Interessante l’avversione all’ADV e la voglia di free che vogliono coabitare nella stessa testa.
Piena ragione alla pessima cratività, ed al peso esagerato che sposta di colpo il Corriere nelle righe basse dell’elenco “testate semiserie”, però il continuo martellare che l’ADV era/sia/è/sarà sempre un brutto male non lo reggo.
Fate voi un giornale ADV free con i vostri soldi e poi magari a breve giro di commenti fateci sapere come intendete campare.
Io, tanto per dire, sono abbonato al PDF de Il Fatto Quotidiano.
Quindi uso AdBlock per togliermi dalle palle gli inserzionisti visto che il giornale lo pago. Se vogliono farmi pagare il sito, allora non pagherò più il PDF ed a maggior ragione non voglio pubblicità.
Repubblica, del quale ERO abbonato, circonda cose come queste
con le inserzioni. Vorresti dire che quello è un giornale?
P.S.: tieni anche presente che ho ancora 182 numeri in PDF da scaricare, di Repubblica, e che malgrado questo (o forse proprio per questo) NON ho rinnovato l’abbonamento a scalare:
la morale è: basta fare un giornale per attirare gente che ti da dei soldi per leggerlo. E basta non sposare nessun editore: quando passano il segno, non si rinnova.
A quel punto che le notizie siano gratuite o meno non mi cambia nulla. Che è esattamente quello che ho fatto col televisore, ovvero non ce l’ho dal 1997.
Ottobre 17th, 2011 at 09:11
Così quasi non si vede la notizia. Forse è meglio così…
Ottobre 17th, 2011 at 09:26
it’s the internet baby.
Ottobre 17th, 2011 at 09:27
E poi dicono i black bloc ..
Ottobre 17th, 2011 at 09:46
Adblock e il problema sparisce per sempre.
Ottobre 17th, 2011 at 10:11
emmeeffe a pensarci bene un BlackBlock ci sarebbe voluto anche un paio di giorni fa ;)
Ottobre 17th, 2011 at 10:22
Più che altro direi “il sobrio venditore di inserzioni” (esempio di quasi due anni fa)
Ottobre 17th, 2011 at 12:18
alzi la mano chi ad ogni computer nuovo installa come primissima cosa adblock (io).
Ottobre 17th, 2011 at 12:21
Di solito era la Gazzetta che ci deliziava con queste cose… http://paoloratto.blogspot.com/2010/05/advertising-esagerato.html
Ottobre 17th, 2011 at 13:06
grazie a adblock vengo a sapere della vera forma di corriere.it solo in queste occasioni… :-)
Ottobre 17th, 2011 at 13:40
Interessante l’avversione all’ADV e la voglia di free che vogliono coabitare nella stessa testa.
Piena ragione alla pessima cratività, ed al peso esagerato che sposta di colpo il Corriere nelle righe basse dell’elenco “testate semiserie”, però il continuo martellare che l’ADV era/sia/è/sarà sempre un brutto male non lo reggo.
Fate voi un giornale ADV free con i vostri soldi e poi magari a breve giro di commenti fateci sapere come intendete campare.
Ottobre 17th, 2011 at 13:49
[…] questo, c’è da aggiungere che nel caso che cita oggi si fa fatica a dargli torto. Tweet Tag: advertising, massimo mantellini, online, […]
Ottobre 17th, 2011 at 14:14
allucinante.
Ottobre 17th, 2011 at 15:37
E vedessi sui giornali di carta, stamattina! C’erano pagine intere tutte solo di pubblicità, senza neanche le notizie dentro!
Ottobre 17th, 2011 at 16:29
@Claudio
Io, tanto per dire, sono abbonato al PDF de Il Fatto Quotidiano.
Quindi uso AdBlock per togliermi dalle palle gli inserzionisti visto che il giornale lo pago. Se vogliono farmi pagare il sito, allora non pagherò più il PDF ed a maggior ragione non voglio pubblicità.
Repubblica, del quale ERO abbonato, circonda cose come queste
http://edue.wordpress.com/category/repubblicate/
con le inserzioni. Vorresti dire che quello è un giornale?
P.S.: tieni anche presente che ho ancora 182 numeri in PDF da scaricare, di Repubblica, e che malgrado questo (o forse proprio per questo) NON ho rinnovato l’abbonamento a scalare:
http://edue.wordpress.com/2007/04/26/servizi-a-valore-assurdo-lespreco/
la morale è: basta fare un giornale per attirare gente che ti da dei soldi per leggerlo. E basta non sposare nessun editore: quando passano il segno, non si rinnova.
A quel punto che le notizie siano gratuite o meno non mi cambia nulla. Che è esattamente quello che ho fatto col televisore, ovvero non ce l’ho dal 1997.