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Cosa si può dire di un prodotto che hai visto solo in uno streaming interruptus con la linea che saltava ogni 20 secondi? Nulla di fondamentale, se non le prime impressioni che si possono scrivere su un blog personale se ne hai ancora uno. Frasi apodittiche che qualche amico fra un anno tirerà fuori per prenderti in giro. Non mi sottraggo, ci si diverte anche così.

Cose che ho pensato durante la presentazione Apple di oggi.

Gli iPhone 6 visti a distanza mi sembrano belli. Piccole differenze rispetto ai modelli precedenti ma per il mio gusto più belli di 5 e 5S. Rimane da capire se le dimensioni ne consentiranno un pratico utilizzo ma ho idea di sì. In ogni caso, paradiso per i presbiti.

Apple Watch invece sembra un enorme punto interrogativo, da molti punti di vista. Esteticamente assomiglia a un clone dei molti orologi coreani usciti in questi mesi (e che Apple si adatti al senso estetico corrente non è certo una buona notizia). Più bello e curato certamente di Gear o di Moto360 che sono del resto campioni olimpionici di bruttezza, ma soprattutto incapace di distinguersi dalla massa dei tanti prodotti asiatici analoghi. Ma a parte questo resta da chiedersi che senso abbia indossare un computer che parli con un altro computer che dovremo comunque avere in tasca. Immaginare nuove abitudini da proporre ai consumatori partendo da simili premesse è complicato. Watch è uno schermo da polso per funzioni che avvengono altrove. In pratica investo 400 euro per non estrarre il telefono dalla tasca. Ottimo se abito in Alaska, forse. Ma magari nemmeno lì se ho un paio di guanti decenti. Del resto il problema cardine dei wearable computer, vale per gli oggetti da polso così come per Google Glass, è l’interfaccia e non mi pare che uno schermo touch da meno di due pollici e una ghiera rolex style possano risolverli facilmente. E se devo guardare una mappa qualsiasi che già su iPhone si fa fatica a consultare come posso immaginare di farlo su uno schermo molto più ridotto per il semplice gusto di non estrarre il telefono dalla tasca? Del resto anche i Google Glass vegetano da mesi dentro simili complessità irrisolte. Basta guardare il luccicante video di esordio della beta del prodotto (che ormai ha un paio d’anni) ed i risultati concreti ottenuti fino ad ora per rendersi conto della distanza che c’è fra l’ideazione e la sua messa in pratica.

Le cose cambiano se si accetta l’idea che Apple sia dentro una grande trasformazione che, dopo averla tramutata da azienda che produce computer in azienda tecnologica in senso lato, la sta portando oggi verso lande differenti ma remunerative come quella del fashion. Molti segni indicano una simile evoluzione, dall’acquisizione di DrDree ad una sorta di deriva estetica molto americana e tamarra a metà fra i denti d’oro del rapper danaroso e il kitch ostentato di una certa clientela wannabe. Una tendenza che l’azienda ostenta da un po’. Telefoni dorati, adesso orologi in oro massiccio, il carico di una nuova idea di lusso che avvicini Apple ai grandi marchi della moda.

Non esiste nulla di più effimero di un totem tecnologico che abdica al suo razionale sociale per sposare cause differenti. Così come non c’è nulla di più americano – e quindi di splendidamente azzeccato – di un Bonovox dai capelli insolitamente rossi che interpreta sul palco di San Francisco come meglio non si potrebbe la rockstar decotta in un consesso di vecchi signori ricchi e soddisfatti.

Sarà comunque piacevole essere smentito ma questa sera, per quanto mi riguarda, non ho alcuna difficoltà a immaginare che Apple Watch sarà un insuccesso di dimensioni notevoli. Perché non c’è nulla di più straniante di una tecnologia che insegue le cose già successe prima ancora di quelle impossibili.

35 commenti a “Apple Watch: le cose già successe”

  1. Roberto Re dice:

    Vuoi mettere, in ascensore dire un “che umido” con tanto di tasso di umidità relativa al polso ;)

  2. nicola dice:

    Stai dicendo che gli smartwatch sono delle “boiate pazzesche” (cit.) e che la mossa di Apple di seguire gli altri su questa strada è perdente?

