Io non ho niente di particolare contro Enrico Mentana. Anzi direi proprio nulla. Gli riconosco anzi un grande talento televisivo, modellato in anni di presenza sugli schermi, ed un approccio giornalistico ad un prodotto vecchio come il TG meno antico di quasi tutti gli altri. Non mi meraviglia nemmeno la sua inadeguatezza digitale, quel senso di fastidio, celato a fatica, nel mescolare le proprie parole a quelle di chiunque altro. So perfettamente che è complicatissimo per qualsiasi personaggio pubblico utilizzare i social media, ho la massima comprensione per chi non abbia voglia di misurarsi con la marea ribollente di legami deboli (e spesso molto violenti) che un account Twitter o un profilo Facebook avvicinano alle persone famose. Così non ho biasimato a suo tempo la chiusura del suo profilo Twitter annunciata con sdegnati squilli di trombe: penso che nessuno sia obbligato a fare niente online ed ho molti amici, molto meno noti e meno al centro dei riflettori di Mentana che hanno smesso di usare Twitter per le medesime ragioni.

Ora in questi giorni ho visto decine di articoli e tweet e post su una risposta che Enrico Mentana ha dato ad un commentatore del suo profilo FB: noto molta ammirazione al riguardo, molti sorrisini compiaciuti, molti “eccoti sistemato”, molta sottolineatura della feroce concisione giornalistica di Mentana. Così, a questo punto, a proposito di quella risposta, vorrei dire due cose che esulano del tutto dall’ammiratissimo neologismo webete che tutti vanno ripetendo dandosi di gomito su Internet.


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La prima, banalmente, è che quella è una risposta violenta e vergognosa. È strano che nessuno abbia avuto voglia di sottolinearlo. Nel giro di poche righe Mentana scrive ad uno sconosciuto che è un idiota, decerebrato, grufoloso e webete. Poco o nulla conta il contesto ed i toni del commento a cui il giornalista risponde. Anche fossero stati differenti, anche fossero stati offensivi e diffamatori (non lo erano) quella sarebbe stata comunque una risposta violenta e vergognosa.

La seconda riguarda il coro di approvazione che l’ha seguita, gli articoli sui giornali, la ola di colleghi e sconosciuti che sui social network hanno celebrato il grande giornalista che infine reagisce all’idiozia imperante sbottando contro l’imbecille di turno. L’idea assurda per cui uno sfogo del genere possa essere una notizia, la necessità di dedicare pagine di giornale al Mentana scatenato che offende il povero webete (un individuo in carne ed ossa con un nome ed un cognome esposto al ludibrio generale), sono la dimostrazione che la violenza della Internet italiana è di tutti, riguarda tutti, colpisce tutti.

Se Mentana non fosse un utente dell’universo digitale casuale forse, negli anni e con la pratica (quella stessa pratica che gli ha consentito di diventare una star della TV), avrebbe imparato a non rispondere agli attacchi, o a farlo con toni adeguati, ma ripeto, nessuno lo pretende, è difficile e richiede energie che possono essere impiegate altrove. E francamente, di tanto in tanto, i nervi in una giornata storta saltano a tutti.

Ma il compiacimento diffuso per la sua uscita sfortunata quello no, quello è un segno dei tempi e di una incultura che continua a considerare Internet un ring per boxer suonati, che considera privilegi, rendite di posizione o gerarchie come normali: noi da una parte e la marea impalpabile degli imbecilli dall’altra. Se c’è invece una cosa che Internet ci ha insegnato in questi anni è la sorpresa per le opinioni altrui, l’educazione alla loro congruenza e in tutti i restanti casi (che sono la grandissima maggioranza) la capacità di sorvolarle o tenerle lontane. Per non dire delle mille volte in cui noi siamo stati l’imbecille di qualcun altro e alla fine – guarda un po’ – non è successo niente di che. Una palestra di umiltà che mi sentirei di consigliare a tutti.

32 commenti a “Le offese di Enrico Mentana”

  1. Angelo Ghigi dice:

    Dai una occhiata al P.S. del post https://www.facebook.com/enricomentanaLa7/posts/10153983411112545
    Non cambia la sostanza, ma da una ricostruzione piu’ veritiera su quel che e’ successo

  2. rosa dice:

    Grazie Angelo, seguo Mentana e sapevo che il “contesto” era quello. Ed è per questo che non condivido quanto scritto da Mantellini che fossilizza la sua analisi SOLO sulla (giustificatissima), reazione di Mentana.

