Ora i possessori di Kindle possono prestare i propri libri elettronici ad altri utenti. Ottima idea. In disprezzo alla idea di duplicabilità digitale i testi prestati (periodo massimo 15 gg) scompaiono dalla nostra libreria, esattamente come se fossero di carta, per ricomparire a prestito concluso. E questa per lo meno nel prestito fra amici è una cretinata. Apre però alcune ipotesi di prestito piu’ ampio (per esempio un editore che presta un testo prima dell’acquisto) interessanti.

19 commenti a “La tecnica del finto tonto”

  1. S. dice:

    Non è il farlo scomparire dal tuo dispositivo il problema principale, due mesi fa dicevo http://essepunto.it/2010/10/amazon-propone-il-noleggio-degli-e-book/

  2. tuttoBeneGrazie dice:

    no, l’aggiunta cerchiobottista nooo :) Comunque a me pare ragionevole che il libro torni nella libreria di chi l’ha acquistato. Se no sarebbe un regalo. I miei libri si chiamano pietro.

  3. massimo mantellini dice:

    @tuttoBeneGrazie, la scemenza secondo me e’ che il libro scompaia dalla mia non che torni a fine prestito. (l’aggiunta dipende solo dal fatto che c’erano cose che non avevo considerato ;)

  4. Andrea dice:

    A me tutto il sistema non sembra affatto una cretinata..

  5. wlyit dice:

    sarebbe interessante se il prestito fosse svincolato dal numero dei giorni.

  6. Fabrizio dice:

    Son passati 10 e passa anni dal RIO mp3 e finalmente l’industria dei media si sta avvicinando all’industria normale; senza paura.
    Comunque hanno buttato 10 anni.

  7. massimo mantellini dice:

    La gestione elettronica del prestito potrebbe essere molto ampia e varia e magari lo diventerà. Per esempio gli editori potrebbero “far sfogliare” i propri testi esattamente come accade in libreria, oppure si potrebbe consentire un prestito limitato ad una cerchia sociale predefinita, oppure si potrebbe abilitarlo solo per i testi pubblicati da almeno un certo tempo…

  8. monossido dice:

    tristemente leggo commenti non scandalizzati…ci rendiamo conto che così si rendono vani anni di innovazione e rivoluzione digitale?

  9. ArgiaSbolenfi dice:

    Mante, é lo stesso Kindle (o qualsiasi dispositivo dello stesso tipo) con i suoi DRM ad essere in “disprezzo della duplicabilità digitale”. Quindi se si accetta questo principio si accetta anche tutto quello che ne consegue. Poi non capisco perché la musica dovrebbe essere “liquida” e la letteratura invece no.

  10. massimo mantellini dice:

    @Argia, pero’ questa è una eccezione ( ed un passo comunque positivo)

  11. S. dice:

    Anche il lasciar sfogliare gli ebook in libreria l’avevo ipotizzato come un vantaggio competitivo (http://essepunto.it/2010/08/il-grande-errore-di-barnesnoble/).

    Avevo anche pensato ad una soluzione come certi tipi di noleggio DVD, tu ti abboni a 10 libri e 10 libri sono sempre nel tuo e.reader. Quando ne finisci uno (o lo abbandoni perché non ti sfagiola) lo “rendi” ed in automatico te ne arriva un’altro. Dalla tua lista o reputato interessante in base al tuo passato di lettore (come AudioScrobbler). Se un testo ti interessa particolarmente lo acquisti normalmente. Per gli editori sarebbe l’ideale anche per valutare e far scoprire nuovi autori.

  12. GamberoVerde dice:

    ot
    intanto il brasile fa l’amore con cesare battisti
    http://bit.ly/brasile

  13. Angelo M. Buongiovanni dice:

    Mah, se voglio prestare un libro presto quello di carta. Ma in realta’ sono talmente tante le cose che mi sembrano fastidiose dei libri elettronici che continuo a preferire leggere quelli tradizionali.

  14. Pier Luigi Tolardo dice:

    qualche volta li ho prestati e non sono tornati e qualche volta il contrario(devo ancora restituire quelli della biblioteca dell’università), un dispotivo del genere me lo merito e, comunque, è un passo avanti.

  15. nicola dice:

    Non ci siamo proprio. Dove starebbe la peculiarità del digitale? Perché dovrei spendere soldi ed energie per fare le stesse cose che faccio con la carta?

  16. Sir Robin dice:

    Tutto considerato, a me pare una sciocchezza, nè più nè meno. Vero è che si sta discutendo di Kindle e di libri elettronici, quindi, a suo modo, è una sciocchezza che ha funzionato, imho.

  17. Sergio dice:

    Direi che apre prospettive anche per le biblioteche.

  18. Giancarlo dice:

    @Sergio: scusa, ma non capisco. Le biblioteche prestano libri da sempre, il fatto che ora Amazon, bontà sua, consenta a chi ha comprato un libro di prestarlo che prospettive apre per le biblioteche?

  19. LivePaola dice:

    Q: Is lending available internationally?
    A: At this time, Kindle book lending can only be initiated by customers residing in the United States. If a loan is initiated to a customer outside the United States, the borrower may not be able to accept the loan if the title is not available in their country due to publisher geographical rights.