Kyle Wiens, il fondatore di iFixit ha scritto per Wired un editoriale strepitoso sulle scelte commerciali di Apple verso una sempre maggiore inaccessibilità dei propri prodotti:


Every time we buy a locked down product containing a non-replaceable battery with a finite cycle count, we’re voicing our opinion on how long our things should last. But is it an informed decision? When you buy something, how often do you really step back and ask how long it should last? If we want long-lasting products that retain their value, we have to support products that do so.

Today, we choose. If we choose the Retina display over the existing MacBook Pro, the next generation of Mac laptops will likely be less repairable still. When that happens, we won’t be able to blame Apple. We’ll have to blame ourselves.


33 commenti a “Incollando la batteria”

  1. Daniele Minotti dice:

    E io che stavo meditando di comprarmi un Air…
    A parte ciò, il problema è per l’iPhone, non credo per un notebook

  2. Paolo Bertolo dice:

    Alzi la mano chi ha mai fatto sostituire la batteria “non sostituibile” del proprio iPhone / iPod / MacBook.
    Nessuno? Ecco, appunto.

    Una sparutissima minoranza (quorum ego) ha fatto aggiungere un po’ di RAM (per avere un pronta consegna al momento dell’acquisto, scelsi il modello standard) e, all’occorrenza, sostituito l’HD con uno più capiente. Due interventi che hanno sicuramente prolungato la vita utile dell’acquisto, ma più per una questione psicologica (“ho fatto l’upgrade, adesso mi deve durare un altro po’”) che non tecnica.

    In compenso tutti abbiamo apprezzato la leggerezza e il design “estremo” del MacBook Air e, adesso, del MacBook Pro con Retina display.

    Sarebbe bello avere un MacBook Air con SDD e RAM espandibili a volontà, e batteria sostituibile alla bisogna (?). Ma non si può fare e, soprattutto, a giovarne davvero sarebbe solo una sparuta minoranza degli utenti, probabilmente gli stessi che – pur di essere sempre sulla cresta dell’onda – si precipitano ad acquistare ogni minimo upgrade che Apple rilascia.

    Insomma, a me suona tanto di “si stava meglio quando si stava peggio”.

  3. massimo mantellini dice:

    @Paolo Bertolo io ho un vecchio powerbook 12, se non avessi cambiato la batteria un paio di anni fa ora sarebbe un portatile fisso (invece che un portatile pesante)

  4. Lapid dice:

    Ma la batteria di questi prodotti è sostituibile ! Basta mandarlo in assistenza.
    Cambia il metodo ed il costo forse ma non la sostanza rispetto a comprarla in negozio e montarla da soli.

  5. Stefano dice:

    Beh cambia che per tra mandarlo in assistenze, sostituire la batteria e riaverlo indietro passa una settimana.
    Comprare la batteria e cambiarla da soli 5 minuti.

    Detto da possessore di MacBookPro 2007 che ha cambiato la batteria comprandone una compatibile che costava meno ed è durata esattamente la metà di quella originale…

  6. Gabriele dice:

    Se volete la batteria facilmente sostituibile prendetevi un ultrabook.
    @Paolo Bertolo
    Io ho un iPhone prima serie che ancora tiene botta!

  7. mORA dice:

    Peccato che iFixit, oltre a fare delle divertentissime dissezioni di tutto ciò che va a pile e non solo (o, per dirla con Bisio nonsolopile) vende parti di ricambio.

    Quindi il suo post è in leggerissimo conflitto di interessi.

    Mi ricorda tanto gli APR quando Apple iniziò ad aprire Retail Store; dissero che era concorrenza sleale (sic!).

    Ora, in questo MacBook Pro Retina o come si chiama, cosa c’è di diverso rispetto agli Air, dei quali pure il signore qui sopra non s’è mai lamentato?

    Ci sono le batterie incollate.
    Eh, vacca! E quanto sarà forte ‘sta colla?!

    Ma davvero uno che non ha mai avuto problemi a vendere parti e ricambi per i MacBook Air per tutti questi anni, adesso si fa pungere dalla vaghezza che Apple fa dispositivi in cui il numero di parti rimpiazzabile dall’utente diminuisce e ci allerta di come questa possa diminuire la nostra libertà di scelta?

    E il novello Stallman dov’era fino al 10 sera?!

    Non solo, ma anche non esistessero gli Air, i MacBook Pro non hanno nulla di sostituibile dall’utente, a parte la RAM.

    Aspettiamo qualche giorno e avremo pezzi commerciali per queste macchine, come quelli di NewerTech ed altri, com’è sempre stato e sempre sarà, visto che Apple non produce nulla da sé, ma fa fare tutto in Cina.
    E i cinesi se gli dici di farne cento ne fanno mille e ne vendono novecento per conto loro; e questi novecento non sono prodotti alternativi, eh, no no, sono gli stessi con un logo diverso.

