Il principale conflitto di interessi di Beppe Grillo è sotto gli occhi di tutti. A ben vedere è un po’ come quando pubblicizzava lo yogurt in Tv 25 anni fa, con la non trascurabile differenza che a quei tempi rendeva un servizio a pagamento allo sponsor, oggi è lo sponsor di se stesso.

Grillo è un comico, per dirla tutta un comico bravo, che fa ridere e che da molti anni riempie i palasport con un mix di tematiche ambiental-catastrofico-politico-tecnologiche. Come diceva ieri sera sul parco di Parma chiudendo la campagna elettorale del candidato sindaco M5S (un bravo ragazzo come molti grillini, con la tendenza a scomparire nello sfondo) sarebbe potuto starsene in pace nella sua villa ed invece gli è scattato qualcosa dentro. E per carità, tanto di cappello, solo che mentre gli scattava qualcosa dentro lui ha continuato a fare il comico, mescolando la verve polemica del giullare ai dettami programmatici del politico. E questo, se sei una persona seria, mi spiace ma non si può fare, nemmeno dietro la foglia di fico del “io sono l’ispiratore, la politica la fanno gli altri”.

Nessun politico può permettersi di coniare un nomignolo al giorno per dileggiare i contendenti. Ce lo vedete Bersani che ridacchia citando Rigor Montis? Ovviamente no. In questo Grillo gioca sporco: gli è scattato qualcosa sulla via di Damasco della politica ma non è stato sufficiente per separarlo dalla sua professione precedente. Non ha aperto un blog ambiental-catastrofico-politico-tecnologico solo con la speranza di cambiare il mondo, ha investito la sua notorietà di comico per venderci uno yogurt differente, mescolato ai DVD dei suoi spettacoli.

Per esempio la frase pronunciata ieri a Budrio durante un comizio:


“Stanno comprandosi i voti, stanno comprandoseli le cooperative”



è una delle numerosissime frasi di Grillo incompatibili con la dialettica politica di un paese democratico. Accuse non circostanziate, offese personali, affermazioni nelle quali in due battute si sintetizzano fenomeni sociali complicati (per esempio quelle sfortunate sulla mafia), tranne poi accusare i media di averle strumentalizzate, sono la faccia peggiore del grillismo, dal quale il M5S non è fino ad ora stato capace di affrancarsi. Indicatemi un eletto del Movimento in grado di contraddire il capo, anche quando questo le spara grosse, semplicemente non lo troverete. Perché il M5S senza Grillo è un po’ come Forza Italia senza Berlusconi. Impossibile, allo stato, qualsiasi smarcatura. Perfino se vanno in TV devono chiedere il permesso. Quando qualche mese fa ci fu una specie di microrivolta interna al movimento e un gruppo di iscritti si ritrovò a Rimini, Grillo scrisse sul blog che “gli cascavano le palle”: non è chiaro se quelle del comico o quelle del politico.

Quando qualcuno chiede a Grillo di argomentare le sue posizioni con un minimo contraddittorio lui si nega. Mai una volta da quando è stato illuminato dalla passione per la politica che abbia accettato di discutere fuori dalla protezione rassicurante del proprio megafono (che sia il blog, un palco o un monologo offerto in TV). Così è normale che le dietrologie si sprechino ed i pregiudizi abbondino. Del resto i politici sono morti, i giornalisti morti, il Presidente della Repubblica è morto. Sono battute del comico o prolusioni del politico? Non è dato sapere, o meglio una volta lo sono e l’altra no, a seconda del bisogno.

Domani molti italiani voteranno per i candidati sindaci del M5S, che è probabilmente pieno di brave persone, che ha perfino un programma con discontinuità interessanti (e qualche fenomenale minchiata come ad esempio questa incredibile santificazione delle democrazia diretta su Internet made in Casaleggio). Il tema politico dei prossimi mesi sarà capire se un Movimento del genere, forte di un numero di elettori sufficientemente ampio, saprà smarcarsi dall’ingombrante centralità del comico. Per ora gli italiani che votano M5S sono in gran parte italiani che votano Grillo.

