Davide Rossi nei commenti del post precedente:


ciao Massimo.
io avro’ anche parlato bene di timberland e moncler … ma non ti sembra che siamo di fronte a una piazzale Loreto internettiana ?
io mi sento cosi’ a testa in giu’ con tutti che possono venire a sputarmi addosso, anonimamente.
e’ questa la liberta’ e la democrazia che vuoi ?



Secondo me Davide la risposta alla domanda è no, non siamo di fronte alla “Piazzale Loreto internettiana”. Va considerato secondo me che

le dinamiche di relazione in rete sono “apparentemente” più forti che nel mondo reale. Occorre averne abitudine, chi le osserva per la prima volta ha una sensazione di tensione molto superiore a quella a cui e’ normalmente abituato.

Il “tono” complessivo della discussione e’ stato dettato dal tuo intervento originario che tagliava con l’accetta tematiche complesse e importantissime. Chi semina vento ecc ecc.

Chi sputa addosso in rete (se e quando questo accade, io per esempio in questi giorni nella discussione che riguarda il disegno di legge Carlucci ho cancellato solo un paio di commenti lievemente offensivi che ti riguardavano) non è in genere per nulla anonimo, comunque assai meno anonimo di quanto accade nel mondo reale.

Sul diritto all’oblio il discorso è complesso ma “certamente” non potrà essere regolato per legge a meno di non volersi applicare nella solita operazione di defenestramento del bambino con l’acqua sporca.

Quanto alla mia idea di democrazia e libertà, io credo che sì, ce ne sia molto di più in una ampia discussione del genere spezzettata su mille pagine web che non nella platea asfissiata di un qualsiasi talk show televisivo.

Grazie di cuore per il commento.

29 commenti a “A testa in giù”

  1. Federico Balestra dice:

    Caro Davide Rossi,
    sono sicuro che se non fosse capitato a lei l’avrebbe fatto qualcun’altro. Ma il punto non è questo, il punto è che lei insieme una parte della politica e una parte degli editori avete piacere che Internet, piano piano, smetta di fare troppo rumore di fondo. Non solo state calpestando in modo indegno la costituzione, ma avete anche l’arroganza di chiudere la bocca a chi non la pensa come voi.
    Purtroppo siete in periodo florido per chi vuole calpestare la libertà di pensiero.

  2. L'Imprenditore dice:

    Va detto che spesso i “piazzale Loreto” e con ben altri risultati vengono organizzati dai media tradizionali.
    Dalla stampa locale alla creazione dei “mostri” mediatici o la “caccia al”.
    Davvero è più grave che ci sia un po’ di gente che prende in giro (a volte bonariamente a volte in modo maleducato, come nella vita fuori dalla rete) una persona per quello che ha detto che non certe cose come la caccia al Rumeno organizzate dai media tradizionali?

    E come dici giustamente la rete è spezzettata, certe cose in fondo le devi andare a cercare, non te le trovi sbattute in faccia mentre pranzi in famiglia con l’onnipresente TV.

    E poi da che mondo è mondo quello che si fa rischia di innescare una reazione contraria. Non si può pensare di voler censurare la rete e contemporaneamente pretendere la censura preventiva. O pensare che ciò non susciterà una reazione in chi con la rete si diverte, ci lavora o (non dimentichiamolo) ne ha la sua fonte di sostentamento.

    Da sempre la conversazione rete o non rete trova le sue strade (come ho scritto in un mio post una volta erano le cantine).
    E i bavagli non funzionano.

    A maggiore ragione quando sono strumentali per interessi di parte di chi non ha capito come trasformare la rete in un business come i discografici & co.

  3. antonello dice:

    la mia risposta alla domanda del sig. Rossi è “sì”. La libertà.. alcuni ne hanno paura, eh..

  4. Kerub dice:

    incredibile.
    è una figura pubblica.
    prima mette a testa in giù tutta internet.
    adesso piagnucola che gliele stanno suonando.
    apra un blog e reagisca in rete.

