Oggi mi ha molto colpito un breve articolo di Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano. Nel pezzo (che non linko perché mi fa ribrezzo ma che non ti sarà difficile recuperare) se la prende con Filippo Sensi, il responsabile comunicazione di Matteo Renzi, la cui peggiore colpa secondo Scanzi sembra essere quella di essere brutto. Un po’ di analisi del testo.

1) Il titolo: “diversamente genio”

2) Incipit: “Questo bell’omino a destra si chiama Filippo Sensi. Renzi, che in questa foto aveva 2 anni e 74 chili in meno, lo ha scelto perché accompagnandosi a uno così può sembrare figo persino lui.”

3) “Perché Sensi non è solo bello e democratico: è pure bravo. Bravissimo. Anzi un genio.”

4) quel figaccione di Sensi

5) L’avvenente Sensi

Sembra insomma che le caratteristiche fisiche di Sensi siano in qualche misura rilevanti, il che in effetti talvolta accade, per lo meno dalle parti di un certo giornalismo italiano da osteria che si ripete con esattezza da destra a sinistra.

Ora, incidentalmente, un pezzo con toni del genere (per quanto ambiguamente ironici) normalmente verrebbe cassato da qualsiasi giornale normale nel mondo. Se Scanzi insomma non ci arriva, se non capisce che le offese gratuite sono la moneta di scambio dei peggiori, forse il sito che ospita le sue opinioni potrebbe ragionare al suo posto (non tanto sui rischi legali ma quanto su più immediate ragioni di etica editoriale) ma nemmeno questo è avvenuto.

Quindi la domanda successiva è: come mai provocatori come Scanzi hanno così ampio spazio in Italia? Perché da noi accade ciò che altrove sarebbe inconcepibile? Per quale ragione gente simile, invece che essere silenziosamente ignorata, viene costantemente invitata in TV in programmi nei quali – evidentemente – la cafonaggine ostentata da limite si trasforma in valore? Perché per esempio un talk show come Ottoemezzo – che ospita da tempo Scanzi regolarmente a discutere di tutto – non percepisce come un proprio svilimento personale la sua presenza?

Ovviamente non vale solo per Scanzi: come è noto l’Italia ha un vasto parterre di provocatori professionali che animano gli spettacoli del prime time serale, il che fa sospettare esista un disprezzo molto solido e molto vasto per l’intelligenza degli spettatori.

Di sicuro le esigenze di audience hanno un ruolo rilevante ma temo non si tratti solo di questo. Il punto non è sperare di sollevare gli ascolti col tipo strano di turno quanto tenere così poco alla dignità del proprio lavoro da accettare compromessi al ribasso ogni volta maggiori.

Io non penso che il sistema editoriale italiano sia in mano a una massa di coglioni. Penso che i nostri peggiori istinti e le nostre mediocrità siano ormai placidamente e per tutti il target medio di gran parte dell’editoria italiana, specie di quella televisiva e web.

I vari Scanzi o Freccero, Sgarbi o Travaglio sembrano così essere quello che ci meritiamo, ma non è solo questo il problema. Il problema vero è invece quello ben più vasto e grave di una disgregazione dei valori etici della comunità. Che non riguarda solo il giornalismo ma tutto quanto. Una comunità che ogni volta abbassa di una tacca le proprie difese nei confronti della stupidita e dell’arroganza, della violenza verbale e della maleducazione.

L’Italia è un paese che sembra ormai placidamente senza difese immunitarie verso i peggiori dei suoi. E tutto sommato sembra non importagliene granché.

41 commenti a “Scanzi e la comunità”

  1. Emanuele dice:

    Non ha detto niente dei suoi piedi?

  2. Antonio dice:

    Complimenti, Massimo, di cuore e di testa.

    Meno male che c’è ancora qualcuno, come lei, che non abbassa la guardia di fronte a questi pugili d’accatto.