52 commenti a “Un comico è un comico è un comico”

  1. gianluca riccio dice:

    “Nessun politico può permettersi di coniare un nomignolo al giorno per dileggiare i contendenti.” Ed è qui che ti sbagli, caro Massimo. Hanno chiamato Mafioso Berlusconi per 20 anni, hanno chiamato Coglioni tutti gli elettori di sinistra, sempre dietro l’immunità parlamentare. Grillo ha decine di querele per quello che dice: se ne assume la responsabilità e paga i suoi avvocati col frutto del suo lavoro senza rubare soldi con le tasse alla gente.

    Onestamente tra tutti i conflitti d’interesse gravissimi che pesano sul futuro di questo paese è davvero buffo che tu evidenzi quello che riguarderebbe questo comico genovese che vuol far politica.

    Capisco che oggi ne parlano tutti e un bel post facesse comodo anche a te, ma sul serio non se ne può più…parliamo seriamente di qualcosa in questo Paese, prima o poi?

    Il brutto di Grillo sembra essere questo: ha attaccato a tutti il morbo del gossip…persone serie come te che iniziano a parlare dei culotti e dell’aria brasata. Vi voglio come eravate prima! Lasciate perdere Grillo o diventerete tutti comici!! :)

  2. knulp dice:

    condivido tutto tranne la conclusione: “Per ora gli italiani che votano M5S sono in gran parte italiani che votano Grillo.”. Non sono d’accordo, per ora gli italiani che votano Grillo in realtà esprimono un *non voto* di protesta. Se volevano votare proprio lui, Grillo in persona, potevano già farlo qualche elezione fa.

  3. Pierluigi dice:

    corro a disinscrivermi da questo blog, che ho seguito con interesse per tanto tempo. vedo che anche Mantellini si unisce al mantra generale, mi spiace, la facevo piu’ lungimirante

  4. Angelo dice:

    Il post mi è piaciuto molto, tranne alla fine: secondo me non si smarcherà mai!

    Oltre a Grillo, sarebbe già dovuto emergere qualcun’altro, affinché questo Movimento potesse acquisire – a ben tre anni dalla fondazione – un minimo di peso strettamente politico e non solo di opposizione, di protesta.

  5. Dino Sani dice:

    Mantellini ma perchè cadi anche tu in questa generale battaglia a denigrare Grillo? È ovvio che se l’italia fosse un paese normale non ci sarebbe bisogno di un comico che fonda un movimento politico. Ed è evidente che il ruolo di Grillo in questo movimento è anomalo e facilmente criticabile. Ma, per contro, avete mai visto un movimento che nasce cosi dal basso, le cui persone si trovano tra normali cittadini che non vogliono diventare politici? E un programma che viene discusso in rete che, anche se tu dici che ci sono dentro castronerie, per la gran parte è straordinariamente condivisibile e, a suo modo, rivoluzionario? Perchè ora stiamo a discutere del conflitto di interessi di grillo (risibili) paragonandolo a Berlusconi che invece è entrato in politica per salvare la sua azienda ed evitare il carcere ? Perchè oggi anche una persona come te, che stimo e seguo con piacere,deve aver paura dei cittadini che si auto scelgono e votano contro tutta la casta politico economica del paese? Da che parte stai, da chi non ne può più o da chi ha ridotto cosi l Italia ? Mi aspetterei da te riflessioni più acute, ma ti è presa l’antigrillite che ti offusca un po’ la vista. Con sincerità: ripensaci. Un movimento come questo avrebbe bisogno di persone come te, non di averle contro.

