Il Giornale scrive che Red TV e’ stata finanziata nei primi 6 mesi di vita con 4,1 milioni di denaro pubblico. Bene anzi male. Claudio Caprara, il direttore di Red TV sul suo blog si inalbera e grida al tentativo di “distruggerli” da parte del quotidiano di proprieta’ della famiglia Berlusconi. Per il resto Caprara nel suo post afferma vagamente che il finanziamento e’ consentito dalla legge Gasparri. Si scopre che i soldi del finanziamento sono stati girati a RedTv da una fantomatica (nel senso che non ha nemmeno un sito web) Associazione Ulisse, accrocchio formato da 4 parlamentari del PD (Oliverio, Boccia, Gasbarri e Luongo) e dal dipietrista Pisicchio. Poi uno dice Beppe Grillo.

update: c’è anche online la (debole) difesa del Presidente di RedTv. Il succo del suo lungo post mi pare essere quello che gli altri (tipo Il Giornale) prendono piu’ denari e con meno limiti quindi devono starsene zitti.
(via noisefromamerika)

26 commenti a “Fra Associazione Ulisse e Nessuno TV”

  1. Andrea Poulain dice:

    con questi dirigenti non vinceremo mai…lui l’aveva detto..

  2. Daniele Minotti dice:

    Beh, che una qualsiasi testata prendesse soldi pubblici lo sapevamo da tempo. Poi, ci si lamenta delle leggi sull’editoria, ma a quello servono: per dare soldi.
    Nessun riferimento a RedTV che figurati se la guardo (perché non guarndo la TV e non mi tingo certo di rosso, colore di cui ho soltanto il foulard per le gite su due ruote).

  3. savohead dice:

    esiste davvero uno del PD che si chiama Gasbarri?!

  4. Andrea Contino dice:

    Che schifo

  5. Dario Salvelli dice:

    Ecco ho la stessa domanda di Savohead :P

  6. Lunar dice:

    certo che una notizia del genere pubblicata dal “giornale” del padrone fa ridere persino i morti. Quello stesso padrone, diretto e indiretto, che si è autofinaziato con i contributi pubblici ai decoder del DTT. Decoder distribuiti a pioggia, aggratis, pagati da noi contribuenti. Decoder venduti dallo stesso padrone del giornale e pagati da noi. I contribuenti. Decoder che hanno consentito al padrone (quello vero) di mettere su una PayTV a spese nostre. Ecco, ci vuole una bella faccia e tanto, tanto coraggio a fare le pulci a Red TV.
    Ma i lettori del “giornale” quando leggono questi articoli cosa pensano? E soprattutto, pensano?

  7. frap1964 dice:

    Al Giornale trascurano di menzionare, quale esempio di probità, la tenera e simpatica storiellina della TV della Libertà di MVB & Salvatore Sciascia, fallita con 20 milioni di euro di buco in bilancio e comprata da Forza Italia alla modica e simbolica cifra di euro 1, allo scopo di ripianare il tutto con i fondi pubblici da rimborsi elettorali.

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2042491

    Si può faaare di più,
    che a pagar siamo noi,
    si ii può faaare di più,
    se consideri il ROI

  8. ant dice:

    si potrebbe obiettare che anche alcune testate sulle quali (credo) scrivi tu esistono anche grazie ai contributi all’editoria (l’espresso, il sole) ma a differenza di quelle che li hanno ottenuti grazie alla gasparri (come red) hanno molti meno vincoli.
    si attende con ansia di vederti scagliare anche contro di loro

  9. massimo mantellini dice:

    @ant vedo che il “cosi fan tutti” e’ un argomento molto saldo. Personalmente non sono contro ai finanziamenti all’editoria in senso lato, non mi piacciono pero’ i giochetti come quello di RedTV o come quello storico del Foglio ( personalmente i finanziamenti all’editoria li ridurrei molto)

  10. Lunar dice:

    io li abolirei del tutto. Il discorso da fare, forse, è leggermente diverso: da che pulpito viene la predica. Ecco, questo è un concetto che mio padre mi ha instillato sin da piccolo e che io non perdo mai di vista.

  11. diamonds dice:

    forse conviene davvero sperare in una bancarotta dello stato.Diversamente non prenderà mai piede la buona abitudine di non buttare i soldi dalla finestra(perchè tanto a raccattare ci stanno sempre i soliti “bravi ragazzi” che sgomitano e non ne hanno mai abbastanza)

  12. Enrico dice:

    Almeno avessero fatto qualcosa di decente, invece con quei soldi hanno messo in piedi una schifezza come RedTv che nessuno guarda e nessuno guarderà mai.