  3. mabega dice:

    Un po’ di fantasia, Massimo. Con tutti quegli accelerometri e sensori di pressione e movimento, prova ad immaginarti le applicazioni in ambito onanistico.

  4. massimo mantellini dice:

    @nicola è dai tempi del betamax che non mi avventuro in simili ragionamenti di buon senso ;)
    @mageba tu sei troppo avanti

  5. Andrea dice:

    Io sono con te su vari aspetti, ma penso che come iPhone e iPad prima versione sia ancora immaturo.
    Quel che non mi convince, e già lo dici, è che questo non è “così” diverso dai concorrenti. Oddio, sinceramente io all’IFA li ho visti e sono veramente non-indossabili e tutti uguali. In questo caso l’interfaccia ha già il vantaggio di non essere come tutti gli altri, e ti dirò di più, è l’unico di questi cosi che ha ampie opzioni per una donna.
    Che la tecnologia stesse tendendo al fashion statement era chiaro, non fosse altro per l’incredibile successo delle aziende di custodie (ne ho viste firmate Cavalli e credimi, non si possono sopportare, ma vendono e pure bene).
    Resta da capire se questi cosi sono una soluzione in cerca di un problema oppure no. Per adesso si ha l’impressione di sì, ma magari da gennaio, quando lo si potrò provare, cambieremo idea in tanti. E’ successo molte volte, anche e soprattutto per l’iPad e l’iPhone. Vedremo se succederà di nuovo.

  6. Pinco Pallino dice:

    Bene, adesso non ho più dubbi.
    Se mai un giorno di questi deciderò di comprarmi un orologio strano e iper-moderno, non comprerò affatto l’Apple Watch, ma qualcosa di molto migliore: il Runtastic Orbit, che oltretutto costa “solo” 119,99 € + spese di spedizione https://www.runtastic.com/orbit

  7. Estetica tamarra | Mela Marcia dice:

    […] ManteBlog: Apple Watch: le cose già successe […]

  8. Daniele Minotti dice:

    Il Runtastic Orbit e’ orribile! Quanto al Watch, invece, e’ veramente molto bello, non lo si puo’ negare,
    Gli altri smart credo abbiano fallito proprio per il momento estetico (e comunicativo), campo dove Apple e’ maestra.
    La maggioranza degli utenti Apple bada alla sostanza?
    Sara’ un successo.

  9. Paolo d.a. dice:

    Tra il touch che riconosce la pressione sullo schermo, il controllo aptico e lo strepitoso rechargher un po’ di salivazione me la dà. Mi sembra molto meno invasivo del Gglass e molto più indossabile. Costasse meno della metà magari un pensierino ce lo farei pure.

  10. Apple Watch sarà un successo | @Aghenor dice:

    […] Massimo ne ha previsto il fallimento, e non è la prima volta che […]

  11. Signor Smith dice:

    Lascio perdere “bello” – “non bello”… troppo soggettivo. Mi pare ovvio che se uno cerca un orologio ci siano dozzinaia di alternative molto più economiche, robuste, subacque e (magari) più affidabili. Questo Apple Watch mi pare altro. Molto altro. Un “altro” che, oltretutto, “dice” che ora è. Ma l’ora è una “funzione accessoria”.

  12. matteo dice:

    Ci risentiamo quando esce e avra’ venduto qualche milionata di esemplari. Certo che paragonarlo alla “massa di prodotti asiatici analoghi” la dice lunga sulla tua analisi.

  13. Michele dice:

    Definire campione olimpionico di bruttezza il Moto360 mi sembra davvero bizzarro:
    http://img.tuttoandroid.net/wp-content/uploads/2014/06/Moto-360.jpg

    Ma l’avete almeno visto???

    Che poi l’iWatch sia più bello del gear e vari cloni non discuto…

  14. luca dice:

    già… inoltre mi domandavo: come ci si parla? come lo si ascolta questo orologio? qualcuno ha visto i segni di una risposta?

