I candidati del PD per le elezioni europee sono parecchio deludenti. Come avviene ormai regolarmente ad ogni tornata elettorale si presenta l’amletico dubbio fra votare PD con le narici tappate pensando intensamente a Berlusconi ed alle sue veline da mandare a Strasburgo col bignamino in valigia o semplicemente non votare o astenermi. Anche per smarcarmi da mia moglie stavo considerado l’ipotesi di indire una consultazione qui sul blog ed affidarmi alla swarm intelligence. Nel frattempo segnalo il metacartellone elettorale della fondazione Daje che trovo fantastico.

74 commenti a “Una Serracchiani non fa primavera”

  1. Peppe dice:

    Sarei curioso a questo punto di sapere perché non votare IDV. (No, niente luoghi comuni, per favore. Critiche precise e circostanziate.)

  2. Damiano dice:

    meraviglioso! ne ho fatto uno anche io…. lo trovi sul mio blog

    Ciao!

  3. luca dice:

    Io, perché sono di sinistra. Ma per quelli di destra è un partito dignitoso. Anche se tra i due partiti ad personam è il più debole.
    L.

  4. massimo mantellini dice:

    Io su Di Pietro faccio sempre fatica a trovare le parole e la butto in rissa (per esempio mi attacco ai congiuntivi), ma sono abbastanza tranquillo sul fatto che sia un partito (per me) impossibile da votare. (critiche circostanziate volendo ce ne e’ comunque a bizzeffe)

  5. Massimo Moruzzi dice:

    io, che voterei volentieri anche candidati di destra, in alcuni Paesi, che so, Chirac, che è di sicuro più di sinistra di Veltroni o D’Alema, o la Merkel, ad esempio, voterò di sicuro per Di Pietro.

    Il cartellone dei dajisti, comunque, è davvero spettacolare.

  6. spider dice:

    Invece di astenersi o votare col naso tappato, o votare Di Pietro, perché non votare la Lista Bonino/Pannella?

  7. giovanni dice:

    IDV no grazie perché:
    1. è un partito- persona
    2. viaggia per spottini demagogici non più, né meno dei suoi “avversari”
    3. esprime spesso mozioni reazionarie
    4. il suo Leader(ino) usa i media in modo strumentale, ma così strumentale, che quando lo guardi in tivvù ti sembra un forzitaliota. e, anzi, alle volte te li fa pure risultare simpatici (orrore!)

    che fare dunque? personalmente temo che mi affiderò al vecchio adagio “pessimismo della ragione, ottimismo….” e tornerò a votare piddì (sigh!)

  8. Claudio dice:

    Di Pietro usa i media in modo strumentale tanto quanto lo fanno gli esponenti del PDL, il nano in primis. Certo, con meno proprietà di linguaggio, qualche congiuntivo scricchiolante ed un “appeal” completamente diverso… Però almeno lui lo fa, e considerato che ormai lo scontro politico si gioca quasi esclusivamente su questi piano non credo sia un comportamento del tutto sbagliato.

  9. mario dice:

    ho votato piddì nel 2008, ora non mi rifregano più.
    idv è indubitalmente di destra, ma lo voterò proprio per dare un segnale al piddì, che verificherà almeno nelle segrete stanze l’esistenza del travaso e ne trarrà le conclusioni del caso (quasi certamente sbagliate, affari loro).

  10. Mauro dice:

    Non voterò Di Pietro per tutti i motivi già detti da altri e soprattutto perché più il suo successo sarà clamoroso e più saremo nella merda il giorno dopo le elezioni. Al di là dei congiuntivi o della demagogia… qualcuno pensa davvero che un alternativa dignitosa per questa paese possa basarsi sul messaggio dipietrista? Di Pietro è il sintomo della malattia del PD e del centro-sinistra in genere. Ma certo non è la cura!!!
    L’unica vera alternativa che ho davanti è votare PD o non votare. Io, visto che avrò in lista Scalfarotto, credo che andrò a votarlo.

  11. alessandro dice:

    e’ possibile recuperare uno di quei bignami? sono a corto di letture e quello lo leggerei volentieri :D

  12. Pier Luigi Tolardo dice:

    Non voterò per l’IDV di Di Pietro principalmente per questi motivi:
    1) Di Pietro aveva aderito alla Margherita dichiarando solennemente che avrebbe sciolto il suo partito e raccolse anche le firme per rendere più maggioritario il sistema elettorale ma poi si staccò dalla Margherita per una decisione tutta personale di avere un partito personale.
    2) Di Pietro nel 2008 si alleò con il PD dichiarando solennemente che avrebbe poi costituito un gruppo parlamentare comune con il Pd, il giorno dopo le elezioni fece esattamente il contrario.
    Non mi pare che Di Pietro sia propriamente un politico fermo e coerente con quanto dichiara.
    Non mi piace il fatto che tutto il finanziamento pubblico di Italia dei Valori sia amministrato da un’associazione distinta dal partito denominata “Italia dei Valori” amministrata da Di Pietro, sua moglie e un’altra persona di fiducia.
    Di Pietro alle ultime europee si alleò con Occhetto e Chiesa Giulietto ma poi venne meno ai patti con loro sulle dimissioni e sul finanziamento.
    Di Pietro fa il superonesto ma diversi suoi esponenti di primo piano in Campania sono inquisiti e non per reati da poco e continuano a occupare importanti cariche di partito e istituzionali.
    Di Pietro nel 2006 è perfino riuscito a candidare il Sen. Di Gregorio che il giorno dopo essere stato eletto è passato al Centrodestra facendo mancare la maggioranza a Prodi e spesso ha esasperato i rapporti con gli altri partiti logorando Prodi.
    Di Pietro ha perfino attaccato Napolitano pur di difendere De Magistris che è colpevole di non aver controllato il supeconsulente Genchi e il suo superarchivio.
    Tutti i politici hanno difetti e limiti ma Di Pietro riesce a condirli con una straordinaria presunzione di essere il migliore anzi “il più migliore”.

  13. Pier Luigi Tolardo dice:

    Voterò Pd alle prossime elezioni, voto nella circoscrizione del Nord-Ovest ed ho diritto a 3 preferenze, ne userò 1 sola per Patrizia Toia, eurodeputato uscente, molto dignitosa.
    Voterò Pd perchè sono iscritto a questo Partito, perchè voglio premiare il principale partito di opposizione a Berlusconi nel momento in cui Berlusconi è più forte che mai, voglio premiare la linea Franceschini che mi sembra più unitaria e concreta di quella di Veltroni, voglio premiare un Partito che non presenta candidati di bandiera come fa Di Pietro che non andrà mai a Strasburgo, voglio premiare un partito che a Strasburgo sarà federato con i principali partiti progressisti europei, dal Labour ai socialisti francesi e tedeschi, in un Gruppo dei socialisti e democratici che si contrappone ai conservatori.

