Sono sul treno, torno dal secondo appuntamento delle Venice Sessions un incontro lussuoso che Telecom organizza di tanto in tanto nella sua sede veneziana in San Salvador. Mi chiedeva mia moglie l’altra sera mentre parlavamo di questa cosa alla quale ero stato invitato: “Ma servono questi incontri? Persone differenti che si trovano a discutere del futuro, non caso specifico della narrazione del futuro?” L’unica reazione che mi è venuta in mente in quell’occasione (non sapendo troppo bene come sarebbe stato) è stata: “Ma servono i vostri incontri di medievisti?” Certo, mi ha risposto, servono eccome. Oggi ho ascoltato molte persone diverse e questo è già una novità rispetto al solito: scrittori, scienziati, filosofi, gente di rete, registi teatrali, gente di business. Tutti a confrontarsi con i propri strumenti con un unico argomento e questo è gia’ di per se’ una novità. Finisce che Venice Session è una sorta di tentativo non solo di osservare fenomeni da diversi punti di vista ma anche di sottolineare i punti di discontinuità che spesso non avremmo immaginato. Quindi con tutti i limiti del caso VS serve a chi come me è abituato a frequentare consessi per addetti, oppure incontri divulgativi fra esperti e miscredenti di ritorno. Un poco di cultura di rete scorre in giornate come questa verso chi Internet snobba o semplicemente non ha tempo per conoscere bene, un po’ di sana diffidenza raggiunge gli entusiasti a priori che ascoltano Alessandro Baricco dire che per esempio lui in rete non riesce a trovare “voci” di persone che lo convincono.

24 commenti a “Venice Sessions”

  1. Matteo Balocco dice:

    piuttosto, per fare questo serve telecom? perchè lo fa telecom e non riesce a farlo il pueblo della rete?

  2. michele dice:

    la blogsfera italiana oggi si è dimostrata in tutta la sua autoreferenzilità e aimhè condizionabilità, almeno per quanto riguarda i temi trattati

  3. Venice Sessions - manteblog dice:

    […] Venice Sessions – manteblog […]

  4. L1 dice:

    uh, bene, la smettono con le due-tre telefonate di spam che ricevo ogni giorno? perche’ vedi, per me telecom e’ quella li’. e quella della bolletta. basta.

  5. massimo mantellini dice:

    @L1, hai ragione Telecom per la stragrande maggioranza dei suoi clienti e’ quella li’ e infatti non va bene

  6. Mauro dice:

    Noi facciamo le Venice Sessions e la vera innovazione arriva sempre dallo stesso posto: la Silicon valley. Riflettiamoci sopra.
    Nel panorama dei giganti del web non esiste una sola realtà italiana. E poi a Report spacciano per alta tecnologia nostrana dei computer da polso palesemente obsoleti, intanto qualcuno inventa l’iPhone che rivoluziona il mondo dei cellulari.
    Peccato che il problema sia nel manico, visto che poi all’estero gli italiani sembrano riscuotere successo in realtà internazionali.

  7. Lunar dice:

    parlando del futuro spero tanto che uno di questi giorni cada un meteorite che cancelli in modo selettivo e in un colpo solo tutti i siti in flash estremo.

  8. Nicola Mattina Blog » Blog Archive » Venice sessions: prime impressioni dice:

    […] parlano anche Salvatore Aranzulla, Vittorio Pasteris, Massimo Mantellini, Luca Conti, Gigi Tagliapietra e, ovviamente, Luca De […]

  9. Dario Salvelli dice:

    In fondo ha ragione Matteo. Del resto queste appaiono per lo più delle Vanèse Sessions.

  10. Michele Ficara Manganelli dice:

    anche a me spesso Telecom italia mi ha fatto incazzare …

    :-)

    però ciò non toglie che Venice Sessions sia un buon inizio …

    … è stata una giornata interessante … (IMHO)

  11. ArgiaSbolenfi dice:

    Ieri dalle 18 a tarda sera non sono riuscito ad accedere al sito di tim.it, e avevo bisogno di fare una ricarica. Suggerirei alla prossima delle Venice Sessions lo studio di argomenti più banali come il dimensionamento dei server..

  12. Enrico dice:

    Telecom, la più odiata dagli italiani

  13. rimax dice:

    Un po’ di blogger che si dicono quando è bella la rete, quante prospettive ci sono e poi via a dire quanto sono bravi a guadagnare 500 euro con AdSense. Nel resto del mondo, specie versante USA, invece, inventano nuovi servizi web, creano strutture innovative, nuovi social network, ecc. La blogosfera italiana è, appunto, una sfera: definita, chiusa, ben sigillata. Ma magari, speriamo, è anche una bolla…

  14. Andrea Guerra dice:

    Rimax se fossero così importanti i blogger alla mantellini sarebbero chiamati alla guida di società e penserebbero ad altro.
    Ma il peggio è che se la tirano pure, mantellini tu conti quanto la scoreggia di una formica.

  15. massimo mantellini dice:

    @andrea guerra, condivido l’analisi sulla formica

  16. formica dice:

    @massimo mantellini, mi dissocio dalla sua condivisione

  17. Daniele Minotti dice:

    Io stavo pensando che le formiche riescono a trasportare oggetti pesanti sino a 100 volte (o poco meno) il peso del proprio corpo.
    E, allora, mi interrogavo sulle dimensioni del peto.

  18. Simone Martelli dice:

    Io non mi inoltrerei oltre sull’indagine del peto…

    Di contro posso confermare: i blogger sono / siamo tutte formiche.

    E’ proprio così

  19. Daniele Minotti dice:

    Dell’utilita’ di queste sessioni non saprei che dire, anche se mi piacerebbe conoscere gli esiti al di la’ del parlottare.
    Certo e’ che qualcuno ha avuto problemi con AGCOM e Garante Privacy. E non solo.
    Non faccio i nomi per educazione e anche perche’ non conosco gli esiti definitivi.
    Ma se questa e’ la crema non c’e’ molto da stare allegri.
    Secondo me, chi e’ a posto dovrebbe evitare queste contiguita’.

  20. Matteo Balocco dice:

    Io cmq resto dell’opinione, un po’ maoista forse, che se un miliardo di formiche scoreggiano insieme…

  21. spider dice:

    minotti accidenti a te, mi hai fatto sganasciare con la storia del peto :-D

  22. Daniele Minotti dice:

    Guarda che c’ho pensato veramente, sai? Ho una fervida fantasia ;-)

  23. Laura dice:

    Io credo che oggi i blogger e i social network siano molto più importanti, seguiti e influenti di più quanto loro stessi dicano o immaginino…sono importantissimi per chi con la rete ci lavora, perchè raccolgono un bacino di utenze incredibili.
    Secondo me, la comunicazione in rete in Italia, sta cominciando ad essere capita adesso…per le invenzioni ci vorrà ancora un pò di tempo, ma arriveremo anche li….penso….spero…

  24. AndreaR dice:

    Ancora con ‘sta storia dell’influenza dei blog: persino Obama ha detto che non li legge.