  6. Askthedust dice:

    Io invece credo che con poche parole il post spieghi perfettamente quello che grillo ed il grillismo rappresentano. Il sottrarsi di continuo a qualunque confronto, addirittura precettando chi invece ad i confronti vorrebbe partecipare, oltre ad evidenziare la clamorosa consapevolezza di non poter reggere ad una discussione pacata e “normale” senza utilizzare parolacce, nomignoli e slogan, rappresenta la cosa più lontana dalla democrazia che io conosca. Io faccio proclami bomba e dico che tutto il resto è merda, ma non ti consento di contraddirmi o di controbattere, perchè mi sottraggo a qualunque confronto. Oltretutto ti dileggio e ti insulto. Se questo è l’illuminato futuro che il mov 5 stella prospetta, condito da una ricca dose di liderismo vecchio stampo, stiamo freschi davvero.

  7. Daniele Minotti dice:

    Francamente, le parole e i gesti di Grillo non mi sembrano molto diversi da quelli di tanti altri politici d’oggi. Tranne che di quelli che si sentono ancora politically correct.

  8. Fabio Chiusi dice:

    Grazie Massimo per il passaggio sulla «fenomenale minchiata» della «santificazione della democrazia diretta». Novantadue minuti di applausi.

  9. gregor dice:

    Condivido il post in pieno… Ricordiamo come aveva apostrofato Pisapia? Pisapippa, non lo contestava nel merito, ma lo sbeffeggiava, nessuno è arrivato a tanto, nemmeno berlusconi.

  10. Pier Luigi Tolardo dice:

    uesto editoriale va bene ma c’è un ma….:quando Berlusconi attacca le Coop è perchè oltre che a dargli fastidio politicamente è un grande sostenitore del conte Caprotti, patron di Esselunga che credo abbia il record mondiale dei processi per condotta antisindacale. Però le Coop di Consorte, di Fassino “abbiamo una banca ” non mi piacciono nemmeno.
    E’ probabile che molti italiani ne abbiano piene le palle dell’Esselunga e delle Coop e dei partiti che fanno molto per sostenerle(io sono iscritto al Pd e anche alla Coop ma ho molta comprensione per chi ne ha piene le palle) , Grillo copre questa domanda politica come ne è capace, qualcuno vorrebbe farlo? Si accomodi, è la democrazia ed èun bene….

  11. Gianluca Borsetti dice:

    Per forza. Ogni volta che nomini un partito di risposta associano il nome del leader. Basta. Io, quest’anno ho votato M5S, non Grillo. C’é della gente dietro, il programma é un po’ strampalato. Ma c’é mai stato un programma in Italia?
    Si. La Tv. Basta Tv. Non parlano di programmi.

  12. Francesca Terzoni dice:

    Perfetta.

  13. Dino Sani dice:

    Chissà perchè il mio commento non viene pubblicato… Che ho detto?

  14. massimo mantellini dice:

    @Dino era incastrato nell’antispam assieme ad altri, scusa

  15. piero filotico dice:

    Niente da aggiungere. Condivido anche gli spazi tra le parole.

  16. Nadie sabe Nada dice:

    Sig Mante il suo articolo ha un retro gusto di rosicamento metaforico con scappellamento a destra e con sarcasmo rispospondo: ” e certo ai tempi del governo Berlusconi era tutto più bello”…
    Comunque ho letto la sua opinione con interesse; Grazie, terro gli occhi aperti e continuerò a leggere blog ambiental-catastrofico-politico-tecnologico… come il suo. Buon lavoro e saluti tutti in casaTelecom.

  17. Paolo dice:

    Condivisibile quasi in tutto. Però una domanda, quanto è più devastante per il cittadino, Grillo in politica o, che so la falsità fatta persona di un Alfano meno credibile del corvo Rockefeller, o delle lezioni di moralità del giovane Bossi ancora pochi mesi fa, o della Minetti ?

    La politica in Italia è stata devastata dal momento dell’arrivo di Berlusconi, che l’ha trasformata in un contenitore vuoto in cui tutto è permesso per il proprio tornaconto personale.

    E’ vero che Grillo gioca sporco sulla comunicazione ma non credo che il suo successo provenga dalla sua notorietà e tanto meno dal suo essere comico, come pensano quelli del PD considerando che hanno cercato di contrastarlo proponendo Gene Gnocchi a Parma (per rendersi conto del livello della demenza della sinistra ..)