  3. keper dice:

    Per carità decisamente caricaturiale, ma sul contenuto nulla da dire? Sui giornalisti fedelissimi che fanno parte del suo gruppo nulla da dire? Questa è una cosa comune nel giornalismo estero?

    Però sappiamo che ti viene difficile criticare il governo.

  4. massimo mantellini dice:

    @keper no, francamente il contenuto (che poi è un pretesto visto che l’articolo era di un’altra giornalista de Il Fatto) non mi colpisce più di tanto, tutte cose già sentite mille volte. Quanto alla mia difficoltà a criticare il governo francamente non mi ci ritrovo ma comunque ok

  5. dmitri dice:

    Povero Brunetta, arrivato troppo presto, quando i buoni ancora potevano sbeffeggiare i cattivi… ah no, è ancora così.

  6. miltonduff dice:

    Invece il task trasmesso da Sensi alla truppa di incursori social “Proviamo a MENARE Di Battista sul discorso della Libia ricordandogli l’Isis” è zero provocatorio, perfettamente etico e politicamente corretto.

  7. emmecat dice:

    se avesse scritto “Proviamo a menare la Raggi sul fatto che ha le orecchie a sventola”, oppure “Proviamo a menare Vito Crimi sul fatto che è ciccione” allora sì che sarebbe stato allo stesso livello di Scanzi
    Se il problema è l’uso del verbo “menare”, non mi pare che sia un grosso problema. chi è che non usa termini del genere o anche peggiori in contesti privati o di lavoro.
    il punto è invece che un sedicente giornalista, peraltro di grande successo, scrive un articolo in cui tenta di screditare politicamente qualcuno deridendo il suo aspetto fisico. è questo lo squallore a cui ormai ci hanno abituati

  8. Tocqueville dice:

    Le sue venustà invece sono degne di un A pollo starnazzante!

  9. Felice Invernici dice:

    Buongiorno. Il commento è interessante, anche se non nuovo poiché non nuovo è, ahimè!, questo deriva del linguaggio giornalistico, e non. Vorrei però far notare che Scanzi ha scritto quel commento sul suo blog personale (certo, ospitato dalla testata) e quindi, in un certo senso, può esercitare anche un altro tipo di scrittura, più sarcastica e dissacratoria – la chiamano “satira – , è nel suo diritto, o sbaglio? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa. Grazie mille.

  10. mORA dice:

    Quindi la domanda è “perché Il Fatto non cambia linea editoriale passando dal target della materna a quello della prima elementare”?
    Quelli che per anni hanno avuto la rubrica Grillo Docet in prima, ed in questa la riproposizione della sua “famosa battuta” su Rosy Bindi neo ministro della salute “adesso con tanti medici a disposizione ci potranno finalmente dire che cazzo è”?
    Ah, beh…

  11. massimo mantellini dice:

    @felice non ho idea se il pezzo sia uscito solo sul sito o anche su carta, in ogni caso il Fattoquotidiano.it è una testata giornalistica con un direttore responsabile. Per il resto certo, se per lei è satira ok. A me sembra che Scanzi utilizzi questo registro “satrico” usualmente

  12. Felice Invernici dice:

    @massimo mantellini, no, per carità! Quella non è satira! Ci mancherebbe! Usavo il termine “satira” ironicamente. Credo venga usata in tribunale dagli estensori di detti articoli per difendersi quando vengono querelati.

  13. Alex dice:

    Molto d’accordo, e ci potevi mettere dentro pure Rondolino, ah già quello è renziano, sorry.

  14. Andrea dice:

    E come ogni volta che critichi un idolo della ggiente, che sia un “giornalista” del fatto o un grillino, subito parte la domanda: “ki ti paga!!1!??1”

  15. Bernardo Romiti dice:

    Non ho capito l’ultima frase; mi sembra che manchi un verbo ma non vorrei fare una gaffe…

    Per il resto sono totalmente d’accordo con Lei. La cosa migliore è non seguire questi giornalisti e non fargli pubblicità.