  5. nicola dice:

    Caro Rossi,
    di cosa ha paura? Cosa pensa che possa succedere nei commenti ai post di Mantellini? Si scandalizza per una parolaccia, o una presa in giro? Nella vita di tutti i giorni nessuno l’ha mai strapazzata verbalmente? Se ci fosse il mio nome e cognome e il mio indirizzo in questo commento cosa cambierebbe? Le mie argomentazioni sarebbero più forti? Mi chiamarebbe a casa per discutere di questo post?

    Caro Rossi, io la capisco, perché ci siamo passati tutti in questa fase di smarrimento, a guardare questo mare magnum di bit incontrollati. Solo che molti di noi si sono procurati una barca, dei remi e hanno iniziato a vogare, altri, come lei e come molti che “internet non mi serve” o “non sono capace” sono rimasti a guardare sulla spiaggia questo oceano minaccioso.

    Ma non può pretendere che stando sulla spiaggia a tirare sassi nell’oceano non ci si bagni. O va in montagna o si prende anche lei una barca e dei remi e si bagna come facciamo tutti noi.

    Un saluto.

  6. Dilettanti | leibniz dice:

    […] riscoperto come paninaro (vabbè, è una sintesi un po’ estrema). Comunque, oggi è apparso un suo commento da Mantellini, il che mi pare una cosa positiva: dal giudizio secco si passa al dialogo. Aggiungo […]

  7. Luca dice:

    “e’ questa la liberta’ e la democrazia che vuoi ?”

    Sì, ci piace la democrazia in cui le lobby non scrivono leggi ai parlamentari e se lo fanno possono essere esposte al pubblico ludibrio. Siamo alieni.

  8. stark dice:

    Gentile signor Rossi, mi chiamo Stefano Andreoli e ritengo che le Sue opinioni sulla rete internet e sulla cultura in generale siano liberticide, anacronistiche e pericolose. Da quel che ho avuto modo di sentire, La reputo nonostante tutto una persona intelligente e più avvezza alle logiche di rete di quanto voglia far credere; ma del resto le posizioni che rappresenta, di certo, le impongono un approccio oscurantista. Mi metto nei suoi panni e non posso darle torto.

    Per fortuna il mondo va in un’altra direzione. La rete è già sopravvissuta a molti dei supporti fisici ai quali la Sua associazione è così profondamente legata, e continuerà a farlo in eterno, anche mentre lei e i suoi sodali continuerete a questionare di bollini rifrangenti e imboccare le leggi a parlamentari isterici la cui considerazione (e comprensione) di internet è pari a quella di un inviato di Studio Aperto.

    Spero vivamente che un giorno – quando saremo polvere io, lei e tutti i dinosauri che si fregia di rappresentare – si potrà ragionare di internet come una risorsa necessaria, che esiste e ci circonda, non diversamente dall’aria o dalla luce del sole o dalle sottilette; e non come una realtà piena di furfanti e tagliole nella quale è conveniente non addentrarsi. Prima capirà che le cose stanno così, meglio la Sua industria potrà reagire all’ineluttabile e fisiologico declino che sta attraversando, non diverso da quello che – immagino – hanno attraversato in passato i venditori di carbone, o di clessidre, o di pezzi di ricambio per bighe.

    Le farei – e volentierissimo – un’analisi più approfondita del problema, se vuole sono disponibile come consulente. Ma mi dovrà pagare: la cultura mica è gratis, si deve autosostentare. Me l’ha insegnato lei.

    Con immutata stima (ma non le dico quanta).

  9. Dariosh dice:

    Ad ogni modo boicotterò Univideo, per quanto sia possibile..

  10. Domiziano Galia dice:

    Visto il contenuto della proposta di legge che ha ispirato alla signora Carlucci e visto il contenuto dell’intervento al convegno, essere simbolicamente preso a sputi è davvero il minimo che una persona si possa aspettare, nonché pienamente meritare.

    Il problema, il vero problema, è che purtroppo, in Italia, ciò è anche presumibilmente il massimo.