  15. aiFonsei | Ok, panico dice:

    […] Mantellini, a volte passa per quasi-fanboy, qui previsioni prima della  santa messa. […]

  16. Luke dice:

    Stavo cercando di immaginare un universo alternativo in cui i design di moto360 e apple watch sono invertiti e Mantellini mantiene lo stesso giudizio. Mi è venuta la meningite.

  17. vinz dice:

    sottoscrivo tutto con convinzione tranne una cosa:IMHO, il moto360 resta di gran lunga il piu’ bello smartwatch in circolazione. Io trovo l’apple watch piuttosto ovvio e massiccio nel design, non parlerei proprio di eleganza.

  18. Claudio dice:

    Op Op Op, tutti in fila!

  19. diamonds dice:

    Tanto il prossimo must sara` il drone personale.”Mai piu` senza”

  20. teslainterrotto dice:

    non avevo mai visto il moto360, ma adesso grazie a Michele posso affermare che è veramente brutto.

    L’orologio di Apple è solo agli inizi, impossibile dire cosa ne verrà fuori. Anche il primo iPhone era limitato e non aveva App Store. Già venderne qualche milione sarebbe un successo. A me non dispiace, certo però che 400 euro o quanto sarà preferirei investirli in iPhone 6. Sono prodotti diversi, ok, però se lo avesse messo a 199 dollari i giudizi anche di mantellini sarebbero stati un po’ diversi. Ma sicuramente loro fanno bene a metterlo a 400, si saranno fatti i loro conti. Apple non mette sul mercato una cosa semplicemente per seguire la moda. Se lo fa è perché s’è fatta due conti, analisi di vendita e via dicendo.

    In un futuro magari proietterà ologrammi, che magari Apple starà già provando nei suoi super laboratori..

  21. teslainterrotto dice:

    Claudio quelli sono gli acquirenti android, tutti in fila per comprare il loro decimo telefono nel giro di due anni, spendendo di più che un utente iPhone in 5 anni ;)

  22. Claudio dice:

    Tesla dai su non diciamo cazzate. Io generalizzo. Chiunque tessile lodi di un qualsiasi prodotto tecnologico è ridicolo. L’obsolescenza indotta su tutti i prodotti è cosa nota, tutto il resto sono cazzate da tifosi.

  23. mORA dice:

    @Claudio

    Fammi capire una cosa: adesso che è uscito l’iPhone 6, e che il 17 p.v. esce iOS 8, al mio iPhone 4S (ottimo prodotto), per via dell’obsolescenza programmata, esattamente cosa accade?

    E perché accade proprio adesso e non con l’uscita del 5 e poi di 5 C e 5 S?

    Così, giusto per distinguere le cazzate dalle cose note.

  24. Claudio dice:

    @mORA

    Da Treccani, (ripassino)

    obsolescenza In genere, invecchiamento, superamento; più specificamente, la perdita di efficienza economica subita da un bene in misura superiore a quella derivante dal logorio fisico di esso, per effetto del progresso economico e delle scoperte e invenzioni della tecnica. Nella previsione della durata economica di un impianto o di un macchinario, e quindi nella definizione del piano di ammortamento, si deve tener conto dell’o., che può essere talmente intensa da rendere antieconomica una ulteriore utilizzazione delle apparecchiature stesse. Il fenomeno è particolarmente rilevante per le industrie tecnologicamente più avanzate (elettroniche, informatiche, missilistiche, belliche ecc.).
    Il termine è usato anche con riferimento a beni di consumo (automobili, elettrodomestici, computer ecc.) di cui vengono presentati nuove forme o perfezionamenti che portano ad abbandonare il vecchio modello.

    Fatto il punto sul vocabolo, tutto il resto sono cazzate da tifosi.

    Ci sono decine di modelli di di smartphone che a 79 euro fanno esattamente quello che oggi fa un 4S. Seguendo il tuo ragionamento non vale neppure la pena prendere iPhone (MAI), basta aspettare che le caratteristiche di quel telefono vengano trasferite in modo più massiccio ergo economicamente più vantaggioso, su modelli mass market.(vale anche per galaxy e compagnia cantanti)

    La Volvo fu la prima auto a montare le cinture di sicurezza (osteggiate negli USA poi obbligatorie per legge).L’abs e gli air bag erano accessori a pagamento (qui si tratta addirittura della pelle della gente).