    Ma le persone trovano in lui una vitalità, una passione e una indignazione – e quindi il senso stesso della politica – che è invece completamente assente nella finzione del teatrino della casta istituzionalizzata.

  18. Paolo Marani dice:

    Io sono un eletto 5 stelle, e non ho alcun problema a “smarcarmi dal capo”, solo che se scrivo qualcosa in un blog io, mi si fileranno si e no una decina di amici, se lo scrive lui può smuovere migliaia e migliaia di pseudo-opinionisti o presunti tali. L’argomentazione per cui gli attivisti sarebbero tutti succubi del “fascino del capo” è pertanto risibile, poiché assolutamente indimostrabile per come funziona la realtà. Grillo è una personalità sicuramente ingombrante, ma autentica. L’arma in più che regala l’ironia, sa usarla e la usa, non capisco di cosa ci si possa scandalizzare. Che forse Berlusconi non ha usato fino allo sfinimento la retorica aziendale ? “Io come capo azienda sono capo popolo, poichè se ho fatto la fortuna mia farò anche la vostra”.

    Ecco, di questi capopopolo qui, impropriamente affiancati a Grillo pur con modalità praticamente opposte, non ne posso più. Invece l’ironia non mi disgusta, anzi mi arricchisce, perchè dietro la buona ironia c’è sempre un distillato di verità.

  19. Dino Sani dice:

    Forse prima di scrivere “fesserie” su grillo tutti farebbero bene a sentire qualcuno come Paolo Marani, sono loro i veri protagonisti del movimento 5 stelle. Grillo da la visibilità altrimenti chi li starebbe a sentire?

  20. Carlo M dice:

    finalmente un’analisi acuta e accurata del fenomeno grillo. bravo mantellini.

  21. cavaldonato dice:

    À Mantellini, continua a votare PD e smetti di scrivere minchiate su Grillo…. nador

  22. Cristian Pedrotti dice:

    Mante, solitamente concordo con te, ed apprezzo il fatto che prima di aprire bocca approfondisci. Ma stavolta hai detto una grossa cavolata quando affermi “Indicatemi un eletto del Movimento in grado di contraddire il capo, anche quando questo le spara grosse, semplicemente non lo troverete” : eccomi!
    Scherzi a parte se tu avessi voluto approfondire e non dare una mano “sporca” al PD, sapresti che un sacco di Grillini o sono usciti spontaneamente dal M5S o ne sono stati cacciati proprio per aver sollevato questioni critiche e dissenso verso le minchiate del “capo”, le sarate troppo generiche e certi modi semplicisti di buttare li la prima cosa che passi per la testa, condizionando in negativo, lui che si definisce solo “megafono”, stimolo e catalizzatore di attenzioni, quanto di buono fatto dai metup e dai grillini. Vedi “rivolta” di Ferrara e dintorni con relative “scomuniche” eccellenti.
    Cordialmente.

  23. pippo dice:

    Resistenza piddina fino all’ultimo eh Mante? 5 anni di ritardo, di debito pubblico speso dai piddini per alimentare la propria propaganda… puzzate…

  24. nick82 dice:

    Cristian Pedrotti

    Forse non te ne sei accorto ma hai confermato la stessa frase che critichi.

    Mantellini ha scritto:
    Indicatemi un eletto del Movimento in grado di contraddire il capo, anche quando questo le spara grosse, semplicemente non lo troverete

    Tu rispondi: se tu avessi voluto approfondire….sapresti che un sacco di Grillini o sono usciti spontaneamente dal M5S o ne sono stati cacciati proprio per aver sollevato questioni critiche e dissenso verso le minchiate del “capo”.

    Mantellini non ha chiesto se esista qualcuno che abbia criticato il capo. Ha chiesto se esista qualcuno *in grado* di andare contro il capo *senza per questo* dover “abbandonare” il movimento o venirne “cacciato”, come tu stesso hai scritto, confermando le parole di Mantellini.