  13. Pier Luigi Tolardo dice:

    Non mi scandalizzo affatto, anzi per me quelli di Red devono prendersi tutti i soldi che possono. Il finanziamento pubblico per gli organi di informazione di partito è previsto da una legge ad hoc, assurda finchè ci pare ma legge, che recita che basta che 2-3 deputatos si mettono insieme ed adottano un giornale: Il Riformista, il Foglio e altri giornali, compreso Il Secolo d’Italia, li ricevono, oltre ai tanti soldi del finanziamento pubblico dei partiti stessi che possono essere stornati per questo. Questa legge è stata approvata da tutti i partiti in Parlamento, anche con i voti del Centrodestra, anzi la responsabilità è prevalentemente del Centrodestra e di Berlusconi. Infatti chi ha avuto la maggioranza parlamentare ed ha governato dal 2001 al 2006? Berlusconi, è quindi la colpa se Red Tv prende quei soldi è sua, mentre dal 2008 ad oggi chi ha una schiacciante maggioranza parlamentare e potrebbe modificare la legge? Berlusconi, sempre. Come moltissime cose sbagliate del nostro Paese la colpa è di Berlusconi e questo anche se recentemente è diventato antifascista.

  14. soloparolesparse dice:

    Mi sembra il bue che da del cornuto all’asino!
    Certo che la situazione è fuori misura e andrebbe riregolamentata partendo da zero…

  15. luigi dice:

    io i finanziamenti pubblici per gli organi di informazione li raddoppierei.Forse addirittura li triplicherei.Inoltre IL FOGLIO e IL RIFORMISTA credo siano i quotidiani più interessanti in Italia

  16. Pier Luigi Tolardo dice:

    Di per sè il controllo di questa prassi, per cui 2-3 deputati di partiti diversi dichiarano di essere componenti del “Movimento per Pierino cicciobombo” e il loro “giornale” prende i soldi è affidato ai Presidenti delle Camere che avrebbero pituto, anche in presenza di una legge che legittima questa prassi, puntare i piedi: quindi Casini, Bertinotti e Fini hanno le loro colpe belle e buone.
    Detto questo io Red Tv non l’ho mai vista e non per problemi ideologici ma perchè non ho moltissimo tempo , ho visto solo qualche volta YouDem, anche se preferisco Radio Radicale, anche se costa troppo pure questa.

  17. andreamasala dice:

    ma perché appena la sinistra fa qualcosa qualcun altro di sinistra si attrezza a distruggerla? redtv fa servizio pubblico, parla di politica con un certo pluralismo, riunisce un’area culturale da menichini a sansonetti, da gigi sullo a massimo bordin etc.
    ha serietà e ironia, fa un reality sui rifugiati politici, una rassegna stampa utile e plurale, trasmissioni di filosofia, memoria, buona musica, forse manca un pò sulla sperimentazione dei linguaggi ma credo che sarà il prossimo salto. io per esempio vorrei una rai così. ma resta il fatto: che lo faccia il giornale lo capisco, ma perché manteblog? non sappiamo proprio vederci fuori da un pauperismo parafrancescano? una sinistra moderna e vincente proprio ci infastidisce? a me pare il momento di tornare a darci fiducia l’un l’altro e di valorizzare ogni iniziativa che punti a rafforzare il nostro campo, quel campo che bruciamo più di quanto seminiamo

  18. massimo mantellini dice:

    @andreamasala, non si tratta secondo me di pauperismo ne di qualcosa legato allo schieramento politico cui ci riferiamo. Quante ottime webTV del PD i cittadini dovrebbero finanziare interamente dal tuo punto di vista? E non si tratta nemmeno di dedicarsi all’analisi dei contenuti prodotti ma di prendere atto che meccanismi di finanziamento del genere sono eticamente riprovevoli chiunque li pratichi. Lo si fa rispettando la leggina fatta ad hoc da tutte le forze politiche? Ok e’ riprovevole lo stesso. C’e’ tutto un mare dal negare qualsiasi finanziamento alla cultura ed alla informazione e invece spargere denaro pubblico fra clientele e corporazioni come avviene adesso.