  14. Pier Luigi Tolardo dice:

    Voglio ricordare anche Di Pietro che oggi fa tanto l’antipartitocratico ha votato comunque lo sbarramento del 4% alle Europee e si fece eleggere senatore nel Mugello in un collegio blindato proprio grazie ai Ds.

  15. Torquato della Garisenda dice:

    Ma siamo già al monopartito e mezzo? PD o astensione? Su, via, dite una ragione per non votare Vendola.

  16. MM dice:

    Tolardo ha elencato tutti (proprio tutti, chapeau) i motivi per cui non voterò mai Di Pietro.
    Mi permetto solo un’aggiunta: per quanto riguarda i membri di IdV inquisiti e che ancora ricoprono incarichi pubblici, il buon Tonino si è vantato per mesi delle loro dimissioni dal PARTITO. Come fosse sto grande atto di serietà.

    Prova a prendere in giro le persone anche peggio del Berlusca e dei suoi(che non difenderei mai e poi mai sia chiaro) che almeno dichiarano che la Magistratura è il nemico e le poltrone non le mollano.

    Cordialmente
    MM

  17. Pier Luigi Tolardo dice:

    In ultimo vorrei direi che ne ho basta di capi carismatici: Prodi è stato candidato premier in un’elezione che ha coinvolto più di 4 milioni di persone, Veltroni fu eletto in un’elezione con più di tre milioni di elettori contro diversi avversari e dicendo chiaramente che il suo numero 2 era Franceschini, Franceschini è stato eletto in un’Assemblea di cui erano componenti più di 3.000 persone e anche se molte non hanno partecipato lo hanno votato in più di 1000. In moltissimi Comuni e provincie per definire i candidati il Pd ha indetto elezioni primarie anche molto partecipate. Ora la democrazia non è un optional, se no va molto meglio Berlusconi che racconta le barzellette e comunque anche il Pd potrebbe migliorare molto in fatto di democratizzazione e allora come si può accettare un partito come quello di Di Pietro dove il segretario è deciso per sempre, non c’è opposizione interna nè concorrenti possibili, decide in pratica da solo o quasi su quasi tutto? E’ solo il berlusconismo che è entrato un po’ in noi che ce lo fa accettare.

  18. mORA dice:

    Variazioni sul tema: http://edue.wordpress.com/2009/04/22/in-dito-medio-stat-virtus/

  19. Roby2412 dice:

    Beh, dalle mie parti si dice che se chiedi all’acquaiolo (venditore d’acqua) lui ti risponderà sempre che la sua acqua è fresca come la neve … mi sembra che le obiezioni di Tolardo non vadano al di là delle solite cose trite e ritrite a cui tra l’altro Di Pietro ha già risposto in più occasioni.
    Non sono contento di IdV ma la voterò per due motivi: primo perchè i suoi candidati principali sono bandiere di tre argomenti che noi italiani dobbiamo con forza portare in Europa … se vogliamo che l’europa ci dia una mano a venirne fuori … visto che da soli sembriamo non farcela. De Magistris per la giustizia, Vulpio per l’informazione e Alfano per la mafia.
    Secondo, come ho detto, in tempi normali non avrei votato IdV e non l’ho mai fatto finora però oggi credo che il problema principale sia quello di fermare una deriva antidemocratica che stà andando avanti prepotentemente … ed in questo momento IdV mi sembra possa rappresentare un punto di aggregazione su quest’argomento … anche come messaggio al PD di correggere la rotta e mandare a casa qualche gerontocrate.
    P.S.- Il PDL sarà pure quello che porterà le veline a Strasburgo … ma in tutta onestà la candidatura della Seracchiani mi sembra più o meno la stessa cosa … dare agli elettori ciò vorrebero tu gli dessi, a prescindere da una vera ed organizzata linea politica.
    Grazie per la pazienza di aver letto questo lungo post ed un saluto a tutti

  20. Alessandro Campi dice:

    Non è vero le liste sono orrende. Ci sono ottime persone. Usiamo le preferenze per mandare un messaggio chiaro alla dirigenza.

  21. nogix dice:

    Ora, quanto a decisione di dove andare a parare-votare sto nel dramma peggio che mai, ma non ho letto una sola critica seria a IDV che mi convinca a non votarli (tranne forse la questione congiuntivi..). Se destra è ancora voler bene ai ricchi e non ai poveri, stare con i padroni e non con i servi, non pagare le tasse, stigmatizzare le differenza invece di valorizzarle, difendere una libertà egoista e affossare una giustizia giusta, privilegiare il singolo individuo piutttosto della comunità degli stessi, distruggere lo stato sociale, favorire ígnoranza e religiosità bigotta…etc, ecco,se questo è Destra, con tutte le zone grigie,le indebite occupazioni di campo, e le peculiarità tipiche di questo nostro disgraziato paese -una fra tutte: accordarsi con le mafie invece di combatterle, o nella “seconda repubblica” candidare direttamente le mafie e i loro migliori esponenti- , allora davvero non capisco cosa in Di Pietro mi/ci dia fastidio. Non è entrato nella Margherita, e ha fatto benissimo, visto che la Margherita è piena di bigotti e non rappresenta più nemmeno l’area sociale del cattolicesimo italiano, che in realtà è molto più a sinistra (vedi le Acli e l’associazionismo cattolico). Idem per il Pd.
    Di pietro ha dimostrato di essere per uno stato laico, per la difesa dello stato sociale, per una giustizia giusta e su quasi tutti i temi dell’agenda politica occupa il posto lasciato vacante dalle sinistre. Certo, che alla sinistra tocchi diventare giustizialista -noi che cantavamo ” Un Giudice”..- proprio non ci si abitua ma se giustizia diventa ergastolo al tossico e al ladruncolo e impunità alla banda di Arcore allora la voglia di giustizia vera è inevitabile, a non trasformarla in forche sta solo a noi… Ma DiPietro non mi pare sia un forcaiolo…
    Insomma anche io provo un disagio per il personaggio, ma datemi ,se ci sono, motivi veri per non votarlo…non è più tempo per schizzinosi e sofisti, e le discussioni di genere lasciano il tempo che trovano.

  22. easter dice:

    I mi semi-tapperò il naso.
    Fanceschini, a dispetto di tutto, sta facendo un buon lavoro (anche perchè sà che è un incarico temporaneo e sta sparando tutte le sue cartucce in poco tempo).
    A meno che qualcuno non mi convinca che c’è un alternativa seria al PD. Una che abbia la capacità non solo di criticare ma anche di proporsi per governare.