    A questo giro ci daranno pure il tubetto di colla.

  8. Tommi dice:

    @stefano
    Se hai un apr o un Apple store “di fiducia” basta avvertirli che ti serve la batteria e glielo porti giusto il tempo di cambiare la batteria quando lo dicono loro..

    Qualche anno fa ho sostituito la scheda logica del mio vecchio mbp in quel di forli: avvertiti del problema, mi hanno detto di andare due giorni dopo e in neanche un’ora hanno sostituito e restituito il pargolo.

  9. Stefano dice:

    @Tommi
    in effetti nella mia zona non ci sono Apple Store e l’unico Apple Retailer che ho provato non mi aveva dato questa opzione… magari se dovesse capitare ancora proverò con l’Apple Store più vicino, se il servizio è davvero così tanto di cappello.

  10. gregor dice:

    Sarà ma per me è poco innovativo un portatile che non permette di cambiare i componenti.. Di certo è antiecologico..

  11. a. dice:

    aspetto le lampade apple per leggere che è più comodo chiamare l’elettricista per cambiare la lampadina che farlo da soli.

  12. Carolus dice:

    @mORA Il problema non è accorgersi adesso che le memorie sono saldate anche sugli Air, e pure da un bel po,’ ma il fatto che questo sta diventando il futuro di tutti i dispositivi Apple. E, poiché di Apple si tende a copiare tutto, questa tendenza è già presente in altri produttori (chi ha detto Windows Phone?). E in caso di rottura di un modulo Ram, del valore di 50 €, mi sostituiscono tutta la scheda logica? Si tratterebbe non solo di obsolescenza programmata ma anche di un immenso spreco di denaro e di risorse.

  13. ste dice:

    Quindi la morale è che dovremmo rinunciare a portatili sempre più sottili e leggeri e a batterie sempre più durevoli per la “comodità” di poter cambiare la batteria da soli una volta ogni 3 anni circa?
    Come dire… grazie ma no, grazie.

  14. Carolus dice:

    @Ste, sono scelte. Vorrei ancora poter scegliere invece si va verso nessuna possibilità di scelta.

  15. zioluc dice:

    Ma davvero tutti quelli che comprano un portatile si chiedono quanto sia manutenibile? Secondo me i governi dovrebbero imporre di vendere prodotti più ecologici, non il “voto” dei consumatori che -almeno in questo caso – non mi sembra dettato da questo fattore.

  16. mORA dice:

    @Carolus

    In generale, chi compra un qualcosa, molto difficilmente chiede o s’informa sulla sua manutenibilità e mi sono tenuto basso. Posso farti centinaia di esempi, ma due sopra tutti:

    – Ero in assistenza; dovevo aspettare e dietro di me c’era un signore. Gli dico passi pure, devo aspettare. Chiede all’accettatore (qui interpreto, il parlato non era così chiaro) se era possibile avere una borchia in plastica per la 156. Certo, al piano di sopra, ricambi. Torna con la borchia incellophanata e chiede: per metterla? L’accettatore dice che la deve semplicemente mette a pressione sulla ruota. Indovina?
    Morale: se l’è fatta montare lì in officina: accettazione, ingresso, mano d’opera; è uscito felice.

    – Conosco personalmente un paio di grossi APR romani, per i noti trascorsi come presidente del primo AMUG romano. Qual’è l’intervento in assistenza più richiesto? Prima era la sostituzione dell’alimentatore, strappato inciampandoci; adesso è la sostituzione della batteria sulla macchine la cui emivita s’avvicina (ovvero quelli con batteria sostituibile); loro dicono che la sostituzione si può fare da sé, ma la risposta è sempre la stessa: no no fatelo voi, quant’è?!

    Allora, quelli come iFixit non si rivolgono ad un pubblico generalista, ma agli smanettoni. Io stesso ho cambiato non so quante batterie degli iPod per altri, perché s’era sparsa la voce che “ero capace”; considera che Newer Tech non solo ti dava attrezzi e istruzioni passo passo, ma sul sito ci sono pure i video.

    Mi rincresce, ma devo rimandarti a:

    http://edue.wordpress.com/2012/01/09/e-un-problema-di-usabilita/

    ed ai relativi link. Il concetto è sempre lo stesso: non prendere sé stessi come benchmark quando si parla di popolazione in generale:

    è abbastanza inutile chiedere alle persone non interessate alla tecnologia di abbracciare movimenti contro o pro a priori: costoro non possono usare formati sconosciuti e periferiche liberissime ma che sembrano disegnate da sadici solo in nome di una battaglia che non è la loro.

    Sostituisci SW con HW ed ecco che è la stessa cosa.