  16. william dice:

    Condivido pienamente quanto da lei scritto. E alcuni commenti che leggo non fanno altro che darle ragione.

  17. Bernardo Romiti dice:

    PS: Ho riletto per la sesta volta la frase e la ho capita, è completa; non tenga conto del commento precedente e mi scusi.

  18. Davide dice:

    Scusi se mi permetto, ma il signor Sensi insieme a tutta la comitiva (Renzi, Boschi e compagnia bella), trattano OGNI giorno gli italiani come dei cretini, ci insultano, ci derubano, ci sviliscono…e noi dovremmo avere anche rispetto? Ma mi faccia il piacere e tiri in dentro la lingua!

  19. fabio dice:

    Pensa che i tuoi eroi (dibba, dima, tavernella, fiko, hopersogliscontrinilombardi) si arricchiscono con i cretini …

  20. giacomo dice:

    si è dimenticato di Rondolino

  21. Domenico dice:

    credo che il commento di Davide sia la prova decisiva sulle conseguenze di questo tipo di giornalismo ed informazione: la gente finisce per vivere in un mondo parallelo costruito da chi getta fango

  22. frank dice:

    Magari certa indignazione sarebbe stata utile gradita quando quello là se ne usciva con le battute (si fa per dire) sulla donne più bella che intelligente. ma allora, da parte dei garantisti integerrimi che furono Berlusconiani e oggi sono renziani, come Giulianone e la sua corte dei miracoli, si sorrideva, anzi, ci si levava il cappello davanti al real Life conte Mascetti, e si faceva un bel tie! all’antipatica sinstroide. troppo facile ora gridare alla barbarie, quando il cafone non è piu quello che ti invita a cena.

  23. Giuseppe Zagra dice:

    Bravo, concordo parola per parola ! Aggiungerei “La gabbia”e il tanto osannato Crozza.

  24. MissFisherman dice:

    Scanzi prova sempre a imitare Cruciani… ma non ci riesce.

  25. leonardo da udine dice:

    se il problema sono scanzi o freccero le lascio papà boschi e la figliola esempi di onestà e coerenza

  26. diamonds dice:

    Scanzi ha il diritto di essere criticato come tutti (mi sarebbe piaciuto che qualcuno avesse notato che quando si è spinto a profettizzare gli esiti delle ultime amministrative specificando che lui non può sbagliare mai neanche a volerlo, a dimostrazione forse del fatto che nemmeno si prende troppo sul serio, abbia pescato parecchi granchi ). Il cattivo gusto non e` un`esclusiva di nessuno. E grazie al cielo lui non è Cruciani

  27. Luciano dice:

    I giornalisti si abbassano a queste porcate che non trovi neanche a RADIO SERVA solo per vendere…..comunque non si può subire……altrimenti ti mangiano…

  28. annamaria dice:

    @leonardo da udine dice:
    agosto 6th, 2016 at 16:30
    ‘se il problema sono scanzi o freccero le lascio papà boschi e la figliola esempi di onestà e coerenza.’

    Già: ma loro, quando istigano al suicidio, lo fanno con uno stile, con una sobrietà, con una soavità del tutto incomparabili allo stile volgare e sgradevole dello Scanzi.
    Orsù, @Leonardo, come fa a non capirlo?

    giacomo dice:
    agosto 6th, 2016 at 12:56
    ‘si è dimenticato di Rondolino’

    Ma no che non se n’è dimenticato.
    Il Rondolino appollaiato su tutti gli innumerevoli trespoli televisivi, intento a proclamare, ad ogni ora del giorno e della notte, da sobrio ed elegante commentatore qual è ( mica come quel buzzurro dello Scanzi) che il popolo di Grillo (pressappoco 10-11 milioni di persone) è fatto di nazi-fascisti allo stato puro, lui-il Mantellini- quel Rondolino lì lo ama, lo apprezza, lo gratifica del suo affettuoso e carezzevole silenzio-assenso.

