Poco fa leggevo sul Il Post il programma del Movimento 5 Stelle. La parte sui media, che è quella che mi interessa di più, è un mix di posizioni condivisibili (per esempio l’eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche) e di ciclopiche sciocchezze. Vediamo i punti che riguardano la rete:


• Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano

Epperchè mai? Anche riferendosi al tema dei diritti l’acqua pubblica si paga, l’adsl no? Populismo digitale.

• Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale –

OK


• Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico

Il tema della separazione della rete è un tema attualissimo, ma “statalizzarla” è una idea balzana, la strada dovrebbe essere invece quella di creare una società terza a capitale misto che si occupi di gestirla. Sul modello di Open Reach. Per farlo è necessario un governo forte.


• Introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete

Il Wimax è morto. Gli standard tecnologici non dovrebbero essere materia di dissertazione politica. La politica dovrebbe indicare cosa fare senza suggerire come farlo.


• Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee

Meglio di no, le tariffe europee sono mediamente più alte di quelle italiane.


• Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni

Detta così è una frase senza senso. La proprietà intellettuale interessa temi complicati e molto vari (dal copyright ai marchi) la maggioranza dei quali (se non si è la Cina) non possono essere regolati in ambito nazionale. Che il copyright in tempi digitali debba accorciarsi non c’è dubbio (se questo era il messaggio) ma una frase del genere non significa nulla.


• Abolizione della legge Urbani sul copyright

OK


39 commenti a “Il programma Internet del Movimento 5 Stelle”

  1. antonio dice:

    Volevo consigliarti di inserire i tuoi commenti utilissimi sul blog di Grillo nella sezione MEDIA. Se ne può discutere in libertà e se le tue proposte avranno un seguito, si potrà modificare il programma.
    Nulla è immutabile e tutto si può migliorare, basta partecipare e proporre.
    W IL MOVIMENTO 5 STELLE

  2. Daniele Minotti dice:

    @Antonio Il punto di partenza è parecchio ignorante e Massimo è stato anche bravo con degli OK regalati. Studiate di più.

  3. Dave dice:

    Per dirla in parole povere: poche idee e ben confuse.

  4. ArgiaSbolenfi dice:

    Non riesco a trovare la sezione MEDIA del blog di Grillo.

  5. ilpiera dice:

    I commenti e i contributi del Mante in tema di rete saranno sicuramente accettati e discussi in un movimento aperto come quello di Grillo.
    Tutto sommato è meglio sbagliare in buona fede che predisporre agende digitali dettate da “consulenti” di parte.

  6. stefano quintarelli dice:

    Imho gli esperti andrebbero sentiti _prima_ di scrivere un programma, non dire dopo “vai a correggere”.
    Ah, e andrebbero sentiti anche e soprattutto quando ti spiegano dove sbagli, non obliterarli.

  7. Daniele Minotti dice:

    Mi sembra che manchino i fondamentali, non che ci sia da correggere i particolari. Ma chi sono i consulenti* di parte* di Grillo?

  8. Dino Sani dice:

    Ma sulle tariffe europee ti sbagli, perchè devi considerare anche la presenza di moltissimi hot spot gratuiti in giro per le città che da noi sono rarissimi. In ogni caso se confronti costi copertura e velocità vedrai che i costi italiani sono più alti a parità di servizio erogato. Quindi metti un ok anche qui caro Mante… :)

  9. frap1964 dice:

    Aggiungerei:

    • Eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa

    OK

    Se poi per la salute vale il principio di “gratuità delle cure ed equità di accesso”, idem per la scuola e l’istruzione, non si vede perché anche l’accesso alla rete non possa essere gratuito (semmai si pagheranno i servizi), ad es. nelle scuole (come peraltro prevede il programma).
    Non ho capito perché la statalizzazione della dorsale dovrebbe essere un’idea balzana e serve invece assolutamente una società a capitale misto (va bene che scrivi su Eraclito, però…).
    Sull’acqua mi pare che ci si sia espressi con chiarezza a livello nazionale (visti i risultati di Hera & C.): vale il medesimo criterio, imho. Così si garantisce davvero equità di trattamento per tutti gli operatori telefonici e quindi piena e libera concorrenza.

