Malvino segnala l’elegante foto che l’Osservatore Romano dedica a Umberto Eco (sempre molto critico sulle doti telogiche del Papa) a corredo di una recensione molto acida del suo ultimo romanzo ed anche di quelli precedenti. Sarà certamente un caso che l’autrice del pezzo, Silvia Guidi, sia una ex giornalista di Libero, prima donna recentemente assunta nella austera redazione di oltretevere.


Da otto anni a Libero come vicecaporedattore esteri “si è sempre distinta per la serietà e per la sua incondizionata religiosità” – dice di lei Vittorio Feltri – fa parte dei memores domini, l’associazione che riunisce i militanti di Comunione e liberazione che hanno scelto di vivere con dedizione totale a Dio, castità compresa.

18 commenti a “Macchine del fango”

  1. LuBe dice:

    Nobel a Umberto Eco!

  2. Fulvio dice:

    Però il libro è davvero noioso… lo sto leggendo e sto lottando con me stesso per arrivare in fondo. Coraggio, mi manca solo più l’ultimo capitolo.

  3. massimo mantellini dice:

    @fulvio, io l’ho mollato a pagina 50

  4. DB dice:

    Mi diverte sempre vedere come si cerchi una foto “infelice” (per atteggiamento o espressione) per corredare un articolo di critica nei confronti di una persona e del suo operato. Ma c’è qualcuno che ha un database di “fail pictures”?

  5. Matteo R dice:

    Questo non l’ho letto, ma l’Isola del giorno prima era davvero noioso ed incomprensibile.

  6. rogerdodger dice:

    Fede docet.

  7. diamonds dice:

    barzelletta(like a premier):

    “un medico informa il paziente che dovrà dargli due brutte notizie
    -la prima è che lei ha il cancro
    -Cristo,e la seconda?
    -ha anche l’alzheimer
    -Beh,almeno non ho il cancro..”

    Bazell Josh

    http://www.youtube.com/watch?v=r0TatkM7S9U

  8. stefano bonilli dice:

    e sulla castità di Silvia Guidi per favore nessuna battuta!

  9. userunfriendly dice:

    a me l’isola del giorno prima era quasi piaciuto ma questo è veramente potente, 3 pagine e mi addormento

  10. Ernesto dice:

    Beh beh non esageriamo, la macchina del fango è un’altra cosa.

  11. diamonds dice:

    barzelletta,2(mi sembra il giorno giusto.E poi è sempre meglio sottolineare i post in cui compaiono senza maschera i principali responsabili dell’unica rivoluzione che se non fosse stata mancata in pieno avrebbe potuto renderci meno frustrati):

    “ Allora, c’è un tizio che è naufragato su un isola deserta. Questo tizio se la mena sull’isola per settimane e settimane, finchè scoppia una tempesta terribile e un’altra nave si schianta sul banco di scogli. Dopo un po’, il naufrago vede galleggiare sulle onde il corpo di un nuovo naufrago, sicchè si tuffa, lo raggiunge e , presolo per i capelli, lo porta a riva e scopre che è Sharon Stones. Le fa la respirazione bocca a bocca, la fa rinvenire e lei lo ringrazia, e via di seguito. Allora lei gli è molto grata per averle salvato la vita, ma dopo qualche settimana si accorge che la sua non è più gratitudine, no stà diventando amore. E pensa : pazzesco, se la nave non fosse affondata e io non fossi naufragata, non l’avrei mai trovato l’uomo della mia vita. Dal canto suo, l’uomo è al settimo cielo – cioè, cavolo, Sharon Stones è innamorata di lui e lui è innamorato di lei, pazzesco, sicchè decidono che se mai riusciranno ad andarsene da quella maledetta isola si sposeranno eccetera eccetera. Ma dopo un po’, lei si accorge che lui non è più lo stesso, si è immusonito, non parla quasi più. Lei si dice che gli passerà , e invece non gli passa; lui è sempre più depresso, e allora lei gli dice : “che cosa c’è che non và ? dimmelo, farò qualunque cosa tu voglia “. E lui non risponde.
    Ma alla fine, lui si decide e risponde : “ Davvero farai qualunque cosa io voglia ?” E lei : certo.
    E allora: “voglio che tu prenda quei vestiti che le onde hanno portato sulla riva e che ti vesta da uomo.” E allora Sharon pensa: “ cazzo, lo sapevo che era troppo bello per essere vero, si è stufato e adesso comincia ad avere bisogno di fare le schifezze”. Però è troppo innamorata e ubbidisce.
    Quando si è vestita da uomo, lui le dice che dovrà fare il giro dell’isola dal lato orientale, e lui lo farà da quello occidentale, finchè si incontreranno a metà strada. “E quando mi incontri devi far finta di essere un tizio che conosco, e chiedermi come và “.Sicchè fanno il giro dell’isola, e quando si incontrano lei gli dice :” Ehi , Frank, , come ti và ?. E lui : “ Alla grande, amico. Guarda mi stò scopando una che se ti dico chi è non ci credi…..”.