  11. Andrea dice:

    Caro Sig Rossi,
    il dibatitto a cui lei fa riferimento è partito da una sua dichiarazione pubblica, si è svolto in maniera trasparente in “luoghi” virtuali ai quali lei, come dimostra il suo commento, ha libero accesso e libertà di commentare. Nessun “piazzale loreto”, nessuno sputo in faccia, qualche frecciatina, qualche battuta ma, mi sembra, nulla di offensivo, molto peggio sono le generalizzazioni dei telegiornali ed i mostri sparati alle 20 mentre la gente cena.
    La questione del paninaro era per fare colore, proprio lei, quello del diritto all’oblio, si fa beccare cosi dalla “rete che non serve a nulla”, ma le questioni sono altre, gli interrogativi riguardavano le posizioni da lei espresse durante l’audizione e la “questione tag” sulla proposta di legge Carlucci.
    Parliamo di quello, i moncler sono cosa vecchia, parliamo del ruolo delle lobby, parliamo di un’industria che oramai sopravvive solo grazie alla rendita di monopolio che la proprietà intellettuale garantisce, una rendita che rallenta l’innovazione e la circolazione delle idee.
    Nessuno a testa in giù dunque, a meno che non serva a far cadere qualche buona idea…

  12. Gianni P dice:

    Sig. Rossi…
    hanno dato “incarico” a Lei di scrivere una legge su Internet.
    Come reagirebbe se incaricassero Peter Sunde (The Pirate Bay) di scrivere una legge sui copyright audiovisivi italiani?

    E’ tanto difficile capire questo aspetto?

    Uno si aspetta che una legge che riguarda internet sia scritta da chi internet la vive quotidianamente e non da parte di chi internet la critica in modo superficiale e senza cognizione di causa.

    Ma lei Sig. Rossi… che competenze ed esperienze ha nella rete per permettersi di scrivere una legge che riguarda internet?

    Gianni P

  13. Vincenzo dice:

    Questo signor Rossi rappresenta gli interessi di un’industria. Non perchè lo penso io: è il suo lavoro.
    Come si fa a permettergli di parlare di democrazia o di pedofilia?
    Come si è potuto creare un sistema intellettuale così scadente da far credere a queste persone di poter manipolare così facilmente anche le verità più elementari?
    Non è un interrogativo da poco.
    Io credo che questo rossi assieme a tutti gli altri siano il segno che ormai da decenni, da un punto di vista della qualità, la classe dirigente italiana e forse mondiale abbiano semplicemente smesso di evolversi e migliorare.
    Siamo rimasti – o siamo tornati – ai tempi delle compagnie ferroviarie del vecchio west.
    Può anche non durare una generazione: nella storia altre volte l’evoluzione dell’umanità, in alcuni ambiti, è rimasta bloccata per lunghi periodi, anche per secoli.
    Ci sono periodi storici in qui si arretra, dimenticando le conquiste fatte in passato.
    Quindi per favore, non abbassiamo la guardia verso questi rigurgiti illiberali.
    Soprattutto nessuno di voi voti una lista in cui c’è una persona come la carlucci.
    Con le minuscole perchè se lo meritano.

  14. Vita di un IO » Blog Archive » Carlucci e Barbareschi stanno per fregarci? dice:

    […] sto a riassumere le grottesche vicende che ci hanno condotto fino a qui perchè potete trovarle un pò ovunque tra i blogger nostrani, spiegate in maniera precisa, approfondita e con […]

  15. Aubrey dice:

    Il vero problema, signor Rossi, è che Lei non si è minimamente accorto di quello che stava dicendo. Ha avuto mancanza di tatto, di gusto, e anche, mi permetta, di intelligenza e prudenza. Dall’alto della sua posizione, questa cosa le è tornata indietro. Come è giusto che sia. Se io ho un megafono e dico una baggianata in piazza non mi devo lamentare dei commenti sarcastici che poi sentirò. Il vero problema è proprio che non si è reso conto di quanto mediocre sia stato il suo intervento (per non parlare della proposta di legge). Delle due l’una: o studia seriamente la faccenda e scrive una legge decente, o si fa serenamente da parte e la lascia scrivere a qualcuno con più competenze.

