Michele Santoro chiede ai cittadini italiani 10 euro per il nuovo programma. Lo fa attraverso un video molto vago, chiedendo un versamento ad una Associazione che si chiama Servizio Pubblico, associazione con un sito web senza alcuna informazione al riguardo della associazione stessa. Ci aiuta Italia Oggi che qualche settimana fa aveva un articolo con alcune informazioni supplementari al riguardo della complessa galassia societaria che sta dietro al progetto dei Comizi d’amore. Informazioni che riguardano anche l’Associazione Servizio Pubblico ma che, evidentemente, ai cittadini investitori non devono interessare troppo.

18 commenti a “10 euro sulla fiducia”

  1. Paolo dice:

    Quasi mi ero convinto. Ma quando ho aperto la pagina di PayPal per effettuare il versamento e ho visto che il conto era intestato a “Editoriale Il Fatto” ho chiuso il browser.

  2. andrea61 dice:

    Bravo Michelino, quando c’é mamma Rai ti piace il mercato che ti permette compensi milionari. Ora che sei in proprio peró dovresti avere il fegato di fare l’imprenditore mettendoci tutt i soldi necessari, che hai, senza fare la questua tra i telespettatori anche perché cosí dai l’idea di non essere il promo a crederci veramente a preferisci paracularti con i soldi altrui. Mi stupisco che i fondatori del Fatto ti seguano in questa furbata visto che loro hanno avuto il coraggio imprenditoriale di metterci i propri soldi.

    un addio da un elettore che ti aveva votato per mandarti a strasburgo e ti ha ritrovato invece in tv

  3. Giancarlo dice:

    Che il Fatto sia coinvolto nell’operazione lo sanno tutti quelli che sanno che esiste un giornale chiamato il fatto quotidiano. Che Santoro e Travaglio siano compari non mi sembra un segreto. Ognuno e’ libero di mollare o meno i 10 euro (io non lo faro’), ma sostenere velatamente che sia una faccenda alla Vanna Marchi mi sembra un tantino esagerato. Ve lo meritate Bruno Vespa, lui si che e’ trasparente.

  4. pierluigi tolardo dice:

    No,10 euro e’ niente e tutto e’ trasparente probabilmente ce la fara’,in fondo e’ il prezzo di 2 numeri di un periodico. Pero’ oggi anche 10 euro sono qualcosa, i suoi aficionados non hanno mai pagato e sul web le news nondimeno pagano ancora, ce la fara’ ma molto meno di quello che spera.comunque gia’ 100.000 adesioni sarebbero un successo.

  5. Fabrizio dice:

    …caro Michele è molto comodo intraprendere con i soldi degli altri. RICCO QUESTUANTE mettici i soldi della liquidazione RAI.

  6. massimo mantellini dice:

    Beh Pierluigi,
    pero’ che l’Associazione Servizio Pubblico abbia un presidente (Giulia Innocenzi) e che lei sieda nel CDA della società che finanzia il programma lo potevano scrivere sul sito no?

  7. mario siniscalchi dice:

    neanche 10 centesimi, grazie

  8. Lloyd dice:

    Mah, avrete anche ragione voi a fare tutti questi distinguo, non so.

    Per quanto mi riguarda, un programma assai popolare, e ostracizzato dalla televisione di stato solo perchè inviso al governo, per la prima volta ha la possibilita’ di rompere le tradizionali barriere all’accesso del settore televisivo.

    Se dovesse avere successo, ritengo saremmo di fronte a un precedente fondamentale, in grado di cambiare per sempre gli equilibri esistenti perchè a quel punto qualsiasi altro programma potrebbe seguirlo invece che sottostare ai diktat di rete.

    In tutto cio’ mi pare che poco contino le considerazioni su Celentano e la qualita’ attesa del programma (come si discuteva sempre qui in un post precedente) e ancor meno presunte accuse di scarsa trasparenza. Tanto piu che se Santoro avesse voluto semplicemente “guadagnarci”, avrebbe potuto comodamente godersi il solito contratto multimilionario con la7 o con la stessa Rai.