    Quanto a noi, nessuno ci obbliga a prendere device chiusi e blindati; da un lato a noi (e siamo pochissimi, davvero) piace aprirli come sfida e non ci sembra di buttare via un fine settimana per una cosa del genere; d’altro canto, siccome assieme ai Mac ho sempre avuto (ed ho) anche dei PC (trovi anche questo su eDue) t’assicuro che NON ho mai cambiato la batteria, anche perché sull’HP 530 (pagato 269,00 €) mi hanno chiesto 138,00 € + IVA per una 6 celle.

    Sei celle, ovvero sei mezze torce ricaricabili in serie.
    Roba che alla “casa della batteria” (giuro) le stesse con amperaggio maggiore le pagavo in tutto 36,00 € (6 * 6 €). Ma alla fine lo usavo quasi sempre attaccato alla corrente e quello per cui mi serviva la batteria era uno spegnimento non cruento.

    Ah, al MacBook bianco, la batteria si staccava nella borsa.
    Era difettoso il mio, non era così per tutti, lo so, ma sai quanto me ne fregava quando lo lasciavo in stop e lo ritrovavo spento?!

  17. ArgiaSbolenfi dice:

    Sì ma sono almeno vent’anni che non c’è più soddisfazione nel riparare qualcosa di elettronico.. cioè da quando si è diffusa la miniaturizzazione in modo generalizzato. Oggi riparare significa sostituire (possibilmente a colpo sicuro) le uniche cose abbastanza grandi da non richiedere attrezzature specializzate, e le competenze per utilizzarle.

  18. mORA dice:

    … anzi, te le dico un terzo :)

    Sulla Fiat Stilo, che puoi non conoscere, ma è un’autovettura, un acquisto che non si fa a cuor leggero, per cambiare la lampadina del faro anteriore destro è necessario smontare il paraurti anteriore. Non puoi farlo da te, devi portarla in assistenza. Idem su alcune Renault Scenic, che però sono più democratiche e non distinguono il lato.

    Quanti lo sanno?

  19. mORA dice:

    @ ArgiaSbolenfi

    Vero, ma qui non parliamo di riparazione, ma di sostituzione di parti anche se non sopratutto a fini di aggiornamento/espansione.

    Per i MacBook Air, dopo due mesi sono usciti i “dischi SSD” Samsung alternativi (più capienti e più veloci); sui nuovi hanno cambiato il connettore? Magari ce ne vorranno tre :)

    I MacBook Retina hanno le RAM saldate.
    Anche sugli Air.
    Chi lo dice? iFixit stesso:

    http://www.ifixit.com/Teardown/MacBook-Air-13-Inch-Mid-2012-Teardown/9457/3

    Bah…

    D’altronde i connettori occupano volume; o vogliamo macchine più sottili e leggere o vogliamo macchine come i mai troppo rimpianti Lombard (Pismo, WallStreet, totta la famiglia, insomma), in cui tutto si sganciava e sostituiva tirando levette.

    Cosa che accadeva anche a nostra insaputa, pero :)
    E non era un problema di qualità costruttiva per cui la roba si sganciava, no era anche un problema di sicurezza, perché se attaccavi il PowerBook G3 al cavo Kensington, ti ritrovavi a volte solo lo chassis…

  20. Carolus dice:

    È probabile che io faccia parte di quell’esigua minoranza che è nata con il mito dell'”espandibilità” del proprio hardware (più o meno dal dibattito se fosse utile o meno l’orologio sulle espansioni di memoria dell’Amiga 500). Sarà anche che, fin da quando ero un universitario spiantato, ho sempre assemblato da me il mio Pc Windows e sorridevo di chi si comperava una Ram e pagava un sovrapprezzo, di fatica per portare il “cassone” al negozio e di denaro per farla montare ma questa generazione di macchine totalmente “no user serviceable parts” proprio non riesco a mandarla giù. E poi, ribadisco, se si sfascia il benedetto modulo ram da pochi euro, mi costringono a cambiare una scheda logica del valore di millemila talleri? Penso che non sia una soluzione intelligente nemmeno per quelli abituati ad andare dal meccanico anche solo per mettere in moto la macchina.

  21. stinghy dice:

    we ALWAYS have to blame ourselves.

    Chinese motto says “when you first hit me, it’s your fault ; when you hit me twice, it’s my fault”.