    Giuseppe Zagra dice:
    agosto 6th, 2016 at 14:02
    ‘Bravo, concordo parola per parola ! Aggiungerei “La gabbia”e il tanto osannato Crozza.’

    Giusto. Erdogan si affretterà a prendere appunti.

  29. massimo mantellini dice:

    @annamaria, visto che li ho a portata di mano, perché li facevo notare a qualcuno stamattina, ti metto due link a quello che penso di Rondolino (lo so che con gente come te che parla degli altri a caso e senza conoscerli non serve ma sono gentile e te li faccio notare lo stesso)

    https://t.co/DFx5s00nQY
    https://t.co/u90G4LOjLU

  30. Carlo dice:

    A proposito di provocatori, ti sei dimenticato di questo qua https://twitter.com/frondolino/status/761491283638685696

  31. Carlo dice:

    e pure di questa qua
    https://twitter.com/lauracesaretti1/status/618738518282641408

  32. DinoSani dice:

    Forse si può semplicemente evitare di leggere i blog che non ci interessano….attento Mante che rischi se continui così … ;)

  33. annamaria dice:

    Non seguo Twitter.
    Ok, prendo atto che Mantellini non apprezza molto il simpatico Rondolino: è già qualcosa e lo ringrazio per la gentile segnalazione.
    Ma forse apprezza Jacopo Iacoboni…Ahi ahi…

  34. Luca Risso dice:

    Fenomeni cone Scanzi e direi lo stesso Fatto Quotidiano esistono in quanto ai tempi del Cavaliere facevano comodo e anzi erano blanditi e coccolati dalle loro attuali vittime opportunisticamente. Protestare ora? Inutile.

  35. Alessandro dice:

    L’ultima frase è verissima. Lo dimostra il fatto che sopportiamo un presidente del consiglio inetto, vanaglorioso, profondamente incapace. Ce lo meritiamo, è vero. Come meritiamo Scanzi, Travaglio ed altri che rappresentano gli anticorpi (che piacciano o meno) alla pletora insopportabile di giornalisti leccacelo (oggi di Renzi, ieri di Berlusconi) che infestano l’Italia. Il giornalismo di cui parla lei (tranne in rari e luminosi cadi) in Italia non esiste, perché il potere lo combatte (vedi il siluramento di Bianca Berlinguer).

  36. gabriele dice:

    L’ironia probabilmente non sa cosa sia.Niente male, nessuno è perfetto pero’ niente prediche per cortesia….destrorso..

  37. Marco[n] dice:

    Bellissimi i commenti che, come sempre, invece di rispondere nel merito sono tutti un “E lui allora?” “E l’altro?” mancando peraltro il punto completamente, visto che qui si critica l’attacco sulle caratteristiche fisiche, non sulle idee politiche o sull’onestà o quant’altro.
    Roba che una volta si vedeva solo all’asilo, ma qualcuno è fiero di essere rimasto a quel livello.

  38. Carlo dice:

    @Marco: rileggi il post genio. Si fa riferimento non solo all’attacco sul fisico ma anche ai provocatori alla Sgarbi ecc. Prima di fare critiche da professorino almeno assicurati di aver capito bene.

  39. farucchino dice:

    E pieno di rabbia e pregiudizi perché è basso e rosso malpelo!

  40. Marco[n] dice:

    Carlo, se volevi provare la tesi di Mantellini non potevi farlo meglio. Complimenti vivissimi.

  41. Antono dice:

    Scanzi non mi piace, ma quando parla di dati e fatti (così come fa Travaglio) rimane superiore a tutti i giornalisti raiset e corriere/repubblica/post eccetera (l’Unità non può essere più considerato giornale).
    Di fronte allo squallore di un Rondolinoe i sui derivati, Scanzi resta un gigante.
    E’ questo l’aspetto più triste dell’informazione in Italia