  3. massimo mantellini dice:

    Grazie Angelo

  4. Shylock dice:

    Né un segno dei tempi né una specificità di internet: è semplicemente arroganza da Marchese del Grillo: io so’ io, evvoi nun siete un c@zzo.

  5. rosa dice:

    Da ciò si deduce che non ha letto nulla, si è solo limitato a scrivere per il gusto di farlo.

  6. Mauro Vianello dice:

    Siccome anche nel virtuale (e forse soprattutto nel virtuale) non c’è nulla di più virtuale del virtuale.. scusate il gioco di parole .. In questi casi, sono uno di quelli che a pensar male, forse ci azzecca .. e se tutto fosse architettato ad arte (botta e risposta) .. per la famosa …. tanto acclamata .. visibilità o acclamazione dei followers ??? Mah ….

  7. Paolo dice:

    però spesso e volentieri è meglio l’antico

    Considerando anche che da qualche anno alcuni espertissimi digitali stanno sistematicamente strombazzando (per ragioni partitiche) un allarmismo sconsiderato: una pericolosa massa di imbecilli commentatori che infesterebbe il web mettendolo in serio pericolo, non solo il web, anche il buon governo, imbecilli non all’altezza degli opinionisti professionisti. Una vera e propria chiamata alle armi, come l’ultimo commento di Serra.
    E questo è stato culturalmente devastante e propedeutico al passo successivo

    Il problema in USA non è solo rappresentato dalla quantità di armi disponibili, ma dal clima sociale schizofrenico

    ed è poi un attimo, un giornata storta..

  8. Mariano Giusti dice:

    Ha fatto bene.

    Questi imbecilli protofascisti analfabeti a forza di sparare cazzate, e grazie al fatto che non esiste il tasto”non mi piace” su Facebook, si sono già presi Roma e Torino, e presto il governo.

    Perché chissà che fine avrebbe fatto il m5s (così come i vegan, Salvini e quelli dell’omeopatia) se a ogni post, oltre a 10.000 like, si prendessero i meritati 100.000 dislike.

  9. Francesco dice:

    Non sono d’accordo. Mentana è un personaggio pubblico, ma anche un cittadino come gli altri che scrive su Facebook dal suo account o pagina privati. Se i toni dei c.d. webeti sono quelli, ovvero aggressivi e volti solo a insultare piuttosto che a dare un’opinione, non vedo perché Mentana non debba rispondere a tono. Sì, ha dato a un tizio del decerebrato. Quindi? Non è possibile pensare che tutte le opinioni abbiano lo stesso valore, perché non è così: non tutti sono competenti in una determinata materia, non tutte le opinioni si formano quindi dallo stesso background.
    Il mestiere di Mentana su Facebook non è fare il pedagogo, ma scrivere quello che gli pare ed essere ritenuto un genio o un coglione a seconda di quello che scrive. E se c’è una cosa che il web ha fatto, è aver dato la stessa possibilità a tutti gli altri, sia che essi scrivano in un commento o liberamente sul proprio profilo.
    Purtroppo aver dato visibilità a tutti ha generato violenza linguistica. Ma non è possibile dare la colpa a chi quella violenza la subisce e replica per le rime.

  10. Paolo dice:

    Mariano Giusti

    pensa che straordinario paradosso

    Il fondatore di Repubblica attacca Mentana rimproverandogli di essere troppo vicino a Beppe Grillo: “Il direttore del tg rischia di diventare un pericolo pubblico…”
    15/06/2012

    in questo caso, secondo dottrina: se Mentana avesse votato il m5s, chi sarebbe il protofascista analfabeta sparacazzate?

    e se Claudio Bettoni fosse elettore piddino: sarebbe la più bella commedia dell’arte: non tanto per chi è nel polverone ma per chi guarda, la distorsione cognitiva dell’osservatore, cioè noi.