    La mediocrità (delle parole, non della persona, che non conosciamo e non vogliamo giudicare), in rete, vivaddio, si paga.

  16. spider dice:

    Tra l’altro la “piazzale Loreto internettiana” (sic) l’ha iniziata Facci su “Il Giornale”, che è stampato su carta a si compra (vabbè, dai, c’è chi lo compra) in edicola.
    Quindi sarebbe meglio evitare piagnucolii davvero poco edificanti.

    …e sì, voglio la libertà e la democrazia. Senza se, senza ma, senza censure.

  17. Riccardo dice:

    In un paese “veramente” libero e democratico chiunque abbia una parte attiva nell’attività legislativa, non dovrebbe neanche considerare un problema il ricevere delle critiche da parte dei cittadini, ma al contrario dovrebbe renderle parte integrante del processo di formulazione di una legge coerente con la società che la deve accogliere.
    Quello che trapela da tutta questa discussione è che i soggetti in causa abbiano una conoscenza veramente limitata non solo di internet e delle sue dinamiche, ma anche dei principi di libertà e democrazia, usati troppo spesso a scudo dei propri privilegi.

  18. Carlo "karlo" Reggiani dice:

    Caro signor Rossi,

    se internet non ha risolto nessun problema dell’umanita’, non capisco come possa infastidirla uno sparuto numero di critiche al suo pensiero.

    Lasci pure a noi poveri illusi di sognare una piazza libera nella quale poter discutere liberamente, anche criticando aspramente farneticazioni e posizioni francamente fuori dal contesto storico che stiamo vivendo.

    Anche in Italia (sembra incredibile, vero?). Almeno fino a quando questo suo pensiero rimarra’ tale e non certo un suggerimento al legislatore.

    Firmato
    Carlo Reggiani – Verona

    PS: ancora GRAZIE Massimo.

  19. frap1964 dice:

    “Il magazine on line di tutto ciò che fa spettacolo”

    http://mag.sky.it/mag/web_style/2009/03/18/blogosfera_davide_rossi.html

    ….spettacolare… :))

  20. Davide Rossi dice:

    Grazie Massimo e grazie a tutti per lo spazio e l’attenzione che mi avete concesso.
    … ammetto che il meccanismo dei blog sta iniziando a prendere anche me che non mai chattato e ho sempre pensato che avere un profilo su facebook o su second life fosse una attivita’ degradante (lo dico con ironia sperando di non venire frainteso).
    Lasciando da parte la collaborazione alla casa editrice del Paninaro che e’ stata una esperienza divertente e ben retribuita (avevo 21 anni e mi sono mantenuto all’universita potendo al tempo stesso affittare un monolocale a morgex – non a courmayeur o a cortina – per tutta la stagione invernale del 1987) vorrei precisare che tutto il lavoro d praticante e da avvocato, poi da professore a contratto alla sapienza deriva dalla tanta m. che ho mangiato e dalle tante porte alle quali ho bussato senza mai avere ne’ chiedere una raccomandazione.
    Oggi vivo del mio lavoro per l’univideo, per la aepoc e per qualche altro cliente. Non sono un collaboratore dell’on. carlucci ma la stimo e mi fa piacere avere occasione di confrontare con lei alcune idee comuni.
    Non sto piagnucolando.
    Trovo tutto sommato divertente quello che succede ma mi darete atto che sono ‘uno contro centomila’ e un signore che diceva ‘tanti nemici, tanto onore’ non ha fatto una bella fine …

    spero di poter continuare questo dibattito con tutti voi, andando al merito della questione (cioe’ l’uso crescente della rete per fini deteriori).
    Vi prego pero’ chiamatemi Davide e non sig. Rossi …

