Ieri Giulio Tremonti si è impadronito dei denari eccedenti i 2.4 miliardi derivanti dall’asta per LTE. Dico impadronito perchè qualche settimana fa il Ministro Romani aveva chiesto che almeno il 50% di tali denari (circa 800 milioni) fossero destinati alle TLC ed allo sviluppo della rete in Italia. C’è una sorta di incantesimo malevolo che affigge Romani da anni; ogni volta che annuncia soldi e stanziamenti per l’innovazione questi scompaiono, non vengono approvati, si dissolvono nel nulla. E il Ministro, sereno come non mai, si ripresenta la mattina dopo facendo finta di non aver detto nulla.

Ma a parte la nemesi di Romani nel caso attuale gli 800 milioni prelevati da Tremonti per “necessità urgenti” andranno anche

262 milioni per finanziare le scuole private
20 milioni per le Università private (400 per il fondo Università pubbliche)
36 milioni per assunzione nelle Forze Armate e Polizia

Fra le altre misure improrogabili contenute nel ddl Tremonti ci sono:

400 milioni per il sostegno all’autotrasporto merci nel 2012
700 milioni per il rifinanziamento (solo fino a giugno prossimo) delle missioni di pace internazionali.

6 commenti a “La banda stretta paga la scuola privata”

  1. alessandro longo dice:

    Per completezza d’informazione: è ancora una bozza, ma la tendenza è quella

  2. diamonds dice:

    tanto il culo mi faceva gia male da prima

    http://frederikssund-brandvaesen.dk/Musik/Credence%20Clearwater%20Revival%20-%20Fortunate%20Son.mp3

  3. Gianmarco dice:

    Quando ho letto 262 milioni per le scuole private e 20 milioni per le Università private mi è scappato un vaffa.
    Se poi penso che alle scuole elementari pubbliche dei miei figli (profondo nord) i dieci pc, l’installazione della rete, wifi e abbonamento internet l’abbiamo pagata noi genitori con i nostri “fondi neri” (leggasi torte, feste, ecc..) dal vaffa potrei passare anche a qualcosa di più fisicamente contundente.

  4. Dario Salvelli dice:

    Dovresti far girare almeno questo appello, grazie: http://dariosalvelli.com/2011/10/spese-militari-ministero-difesa-alex-zanotelli

  5. andrea dolci dice:

    Non sarebbe il caso di approfondire meglio quella voce “scuole private” ? Ai tempi dell’ultimo governo dell’Ulivo tale voce era piu’ del doppio e mi fu spiegato che i soldi servivano quasi tutti a coprire i costi della del servizio della “scuola dell’infanzia” ovvero asilo che comunque i comuni devono garantire.
    Magari allora mi fu detta una balla, magari allora era cosi’ ed ora non piu’, ma credo che sarebbe meglio approfondire la questione.

  6. valentinaa dice:

    A parte che non si capisce perché si debbano appaltare a privati servizi pubblici (o meglio sì, si capisce, proprio a partire dai bilanci della scuola privata, asilo compreso, senza contare il “ritorno elettorale” che la frequentazione di, ahem, aree cattoliche porta con sè), resta il fatto che stanno tagliando tutto, altro che banda larga (con tutto il rispetto, lo so che è importante). La Prestigiacomo si sta incazzando, ma il taglio al suo ministero non è mica tanto diverso dagli altri, uno che invece zitto e mosca è, per esempio, il ministro della Salute, a cui fra un po’ portano via anche la sedia da sotto il culo. Difesa a parte (dato che anche qui le politiche di scambio hanno il loro peso) è lo stesso sfascio ovunque, e quello che resta è pura demagogia (uno a caso: Giovanardi, tutto droga e famiglia). Fa bene Mante a puntare il dito, ma qui è l’intera baracca che sta crollando.