  11. annamaria dice:

    A me il giornalista Mentana piace. Se devo guardare un TG mi rifugio nel suo, che considero in assoluto tra tutti il più onesto, completo e imparziale .Idem per i programmi di approfondimento, molto ben fatti.

    Penso però che quel brutto, spocchioso commento, se lo poteva risparmiare.E penso che ancor peggio di lui abbiano fatto i tanti, compiaciuti estimatori accorsi in suo sostegno.

  12. Davide dice:

    Grande Massimo!

  13. Alfredo dice:

    Al di là della critica al calzante semineologismo e a ciò che lo precede, noto inevitabilmente che lei trova il post al quale ha risposto Mentana “non offensivo”. E per forza di cose mi interrogo sulla sua appartenenza al “noi” o alla “marea”.

  14. sara dice:

    se sarebbe non se po senti!!!!…. povero congiuntivo :-(

  15. Mauro dice:

    Secondo me aveva in serbo la parolina e stava solo aspettando un’occasione per tirarla fuori…

  16. Arch Stanton dice:

    Totalmente in disaccordo.

    E’ ora di finirla con questo buonismo assoluto secondo cui l’essere imbecilli è solo una questione di punti di vista, come se la definizione stessa della stupidità non fosse altro che un prodotto dello scontro dialettico.

    Mi duole ribadire le parole di Eco che disse “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli” ed è grazie a chi “sorvola” che gli imbecilli continuano a parlare.

  17. Mariano Giusti dice:

    @Paolo

    non so cosa vota Mentana, ma se Claudio Bettoni scrive “terroristi” in luogo di “profughi”, “alberghi” in luogo di “CIE” e pensa che le banche siano delle onlus, ha le carte in regola per fare il ministro degli interni del prossimo governo 5 Stelle / Lega (arriverà, fidatevi che arriverà).

  18. Paolo dice:

    Mariano Giusti

    è già arrivato: si chiama Alfano

    la memoria è corta, e tutti i temi a cui fai riferimento sono esattamente quelli dei passati governi Berlusconi. E son riusciti a riciclarlo facilmente grazie appunto alla fiducia, con un trucco mediatico

    il primo rimaneggiamento del titolo quinto, è lo stesso Prodi a dichiararlo, è un favore del centrosinistra alla Lega (un partito di sistema per chi non se ne fosse accorto) così come l’attuale legge elettorale di Renzi, che vede tra i redattori lo stesso Calderoli

    o più probabilmente Claudio Bettoni è un ex elettore berlusconiano a cui Renzi e il PD stan facendo la corte per accrescere il consenso in calo, visto che quasi sicuramente verrà rimbalzato dall’elettorato più progressista

    il risultato è una gara tra PD e 5 stelle sul potenziamento esasperato degli strumenti di polizia e la compressione estrema della privacy dando quindi un controllo antidemocratico. Questo è un tema molto interessante che è oggetto di un referendum popolare svizzero (a settembre) e la discussione in Svizzera è molto molto interessante, e seria, tra favorevoli e contrari. E una TV pubblica imparziale, altro mondo rispetto al provincialismo protofascista di RAI e PD.

  19. Emanuele dice:

    Leggevo che nella provincia di Trento ci sono 1300 richiedenti asilo che hanno sistemato in appartamenti privati con contratti di affitto pagati dalle provincia stessa per favorire l’integrazione. Se il numero aumenterà vogliono ricorrere agli alberghi ma gli albergatori non sono molto disponibili perché durante la stagione invernale guadagnano di più con i turisti.

    Questo per dire che passare da hotel a 5 stelle a cie mi sembra ugualmente superficiale, la realtà è molto più complessa.

  20. PennaRossa dice:

    @sara

    “Se sarebbe” è corretto, nel modo in cui è stato utilizzato.

    Invece nel tuo “non se po senti” ci sono due errori. la doppia troncatura dialettale, che andrebbe scritta con l’apostrofo (po’) e (senti’)

  21. Isa dice:

    Applausi in piedi

  22. MarcoMat dice:

    ma qualcuno ha obbligato Claudio Bettoni (la povera vittima, stringi stringi) a sparare puttanate nel profilo di Mentana?