  23. Massimo Moruzzi dice:

    p.s.
    auguri per la swarm intelligence 2.0 ;-)

  24. nogix dice:

    @ Tolardo
    È un mix di inesattezze e stupidaggini.
    Quanto a Genchi informati: Genchi è un galantuomo e la paura del controllo globale che hanno voluto mettere addosso al popolino e agli stupidi che ci sono cascati è solo l’ennesima vergogna. Gli incroci che e gli studi sui tabulati telefonici di Genchi erano estremamente pericolosi proprio per chi lo ha messo a tacere… parlane col fratello di Borsellino e se sei ancora capace di distinguere l’omuncolo dal galantuomo, nonstante il fumo, vedrai che opporsi a quel sepolcro imbiancato di Napolitano e spendersi per Genchi e De Magistris era SACROSANTO. È anche grazie a questi finti moralismi istituzionali che la sinistra perde dovunque.
    Quanto agli esponenti inquisiti e a Di Gregorio…fare le verginelle è ridicolo visto quello che abbiamo avuto e ancora abbiamo nel Pd, ma è da finti stupidi non rendersi conto che il controllo minuzioso dei candidati è quantomeno complicato e l’errore ci scappa, soprattutto in un partito poco rodato come IDV (mica è il PD che quando ci mette il delinquente mica lo fa per sbaglio). Le dimissioni dal partito, se reali, sono l’unica soluzione nonche la dimostrazione della buonafede.

    @MM
    perchè non ti rileggi prima di postare…

  25. nogix dice:

    @mantellini
    Per la swarm intelligence come per la democrazia ricordati che hanno liberato Barabba…. Auguri…

  26. Enrico dice:

    Trovo molto più fantastastico del cartellone il fatto che ad ogni singola elezione lo sperduto e fantomatico popolo di sinistra (cui nno so più se appartengo o meno, chi può dirlo?) si ritrovi con il solito dilemma e i soliti dubbi.
    I mesi e gli anni passano, tutto cambia attorno a noi, ma la domanda è sempre la stessa: che fare? Tutto questo dopo che si è lungamente e fraternamente discusso sul cambiamento che è lì, che sta per arrivare, quasi lo vediamo, ecco i ggiovani, le nuove forze che cambieranno tutto. Poi ovviamente nulla cambia, tutti sono più scontenti di prima, dicono basta e poi alla elezione successiva saranno ancora lì a trastullarsi con la solita che fare?

    Ma dico, non basterebbe questo per dirci l’un l’altro che c’è davvero qualcosa che non va e che, quindi, basta, basta legittimare con il voto questa banda, è ora davvero di dare un segnale non forte, fortissimo. E basta anche con questa paura da perdenti,che se non voto, oddio oddio, berlusconi sarà ancora più forte.
    Perchè invece votando questa specie di partito l’abbiamo indebolito?

  27. FN dice:

    Condivido la delusione, anche se sinceramente mi urta sentire Emma Bonino dire che la Serracchiani non è un volto nuovo. Senti chi parla.

  28. Massimo Moruzzi dice:

    non solo: chi è più probabile che si opponga, per quello che può, a Berlusconi, Di Pietro o Franceschini?

  29. f dice:

    a me (nordovest) piacerebbe votare pd ed esprimere 3 preferenze che mi possano dare la speranza di un pd migliore.
    la prima sarà scalfarotto e va bene, ma le altre due?
    non so chi sia la gente candidata a parte cofferati, panzeri e toia

  30. ilbardo.it dice:

    Io voterò IDV, perchè, pur con tutti i suoi limiti
    1. c’è una differneza sostanziale tra l’andare in televisione e il possedere tutte le televisioni
    2. pur con tutti i suoi limiti, di pietro non ha conflitti di interessi in corso
    3. di pietro disse no a berlusconi, quando ai tempi lo voleva in Forza Italia e si candidò con i DS in mugello.
    4. Ero presente il 18 scorso alla presentazione del candidati a roma e mi sono paiciuti tutti.
    5. Nonostante sia un partito di destra e io sia e sarò per sempre non una persona di sinistra, ma proprio comunista, sia Di Pietro, sia tutti i dirigenti, sia tutti i candidati, sembrano aver chiaro in mente i fondamenti della democrazia e della costituzione e fanno tutto quello che possono, nel loro piccolo, per difenderli, diffonderli, proteggerli.

    Secondo me viviamo in una situazione di grave urgenza democratica, tale da superare ogni contrapposizione politica pregressa, perchè la Costituzione è il campo in cui giochiamo il gioco della democrazia e qui non si tratta di stare liberali contro sostenitori del welfare state, ma di difendere l’agibilità del campo a vantaggio di tutti.

    Per tutte queste ragioni io non vi invito a votare IDV, vi vinvito a votare gente con la fedina penale pulita, che non usi la politica come strumento per sistemare o migliorare le proprie questioni personali e che difenda la Costituzione e la democrazia.

    Trovatela un pò dove vi pare, ma trovatela e votatela, per favore.

  31. carlito dice:

    @Tolardo
    sei molto più convincente quando esprimi le motivazioni che ti spingono a votare PD (credimi, sono ancora sensibile a quel richiamo).
    Le critiche a Di Pietro, al contrario, non stanno in piedi, come stigmatizzato da altri.
    Credo che alla base di tutto stia la Fede. Tu ci credi ancora (e ti invidio), io, come altri, mi ero imposto un limite alla speranza.
    ora mi basta uno di cui non vergognarmi….
    votero Di Pietro

  32. Sascha dice:

    Ecco quel che scalda il cuore dei bravi italiani: la politica.
    Altro che Internet, blog, singolarità’, intelligenza collettiva, crowdsourcing e compagnia bella…
    L’unico argomento tecnologico che riesce veramente a scaldare gli animi è il diritto di tutti ad avere tutto gratis…

  33. MM dice:

    @nogix

    ti ringrazio per il consiglio, mi impegnerò a seguirlo. Purtroppo scrivo in maniera poco chiara, e se mi rileggo è inutile sai, dato che concordo con “un mix di stupidaggini e inesattezze”.

    Provo a spiegare meglio il concetto che ho espresso.

    Che alcune persone elette in IdV non è certo colpa di Di Pietro.cose che
    capitano.

    Le dimissioni dal partito da parte degli inquisiti sono coerenti con il pensiero del padroncino dell’IdV.

    Ancora più coerente col suddetto pensiero sarebbe dimettersi dalle cariche pubbliche, quando si è inquisiti per reati amministrativi.