    Una cosa su Filippo Facci: per il Paninaro lui faceva anche il modello, se la ritrovo vi mando una sua foto in boxer della Naj (Oleari, per chi non e’ stato panozzo) e calzettoni a scacchi Burlington … anzi la mando al suo amico Travaglio … sai le risate …

  21. Lele dice:

    Davide, non prendertela. Secondo me tu sei il target sbagliato. Sei un (quasi) privato cittadino, che sostiene propri legittimi (anche se non molto condivisi) interessi. E che oltretutto si dimostra disponibile al confronto con chi lo critica.
    L’obiettivo giusto, secondo me, è l’onorevole Carlucci, rappresentante di tutti i cittadini, e proprio per questo pagata e tenuta a fare i loro interessi (e non i tuoi o della tua lobby). E che invece pasticcia, mistifica, spiega in modo incomprensibile, si arrampica sugli specchi e scopiazza dal web senza citare le fonti. Degna rappresentante di questa classe politica e di questi tempi.

  22. alessandro dice:

    una loggia di paninari quindi…..

    :)

  23. Andrea dice:

    Bene Davide, continuiamo il dibattito. Tu sostieni che il merito della questione è “l’uso crescente della rete per fini deteriori”. Immagino ti riferisca p2p, filesharing, etc., credo che la “questione pedofili” possa essere lasciata da parte…
    Secondo me sbagli, la proprietà intellettuale è inefficiente, in termini di allocazione delle risorse, costosa, in termini dela maggior prezzo pagato dai consumatori, e dannosa, in quanto rallenta l’innovazione e la diffusione delle idee.
    Tutta la proprietà intellettuale, brevetti e copyright.
    A supporto della mia tesi cito questo:
    http://www.dklevine.com/general/intellectual/againstfinal.htm

    Ps
    Oddio ti prego ritrova Facci…

  24. f dice:

    va beh andrea convincere il presidente della univideo di certe idee sulla proprietà intellettuale è come parlare di ateismo al papa

    il problema direi che sono le leggi sbagliate e il comportamento dell’onorevole carlucci ben ritratto da lele

  25. rectoscopy dice:

    Complimenti per la metafora.
    A piazzale Loreto venne appeso un dittatore.
    Chiudere.

  26. Pelushi » Una risposta a Davide Rossi dice:

    […] Leggi l`intero post » Commenta | […]

  27. Michele dice:

    Carissimo Davide, molto interessante il racconto delle vacanze, speriamo ci sia anche una proiezione di diapositive.
    Però è incredibile come non hai ancora affrontato nemmeno uno dei motivi per i quali sei diventato una piccola grande star.

  28. Cassandra dice:

    Mhhhh a me il libro sembra una di quelle “foto con pernacchia” che saltano fuori quando si cerca lavoro 10 anni dopo…
    come ha ricordato lo stesso autore nell’intervento alla Camera dei Deputati a Roma il 15 gennaio…

    Leggo e amo i blog, non li confondo con testate giornalistiche (conosco bene la differenza) e mi firmo (finché posso) con uno pseudonimo che rappresenta più che mai me stessa negli ultimi anni.
    Però mi domando: che problema c’è ad aver fatto una pernacchia a 15 anni? Non è forse ora che diventiamo consapevoli delle nostre azioni? Io non mi vergogno dei miei diari di bambina, delle mie foto di quando ero una goffa adolescente… dovrei distruggerli?
    Per questo non trovo nulla di strano nel libro, anzi: complimenti… colta l’onda della moda e i vantaggi.
    Ma perché allora impedire a una buona penna di avere un’occasione simile? Perché non dare la possibilità di “fare”, magari timidamente nascosti da un nick name?

    Bhè… intanto trovo positivo che si “sperimenti”: legiferare senza conoscere è più nocivo di una censura mascherata da tutela…

  29. Comportarsi bene dice:

    […] Rossi, quello di Univideo, della proposta Carlucci, dei paninari, eccetera, comincia a sentirsi perseguitato dalla rete: un po’ come accadde al buon Luca Luciani di Telecom, quello […]