  23. davidev dice:

    Preferisco essere Mentana, possibilmente senza la testa di Mentana, piuttosto che quelli che preso atto dell’imperfezione loro e soprattutto degli altri intorno – si ritirano in disparte a dire cose sempre meditate ed intelligenti. Ci sarà sempre tempo per migliorare così tanto da far finta di essere quello che non sono

  24. Andrea dice:

    Mentana ha fatto bene: citando Funari “Se uno è stronzo, non je posso dì stupidino – si crea delle illusioni – je devi dì stronzo!”.
    Certi decerebrati, razzisti, co…, fintanto WEBETI si moltiplicano perché nessuno ha detto loro, al momento giusto, che stavano dicendo CAZZATE.
    Proprio così, CAZZATE. Perché un conto sono le opinioni, un conto è fare ipotesi, un conto è dire bugie e lanciare accuse inesistenti.

    Se davanti a un muro bianco, uno di questi geni asserisce che il muro è nero, io gli sputo in un occhio, perché non c’è differenza di codici che tenga, è proprio la presunzione di voler sparare una CAZZATA.
    Iniziamo a chiamare le cose e le persone con il proprio nome:
    RAZZISTA, EBETE, BUGIARDO, MANIPOLATORE, FASCISTELLO… invece di fare gli schizzinosi paventando una presunta superiorità morale che, inutile nella pratica, è pure tutta da dimostrare.

  25. Mariano Pietrobono dice:

    Al di là di condividere o meno il contenuto del tuo articolo, ne condivido certamente e pienamente il significato, indipendentemente dall’opinione che io od altri lettori possiamo avere del giornalista Mentana, soprattutto se si fa riferimento ad un evento drammatico come è stato quello che la popolazione colpita dal terremoto ha subito.
    Sono in disaccordo soltanto su un punto, che poi rappresenta il fulcro della discussione: a mio parere il web non coincide con i social network, anzi i social network ne rappresentano un parziale aspetto, visto che quotidianamente si riforniscono di link a quotidiani, forum e blog (più o meno attendibili).

  26. giovanni dice:

    sono molti a mostrare in rete quella ferocia che nella vita reale non riescono a tirar fuori, m è uno di questi

  27. annamaria dice:

    ‘Mi stavo giusto chiedendo se’.
    Il ‘se’ in questo caso introduce un’interrogativa indiretta: perfetto l’uso del condizionale.

  28. SteZ dice:

    Sono pienamente d’accordo con l’articolo. Fin troppo semplice è dire: “la ragione è la mia”.
    L’utente ha espresso un suo pensiero, certamente ricco di pregiudizi e luoghi comuni, ma in una maniera garbata e da una persona come Mentana, che nel ruolo di direttore del TG LA7 stimo molto, mi sarei aspettato meno violenza e più tolleranza.

    Lampante è che chi come Mentana trovandosi in una posizione di prestigio possa arbitrariamente decidere cos’è tollerato e cosa no, ricevendo il consenso e l’acclamazione dell’opinione pubblica.

    Questo fatto mi fa comprendere come sia semplice l’utilizzo della censura, quando si è in disaccordo.

  29. Gabriella dice:

    Magari ad una risposta sgradevole segue un minimo di autoanalisi.

  30. gfieramosca dice:

    Sono perfettamente d’accordo con Mentana

  31. Pampurio dice:

    Quanta piacevolezza avremmo in più nella vita, pur dura e piena di problemi, se fossimo tutti più gentili ed educati l’un con l’altro . A prescindere.

  32. Dino Sani dice:

    Per quel che mi riguarda questo post è uno dei motivi per cuo seguo questo blog.
    Nessun argomento puo e deve giustificare il ricorrere a degli insulti pubblicamente, tanto piu da un personaggio televisivo.
    Credo che lo “stile Gianni Morandi” sia molto piu utile alla comunità e profondamente educativo dell’usare “violenza verbale” contro un qualsiasi utente della rete, anche quello che consideriamo il piu ignorante.
    Il ruolo di “star” da molti privilegi ma dovrebbe dare anche molte responsabilita cui, questa volta, il buon Mentana si è sottratto. Forse nel suo p. S.avrebbe solo dovuto scusarsi…
    Grazie Mante.
    P.s.: eviterei di confondere la violenza verbale alto verso basso con quella basso verso alto…. non mi piace ma non è la stessa cosa