Ieri un lettore segnalava a Beppe Grillo che Google gli stava dedicando una “censura morbida” visto che ignorava il nome del comico genovese nelle indicazioni di “Google suggest”. Ma e’ bastata la vigorosa spinta popolare (ieri Grillo invitava i suoi lettori a scrivere a Google e ad utilizzare un diverso motore di ricerca) a far si che oggi Google abbia posto rimedio alla “odiosa” censura. Le priorità sono quindi state ristabilite e se l’incauto navigatore dovesse scrivere a caso la parola “Beppe” nella form del motore di Mountain view, fermandosi un istante a meditare sul da farsi, Google ora suggerira’ “Beppe Grillo” prima di “Beppe Fenoglio”.


La censura è viva e lotta contro di noi. Nei giornali e nelle televisioni “la censura è l’informazione”. I sindaci mi vietano l’uso dei palazzetti per il mio spettacolo Delirio, come avviene a Pavia, in quanto persona non gradita. In Rete ci stanno provando. Prima con la Levi, poi con la Cassinelli. Questo blog è oscurato all’interno di molte grandi aziende e pubbliche amministrazioni. I temi del blog sono ignorati da tutti i media. Tutto questo ci può stare nel regime Veltrusconi. Ma una cosa proprio non la mando giù. Che i suggerimenti della ricerca di Google Italia (SOLO di Google Italia) mi cancellino e mi preferiscano Beppe Maniglia e Beppe Quintale. E’ uno scandalo belin, perchè Quintale sì e io no? Credo che i dirigenti di Google Italia abbiano avuto un suggerimento o forse Google in Italia non funziona. Perchè non lo chiedete a Google?


update:.mau. segnala un bel post di Matteo Moro al riguardo.

33 commenti a “Fenoglio furioso”

  1. LivePaola dice:

    Siamo al complesso di persecuzione?

  2. massimo mantellini dice:

    eh mi sa di si ;)

  3. diego ricci dice:

    Beh, ci aspettavamo il tuo immancabile post su questo Mante.

    Che Grillo non c’era in Google suggest era vero. Ed era un tantino strano, no?

  4. massimo mantellini dice:

    Beh diego piu’ che strano a me pare del tutto irrilevante

  5. .mau. dice:

    secondo http://www.matteomoro.net/2008/12/29/non-e-google-ad-aver-censurato-grillo-sono-stati-gli-utenti/ il punto è che i suggerimenti non sono in ordine alfabetico né in ordine di numero di pagine, ma in numero di ricerche con quelle stringhe (e non ci sono molti che cercano beppegrillo™, almeno in Italia). Probabilmente ora hanno messo una regoletta apposta per farlo comparire, così il nostro è contento.

  6. zerocold dice:

    Non mi sembra poi così irrilevante che il primo blog italiano e fra i primi nel mondo non compaia fra i suggest di Google con tutto quello che viene linkato dagli altri bloggers. La controprova è che qualche anno fa quanto il blogger Leonardo era all’apice, la ricerca di Leonardo su Google produceva come primo risultato il suo sito e non Leonardo da Vinci come uno si aspetterebbe. Siccome il principale algoritmo ( pagerank) in uso da google per classificare i risultati della ricerca, assegna un peso a quanti link entranti ci sono verso una pagina, la cosa effettivamente fa sorgere quanche domanda a cui Google intelligentemente evita di rispondere. Fa nascere inoltre qualche legittimo sospetto sul fatto che Google usa i dati che riceve dai suoi spider in maniera non sempre così trasparente, come vorrebbe farci credere

  7. Daniele Minotti dice:

    Che noia questo abbaiare alla censura.
    Sa cosi’ tanto di paranoia, che e’ una malattia mentale…

  8. massimo mantellini dice:

    @zerocold, suggest e pagerank sono tipo il cane e il gatto, se parti da premesse sbagliate poi non ci si raccapezza piu’.

  9. diego ricci dice:

    “ma in numero di ricerche con quelle stringhe”.