    Le idee di Di Pietro non sono da forcaiolo? Di Pietro è per una giustizia giusta?
    Vai a vedere quali erano i metodi di Di Pietro, l’uso che ha fatto della carcerazione preventiva,il modo in cui attacca gli inquisiti, e magari poi se ne riparla.
    Non faccio e non sono una verginella sulla giustizia,proprio dai tempi di Mani Pulite.

    Sperando di essere stato più chiaro, mi scuso per il lungo post (che ho riletto.)

    MM

  34. E[X] dice:

    Personalmente l’unico dubbio che ho e’ tra IdV e astensione. Non vedo altre alternative. Votare PD significa dire si’ ad una sinistra sempre piu’ democristiana, berlusconiana ed insipida. L’illusione che RC/Sinistra Arcobaleno/come si chiamano a questa tornata fosse un’alternativa ci dovrebbe essere passata visto che durante il mitico governo prodi hanno dimostrato di essere piu’ che disponibili a piegarsi ad una politica di continuita’ con il governo berlusconi in cambio di una poltrona (che non e’ durata tanto comunque…).
    I radicali non esistono piu’ quindi resta solo di pietro e l’astensione.

  35. Tonino dice:

    La lista appassionata e dettagliata di Tolardo – da sottolineare in particolare tutto il nodo del livello di democraticità interna e di partecipazione nella gestione della struttura – è ancora incompleta, i distinguo da fare sarebbero anche molti di più. A cominciare dal fatto che da dentro la maggioranza quelli dell’IDV si sono mossi molto opportunisticamente per il proprio vantaggio e per una ricerca di consenso anche a discapito della sopravvivenza della coalizione. Cosa non da poco se poi ti proponi come l’argine al berlusconismo.

    Anche il discorso della legalità come feticcio mi sembra profondamente discutibile e sintomo di scarsa salute del sistema: insomma da un fronte si ha uno che si sostituisce fisicamente alle garanzie di competenza e rispetto della legge richieste alla classe politica e dall’altro si stereotipizza la legalità per farne un corpo solido da esibizione (certo galantuomini, ma anche De Corato si è imposto nella sua carriera come integerrimo castigatore del malcostume, ci vuole qualcosa di più per condividere una visione della società).

    Dalle parti del PD ci si dimenticano però un paio di cose di non poco conto. Uno che questo scenario è frutto delle loro scelte: hanno ritenuto che chiudere i ponti col variegato e problematico mondo movimentista a favore dell’alleanza con un partito dalle credenziali di insediamento, partecipazione e democraticità molto inferiori valesse la candela e fosse l’opzione strategica.

    Visto che le scelte non si fanno a caso, bisognerebbe prima di tutto ripartire da lì e fare un bilancio senza preconcetti della propria linea o non si capisce bene al di là dei partiti e delle sigle, che già hanno notevoli problemi di collocazione e identità, per cosa si sta votando.

    La seconda cosa che va riconosciuta (e non a caso nei dintorni del PD non se ne parla, avendo saltato il passaggio precedente) è che nel quadro di smobilitazione, stordimento e negazione della realtà che ha caratterizzato la gestione Veltroni del dopo voto, il partito di Di Pietro con tutte le sue caratteristiche ha svolto un ruolo di supplenza e ha fatto politica nel senso pieno del termine. Senza considerare la crescita di peso elettorale e consensi. Visto che si lavora con ciò che si ha a disposizione, ignorare il quadro che si è contribuito a creare sarebbe solo un modo di proseguire nella schizofrenia che ha contraddistinto il PD in questi suoi primi mesi di vita.

  36. nogix dice:

    @MM
    “Che alcune persone elette in IdV non è certo colpa di Di Pietro.cose che
    capitano.”
    ….Hai ragione… Nel tuo caso la rilettura è tempo perso…
    Per fortuna tra le colpe che ascrivi a DiPietro non c’è l’ignoranza….

    E prosegui:
    “Le dimissioni dal partito da parte degli inquisiti sono coerenti con il pensiero del padroncino dell’IdV.”
    ?????????…
    E ancora:
    “Ancora più coerente col suddetto pensiero sarebbe dimettersi dalle cariche pubbliche, quando si è inquisiti per reati amministrativi.”
    Ma ci pensi a ciò che scrivi o hai solo molto tempo libero?

  37. nogix dice:

    @MM
    Le persone che si sono suicidate in carcere durante mani pulite, è bene dirlo una volta per tutte visto che è l’argomento principe di chi paragona Mani Pulite al Terrore, lo hanno fatto per VERGOGNA, perchè è proprio questo cio che capita ai ladri in doppiopetto che si fingono onesti e timorati di Dio. Capita cioè che in famiglia, in chiesa, nel quartiere, siano guardati con rispetto, e sovente siano prorio quelli che tuonano contro il degrado dei costumi, l’impoverimento della morale, il vizio dilagante etc…Ovvio che una volta pescati con le mazzette nelle mutande (per citare i più folcloristici) la loro vita privata e pubblica vada in pezzi… Ma la colpa non è certo del giudice che li ha incastrati… Certo nessuno si è ammazzato per i maltrattamenti, chè stai tranquillo che Craxi e compagnia cantante non son passati per Bolzaneto (si, sforza il cervello)… E se c’è una colpa in Mani Pulite è che le Mafie in Italia hanno smesso di corrompere politici (se la cantano dopo tre giorni di sbarre) e hanno iniziato a candidarsi direttamente.. vuoi mettere Previti che si suicida perchè non vede la moglie da una settimana? O Dell’Utri che si preoccupa di cosa penseranno di lui i sui condomini?
    WAKE UP!!!!!

  38. Daniele Minotti dice:

    Eddai… Quando siete nella cabina del seggio, mandatemi un MMS (ma non so se l’iPhone avrà già il nuovo SO).

  39. diego ricci dice:

    Tolardo mi stupisce, non è da lui. Le critiche a Di Pietro sono davvero poca cosa. Molti di più i motivi per cui il PD ha perso la sua credibilità e per cui è invotabile.
    Se volete che il PD cambi e migliori davvero non lo dovete più votare. Altrimenti tenete in vita il malato terminale.
    Vorrei dire a Sofri che essere di sinistra, non vuol dire continuare ad affidarsi alle persone sbagliate. Questo si chiama autolesionismo.

    Votare a “narici tappate” oggi vuol dire votare IDV, l’unico partito non accodiscendente verso il Premier. Con tutti i suoi limiti, Di Pietro mantiene credibilità ed onestà.

    Io in particolare voterò la grande Sonia Alfano. La politica nuova passa da persone come lei.

