Il Post in questo momento apre con un bellissimo pezzo di Ivan Carozzi dal titolo “Non ho mai visto il mare”.

12 commenti a “Internet è di tutti”

  1. Jitsu Mu dice:

    Bellissimo il post e anche il tuo titolo

  2. Paolo dice:

    Sarà di tutti ma sta veramente male il tipo

  3. P.G. dice:

    Bello, e bello il titolo, che la dice lunga. Ma a questo tipo va tolta la libertà d’espressione: non se la merita.

  4. Ernesto dice:

    E bravo il censore P.G:, ovviamente saresti tu a decidere chi lo merita o meno dall’alto della tua democratica sapienza.

  5. Caneta dice:

    Sto tizio pensa di vivere in un mondo che non esiste…

  6. /plb dice:

    ma io non la farei tanto lunga,
    se guardate il blog del tipo vedete che è seguito da 4 gatti…
    e tutto questo clamore aumenterà il numero delle visite solo per un paio di settimane.
    fa più danni un Beppe Grillo…

  7. Marco[n] dice:

    All’inizio pensavo fosse il solito nazistucolo ignorante. Poi ho letto una frase rivelatrice: “dichiara di non avere mai avuto una donna né rapporti intimi”…

  8. Tom dice:

    Caso psichiatrico e non politico, peró il tizio ha la struttura mentale per diventare un cattedratico. Il suo agire é un semplice difendersi da una realtà che non comprende e di cui ha paura. É un bimbo terrorizzato però proprio per questo forse pericoloso.

  9. Marco dice:

    La foto degli occhi va bene per la locandina di un film.

  10. Claudio dice:

    Al di là delle evidenti turbe del tipo… ma è solo una mia impressione o assomiglia a Neri Marcorè?

  11. gregor dice:

    Internet è di tuttti, ma va usata con responsabilità.. potrà scrivere quello che vuole questo personaggio ma è responsabile di quello che dice.. quindi è giusto che lui paghi per e stronzate che scrive. hitler è venuto fuori così.

  12. P.G. dice:

    A parte che ovviamente approvo quel che dice gregor, cioè che il tipo dev’essere ovviamente perseguito per i suoi eventuali reati ancorchè di opinione, visto che tali reati esistono nel nostro ordinamento.
    E sì, penso che nel caso specifico, come dice Ernesto, una censura ci stia tutta. E per un motivo molto semplice: chi invoca e giustifica teorie e prassi di questo tipo – per usare un eufemismo: “antidemocratiche” – per prima cosa dovrebbe essere privato delle libertà che offre una democrazia liberale. Così poi dopo magari ci pensa un po’ su, ci riflette, magari chissà, cambia idea. No, contro Voltaire, non sarei disposto a morire per difendere la libertà di espressione di questo essere.