  10. giuliano dice:

    e` possibile avere qualche dato/fonte a sostegno di questa affermazione? Passi anche per le telefoniche forse, ma dubito fortemente sulla connessione a Internet (a parita` di qualita` della connessione ovviamente)

    • Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee

    Meglio di no, le tariffe europee sono mediamente più alte di quelle italiane.

  11. Daniele Minotti dice:

    so che suonerà un po’ vetero, ma sulla statalizzazione sono d’accordo con Francesco

  12. Davide Salerno dice:

    Massimo, certo che prima di sparare fesserie (es. il Wimax è morto, che secondo me manco sai cos’è il Wimax come fai a sapere che è morto poi me lo spieghi), potresti fermarti un attimo e chiedere l’aiuto da casa.

  13. Paolo dice:

    Il programma è in continua elaborazione da quel che dicono, forse è lecito aspettarselo visto il mondo “fluido” in cui viviamo. Partecipare e collaborare non è facile, vista soprattutto l’assenza di una qualsiasi democrazia interna, ma è possibile.

    Ma, ad ogni modo, ci sono cose bellissime, dall’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti alla cancellazione della Gasparri e un concetto di cittadinanza digitale che mi sento di appoggiare anche se riconosco che dovrebbe essere articolato meglio.

    Nel complesso, comunque, è un programma che delinea un profilo molto concreto e pragmatico, molto più di quanto si possa dire per una qualunque delle forze politiche pre-esistenti, abituate a vivere in un magma di interessi incrociati e in assoluta contraddizione con l’apparenza di una rispettabilità che non riconosco loro ormai da molto tempo.
    E questo penso basti a una enorme fetta di italiani per appoggiare il Movimento, senza contare la qualità di alcuni candidati. Quando si inizia ad ascoltarli spesso, non sempre, sento profumi di primavera e voglia di mare. Se continua così è facile prevedere una crescita ulteiore dei 5stelle, dall’altra parte profumi non ce ne sono, solo fetore.

  14. mORA dice:

    A me questa idea dell’inesperienza fantastica© per cui uno scrive cose a caso e ci fonda un programma per poi accettare “commenti utilissimi sul blog di Grillo” fa pensare ad uno strano modo di intendere la partecipazione(*). Perché quello qui sopra il Programma non le proposte, vero?

    Intanto perché il programma è fatto e si presume votato dagli elettori; cambiarlo dopo il voto non ha senso. Uno ti vota perché gli piace il programma a tu poi lo cambi? Mastelliano.

    Poi perché se non lo cambi (e non lo cambi) adotti un metodo di rapporto con la cittadinanza molto simile ai Club forza Italia della prima ora, o se preferite una parafrasi di Henry Ford: “i nostri clienti possono scegliere la T di qualunque colore purché sia il nero”.

    Infine trovo molto religioso il fatto che uno scriva parole a caso e chieda a terzi l’onere della prova del contrario.

    Comunque, prendiamo tutto il programma per buono e verifichiamone l’attuazione da parte degli eletti, visto che adesso hanno espresso un sindaco (e c’è la concreta speranza che possano farlo anche a Parma(*)); mi si dirà che un sindaco di provincia non può fare tutto da solo: sono d’accordo.

    Io infatti non avrei inserito la revisione dei patti lateranensi nel programma elettorale del comune di Sorcasecca.

    http://edue.wordpress.com/2012/05/08/vasi-comunicanti/

    * * *

    (*) In caso di vittoria del Movimento 5 stelle alle elezioni del 6 e 7 maggio, dunque, la nuova giunta di Parma sarà decisa con il contributo del popolo del web. La corsa è aperta tutti. È sufficiente inviare il proprio curriculum vitae (indicando a quale assessorato si aspira) al Movimento, che provvederà poi a pubblicarlo sul proprio sito internet. Unici requisiti richiesti sono l’adesione al programma del Movimento 5 stelle e una fedina penale immacolata.

    da http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/22/grillo-2/206389/

  15. mORA dice:

    http://www.ilpost.it/makkox/2012/05/07/isokkazz/

  16. OhMayDay dice:

    Egr. Mantellini,
    per quanto riguarda il primo punto non sono d’accordo.
    Spostando, a regime, tutti i servizi della PA nella sola modalità web (per risparmiare sulla erogazione allo sportello) dovrebbe essere reso disponibile un accesso internet gratuito di base limitato alla consultazione e l’utilizzo dei servizi online di tutta la Pubblica Amministrazione.