  40. nogix dice:

    @ Tonino
    sulla scarsa democraticità della struttura interna nulla da eccepire se non che di eccessiva democraticità si muore (vedi gesù e barabba o, più semplicemente tutte le “case della sinistra”degli ultimi vent’anni). Rimane vera la pericolosità, ma non si può teorizzare senza storicizzare… ora come ora quello che manca al PD è proprio un po di unidirezionalità. Poi IDV è ancora un piccolo partito costruito da una persona, vedremo se crescendo cambieranno dinamiche e scelte strutturali.

    >>”dall’altro si stereotipizza la legalità per farne un corpo solido da esibizione (certo galantuomini, ma anche De Corato si è imposto nella sua carriera come integerrimo castigatore del malcostume, ci vuole qualcosa di più per condividere una visione della società).<<
    Okey e allora? non siamo in Svezia o in Francia, Siamo in un paese che ha un DRAMMATICO problema di legalità. Non mi pare che Di Pietro abbia assunto una posizione “di sinistra”solo in merito alla legalità, lo ha fatto sulla laicità dello stato, sulla difesa dello stato sociale, sui tentativi di privatizzazione della sanità, sulla difesa della costituzione, e last but not least, sulla gestione della crisi economica con la difesa delle fasce deboli…ce n’è abbastanza per “per condividere una visione della società”? Io ne sento forte il richiamo…
    Eppure (sic) sento che c’è qualcosa che non mi piace…ma non so cos’è? Solo snobbismo di sinistra e mancanza di fiducia preconcetta? BOH…

    @ Tolardo
    Qualunque aggregato di umani, dalla tribù indiana alla civiltà occidentale del dopoguerra, ha avuto, e ha, periodi di luce e di buio proprio a seconda della carismaticità delle persone che li hanno guidati. Da Geronimo a Cesare a Roosvelt… Dire “ne ho basta di capi carismatici” equivale a dire ne ho basta di STORIA torniamo a calarci clavi sul cranio…

  41. massimo mantellini dice:

    @nogix, mi piacerebbe dentro questa bella discussione a piu’ voci, un po’ di gentilezza in piu’ verso gli altri commentatori, grazie

  42. Pier Luigi Tolardo dice:

    comincio con il dire che non ho mai avuto pregiudizi negativi su Di Pietro: come moltissimi italiani ho avuto simpatia per il pool di Mani Pulite, composto non solo da Di Pietro, semmai alla luce dei fatti odierni mi piace dare ragione a quanto disse il suo Capo di allora, Saverio Borrelli, quando consigliò a Di Pietro: “ofelè fa il tò mestè” e non credo che Borrelli possa essere accusato di berlusconismo8ma cè sempre qualcuno più antiberlusconiano di te). Certo di Davigo e di Colombo non si è mai sentito parlare di Mercedes e di 50 milioni e non credo solo perchè Di Pietro si è messo a fare politica, anche nel Pool c’erano stili diversi.
    Quando Di Pietro entrò in politica ne fui contento e gli mandai anche un piccolo contributo economico, pensavo che fosse un valore aggiunto per uno schieramento di centrosinistra, non perchè credevo che la sua presenza avesse un valore taumaturgico.
    Ora ne sono deluso: si è un po’ montato la testa come spesso accade a tanti tribuni del popolo, da Masaniello a Cola di Rienzo. Mi dite: io ho fiducia in Di Pietro ma mi parlate solo di lui, un partito può iniziare e finire in una sola persona’ Non è normale poi che questa persona sbagli e finisca con il circondarsi di tante e tante persone sbagliate? Può un partito democratico e di sinistra essere una sorta di Forza Italia in cui l’unico nome che citi e ti ricordi è quello del capo-fondatore?

  43. Pier Luigi Tolardo dice:

    Poi ancora mi dite che le mie riflessioni sono sbagliate e moderate? E’ forse moderato e berlusconiano Elio Veltri, che è stato uno dei fondatori di Italia dei Valori, che ha condiviso un lungo impegno con Di Pietro ed oggi è contro Di Pietro, senza essere diventato Pd, perchè non apprezza la deriva lideristica di Di Pietro. Dio solo sa quanto è importante il carisma in politica, ma il carisma lo devi mettere al servizio di qualcosa che è più grande di Te o altrimenti preferisci ad una prospettiva di un partito di centrosinisrtra, forte, democratico, pluralista, di cattolici e laici, di moderati e radicali, 3-4 partitini in eterna lotta tra di loro e senza prospettiva di convincere gli italiani che al governo andrebbero d’accordo. Forse se di Pietro prende una stangatina alle elezioni magari gli passa la voglia di fare tanto il galletto, e poi un po’ con la cresta abbassata potrà dare un contributo.
    Non parlatemi poi che Di Pietro ha fatto bene ad andarsene dalla Margherita perchè piena di democristiani e il Pd sarebbe troppo dc, etc. Cimadoro, il cognato di Di Pietro, deputato dell’IDV non è stato prima deputato Udc? Forse che Pino Pisicchio, uno degli esponenti più prestigiosi di IDV non era stato 2 volte deputato della Dc(uno dei più giovani deputati democristiani), e poi deputato di Dini e figlio di un deputato dc barese? E Leluca Orlando, prima di fondare la Rete e poi aderire alla Margherita e poi diventare IDV non è stato sindaco della Dc (2quella pulita) a Palermo. Forse, perfino Di Pietro è stato democristiano, il problema non è questo ma quello che Di Pietro preferisce essere il primo in un villaggio della Gallia che il secondo a Roma ma questo è un problema suo, non può essere il mio.

  44. Pier Luigi Tolardo dice:

    e poi su De Magistris non ci siamo proprio: De Magistris non è stato sanzionato da Berlusconi o da Bossi ma è stato sanzionato dal Csm, che è l’organo di autogoverno della magistratura, formato a maggioranza da magistrati, di tutte le correnti dell’Associazione Magistrati, che è molto critica nei confronti del governo e continuamente sotto attacco da parte del Governo Berlusconi. Ora De Magistris che fa? Delegittima il Csm, lo accusa di essere politicizzato, nè più nè meno come fa Berlusconi, ma lo posso capire, ogni i9mputato ha diritto alla difesa ma perchè Di Pietro ne fa una bandiera politica, di un problema personale, ancora sotto giudizio? Non è quello che fa Berlusconi per le sue cause, come si può essere credibili nel criticarlo poi? o stai con Berlusconi o stai con la magistratura, De Magistris è solo 1 magistrato.
    E poi De Magistris non è stato mandato in Siberia, lo hanno spostato da Pm a giudicante in un altro distretto, De Magistris dimettendosi contro questa scelta non fa che avallare la tesi di Berlusconi e del centrodestra che non si può passare da Pm a giudicante e viceversa.Per De Magistris sembrerebbe quasi che il Pm sia di serie a e il giudice no, ma questo può essere un problema di propensioni personali e non deve diventare un fatto politico come avviene con la candidatura. Il fine non giustifica i mezzi: anche nella lotta alla mafia e alla corruzione si deve cercare di rispettare il più possibile la privacy delle persone, se no va bene anche Bush che mette tutti sotto controllo per difenderli dal terrorismo.