  9. se-po dice:

    Invece di richiedere un pagamento per accedere alla puntata del programma (tramite Sky o web), Santoro chiede una sottoscrizione, tra l’altro volontaria.
    Probabilmente scapperà coi $oldi, e la trasmissione sarà con la povera Giulia Innocenzi da sola in uno studio fatiscente e una sola telecamera.
    Oppure riuscirà veramente a creare un nuovo programma / polo televisivo, magari anche rimettendoci dei soldi (per l’ostracismo delle agenzie pubblicitarie e dei canali tradizionali).

    Se poi riuscirà a creare qualcosa di nuovo e farci un profitto, tanto di cappello, ma non credo sarà per quei 10 euro (ci dovrà mettere qualcosa di suo).

  10. pierluigi tolardo dice:

    Si,era meglio se lo scrivevano Massimo,sono d’accordo ma del resto se e’vero che Santoro e’ Santoro finira’ col litigare conquelli del Fatto e cacciare Giulia.

  11. rastapablo dice:

    esistono persone che hanno dimostrato di poter meritare la nostra fiducia, ma sembra che di questo la gente possa benissimo farne a meno. tutti preoccupati a cercare un motivo con il quale lasciare agli altri l’onere di cambiare il sistema, quando a parole tanto si spendono per denunciarlo.
    mantellini, seguo ogni giorno questo suo blog, ma a volte le sue posizioni sono molto strane (però il blog è suo e io sono solamente un ospite che dice quello che pensa grazie allo spazio che mi concede)

  12. L1 dice:

    peccato quel paragone a sproposito col suicida nordafricano, troppo stridente. e’ solo una questione di forma, ma l’ho trovato davvero fastidioso. possibile che nessuno tra i suoi collaboratori l’avesse rilevato? un infortunio, secondo me.

  13. Sergio dice:

    Per cose del genere penso sia meglio tirare su i fondi con kickstarter (o simili) piuttosto che chiedere la carità.

    Tra l’altro, l’operazione è a scopo di lucro?

  14. Claudio dice:

    Mi assale un dubbio.

    L’informazione di qualità merita un compenso? Se si è giusto, almeno per chi ha versato il danaro, sostenere l’idea di – servizio pubblico –

    Però c’è un problema di fondo, evidenziato anche nelle parole di un Santoro tentennante che deve leggere quello che pensa, chi decide il palinsesto? Se, come dice Santoro, sarà una televisione libera, di tutti, dovrà toccare tutti i problemi e qui mi pare che Santoro abbia dimostrato più volte di avere degli accanimenti che hanno portato a sviare sui veri problemi del paese.

    Non lo so, io non ho dato nulla e darò solo dopo aver visto la prima puntata, com’è fatta, di cosa parla ecc.

    Credo che una visione gratuita dalla puntata pilota sia d’obbligo. Qualsiasi imprenditore che si rispetti e fare informazione è un affare come un altro, non credo che Santoro e soci lo facciano per motivi filantropici, deve poter essere saggiato dal pubblico.

    Pagare così sulla fiducia mi sembra da dilettanti. Che senso ha chiedere dei soldi? Un po’ come dire: io rischio ma rischiate anche voi con me.

    Ripeto lo trovo davvero poco efficace.

  15. diamonds dice:

    http://www.inrete.ch/cult/pittura/picasso/images_picasso/PicassoDonQuixoteSancho.jpg

    il fatto che il a palazzo chigi sieda da troppo tempo una sorta di Saw incruento e privo di qualsiasi etica non giustifica il dilagare della sindrome di Münchhausen(in particolare perchè,a quanto sembra,quando tutto questo finirà i deuteragonisti che abbiamo visto in scena questi anni saranno risultati alla resa dei conti non determinanti.Con la possibile eccezione di luttazzi,a dire il vero)

    http://music.philtanner.com/Paolo%20Nutini/These%20Streets/03%20Rewind.mp3

  16. Nessunomipuogiudicare dice:

    I soldi , …..dopo.

    Prima dovrà fare come fanno tutti quelli che si “spendono” nella rete ,investendo del proprio.

    Poi chi vorrà seguirlo farà le donazioni che crede.

  17. Marco dice:

    Hanno aggiornato il sito con un video di Giulia Innocenzi che spiega come mai le donazioni andavano a Il Fatto: erano di fretta.

  18. kurtz_zuzhendher dice:

    ma voi meritate davvero Matrix, Ballaro’ e compagnia bella :D