  25. Federica dice:

    Penso che nessun politico dovrebbere permettersi di rubare. E invece…. Io mi preoccuperei molto ma molto più di questo.

  26. P.G. dice:

    Grillo riempie il vuoto politico che c’è a destra, dopo che alleanza nazionale si è autodistrutta, il PDL agonizza, la Lega si è dimostrata un partito di buffoni miserabili. A destra ci sono praterie, e Grillo sta facendo man bassa da quelle parti. Il qualunquismo in Italia c’è sempre stato, non è niente di nuovo; è una massa poco acculturata(2/3 della popolazione italiana non legge nè libri nè giornali) e che non capisce niente di politica, se non pochi, semplici slogan possibilmente conditi da qualche barzelletta.
    Grillo a queste persone venderebbe qualunque cosa. E’ questo quello che mi fa paura: il potere enorme che Grillo ha nei confronti dei suoi seguaci.

  27. massimo mantellini dice:

    @Paolo Marani, mi interesserebbe capire se non hai alcun problema a “smarcarti dal capo” nel senso che è capitato e ne hai pubblicamente dato conto oppure fino ad ora non è mai successo?

  28. Narno Pinotti dice:

    Dato l’attentato di Brindisi, indovinare da chi provengono le due dichiarazioni più del menga:
    «Cui prodest?» e «Era nell’aria».
    Forza, grillini, fuori le ventose, che per arrampicarsi su questi specchi ce ne vorrà.

    Nel frattempo, in attesa del tris con «È Dio che ci punisce per i nostri peccati» o «Il terremoto contro di noi per il ballottaggio di Parma», speriamo che qualche grilloman – perché di grillowomen praticamente non ce n’è, nel movimento supernuovo e supergiovane, did you notice? – riconosca che il Caro Leader, quando è sottoposto a una pressione eccessiva, sbrocca, punto. Oppure che, a furia di urlare che tutti gli altri sono cacca e zombies, ci si distingue eccome.

  29. Paolo dice:

    @nick82: mi hai levato le parole di bocca, o meglio dai tasti. Se questa è la capacità dialettica dei grillini, ex o meno, stiamo freschi.

  30. nishangainberlin dice:

    leggo..

    ..a Francesca (8 anni) che lo ha avvicinato alle problematiche complesse della paternità anziana..

    Molto bene, e`una fortuna, intensifichi!
    Ora e`il momento che per capire fondamentale e` la sintonia con il presente, altrimenti si rischia annegare nell`aria fritta tipo premiatissima ditta Fazio-Saviano:
    Vedo anche che x il blog ha scelto un suo dominio e penso che ci sia un desiderio di durata, di futuro. A maggior ragione le sue giovani figliie le potranno essere utili. Lo dico per esperienza: a me nonna, la frequentazione dei nipoti e` preziosa e mai sotto i loro occhi potrei fare cazzate quali andare dietro al PD per esempio.

  31. Narno Pinotti dice:

    Mattia Calise, ex candidato sindaco di Milano per il M5S, ha già capito tutto. La bomba di Brindisi è della Casta che vuole fermare il cambiamento, ma sarà «polverizzata»:
    http://ilnichilista.wordpress.com/2012/05/19/la-strategia-delle-prove
    Già, polverizzata: come Melissa. Calise capo della polizia.

  32. mORA dice:

    @Narno Pinotti

    Eh, ma Calise era quello dell’inesperienza fantastica:

    http://edue.wordpress.com/2012/05/17/il-facci-che-e-in-me/

  33. liliana polia dice:

    una nuova Wanna Marchi ha trovato spazio in un momento di vuoto politico. L’ingenuita’ è comprensibile fino ad un certo punto..Parlare di democrazia nel movimento è in antitesi con Grillo. Assisteremo a questo pieno di illusione…Speriamo che si fermino in zone limitrofe…Governare uno Stato è altra cosa che lanciare epiteti…E’ roba seria…