    Le tariffe di connessione internet italiane non sono le più basse ma ‘nella media’, con nazioni come la Germania con costi notevolmente più bassi: http://www.diariodelweb.it/Comunicato/Tecnologia/?d=20120320&id=242657
    Personalmente ritengo che in Italia ci sia una eccessiva penalizzazione delle ADSL naked, determinata dall’abuso di posizione dominante da parte di Telecom sull’ultimo miglio.

    Per quanto riguarda la tecnologia WIMAX, credo che il concetto su cui si focalizzava il Movimento a 5 Stelle fosse, in sostanza, questo: aumentare la disponibilità dell’accesso wireless alla rete, a bassissimo costo, utilizzando le ultime tecnologie e, magari, ampliando gli spazi in frequenza utilizzabili liberamente

    Cordiali saluti

  17. Marco dice:

    Quelli dell’UDC sono molto più avanti. Hanno messo nel loro programma il porting di Steam e di Source per Ubuntu.

  18. Sergio dice:

    “Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale”

    Figo!

    A spese di chi?

  19. nicola dice:

    A parte le considerazioni tecniche e politiche, noto che c’è stato bisogno di un “boom” per scoprire che il M5S ha un programma e che di questo programma si può dire qualcosa di sensato (pro o contro non mi interessa).

    ciao
    nicola.chenonsonounsimpatizzantedelM5S

  20. Roberto I dice:

    • Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano

    Non lo considero populismo digitale, l’informazione dei cittadini é ormai alla base della democrazia, fa parte di uno dei diritti di base come la salute, poi il messaggio dovrebbe leggersi come “riduzione al massimo del costo di accesso”

    • Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni

    Che il copyright in tempi digitali debba accorciarsi non c’è dubbio (se questo era il messaggio)
    Questo era il messaggio

    Un programma politico non deve essere preciso per forza. La politica é retorica.
    Grillo vorrebbe essere un accentratore di idee e di gente competente come Mante.

  21. DB dice:

    Invece di parlare di ADSL e WiMAX, sarebbe bastato dire qualcosa tipo “Garantire l’accesso ad Internet in banda larga su tutto il territorio nazionale”… ovviamente la premessa è anche infrastrutturale e passa per molti step, uno dei quali è avere una rete non di proprietà esclusiva di Telecom, ma quello dell’accesso diffuso è un obiettivo e in un programma non serve l’approfondimento tecnico.

    Comunque WiMAX non mi sembra ancora morto ;)

  22. gregor dice:

    Statalizzazione, per dirla in termine contemporanei, sta per nazionalizzazione e con quali soldi?

    Il movimento 5s si candida a essere il partito con un programma incentrato sulla spesa pubblica, molto coerentemente con la situazione attuale.

    p.s.
    Io non invio contributi ad un partito di cui il proprietario è un comico e una S.r.l. di Casaleggio

  23. VilCatto dice:

    Il WiMAX è morto come protocollo di accesso wireless geografico a larga banda, settore nel quale gli investimenti degli operatori e dei produttori si sono spostati già da tempo su LTE.
    Il WiMAX mantiene un suo ruolo come sistema di nicchia per usi specialistici (ad esempio è uno dei futuri vettori al larga banda in ambito aeroportuale).

    La sua presenza nel programma M5S è probabilmente un retaggio di un piano (datato) di mitigazione del digital divide in Liguria, territorio ostico alla stesura di dorsali wired, laddove si pensava di estendere la copertura della larga banda alle zone montane usando appunto connessioni WiMAX.