  45. Daniele Minotti dice:

    No, per dire di politica…
    Stamattina ero a Novi Ligure per un’udienza. Entrando nell’abitato, mi sono trovato davanti i manifesti elettorali di Moncalvo (da ya remember?) che si candida sindaco per… l’UDC (non era vicino alla Liega?).
    Ho chiamato subito il tenutario, ma per via dei tempi ristretti non ho potuto mantenere la promessa di mandargli il relativo MMS (anche perche’ non so se l’iPhone li riceve…).

  46. Tonino dice:

    Moncalvo è stato allontanato dalla redazione della Padania sotto esplicita richiesta di Maroni: sono anni che fa altro. Penso che si possa trovare tutto ciò che si desidera sapere (e anche oltre) qui: http://www.lanovichevorrei.com/

  47. diego ricci dice:

    Pier Luigi i dubbi che esprimi sul partito IDV sono leciti, anche se ripeto sono troppo poco. In giro non c’è di meglio.
    Premesso che io a Veltri e Pisicchio preferisco Pancho Pardi, devo dire che io a ridare il mio voto ad un partito governato da gente come D’Alema, la Finocchiaro, Rutelli, non ci penso proprio.
    Ma ci siamo dimenticati LaTorre che passa i bigliettini a Bocchino per attaccare IDV?
    Capite che gente avete in mente di votare?

    Vi faccio un esempio: Se io sono affezionato ad una marca di detersivo, ma vedo che inizia a fare schifo, cosa faccio?
    La continuo a comprare?
    Devo credere ciecamente e illimitatamente nel brand o nei risultati che il prodotto raggiunge?

  48. MM dice:

    @Minotti

    PARE che il firmware 3.0 permetta all’Iphone di supportare gli MMS. I miei amici adepti di Steve Jobs me lo rinfacciano da un mese,suppongo sia vero.

    @Nogix

    Hai ragione, ho scritto una frase incompleta.
    Tempo libero ne ho poco,ma non mi giustifico.

    Mi scuso allora per la frase incompleta con le persone dotate di un minimo di gentilezza ed educazione che l’hanno letta.
    Credo almeno loro siano riuscite,nonostante fosse “monca”, a comprenderne il senso.

    Per quanto riguarda le altre cose che hai scritto, Nogix,compreso il modo in cui ti rivolgi a me, che dirti, tu sei certamente quello sveglio, e quelli come te sono la speranza di questo malandato Paese.

    @Mante

    Io ti suggerirei l’astensione, perchè le speranze di vedere un PD concreto, degno dell’idea originaria di Veltroni sono legate al prossimo congresso (ad Ottobre, mi pare).Al momento provano a tirare avanti,senza infamia e senza lode.
    Se poi il punto è semplicemente contrastare Berlusconi… si può evitare almeno il voto a Sassoli??? :-)

    Cordialmente,
    MM

  49. Daniele Minotti dice:

    @ Metropolitana Milanese
    Si’si’, se n’e’ parlato qui tempo addietro. Si sfottevano un po’ i chierici di Cupertino

  50. Eugeny M K dice:

    Io non vado a votare perche’ ho ottimi motivi per non dare credito ad alcuno dei candidati citati qui sopra.

    A chi mi dice che votera’ PD perche’ ha in lista Scalfarotto, volevo dire che anch’io lo ho in lista, ma non lo voto perche’ voglio che rimanga dov’e’: nella sede russa della grande banca Citygroup.

  51. Pier Luigi Tolardo dice:

    Sarà anche Off topic ma ho letto la biografia di Moncalvo che mi ha invitato a leggere Tonino sul suo sito come candidato sindaco di Novi: tutto Ok. ma come mai non viene citato il fatto che Moncalvo negli ultimi 2 anni si è dedicato a perseguitare penalmente tutti quelli che sulla Rete lo hanno criticato e anche questo è un caso più unico che raro nel panorama delle democrazie occidentali, oltre alla sua cacciata da La Padania, gli elettori di Novi non avrebbe diritto di saperne di più sul Moncalvo nemico dei blogger?

  52. Roberto Marsicano dice:

    La scelta per le persone razionali è di non andare a votare perchè il nostro singolo voto, che ci sia o non ci sia, ha effetti così marginali che non vale la pena di perdere una giornata per andare ai seggi.

    http://www.nytimes.com/2005/11/06/magazine/06freak.html

  53. Dario B. dice:

    @ Eugeny M K

    Che tu vada a votare o no è affar tuo.
    Però ho qualche dubbio che tu abbia maturato questa decisione dopo esserti accuratamente documentato.
    Tanto per fare un esempio su quanto tu sia up-to-date: dopo il periodo trascorso a Mosca, l’anno scorso Scalfarotto è tornato a Londra, ma ora vive in Italia.

  54. odone dice:

    Trovo tutte le obiezioni fatte su Di Pietro legittime e in larga parte condivisibili, ma alla fine non bastano a convincermi a votare per un partito che ha al suo interno i vari Rutelli, Binetti, Bianchi, ecc. Approfitto del fatto che alle Europee possiamo ancora votare i singoli candidati e, pur essendo molto attratto dalla novità Serracchiani (anche se mi chiedo se candidarla in Europa non sia un po’ come disfarsene prima che continuia dare fastidio in Italia…) credo darò la mia preferenza a Vulpio, Alfano e De Magistris.
    Purtroppo non vedo nel PD alcun segno di miglioramento, magari con un’altra bastonata si aiuta il ricambio generazionale (dopo Franceschini Bersani… bel ricambio…).