    Ian Mcinerney

    http://sekretfsb.narod.ru/100.5fm/muse_-_hysteria.mp3

  12. Pier Luigi Tolardo dice:

    In fondo l’articolo è un omaggio al primo e molto più divertente libro di Eco, quello che lo ha lanciato da studioso elitario di semiologia a scrittore di gradimento delle masse: Il Nome della Rosa, anche allora la stampa cattolica non perdonò il relativismo di cui era un’apologia ma si rodeva il fegato perchè era terribilmente ben scritto e brillante. Anche ad un genio come Eco tutte le ciambelle non riescono con il buco…..
    Ora, con tutto il rispetto per Eco non credo che sia la persona più qualificata a dare patenti di buona o pessima teologia, ofelè fa il tò mestè, sei un semiologo e non un teologo.
    Hans Kung che non gliene perdona una a Benedetto XVI come Papa ha sempre sostenuto che Ratzinger è un buon teologo, importante nel ‘900 e credo che Hans Kung come teologo sia ben più credibile di Eco.

  13. Ottavio dice:

    Eco non è uno scrittore difficile ma chiaramente lo è troppo per certi lettori, come dire, ‘semplici’, con pretese intellettuali ma privi di quel minimo di costanza di farsi una cultura che non sia televisiva o composta dal rapido ingurgitare di frammentini predigeriti di ‘informazioni’ online. Aveva certo ragione Pennac a dire che il lettore ha sempre ragione ma avevano anche ragione le nostre nonne a dire che la ragione si da agli scemi.
    Del resto se lo dice l’Osservatore Romano chi siete voi per dargli torto?

  14. francesco dice:

    mi trovo d’accordo su un fatto: spesso per criticare un “avversario” si fa finta di criticare il merito delle sue opere/attività per farne discendere che le sue opinioni di fatto non possono avere alcun valore.

    se l’osservatore romano non è d’accordo con certe posizioni di Eco dovrebbe semplicemente dire il perchè, non dovrebbe travestirsi da critico letterario andando addirittura a riprendere recensioni tedesche.

  15. ehi dice:

    Ottavio, cos’è, la fiera della banalità?

  16. michele dice:

    e invece sottolineare il credo religioso della giornalista cos’è? a me ricorda fede che sottolinea l’omosessualità di vendola. stessa roba

  17. Ottavio dice:

    Giusto per dire che le critiche a Eco come ‘noioso’ o ‘indigeribile’ o ‘mi sono fermato alla 3 pagina’ dicono molto su chi le esprime e nulla su Eco. Inoltre il vezzo italiano di travestire da giudizi estetici (e che giudizi profondi!) i propri pregiudizi politici non è certo stato eliminato dalla Rete, anzi.

  18. Paolo Marani dice:

    mi verrebbe da dire… estiquaatzi!
    E’ proprio degna dell’osservatore romano, se non del bunga bunga