  22. ste dice:

    Qui l’editoriale “strepitoso” viene smontato pezzo per pezzo: http://garre.tt/its-called-progress

  23. Carolus dice:

    Qui sono d’accordo con l’editoriale “strepitoso”: http://morrick.me/archives/5540

  24. arbaman dice:

    Per cambiare hard disk al primo imac occorrevano semplici cacciaviti a croce e piatti. In quello successivo ci volevano i torx.
    Poi hanno iniziato a usare torx col foro centrale per arrivare agli ultimi modelli per cui servono speciali attrezzini in plastica e potenti ventose per scollare il vetro del monitor.
    Il succo é che al di la delle supercazzole che si inventano per giustificare le batterie saldate, cercano di rendere sempre più difficoltoso l’accesso alle macchine per lucrare su comuni ricambi venduti a prezzo premio. Se uno non ci arriva da solo é anche inutile discuterne..

  25. claudio dice:

    @ste:
    il discorso di Garrett e’ “alla gente non gliene frega niente dell’espandibilita’”:

    “How many people outside of the tech and computer industry regularly upgrade their RAM? Especially more than once? Most people I know who are not in the tech industry–all of whom are smart folks–haven’t upgraded their own RAM since around 2002”

    “Consumers don’t want to repair their own computers. People don’t want to install RAM or try to replace a broken video card. They want to buy amazing hardware and know the company they’re doing so from has equally amazing customer support and repair services to boot. Turns out Apple has it all. And people keep voting with their wallets–this is the right direction. When’s the last time you overheard an average person in an Apple Store asking about how many PCI cards you could install in a Mac?”

    E su questo avrebbe anche ragione, se il pezzo di Wiens fosse stato pubblicato sul NYT. Pero’ e’ stato pubblicato su Wired, e secondo me questo fa si’ che il target di riferimento non sia la persona comune, ma piu’ tecnologicamente smaliziata e a cui probabilmente piacerebbe poter infilare una scheda PCI in un Mac. Per cui cio’ che scrive Wiens ci sta tutto.

    PS: e’ come se su “Car HiFi” (rivista inventata) dicessero che l’integrazione degli impianti nelle auto moderne e’ un problema perche’ rende difficile se non impossibile installarsi impianti migliori. Avrebbero ragione. Lo scrivessero sul Corriere, un po’ meno.

  26. frap1964 dice:

    OT: nel frattempo… pare che siano davvero partiti i primi 300.

  27. claudio dice:

    Fatemi capire pero’… io mi compero un i’m Watch Gold&Diamond da 14999 euri, e loro hanno mi infilano nel carrello 10 euro di spese di spedizione?!?!?! Non chiedo che una vergine vestale me lo consegni a piedi sclazi durante il plenilunio (e visto il prezzo ci starebbe), ma almeno la spedizione gratuita…

  28. Claudio (un altro) dice:

    La cosa divertente del dibattito che si è acceso nei veri commenti sul pro e contro le strategie che usa un’azienda nei confronti dei propri sdraiati acquirenti è quella che nessuno dice:” ma un pc portatile dopo quanto tempo non funziona più?”

    Per – non funziona – intendo dopo quanto tempo il pc non apre più un browser, non fa più una lettera, non riceve più la posta eccetera. La mia risposta è MAI, o quasi. Il vero problema sarà quando i software che gestiscono i computer taglieranno fuori dalla rete e dal lavoro i vecchi pc. Io posso anche produrre un pc non riparabile, o quasi, ma finché i programmi lo faranno funzionare il pc sarà pressoché eterno. Se domani mattina tutti quelli che producono contenuti, e producono software per produrre contenuti, si dovessero mettere d’accordo e iniziassero a produrre standard che ogni 3 anni necessitano di nuovi pc per funzionare saremmo davvero rovinati.
    Oggi per fortuna non è così, il mio pc del 1998 con windows 2000 funziona ancora, naviga, scrive, spedisce ecc. Come telefona il mio 3310 del 2000.
    Sono i sistemi di gestione delle informazioni che potranno decidere la morte o la vita di un prodotto e non il prodotto stesso. Sul mio pc del 1998 non ci installo WNDS7/8/9 ma il pc funziona lo stesso.
    La mia speranza è che non facciano mai programmi che possano far diventare i pc inutili.

  29. Paolo dice:

    Quando qualche azienda produrra’ dei computer/software migliori di Apple con le batterie ricambiabili, io li comprero’.

  30. mORA dice:

    Mentre il dito indica il display

    http://edue.wordpress.com/2012/06/22/cretina-at-full-resolution/

    noi guardiamo la batteria?!

  31. Carolus dice:

    E se invece si verificasse qualcosa del genere fuori garanzia?
    https://discussions.apple.com/thread/4034848?start=0&tstart=0
    http://macperformanceguide.com/blog/2012/20120623_2-MacBookPro-Retina-screen-burn-in-ghost-images.html

  32. Visto nel Web – 32 « Ok, panico dice:

    […] la batteria ::: manteblog Giulio […]

  33. mORA dice:

    CVD:

    http://www.electronista.com/articles/12/08/14/user.installable.upgrade.nearly.doubles.stock.capacity/