Ieri dal Ministro dell’Istruzione Carrozza ha firmato un decreto sull’adozione dei libri digitali nelle scuole. Il testo chiarisce i tempi della prossima graduale adozione dei libri elettronici nelle scuole italiane (a partire dall’anno scolastico 2014-1015) e poco di più. In particolare nel lungo ecumenico allegato troviamo scritto un po’ di tutto (perfino per ben due volte la mefitica parola storytelling), compresa l’istituzione di improbabili tavoli di concertazione con gli editori (quegli stessi editori che hanno citato in tribunale il Ministro precedente sostenendo che gli ebook fanno male ai nostri ragazzi) e soprattutto non si chiarisce nessuno dei problemi fondamentali che famiglie ed insegnanti si troveranno di fronte a partire dal 2014, rimandando a future decisioni.

In particolare non si chiarisce chi dovrà pagare i tablet necessari alla fruizione dei testi elettronici, chi formerà gli insegnanti e con quali soldi, quali saranno i limiti imposti agli editori ai quali il Ministro ordina per decreto lo spessore minimo della carta e il tipo di rilegatura per i testi cartacei ma continua a consentire l’utilizzo di DRM e plugin proprietari per i formati elettronici a patto che siano “liberamente” scaricabili sui loro siti web.

Nella tipica logica della decretazione italiana si impongono i tempi di applicazione di un principio vago e confortante prima di sapere come e con l’aiuto di chi questi sacri cardini ideologici verrano messi in pratica. Come andrà a finire un esercizio del genere, se volete, ve lo scrivo qui sotto a futura memoria ma immagino che non ce ne sia bisogno.

(via riccardo luna su Twitter)


5 commenti a “La Carrozza , il carro ed i buoi”

  1. Aria fritta (e pure viziata) | Pizzeriaitalia dice:

    […] Ieri dal Ministro dell’Istruzione Carrozza ha firmato un decreto sull’adozione dei libri digitali nelle scuole. Il testo chiarisce….. (link) […]

  2. alfonsofuggetta.it | Dire e (voler) fare senza progettare e senza servire dice:

    […] Ne parlava Francesco Caio l’altra sera nell’incontro del Politecnico e lo richiama anche oggi Mante sul suo blog. Entrambi dicevano che si sono fatti decreti senza capire come poi si possono fare le […]

  3. Pensieri » Dire e (voler) fare senza progettare e senza servire dice:

    […] Ne parlava Francesco Caio l’altra sera nell’incontro del Politecnico e lo richiama anche oggi Mante sul suo blog. Entrambi dicevano che si sono fatti decreti senza capire come poi si possono fare le […]

  4. mfp dice:

    Finisce che ‘sti ragazzini si ritroveranno a scuola senza libri (vietati) e senza tablet (impossibilità materiale ad ottemperare). Eh che ci voleva proprio un po’ di cultura in meno, eccheccazzo. Credo che lo Spogliatoio iniziale abbia fatto male ai Lettini di governo… troppe saponette e Proci…

  5. Siti Internet Aziendali » Scuola digitale, eppur si muove dice:

    […] per lasciare libertà di scelta alle famiglie e ai docenti nell’acquisto”. Non è però chiaro chi dovrà pagare i tablet necessari alla fruizione, né tantomeno con quali fondi verrà formato […]