    Ok, Grillo vi sta sulle balle, l’abbiamo capito, ma che vi pavoneggiate da grandi esperti e poi sparate sti missili.

    .mau. perciò anche secondo te in Italia ci sarebbe più gente che cerca Beppe Quintale che Beppe Grillo?
    Sarebbe questa la spiegazione illuminante?

    Non sarà censura (morbida però, dai Minotti, un po’ meno serio ogni tanto), ma almeno un bug si…

  10. Daniele Minotti dice:

    Possibile che sia una bug o anche censura, perche’ no. Pero’… Personalmente, tutto questo denunciar censure mi fa ridere, anzi mi fa pensare.
    Mi pare tanto il capriccio del bambino.

  11. oniduke dice:

    Io l’avevo letto qui, in un post di Paul the wine guy

  12. Grilloogle « !P dice:

    […] su degli specchi, da parte del mio compaesano dal quale mi sarei aspettato qualcosa di più che una constatazione, da parte di chi mi ha fatto pensare e riflettere, e anche a parte di chi mi ha trovato […]

  13. L1 dice:

    ma insomma, cosa vogliamo dire? che si, boh, forse, sottosotto c’e’ qualcosa, magari e’ pure censura, ma in fondo chi se ne frega? e’ questo che vogliamo dire? vogliamo dire che esiste una censura cattiva ed una censura irrilevante? lo so che e’ gia’ cosi’, ma mi aspetto, da molti di voi che leggo abitualmente, un atteggiamento migliore di questo.
    che poi beppe grillo conti, in rete, piu’ di beppe fenoglio o di beppe stalin, mi pare pacifico.

  14. Daniele Minotti dice:

    Io penso che sia paranoia, non censura.

  15. nicola dice:

    Dopo aver letto Luci e ombre di Google, del gruppo ippolita, le ipotesi di Beppe (vere o false che siano) suonano un po’ come preoccuparsi del mal di stomaco quando si sta morendo dissanguati.

    Per quanto riguarda il merito, una piccola verifica (Beppe ha i mezzi per farla!) o un piccolo esperimento (quello che ha involontariamente fatto), avrebbero potuto facilmente fargli capire che non si trattava di censura (manca il movente), ma più semplicemente di un algoritmo con la sua logica.

    Concludo: mi stupisco che nessuno del suo staff gli abbia detto nulla. Sarebbe davvero triste venire a sapere che si sia voluto vedere “l’effetto che fa”.

    ciao
    nicola.

  16. mr.setter dice:

    Uuhhh, che bello vedere le blogstar, loro si, pisciare fuori dal vaso ed indicare Beppe come quello che al solito non ha mai capito un cazzo della rete…
    Si perche’ i fatti – non le ipotesi – evidenziano che fino a poco tempo fa Google suggest italy non lo “suggeriva” proprio il Grillo nostrano mentre gli altri esteri SI!
    Qui ovviamente casca l’asino perche’ nessuno dei nostri mitici affabulatori online sa esattamente come funziona il sistema a suggerimenti di Google ma come da perfetta tradizione italica “chi non sa ipotizza, meglio, inventa…”! E allora giu’ a parlare di aggiustamenti manuali e meraviglie simili, che non spiegano una cippa ma fanno fare bella figura e rendono il post piu’ glamour…
    Il top viene raggiunto dal concetto di censura si’ ma mimimalista.Si certo, poco poco, piano piano come piace a noi…senza eccessi, potrebbe in effetti trattarsi di censura quella usata nei confronti di Grillo ma non greve, evidente e fastidiosa come quelle dei regimi asiatici o arabi, no, al contrario e’ soft, di classe, intelligente ecco questa e’ la parola esatta: intelligente!!

  17. lorenzodes dice:

    Su Usenet è stato osservato che la “censura” avrebbe colpito anche il “marchese del Grillo” e, in generale, altre stringhe di ricerca di cui la parola “grillo” è parte. E’ stato altresì osservato che, disabilitando il filtro per bambini (Google SafeSearch), grillo riappariva bellamente fra i suggerimenti.