  34. Paolo dice:

    Come sempre d’accordissimo. Aggiungo solo che per archivare Grillo tocca fare di meglio. Per ora, quindi, ha la strada assolutamente spianata e il mio voto di elettore mediamente informato.
    Di fronte ha, fino a questo momento, solo corporazioni che vivono per gestire il potere che hanno conquistato, ed è precisamente questo che dà a tutte le segreterie corporative la sensazione che lui abbia già vinto. Non hanno come sganciarsi dal loro network di potere. Per questo sono sostanzialmente finite, non è solo uno slogan.
    Guardando al domani, per noi mortali, invece, è vero che la vita è piena di sorprese, e arriveranno sicuramente novità anche a contrastare Grillo, ma non giungeranno da quelle corporazioni e questo, se accadrà, sarà un suo merito.

  35. Carlo M dice:

    è probabile che anche il terremoto in emilia “fosse nell’aria” e “sia opera della casta”. è un terremoto chiaramente ad orologeria, scatenato per mettere paura alla gente emiliana, e danneggiare pizzarotti.

    la cialtronaggine di grillo e dei suoi sodali non ha davvero limiti.

  36. Mauro dice:

    Tutto vero, tutto sacrosanto, purtroppo, e molti, anche all’interno del movimento se ne stanno rendendo conto. Io ho stima per molti di loro, gente onesta e preparata, realmente al di fuori delle logiche politiche più corrive, gente che potrebbe ridare linfa vitale a partiti asfittici ma che preferisce le sirene di uno che non si capisce mai se fa sul serio davvero o no, come scrive Mantellini, l’Italia è sempre stata piena di queste chimere, a destra (tragiche) e anche a sinistra (anche se a Grillo non interessa gran parte delle persone del suo movimento vengono da lì). E’ come se non volessimo crescere, come se non volessimo prendere la responsabilità di noi stessi nelle nostre mani e avessimo bisogno sempre di un ‘migliore’ che catarticamente cambierà tutto e regolarmente non cambia mai niente.

  37. nishangainberlin dice:

    ritorno, leggo i commenti, e .. questo e` il popolo del PD ??
    ma allora non c´e`nemmanco un minimo di speranza ? ..me ne dovro` fare al piu`presto una ragggione.. tempoperso!
    tristezza..

  38. Carlo M dice:

    nishangainberlin, e allora meno male che ci sta il popolo di beppegrillo, che ci salverà pure dalle profezie dei maya.

  39. Dino Sani dice:

    Se le discussioni fra simpatizzanti del pd e quelli di grillo sono come questi ultimi due commenti, siamo messi male. Io credo che dovremmo tutti considerarci dei cittadini, e non tifosi. Il tifo in politica lo ha portato un signore tifoso del milan (anche se pare che fosse interista) che ci ha condotto alla situazione attuale, con l’aiuto di un tifoso juventino e uno romanista… Credo che tutti dovremmo pensare seriamente ai contenuti e alle proposte concrete e smettere di parlare esclusivamente di forme e modi di di dire. Vogliamo gli inceneritori? Il nucleare? L’acqua privatizzata? Solo cosi ci possiamo liberare di questa politica. Scusate lo sfogo…

  40. Silvia dice:

    Mi spiace vedere la deriva del nostro paese, mi spiace vedere la pigrizia sociale dilagare a tal punto da aver lasciato a più gruppi di potere la gestione delle nostre vite. Al momento da cittadina mediamente informata ed impegnata a comportarsi onestamente, con spirito etico so che non potrò votare alcuno dei disonorevoli individui che al momento siedono nel transatlantico. Mi rimane solo il Movimento5Stelle, è l’unica alternativa che mi sento di avere. E se ci sono poche donne, in generale, nella politica è perchè siamo impegnatissime con la famiglia ed il lavoro, il giorno in cui un uomo non dovrà più chiedere a sua moglie, alla sua compagna “ehi cara sai dove sono i miei calzini a righe?”, allora avremo raggiunto la parità. Io non l’ho mai dovuta chiedere una cosa del genere perchè della mia casa e dei miei figli mi occupo al 100%, così come del mio lavoro. Quando torno a casa non posso mettermi sul divano…se si fosse in due a pensarla così forse un giorno mi potrei anche io sedermi sul mio divano.