    Insomma obsolescenza, su tutto.

    Ma è giusto così altrimenti no economy.

    La vita di molti è quello che si possono comprare, quella di pochi e quello che non vogliono comprare.

  25. diamonds dice:

    Questa roba qua, capace che ti rivoluzioni la vita a 360 gradi

  26. Filippo dice:

    Ho atteso tanto, devo dire, per avere un iWatch con tutte le funzioni a portata di polso. Ma è chiaro che le politiche aziendali son cambiate, ed è cambiata la mentalità. La fine della Mela. Era diventato persino un vessillo progressista, prima dello scandalo cinese Foxconn, uno squarcio nello schiavismo d’altri tempi

    e ora.. ora c’è Melinda Gates.. e miliardi in beneficenza

  27. mORA dice:

    @Claudio

    Quindi adesso il mio iPhone 4S smette di fare quello che ha fatto fino a ieri? Oppure io non resisto più e devo prenderne un altro?

    Perché nel primo caso è obsolescenza programmata, nel secondo è marketing.

  28. Cristina dice:

    Scusate la domanda, ma oltre a indicare l’ora (e lo fa già il telefonino) a cosa di preciso dovrebbe servire?

  29. mORA dice:

    @Cristina

    Se ti faccio la stessa domanda in merito agli orecchini?

  30. diamonds dice:

    Gli orecchini possono servire a temperare un viso. E magari a incentivare una storia

  31. mORA dice:

    Temperare.

  32. Pier Luigi Tolardo dice:

    @mORA sono stato sedotto tante volte grazie ad orecchino grandi e piccoli, non credo che iWatch mi farà’ lo stesso effetto..

  33. mORA dice:

    Immagino l’allupamento da braccialetto (magari alla caviglia, mmmmh…) per non dire quanto è irresistibile un anello con cabochon.
    Poi delle catenine ne parliamo? O no, meglio un filo di perle.
    Ecco, qualcuno sarà sedotto da una persona con l’iWatch, qualcuno ne avrà il polso temperato, qualcuno temprato dalle fantasie come nel finale di Disperato Erotico Stomp.

    È fashion, quindi non ha senso chiedersi a che serve.
    Serve a venderlo a chi lo compra e farci tanti soldi di margine. Come delle scarpe nere con la suola rossa, che ti sfasciano la colonna ma tirano più di una parure.

    E poi ha il barometro integrato.
    Ragazzi, il BAROMETRO, un orologio da ricaricare a molla ogni dì in oro 18 kt.
    Però, a ben pensarci, avendo l’accelerometro interno ci si potrebbero organizzare dei campionati con classifiche in tempo reale online su http://www.iWank.com

  34. Claudio dice:

    @mORA

    È il marketing che stabilisce i tempi di durata di un prodotto quindi tutte e due le cose.

  35. Slide dice:

    Che articolo assurdo … ma che senso ha tutto ciò che avete scritto? … è a dir poco senza senso, giusto per scrivere qualcosa.
    Immaginate che domani (è Solo un esempio) la Apple decida di progettare e immettere nel mercato un automobile … è tutti i blog cominciano a scrivere, che è già qualcosa di visto, evviva esistono già le automobili! Ma se la Apple ci mette dentro un motore incredibile, potente, affidabile, è di assoluta qualità, perché scrivere che è un qualcosa di già visto? E come dire che voi comprate un auto solo per l’estetica senza guardare che motore ha. Poi se io cammino in moto o in bicicletta, non sono obbligato a comprarmi un’auto, decido io di scegliere se mi serve o no. Voi invece date per scontato che l’automobile serve a tutti e la Apple non ha fatto niente di nuovo. Certo sarebbe bello che la Apple progettasse un’auto con le ali o che cammini ad aria, ma non lo ha fatto … è allora tutti a scrivere che non ha fatto niente di nuovo … Non è assurdo ?