    Concordo con Daniele: con ‘sta cosa della censura Grillo sta esagerando. Per calcare la mano su questo aspetto, Grillo arriva a lamentarsi del fatto che il suo blog sia “oscurato all’interno di molte grandi aziende e pubbliche amministrazioni”. Ovviamente omette di dire che “molte grandi aziende” bloccano tutto il traffico che non sia riconducibile ad un uso *lavorativo* di Internet e che, pertanto, il suo blog nei filtri è probabilmente in compagnia, per esempio, di Youtube, del sito della Gazzetta dello Sport, etc.

  18. nicola dice:

    @mr.setter

    I fatti dicono che mentre Grillo era oscurato (?) nei suggest, la stringa “berlusconi m” suggeriva (suggerisce ancora?) abbinamenti non proprio lusinghieri. La qual cosa mal si abbina con l’ipotesi di mandanti politici e persino con masochistiche pratiche di autocensura all’interno di Google.

    ciao
    nicola.

  19. nicola dice:

    A nessuno è venuto in mente che con i suggerimenti google legge (=spia) anche i nostri errori di battitura e i nostri ripensamenti nella composizione della stringa di ricerca?

    A nessuno è venuto in mente che la stessa tecnologia usata da Google per i suggest potrebbe essere usata da altri per l’invio di dati senza la volontà dell’utente? (Vedere per esempio tutte le correzioni a questo post, prima dell’invio. Iniziare a scrivere in un form di phishing potrebbe essere sufficiente, senza premere invio.)

    Ecco a queste cose pensano solo i maniaci come me o fanno pensare anche ad altri?

    ciao
    nicola.

  20. .mau. dice:

    @diego ricci: perché dovrei cercare Beppe Grillo, quando basta digitare http://www.beppegrillo.it? Mi fai venire in mente la battuta di come si fa ad arrivare sulla pagina di Google (hint: vai su Google, scrivi “google”, clicca su “mi sento fortunato”).
    @Nicola: sicuramente Google ha la capacità di leggere (=”spiare”) i nostri suggerimenti. Se sei paranoico, blocca i javascript e sei a posto (consiglio l’estensione noscript per Firefox che anch’io uso, ma forse è meglio fare tutto a mano)

  21. Annarella dice:

    Son d’accordo coi complottisti: si tratta di uno sporco trucco degli illuminati per imporre l’ordine nuovo. Brin e Paige collaborano perchè sono rettiliani :P

  22. Giancarlo dice:

    @Mau: la domanda retorica “perché dovrei cercare Beppe Grillo, quando basta digitare http://www.beppegrillo.it?” non risolve la questione. A prescindere dalla questione censura / non censura che francamente è ridicola, visto che il sito di grillo non lo trova solo chi non vuole trovarlo, il problema non si risolve come sostiene Matteo Moro, cioè dando la colpa a quei deficenti che non sanno usare correttamente google. E’ come se io sostenessi che faccio le saponette migliori del mondo, ma non le vendo perchè la gente non sa lavarsi. Forse non dipende dal fatto che il sistema suggest faccia discretamente schifo? o forse che alla fin fine l’interesse di google sia di suggerire qualcosa che aiuti i suoi bilanci?. Battuta per battuta: perchè scrivere http://www.beppegrillo.it quando si puo scrivere 151.1.253.20.
    Tra l’altro la distinzione tra scrivere l’url o una frase di ricerca sta cadendo proprio grazie a google: su chrome sulla riga indirizzi si può scriver quello che ci pare e il browser si comporta di conseguenza.

  23. QUXXGA dice:

    Mi fa specie che nessuno abbia notato l’assenza di beppe dossena grande mezz’ala del toro e poi della samp oscurato in nazionale dalla stella (calante) di antognoni che finì la propria carriera in svizzera come il ns grillo minaccia di fare

  24. nicola dice:

    @.mau.
    Per “spiare” intendo che la maggior parte degli untenti non sa quello che accade e quindi non si interroga sulle implicazioni e non può prendere provvedimenti qual’ora lo *ritenesse* opportuno.