  19. Pier Luigi Tolardo dice:

    Sono d’accordo che una WebTv di partito dovrebbe prendere i soldi solo dal partito e dai suoi simpatizzanti, per questo non dovrebbe esistere una legge che prevede questo finanziamento, soprattutto nella forma ambigua dei deputati collegati. Finchè però esiste una forma di finanziamento pubblico simile nessuno può rinunciarci, perfino i liberali e i radicali che votarono contro il finanziamento pubblico dei partiti hanno finito con l’attingervi oppure i Valdesi che erano contro per l’8×1000 e non l’hanno utilizzato per qualche tempo, oggi se ne avvalgono sia pure non per finalità di culto. Infine, non è credibile che a sollevare il problema sia Il Giornale: al governo quando fu approvata la legge c’erano anche loro, perchè il Giornale è parte organica della maggioranza e non è indipendente.
    Dubito, comunque, che i soldi di Red siano ben spesi, mi pare che costi troppo rispetto alla gente effettivamente raggiunta e anche sul rapporto costi-benefici va giudicato il centrosinistra rispetto a soldi pubblici.

  20. esau' dice:

    senza troppi giri di parole la verita’ e’ una sola, al di la’ di ogni inutile scambio di accuse: quella cifra per… RedTV e’ assurda, come sono assurdi i quaranta (quaranta) collaboratori di Daria Bignardi per quattro (quattro) interviste a settimana. Chi la guarda RedTv? Che cosa fanno 40 collaboratori per la Bignardi?

    Se fossero tutti bravi potrebbero addirittura fare un settimanale, invece… preparano le interviste di Daria Bignardi.

  21. ant dice:

    a parte che non parliamo di una web tv, ma di una tv satellitare (che è diverso), secondo me non cogli il punto.
    che è la necessità di finanziare direttamente o indirettamente l’editoria perchè l’informazione, l’approfondimento e l’access agli strumenti sono un diritto costituzionale che se affidato al mercato verrebbe meno.
    Non ci fossero i contributi, tutti i giornali italiani di informazione fallirebbero. tutti. ma allora preferisco che quei soldi vengano dati a società che non possono dividere gli utili e che hanno un tetto alla raccolta pubblicitaria piuttosto che a grandi gruppi quotati.
    Poi uno può sostenere che sarebbe meglio che tutti chiudessero se non hanno mercato. segnalo solo che l’assenza di strumenti di informazione quello che accade nei regimi.

    Sulla vicenda red la risposta migliore l’ha data il presidente di red medesima.

    http://lucianoconsoli.ilcannocchiale.it/2009/04/26/pecore_rosse_e_iene_ignoranti.html

  22. Pier Luigi Tolardo dice:

    Si, ma se io e dei miei amici domani volessimo mettere su una WebTv col cavolo che lo Stato ci dà i soldi, addirittura 4 milioni di euro, quindi solo il mercato non va bene ma neanche una corsia garantita a dei deputati che, oltretutto, solo in parte sono stati eletti dal popolo ma piuttosto nominati da un leader in liste bloccate.

  23. Daniele Minotti dice:

    RedTV e’ una gran TV, l’ho sempre detto. Tant’e’ vero che mi ha appena intervistato ;-)

  24. paolo dice:

    ecco perché è importante pagare le tasse e chi non lo fa è cornuto.

    @ant
    occhio che ci sono paesi assai più civili del nostro dove la sola idea che un giornale possa essere finanziato da soldi pubblici solleva ilarità.
    paesi dove giornalismo non è ancora diventata una parolaccia.

    ps. ad ogni modo trovo molto più scandaloso finanziare giornali che sono diventate industrie multimilionarie anziché attività giornalistiche dal basso che non possono pretendere di far emergere fatturati significativi ma che di significativo hanno spesso i contenuti.

  25. Giovanni Romito dice:

    Ma possibile che anche chi si batte da sempre contro il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, poi alla fine ripropone in piccolo, ed in modo ancora più perverso (perchè senza alcuna parvenza di imprenditorialità) le stesse logiche contro le quali inveisce?
    E poi spiegatemi per favore a cosa serve dare dei soldi a RedTv. Chi cavolo la guarda sta cosa? che apporto dà al mondo dell’informazione e della cultura del nostro paese?
    é solo la voce correntonista del suo padrone, un contraltare a YouDem che pure un senso lo ha, essendo la rete del primo partito d’opposizione. Ah Veltroni, non avresti dovuto mollare così presto!!!!

  26. MoRg_AN ao vivo dice:

    Vergogna TivùSat e varie ed eventuali !
    Non c’è alcun motivo di criptare Nagravision le trasmissioni satellitari di RaiSat Extra quando vengono trasmesse produzioni delle quali RAI, servizio pubblico pagato dagli abbonati e dai consumatori, ha TUTTI i diritti !
    La piattaforma TiVu Sat è una vera vergogna.
    Nonostante questo la dalemiana RED TV (fu Nessuno TV) ha già aderito.
    Tutto il post su: http://satellitalia.com/2009/10/02/vergogna-tivusat/