  24. DB dice:

    VilCatto, prova a dare un’occhiata a quali BTS sta installando NGI per la soluzione Eolo (che, lo ammetto, è “limitata”… a tutto il nord Italia, e non solo dove l’orografia limita le dorsali wired)

  25. massimo mantellini dice:

    @Dario, come sai c’è un limite anche legato al tipo di frequenze rese a suomtempo disponibili, ma a parte questo c’è un tema di real politik della connettività che potrebbe essere così riassunto, non si possono immaginare tecnologie di connessione su larga scala “nonostante” le telco

  26. Claudio dice:

    Ma il Movimento 5 stelle non fa politica, il suo non è un programma politico, loro sono l’anti-politica. Non hanno uno statuto come si può pensare che abbiano un programma?

    Vivono l’esperienza di una fase in cui la comunicazione digitale gli permette di creare un gruppo solidale che può ottenere dei risultati a tutti i livelli ma questo non significa che le loro competenze siano in grado di assolvere alle necessità di un paese che ha avuto fino ad oggi molti incompetenti in tutte le materie.

    Dovrebbero prima di tutto essere chiari tra loro senza accanirsi con strani concetti della non politica, del non statuto, dell’uno vale uno ma se lo dice Grillo vale di più.

    Il copyright non piace? Provate a dirlo a chi di copyright ci campa tipo gli artisti.

    L’adsl ridata a telecom? Mamma mia ( ma lo sanno che telecom orami è una controllata)

    Wimax? (si ok torniamo alla posta ordinaria)

    ADSL che deve arrivare a tutti? Ci mancherebbe pure che stiamo ancora qui al parlare del serpente che vedeva la rete attraverso la TV?

    e via così

    M5S evolvetevi, un gruppo composto da tante persone coalizzate non per forza fa grandi cose (es ultrà allo stadio)

  27. Davide Salerno dice:

    Il WiMax è molto meno morto di quanto si possa pensare. Tutti gli operatori satellitari lo utilizzano (è una versione ibrida del protocollo) con successo per offrire connettività ad internet via satellite a basso costo ( sui 20 euro al mese si hanno già una 2 MBit reali) che funzionano molto meglio dell’ADSL in rame che quasi tutti hanno.

    Purtroppo in Italia è poco pubblicizzato perchè le stesse aziende che ci vendono ad un prezzo spropositato l’ADSL in rame sono quelle che traggono vantaggio dal venderci connessioni 3G fatiscenti piuttosto che fantomatiche connessioni LTE a prezzi che solo dei polli sarebbero disposti ad accettare.

  28. vb (Vittorio Bertola) dice:

    Oh, quella roba non l’ho scritta io, ma che qui si sostenga che sia più amico della rete l’attuale sistema politico che governa da vent’anni e che (sia centrosinistra che centrodestra) non ha mai fatto altro che favori al cartello della telefonia, all’editoria e alle multinazionali del copyright, piuttosto che un movimento nato e cresciuto grazie al Web e ai social media, è davvero ridicolo…

    Vittorio Bertola
    Movimento 5 Stelle, Torino

  29. massimo mantellini dice:

    @vb in effetti Vittorio un tuo parere autorevole su “quella roba” sarebbe stato interessante

  30. db dice:

    Davide Salerno hai ragione… in Italia il WiMax è comunque molto più utilizzato di quanto si pensi.

    Sul fatto che le telco giochino comunque un ruolo primario in questo tema, non posso che essere d’accordo. E proprio a questo proposito confido nel fatto che siano persone competenti come Vittorio ad affrontare la questione, nel momento e nelle sedi opportune.

  31. fr4nk dice:

    Quando si dice che tutti devono avere accesso ad internet e lo si paragona all’acqua, l’esempio a mio parere è giusto. Ma non la conclusione..
    L’acqua della fontanella al parco la paghi? NO
    Quindi se vuoi dell’ottima acqua la paghi… se vuoi un acqua così così invece ti basta quella pubblica (ovviamente non è sempre vero che l’acqua pubblica sia peggio) la quale è sovvenzionata dalla collettività, così internet a xxxkb e internet a xxxxxkb.

  32. Massimo Moruzzi dice:

    Massimo, ma sulla statalizzazione o meno della dorsale Telecom sei imparziale? (o hai ancora rapporti con Telecom Italia). Perchè guardiamo sempre a UK, e molto meno a Francia o Germania o ai Paesi Scandinavi?

