Antonio DIni ha provato il misterioso CR-48.
Conclusione: Chrome OS è bellissimo, è molto potente (soprattutto in prospettiva) e apre la via a molteplici suggestioni. Peccato però ancora sia molto giovane e poco maturo, anche per via del tipo e del numero di servizi esistenti in rete. È il futuro? Non lo so. Mi sono divertito a usarlo? Certamente. È un chiodo sulla tomba di Windows? Certo…
Aprile 10th, 2011 at 17:15
Un chiodo sulla bara, semmai?
Aprile 10th, 2011 at 17:33
Metteteci dentro anche Google e le sue gratuità:
http://edue.wordpress.com/2011/03/01/it-was-a-bug-davero/
Se serve il martello…
Aprile 10th, 2011 at 18:04
ChromeOS.. chissà, se sarà un chiodo spuntato o la martellata finale non lo possiamo dire. L’idea non è affatto nuova, ma è sempre così nell’informatica, spesso le stesse idee circolano per molto tempo, ma diventano mature e applicabili su larga scala solo quando maturano determinate circostanze.
Secondo me per questo progetto sarà fondamentale che le applicazioni dispongano di un meccanismo di caching / sincronia locale perfetto e trasparente all’utente. Non è pensabile che possa funzionare esclusivamente online. E purtroppo le applicazioni di Google mi pare che facciano ancora acqua da questo punto di vista..
@mORA: riguardo al tuo link, mi risulta che i 150.000 account siano stati sospesi per un paio di giorni, mentre risolvevano il problema, e poi i dati sono stati ripristinati. Alla fine c’è stato un comunicato sul blog di GMail che ha spiegato l’incidente e come ne sono venuti fuori. Va bene criticare G., non siamo obbligati a credere a tutto quello che dicono, (backup su nastri.. senza che ne avessero mai parlato prima? E come faranno con le cancellazioni?), ma facciamolo in modo corretto.
Aprile 10th, 2011 at 21:57
A parte il fatto che se i mie dati sono nella nuvola, e il mio account fosse sospeso un paio di giorni, io mi sporcherei la fedina penale (48 senza i miei dati, e non parlo di posta, parlo di tutto), quel link in realtà era il seguito di questo:
http://edue.wordpress.com/2010/12/16/ricca-e-vecchia/
Metteteci dentro anche Google e le sue gratuità.
Aprile 10th, 2011 at 23:32
Tra Le macchinine elettriche e questo ti stai giocando la reputazione. Ma con che infrastruttura lo fai girare?
Aprile 11th, 2011 at 00:37
se è per questo tutti dicevano che Buzz, Wave e porcate varie erano la fine di Facebook. Io ci andrei molto piano con gli entusiasmi. Per dire, l’affidabilità di Android è ancora tutta da dimostrare, e poi si parla mettendo sullo stesso piano un SO client, come Windows, con uno cloud. Magari prima di sporcarci la bocca aspettiamo Windows 8.
Aprile 11th, 2011 at 06:27
“Vi sfidiamo a fare altrettanto utilizzando un libro di carta sotto il sole a picco del mezzogiorno di New York o di qualsiasi altra parte del mondo”. – Antonio Dini (sulla leggibilita’ di iPad): http://www.youtube.com/watch?v=2tc03_lvV4o&feature=player_embedded
Never underestimate the power of a Reality Dinistortion Field.
Aprile 11th, 2011 at 07:14
L’articolo evidenzia una serie di difetti del prodotto. Però -ovviamente – viene riportata la frase dove si parla di “chiodo sulla tomba di windows” e sto chiodo viene pure messo nel titolo.
Tendenzioso.
Aprile 12th, 2011 at 18:26
Metteteci dentro anche Google e i suoi pagamenti:
http://blog.quintarelli.it/blog/2011/04/a-google-non-piace-tamara-de-lempicka.html
Il chiodo lo offro io.