Ieri Mario Tedeschini Lalli ha scritto una cosa abbastanza definitiva sulle aspirazioni salvifiche del Movimento di Grillo e Casaleggio:


I tentativi storici di portare il “paradiso in terra” cancellando il conflitto hanno sempre finito per essere strumenti di oppressione, che fossero di origine religiosa (integralismi vari) o suppostamente politica (vedi l’utopia marxiana del comunismo dove sarà superata anche la dittatura del proletariato e in una società senza classi a ognuno sarà dato secondo il suo bisogno).

Questo è il problema culturale e quindi politico che il successo del Movimento 5 Stelle ci sbatte in faccia, non è la sua aderenza o meno a una supposta “purezza” digitale. E l’uso efficace che Grillo, Casaleggio e gli altri militanti hanno fatto degli strumenti digitali fa loro immaginare come storicamente possibile la creazione di un “vero” paradiso in terra.

Negare alla rete e agli strumenti digitali valore salvifico non vuol dire naturalmente negarne la straordinaria potenza liberante che hanno avuto ed avranno per le persone. Come non vuol dire negare l’importanza delle lotte degli individui e dei gruppi sociali per una maggiore libertà e una maggiore eguaglianza. Vuol dire solo che rete e strumenti digitali non cancellano il potere e dunque la possibilità di prevaricazione. E che duqnue, anche in forma di rete, il potere va individuato e analizzato immaginando inoltre regole perché i conflitti che i delta di potere portano con sé siano non suppostamente cancellati, ma superati o gestiti.


14 commenti a “Da Milton a Casaleggio”

  1. Luigi dice:

    Scusate l’ignoranza, cosa si intende per “delta di potere”?

  2. mORA dice:

    Suppostamente?!

    Secondo me finché ci sarà gente che parla o scrive in questo modo, uno che dice anche solo vaffanculi vincerà sempre.

  3. cla van dice:

    … mi sembra che questo post suggerisca che debba essere messo una specie di controllo sul web… ma il gestore di questo blog non era sempre stato contratio? Mah… misteri dell’antigrillismo…

  4. ciccio dice:

    “delta di potere” = differenza di potere, diseguaglianza di potere.

  5. Daniele Minotti dice:

    Grande MORA

  6. stefano nicoletti dice:

    In rete, la massa di informazioni non verificabili crea sulle menti più fragili fenomeni di paranoia, di cui il complottismo è parte.
    Sfruttare questi fenomeni è abbastanza semplice e non è affatto da geni. Grillo ci è riuscito alla perfezione, focalizzando le energie negative contro i politici e la politica.
    Un paranoico, però, si cura fornendogli un’alternativa, un’ossessione più accettabile, non certo convincendolo razionalmente di essere disturbato. A fronte dei ragionamenti il paranoico risponde rafforzando le proprie convinzioni.

    Tutto questo per dire che con tutti questi ragionamenti sul fenomeno Grillo state preparando un nuovo Berlusconi all’ennesima potenza.

  7. mORA dice:

    @stefano nicoletti

    Sì, infatti:

    http://edue.wordpress.com/2013/03/07/nonsolosvizzera/

    Se noti non c’è un briciolo di ragionamento, solo l’applicaizone pedissequa del metodo Montecarlo o Boffo. Non è piacevole, ma devo darti ragione.

  8. Davide dice:

    @mora Anch’io concordo. Però Tedeschini Lalli sottolinea un problema reale. Non basta essere nuovi per essere credibili. La credibilità va costruita ed un mattoncino importante è la democraticità del movimento/partito. Per come stanno le cose adesso, votare M5S significa pensare che, in cambio del rinnovamento vale la pena lasciare sul campo un po’ di democrazia. Al punto in cui siamo potrebbe essere un rischio da correre. Però parlarne è un bene, con l’obiettivo di affrontare il problema anziché continuare a negarlo (come fa Grillo).

    @cla van A me sembra che il post suggerisca che un comportamento antidemocratico è tale dentro e fuori dalla rete. Questo è ovvio, ed è vero che tu sia pro o contro Grillo.

  9. se-po dice:

    Critica condivisibile: il M5S vuole essere un partito ‘della rete’, ma fino ad’ora non e’ chiaro come la dinamica di rete verra’ attuata.
    E’ un problema non da poco, tuttavia vorrei vedere almeno una versione preliminare di una piattaforma per proporre e discutere le proposte.
    E gestire i conflitti che deriveranno da questa nuova piattaforma ;-)

  10. Pier Luigi Tolardo dice:

    Quoto se-po: questo è il problema.

  11. Dino Sani dice:

    Interessante notare come il M5S stia spostando i confini del dibattito politico italiano, televisivamente ancora chiuso ad alleanze e politichese, verso forme di democrazia partecipata tutte da inventare e sperimentare. Solo per questo dovremmo essere sollevati dalle ultime elezioni, che almeno ci costringono a dibattiti più contemporanei e meno virtuali di quanto la rete ancora ad alcuni può apparire…

  12. Paolo d.a. dice:

    All’autore di quel post manca l’esperienza dei meetup. Fuori strada chi pensa che M5S sia tutto in un blog.

  13. Dino Sani dice:

    @Paolo d.a. Concordo, ma credo che questa esperienza manchi a tutti i commentatori di questi giorni del M5S, viato che TUTTI riescono ad ignorare lo sviluppo orizzontale del Movimento così come esasperano l’influenza e la funzione di Grillo e,soprattutto, Casaleggio. Il problema é che si riesce a ragionare solo attraverso i proprio parametri e qui i parametri sono molto cambiati ….

  14. Marco dice:

    L’uso che Casaleggio e Grillo stanno facendo della rete é un pò preoccupante , indottrinando masse di persone ignare dei loro veri scopi…

    http://unafinestraperta.blogspot.it/2013/03/cancelliamo-grillo-dal-web.html