  33. massimo mantellini dice:

    Massimo, questo e’ il mio blog, nulla di quanto leggi qui è imparziale, ho ancora rapporti con TI, il parere espresso sulla “statalizzazione” e sulla via UK se avrai la pazienza di controllare è vecchio di 10 anni. Detto questo che risulti a me in Francia ci sono condizioni di incasinamento fra operatori simili alle nostre e in Svezia la soluzione adottata è molto simile a quella inglese. Se hai informazioni su possibili alternative mi piacerebbe conoscerle

  34. Pier Luigi Tolardo dice:

    La “statalizzazione” della Rete non è una proposta originale del 5 Stelle, per la verità il Partito della Rifondazione Comunista l’ha sempre avuta in programma. In Italia la Rete non è mai stata completamente statale: fino al ’94 la Rete telefonica urbana era della Sip(società privata controllata al 52% dello Stato) e quella intercompartimentale(Roma-Milano ad esempio) dell’Azienda di Stato per i servizi telefonici. E’ stata unificata dentro la Sip perchè questa è stata l’indicazione dell’Unione Europea e tutti gli stati l’hanno fatta propria compresa la Germania che modificò apposta la Costiituzione. Ora la Rete in rame è di Telecom, per statalizzarla bisognerebbe espropriarla a prezzi di mercato: un esborso inutile. Da un punto di vista del bene comune è semmai più importante continuare ad imporre a Telecom, come ora, tariffe e regole, semmai maggiori anche se è vero che la privatizzazione di Telecom ha caricato l’azienda di oneri insostenibili(debiti) ed arricchito i soliti noti(Colaninno, Passera).

  35. Pier Luigi Tolardo dice:

    Il problema è semmai della Nuova Rete in fibra che dovrebbe essere promossa da una società a maggioranza pubblica e con ruolo del pubblico predominante. Oggi in Italia la lotta è fra Telecom e i suoi concorrenti, ma è certo che nessuna delle due è una Onlus, quindi una società a prevalente capitale pubblico è una reale alternativa. Chi è “neosocialdemocratico” è più favorevole a questa ipotesi mentre cho è liberista si può dividere fra chi fa il tifo per Telecom e chi per Vodafone.
    Diverso è proporre un canone ridotto(come c’è già per il canone telefonico per chi ha la pensione minima) per l’Adsl e ci sono già stati gli incentivi pubblici a tempo sia per tutti che per gli studenti, sono cose che si possono riproporre allargandole e rafforzandole, ovviamente se la società per la banda larga è pubblica sarà più facile mentre se è privata lo Stato dovrà rimborsare gli aiuti alle fasce sociali e questo è un costo. Quanto all’accesso gratuito per tutti le Poste sono ancora al 100% dello Stato e anzichè essere privatizzate nei migliaia di uffici postali potrebbero svolgere questo ruolo.

  36. Pier Luigi Tolardo dice:

    Acquistare la Rete i rame da Telecom può prevedere un esborso di circa 10-12 miliardi di euro ed accolarsi 8.000-10.000 persone, quei soldi vanno invece investiti nella banda larga prevedendo che i privati possano parteciparvi ma senza attendere ritorni folli a breve termine ma su tempi medio lunghi come comunque un buon investimento, per questo potrebbero tornare utili i famosi eurobond. Cero se si fosse fatto il famoso Piano Socrate della Stet di Agnes, quando la Telecom era piena di soldi ed in mano allo Stato ora saremmo tutti cablati, un primato raggiungibile come fi quello della teleselezione in tutta Italia, primato a livello europeo(primi in Europa nel ’69) o nei cellulari ma allora prevalse il vento delle privatizzazioni ma allora anche Grillo(prima della scoperta della Rete)adava addosso ad Agnes che non sarà stato un santo ma neanche Grillo ha sempre ragione.

  37. bastiancontrario dice:

    Quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito.

  38. Best of my feed #148 | Vita di un IO dice:

    […] di Massimo Mantellini sul programma internet del Movimento 5 Stelle, programma che ha quantomeno di buono il fatto che se ne può discutere apertamente. Potrebbero […]

  39. Impronte digitali e grilline « inkiostro dice:

    […] qualche giorno fa ha dato un'occhiata al programma, commentando con la consueta e non scontata severa competenza. Nel nostro piccolo […]