal centro al sud (isole comprese) è che raramente la velocità la copertura umts permette velocità simil adsl.

    La cosa ancora più derpimente è che in certi orari (spesso dalle 19.30 in poi) la navigazione (web) è praticamente spesso azzerata come banda. In quei casi meglio il buon doppino ed i 56k. :-(

    ciao

  5. Giancarlo dice:

    Concordo con Xio, la velocità di navigazione mediante chiavette è molto variabile, a volte non si nota la differenza con una adsl, ma più spesso la velocità è bassa, alcune volte ridicola al punto di rendere impossibile navigare. Non ci sarebbe bisogno di specificare che questa è la mia esperienza personale, ma lo faccio lo stesso per evitarmi lunghe e tediose discussioni.

  6. fabio dice:

    non è un caso che il contratto preveda 24 mesi obbligatori

  7. aghost dice:

    la gente usa le chiavette perché di solito ha un portatile, fa un uso sporadico di internet ma, soprattutto, non vuole avere impicci di pagare un canone al gestore x o y…

  8. Andrea Contino dice:

    Ma anche perchè alle volte risiede in un posto dove l’ADSL fisica non raggiunge l’abitazione.
    Che poi doveva arrivare il WiMax che toglie i peccati dal mondo è un altro affare.
    Ma si sa, siamo in Italia.

  9. Dario Salvelli dice:

    Quella delle chiavette Internet è un’arma a doppio taglio: seppure è vero che vengono viste come una panacea ai mali di chi non riesce ad avere ADSL dall’altra parte la copertura in molte zone è insufficiente. Mi sono ritrovato però al centro della Sicilia salvato da una connessione mediante chiavetta che raggiungeva un buon livello in HSDPA. Dunque dipende da zona a zona: certo è che usarle come l’unica fonte di connessione è una anomalia che dipende non solo dalla burocrazia dei gestori ma anche dal digital divide che è ancora troppo alto.
    Vorrei capire invece quali sono le motivazioni di Vodafone che è ormai da qualche annetto che via mobile ha questi modi di comportarsi: non solo fa traffic shaping e packet inspection ma a quanto ricordo si inserisce anche nella conversione dati del browser.

  10. Raibaz dice:

    Tralasciando il discorso sul digital divide su cui non so abbastanza da esprimermi, una precisazione: già da prima di questa notizia, Vodafone aveva una “fair use policy” sulle internet key che consiste nella possibilità di limitare arbitrariamente la banda alla velocità di una gprs per 30 giorni qualora l’utente si renda colpevole del grave reato di usare il p2p.

    Io ci sono incappato due volte in tre mesi, col risultato che per tre mesi mi sono connesso a velocità scandalose pur pagando una connessione UMTS, per cui se si limitassero solo a tagliare la banda per il p2p anzichè uccidere la connessione per 30 giorni agli utenti che vogliono usarla per qualcosa in più della posta sarebbe già un grosso passo avanti.

    Più dettagli qui: http://lab.vodafone.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=6960&sid=2e98aaaceea9a0206916841437f8229b

  11. aghost dice:

    l’italia è il paese delle anomalie, abbiamo anche il record europeo di abbonamenti adsl a consumo :(

  12. ste dice:

    Quando Telecom *non* ripara le proprie centraline perche’ cosi’ evita che di “regalare” nuovi clienti alla concorrenza, la chiavetta puo’ diventare l’unica ancora di salvezza (se non sono disponibili soluzioni alternative – e piu’ costose – come Hiperlan). Definirle “sciagurate” mi sembra troppo: in fondo non e’ colpa loro, poverine.

  13. fran dice:

    Vodafone scorrettissima !!! Nella gestione dei contratti !!!
    Purtroppo non penso che anche gli altri siano meglio, questo penso sia dato da una mancanza reale di concorrenza, e sto parlando di contratti di telefonia voce non dati, ma penso sia lo stesso.
    ciao

  14. stebal dice:

    noi per fortuna abbiamo un gestore fuori dal grande giro, con cui siamo connessi dal lontano 1994(con tutti i passaggi dai 14kb all’adsl )che funziona benissimo. Purtroppo mio marito, nello scegliere un gestore per il suo iphone ha scelto vodafone,ed ha scoperto a sue spese che è un pessimo gestore non solo per la connessione internet, ma specialmente per quella telefonica. Il suo telefono è sempre irraggiungibile……………..ora gira con 2 telefoni!!!!

  15. Piovedisabato dice:

    guardate cosa sta facendo vodafone! limita la banda per p2p e altro..e lo fa dichiaratamente. che schifo.