  55. Pier Luigi Tolardo dice:

    Diciamo che, finora, tra IDV e il resto del centrosinistra è avvenuto il contrario: nel 2001 Di Pietro volle andare da solo e non appoggiare Rutelli Premier, nonostante il fatto che Di Pietro nel 1998 fosse stato Ministro di Prodi, in questo modo IDV non raggiunse(anche se per poco) il 4% e rimase fuori dal Parlamento. Per questo Di Pietro lamentò il fatto che il 4% fosse anticostituzionale ma questo non gli ha impedito nel 2009 di votare un analogo limite del 4% per le europee. Nel 2005 per paura di fare un flop anche alle europee Di Pietro si alleò con Occhetto e Chiesa, salvo litigare e dividersi poco dopo. Nel 2008 Di Pietro volle a tutti i costi allearsi con Veltroni, ma se erano così brutti quelli del Pd perchè non andò da solo? Voglio dire: quando Di Pietro si sente debole e teme di non entrare nelle sedi istituzionali cerca l’accordo e viene a migliori consigli, se no scalcia ed esaspera i motivi di contrasto, quindi ridimensioniamolo e diventerà più disponibile a cercare l’accordo. Anche perchè quando lasciò la Margherita lo fece perchè secondo lui la Margherita aveva lasciato il progetto di fondare il d ma ora che il Pd c’è lui cerca di coltivare il suo orticello.
    Poi tutto sta a quello che si vuole: se il Pd dovesse implodere, anche in seguito ad un risultato molto negativo alle elezioni, sorgerebbero 2 partiti, uno di centro più moderato, uno più di sinistra, a quel punto difficilmente Pancho Pardi e Zipponi sfuggirebbe ro al richiamo della sinistra e Pisicchio e altri a quello del centro, forse sarebbe uno scenario auspicabile,per ora dico di no, ma Di Pietro perderebbe il suo giocattolo e gli starebbe pure bene, dovrebbe rassegnarsi ad essere un esponente importante ma non il conducator.

  56. Roby2412 dice:

    Io penso che il PD sia “ostaggio” di una ristretta oligarchia dirigente che non ha interesse a modificare lo status quo perchè in qualche modo ne ha un tornaconto (ricordiamoci i “facci sognare”, gli “abbiamo una banca”, le rassicurazioni che le tv di Mr.B non sarebbero state toccate, ecc …).
    Per cui credo che, per coloro che come me hanno a cuore le sorti di questo partito, l’unico modo per invertire la rotta sia cercare di sconfessare la suddetta dirigenza con dei flop elettorali.
    Sinceramente non credo nell’astensione, per la prima volta dopo tanti anni, alle scorse politiche non sono andato a votare … però me ne sono pentito, credo che abbia solo giovato a Berlusconi.
    Qualcuno in precedenza parlava di una separazione tra l’ala centrista e quella di sinistra del PD, francamente la ritengo una cosa auspicabile perchè la “fusione fredda” DS/Margherita ha portato a dei grossi problemi di collocazione politica disorientando non poco gli elettori (a proposito hanno deciso in quale eurogruppo accasarsi … oppure faranno ognuno per se e Dio per tutti?)
    Infine tornando a bomba al titolo del post, io considero la Serracchiani una operazione di marketing politico … perchè non verrete mica a dirmi che la segreteria del PD è un covo di verginelle che certi argomenti li ha sentiti per la prima volta dalla bocca della Serracchiani ?
    P.S.- Fossi stato in lei non avrei accettato la candidatura.

  57. Enrico dice:

    Io non capisco quelli che sostengono di non voler votare PD perchè al suo interno ci sono politici come Rutelli o la Binetti. Se il PD non avesse la componente cattolica sarebbe ancora più minoritario e ininfluente di quanto non lo sia ora. Voglio dire che se Rutelli & c. sono indispensabili per avere qualche chanche non è che poi li si può fare tacere una volta passate le elezioni. Bisogna anche farsene una ragione, altrimenti a sinistra di partiti duri e puri e anticlericali ce ne sono in quantità, anzi aumentano quasi ogni giorno, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
    Tra l’altro non vedo grandi differenze tra Di Pietro e politici come Rutelli, anzi direi che Di Pietro sta molto più a destra, solo che il suo protagonismo da ipocrita anti-anti-anti (ma solo a parole) lo fa apparire diverso. Ora addirittura se la tira da operaista solo perchè è andata in qualche fabbrica, dopo aver avvertito le tv e la stampa per farsi riprendere a colloquio con qualche tuta blu e permettetemi la cosa è piuttosto insultante per chi si è sempre occupato di problematiche del lavoro con una profondità e un impegno ben diverso dai suoi 10 minuti di parole al vento.
    Anzi ora all’improvviso scopre anche il 25 aprile (Di Pietro antifascista è proprio un controsenso) , ma il 25 dell’anno scorso invece che la Liberazione celebrava il V-day assieme ai suoi compagni di merende, tanto per dire della serietà del personaggio.
    Quanto alla Serracchiani non credo che sia stata candidata in Europa per renderla inoffensiva, ai ras del partito una così non dà più fastidio di un moscerino, fosse sufficiente andar lì a sparare due bordate fasulle per colpirli davvero sarebbero già affondati da un pezzo. Sai quante ne hanno sentite e superate, nè caldo né freddo gli fanno quelle come lei.
    Piuttosto come dice Roby è stata una buona operazione di marketing politico ovviamente gestita dall’alto e infatti i giovani del PD si sono già dichiarati (e giustamente) piuttosto contrari e contrariati dalla sua candidatura.

  58. antonio giudilli dice:

    Riguardo a IDV come partito-uomo. In Tv si vede solo Di Pietro e sui giornali appaiono quasi sempre sue dichiarazioni. Ma questo accade perchè sono proprio i conduttori e i direttori di giornale a volerlo: dicono “o Di Pietro o nulla” proprio perchè vogliono far credere e lasciar passare il messaggio che dietro al partito non ci sia nessuno che non si Antonio DI PIetro.. e a quanto pare e a quanto si legge in questi commenti ci sono riusciti..

  59. Pier Luigi Tolardo dice:

    Mi pare che Di Pietro si presti molto bene a questo gioco: i giornali possono dire “o Di Pietro o niente” perchè sono liberi ma le Tv anche private non lo fanno. Certo a tutti i direttori e conduttori Tv piacerebbe avere ogni sera Berlusconi ma poi si devono accontentare di Lupi, Franceschini ma poi devono accontentarsi di Bersani o Letta e se fanno una ragione. Di Pietro sa di essere Di Pietro e ci marcia ma così non fa crescere nessuno.

  60. antonio giudilli dice:

    @ Pier Luigi Tolardo:
    “Di Pietro sa di essere Di Pietro e ci marcia ma così non fa crescere nessuno”
    quando dall’IDV fanno sapere che ci andrà qualcun altro al posto di Di Pietro, quelli delle TV fanno sapere che allora niente.. va bene anche senza IDV.. proprio perchè non vogliono far crescere gli altri esponenti del partito-uomo..
    Facci caso: gli esponenti dell’IDV diversi da Di Pietro in TV li trovi solo la mattina, quando la TV la guardano in pochi.. e non perchè è DI Pietro a non volerci andare..

  61. Antonio dice:

    Davvero fantastico

  62. vik dice:

    :)
    Non vuoi votare destra e sono d’accordo con te, non vuoi votare Di Pietro e ti capisco, non voti il PD e posso comprendere. Perché per protesta non voti qualcuno della cosiddetta sinistra estrema (fa più paura la parola, perché nei fatti chi ha paura del uomo “rosso”)?