  41. Silvia dice:

    eerata corrige del mio post: se si fosse in due a pensarla così forse un giorno potrei anche io sedermi sul mio divano.

  42. Damiano dice:

    “Nessun politico può permettersi di coniare un nomignolo al giorno per dileggiare i contendenti”. Stai scherzando vero? Guarda che Napoleone a Waterloo ha perso…

  43. gregor dice:

    Grillo è il classico capopopolo che voleva cambiare il paese con le sue idee perchè quelle degli altri erano tutte sbagliate… Il duce di oggi

  44. farucchino dice:

    La democrazia diretta è un problema da porsi…..la rappresentanza politica può essere modificata ad ogni tornata con legge elettorale ad personam, o deve essere il frutto di una cultura politica consolidata negli anni, vedi l’Inghilterra.
    Consiglio a tutti di leggere un testo di Accarino sul tema della rappresentanza e cogliere tutte le sfumature della democrazia diretta; dove un conto è partecipare e votare per un nuovo parcheggio nel tuo quartiere ed altro sono i problemi che incontriamo sul concetto di “distanza/rappresentanza”…..ho diritto di votare anche per un parcheggio in Liguria? io toscano…ecc ecc.

  45. Sergio dice:

    Dal programma di uno dei candidati sindaco di Parma.

    Obbligo per i supermercati di vendere
    – prodotti alla spina per ogni categoria di prodotto
    – prodotti della filiera locale

    Che bello quando lo stato, o in questo caso il comune mi vuole obbligare a vendere quello che vuole lui.

    Quando verrà anche istituito l’obbligo di comprare?

  46. diego dice:

    Voi del PD cercherete sempre di più di separare Grillo ed il Movimento 5 Stelle, con articoli come questo.
    Eh si…quanto starebbero bene i grillini senza Grillo, eh? E sopratutto quanto durerebbero? (per la gioia del PD).

  47. giorgio dice:

    @Sergio: forse se guardi il discorso da lontano le cose ti sembreranno piu’ chiare. Non e’ vendere “questo”, ma “almeno anche questo”, con quello che ne comporta in termini di smaltimento, costo energetico per muovere la merce eccetera. E soprattutto per quanto riguarda uno stimolo all’educazione all’acquisto.

    Pero’ queste cose vanno in contraddizione con il mercato, gli investimenti pubblicitari e il modo di intendere le cose; quello che ci fa sembrare normale comprare la pasta fatta a 600km da casa quando abbiamo almeno tre pastifici a meno di 50km.

    Rabbrividisco ogni volta che butto la spazzatura; ecco, vorrei che fosse piu’ tangibile la possibilita’ di un’alternativa nel modo di pensare.

  48. Sergio dice:

    @Giorgio: Incentivare, favorire, promuovere: queste sono le parole che la politica può utilizzare in una democrazia quando si relaziona con l’iniziativa privata.

    “Obbligare” a vendere qualcosa è da socialismo reale.

  49. iced dice:

    Post uscito il giorno prima dei ballottaggi. Servito a poco, sembra.

  50. Keper dice:

    Mi pronuncio solo sugli insulti e mi permetto di dire che a mio parere è molto più grave un partito che prende per il c..lo il proprio elettorato promettendo cose del tipo “toglieremo i rimborsi” e poi non lo fa che un “leader” che insulta gli avversari.

    Io so chi preferire.

  51. Anonimo codardo dice:

    L’unica parte che condivido è l’ultimo paragrafo, quella sul programma. È vero che a tratti è impreciso e poco fattibile.

    Tutto il resto (dal linguaggio scurrile agli sponsor in TV) è già presente nel linguaggio e nei costumi della politica almeno da 25 anni.

    Inoltre, non una parola una su chi effettivamente si è candidato che finora non è stato Grillo (per fortuna).

  52. Lifestream 25/5/12 - Entropicamente dice:

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