    Nessun complotto e nessuna paranoioa, ti assicuro. Mi piacerebbe solo più consapevolezza e più spirito critico, proprio per evitare questi “al lupo al lupo” alquanto inutili e sterili.

    (Hai letto “luci e ombre di google” del gruppo ippolita?)

  25. Simone Brunozzi dice:

    Dettagli a parte, a me non piace questa tendenza “complottista” e “populista” di Grillo. Così non si crescono persone democratiche, ma integralisti. Rideremo più avanti (in senso amaro).

  26. .mau. dice:

    @giancarlo: la mia non è una domanda retorica. I suggerimenti non sono né in ordine alfabetico né in ordine di numero di pagine riportate, e mi sembra presubimibile che siano basati sul numero di ricerche. Se la gente non usa Google per andare su http://www.beppegrillo.it perché ci va direttamente, quelli che invece cercano Beppe Quintale (molti bolognesi, immagino) gli fanno alzare la probabilità di trovarsi infilato nei suggerimenti.

  27. andrea dice:

    mi fa specie notare che nessuno ricordi che Giuseppe Dossena, detto “beppe”, oltre a non risultare tra i “suggest” di google, abbia avuto anche una onorevole carriera nel Bologna come wikipedia giustamente rammenta:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Dossena

    a proposito, avete fatto la vostra donazione per il futuro dell’Enciclopedia Libera di internet o siete anche voi di quelli che pensano che Jimmy Wales deve scomparire perche’ s’e’ mangiato tutti i soldi?

    ciao

  28. Mammifero Bipede dice:

    In effetti il funzionamento di google per me è un mistero. Se scrivo “Mammifero” il mio blog è all’ottavo posto della ricerca, se scrivo “Bipede” sono al secondo posto, il che, rovesciando l’idea di Grillo, mi fa preoccupare, perché non vedo proprio il motivo di tanta popolarità…

    La mia spiegazione è abbastanza semplice, chi cerca “Beppe Grillo” su Google sa cosa sta cercando, e lo scrive per intero, chi cerca “beppe… qualcosa” probabilmente non vuole lui, e quando escono i risultati clicca su Servegnini, Fenoglio, Braida o altri, alzandone i ranks.

    My just 2 cents!

  29. Daniele Minotti dice:

    E io che dovrei dire? Prima di me (anzi, non vengo proprio suggerito…) ci sono Silverstri, Luttazzi… Capezzone!!!

  30. Nereo dice:

    Quasi nessuno si è accorto che è una polemica totalmente irrilevante: si tratta di Google Suggest.
    Rende solo più comodo trovare la ricerca che già hai iniziato.

    Chi cerca “beppe g” non ha molti altri posti dove andare.

    Diverso sarebbe stato un banning dai risultati per tutte le ricerche che riguardano gli argomenti trattati nei vari post sul blog.
    Quello si che avrebbe fatto male (e sarebbe comunque stato causato da problemi di indicizzazione o comportamenti “borderline” di SEO).

    Mi viene paura a pensare cosa ci potrebbe essere di peggio di una censura da tirar fuori in quel caso :-)

  31. Gatto Nero dice:

    La Blogosfera che parla di Grillo, Mantellini che parla di Grillo.
    Che – a sua volta – si parla addosso.

    Diamine, anche sotto Natale una sorpresa dietro l’altra.

  32. Senza Rete » Puntata di fine anno - 30 dicembre 2008 dice:

    […] come stanno veramente le cose. Per far posto a Grillo ci ha rimesso la cultura italiana, con un Fenoglio furioso. powerpress_play_page(‘http://www.invisigot.com/archivio/senzarete/senzarete_puntata301208.mp3’, […]

  33. Ubu Re dice:

    Abbiamo assistito alla prima profezia autoavverante di Beppe, con l’unico inconveniente che è proprio lui uno dei pochi a non rendersene conto.