    Regola numero: votare sempre, il voto non è un regalo ma un diritto acquisito grazie a gente che s’è battuta e una parte di questa massa è anche morta per lasciare la possibilità ai suoi figli e ai suoi eredi (ma anche a sconosciuti) che magari non se lo meritano un sacrifico del genere.

    Quindi se non sai chi votare, va a votare ugualmente e fa lo sforzo di fare una scelta; chi ha detto che sia facile scegliere? questo è anche il motivo per cui il diritto di voto non viene dato ai ragazzini, perchè se si sospetta che già neanche gli adulti siano responsabili e liberi pensatori (tivu docet) figuriamoci i mocciosetti.

    Sii adulto e prenditi la responsabilità di fare una scelta per il futuro di tutti (mettici un po’ di volontario altruismo).

  63. Federico Balestra dice:

    Mi si spieghi:
    1) Come fate a condire il fatto che gli”inquisiti” (quindi tanti, ma io ne sò solo di due o tre “a livello nazionale”) di IDV siano peggio dei condannati del PD (però siete forti)
    2) Come fate a votare un partito che ha ancora Bassolino nel mezzo
    3) Cosa significhi destra e sinistra a parte la loro disposizione spaziale
    4) Come fate a votare Sassoli e non Sonia Alfano o De Magistris perchè sono in un’altra lista. No a parte gli scherzi
    5) Che differenza c’è tra un partito immerso nelle lobby (PDL) ed un’altro immerso nelle lobby (PD). Ma forse non siete Romagnoli.
    6)… ma soprattutto concretamente. Le regole le fa lo psiconano, o il PD ha la forza di farle cambiare oppure si mette finalmente a fare politica di opposizione, perchè vi ricordo che ancora (a parte un po’ di demagogia post-comunista) non ha fatto ancora nulla…

    Mi fa piacere comunque che in tanti abbiate segnalato le “scorrettezze” di IDV, mancando ad esprimere disastri, giochi di potere e abusi di potere del PD. Auguri Italia.

  64. Enrico dice:

    Il punto è proprio questo, chi lo dice che votare sia una scelta per il futuro? Che razza di futuro abbiamo preparato fino ad ora con tutti questi voti dati svogliatamente e tra mille dubbi ? Pessimo direi. Nessun progresso, nessun cambiamento
    Insomma anche l’astensione è una scelta, è anch’essa esercizio di un diritto di libertà (solo in certe dittature il voto è obbligatorio), e può essere molto ma molto più utile al futuro che un voticchio dato così per abitudine e turandosi il naso.
    Ad oggi se mi guardo indietro non vedo a cosa sono serviti tutti i voti dati in passato se non a far prosperare una casta inutile e parassitaria.
    Del resto se così non fosse non staremmo qui a farci tante domande e andremmo sicuri e convinti verso il nostro seggio.

  65. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ci sono diversi tipi di astensione: c’è quella di chi non gliene frega niente di niente e nessuno, tanto ognuno fa il comodo suo, se la giornata è bella se ne va spasso.
    C’è quella degli anarchici di sempre: anche la migliore democrazia è pur sempre un governo, il governo è male, l’ideale è nessun governo, non andare a votare è delegittimare la democrazia rappresentativa.
    C’è chi crede nella democrazia e quindi va a votare, è un suo diritto-dovere ma consegna la scheda bianca perchè non si riconosce in nessuna proposta di quel momento, spera che un giorno possa esserci qualcosa in cui riconoscersi.
    C’è chi va a votare e sceglie una delle liste presenti, sapendo che la politica non è tutto, che si sceglie una lista per evitare che si affermi una peggiore o più sgradita, che, comunque non ci sarà mai un partito con persone perfette o che rispecchi totalmente il proprio punto di vista, che può, se è previsto dalla legge elettorale(quasi mai) scegliere anche una persona che si sente più vicina o si stima di più.
    Il passo successivo è entrare in un partito per cercare di modificarlo e questo mi sembra una prospettiva sempre meno praticabile a molti e spesso anche a me, che, comunque andrò a votare e farò una scelta.

  66. Carlo M dice:

    però se si afferma che “I candidati del PD per le elezioni europee sono parecchio deludenti” bisognerebbe anche spiegare perché. sono deludenti tutti? è deludente qualcuno in particolare? e perché? messa così invece è la solita dichiarazione che non significa nulla.

  67. vik dice:

    @ Enrico: “Insomma anche l’astensione è una scelta, è anch’essa esercizio di un diritto di libertà (solo in certe dittature il voto è obbligatorio), e può essere molto ma molto più utile al futuro che un voticchio dato così per abitudine e turandosi il naso.”

    Anche all’alba di Mussolini, i parlamentari per protesta lasciarno via libera al duce (Secessione dell’Aventino).
    Comunque non votando accetti il voto della maggioranza quindi è come se andassi a votare per i vincitori.

  68. Enrico dice:

    No, mi dispiace la tua equazione è errata e frutto di un equivoco.
    Non votando faccio una scelta e invio un messaggio ben preciso, l’unico vero messaggio vero che oggi può essere compreso dai politici, quindi è l’esatto contrario di ciò che tu scrivi. Non solo in questo modo non voto per i vincitori (sarebbe un assurdo) ma di più utilizzo l’unica arma e l’unico comportamento elettorale che può davvero far cambiare le cose. Al contrario del voto che non ha cambiato e non cambierà nulla. Della qual cosa abbiamo avuto ampie dimostrazioni
    Tu sostine che il voto sia una libera scelta ma secondo il mio modesto parere non lo è perchè l’unica scelta davvero libera è l’astensione e lo hai appena dimostrato con le tue parole.
    Pensaci.

  69. spider dice:

    Sicché sono l’unico a votare Pannella?
    Strano, di solito siamo tantissimi :-D (come no)

  70. Alessandra dice:

    @spider no, stavolta io voto Bonino (mi tocca turarmi il naso che Pannella è ancora in giro, ma pazienza). Di questo PD, con molta tristezza, ho concluso che la cosa migliore è un’eutanasia il più rapida possibile.

  71. Michele Costabile dice:

    Non se ne parla neanche, votare col botto!

  72. Andrea dice:

    IDV, l’unica alternativa.

  73. Tonino dice:

    @nogix la discussione è già sfiatata, ma per la cronaca la prima cosa che mi dicevi la trovo uno spunto interessante. Al di là delle scelte di voto contingenti io ci vedrei il bisogno di una grassa riflessione su quello che è accaduto negli ultimi mesi, che appunto storicizzi un po’ la prospettiva dei fatti.

  74. Quanta saggezza… | Il Blog del Gigante dice:

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