Fabio Chiusi è stato 23 giorni senza Twitter e Facebook:

11:21 – Il bisogno di social media cresce con il tempo trascorso davanti al monitor. La fortuna è che decresce accorciandolo, o allontanandosene. Tutt’altro che banale, dato che il meccanismo delle dipendenze è esattamente l’inverso.

12:52 – Leggendo un paper di 28 pagine dal monitor del laptop, mi rendo conto per la prima volta da anni di essere arrivato oltre la metà senza interruzioni nell’attenzione – senza cercare notizie sulla home del Corriere, senza avere l’istinto (ormai di quello si tratta) di aprire distrattamente Facebook o Twitter e scorrerne i feed. A complicare il tutto c’è che senza Twitter non avrei mai trovato il saggio del 2003 che sto leggendo con così tanta e rinnovata concentrazione.


12 commenti a “Fra astinenza e liberazione”

  1. iltommi dice:

    Ho letto tutto d’un fiato questo post di Fabio Chiusi ieri sera. Molto bello.

    Stamattina mi sono svegliato e mi sono ricordato che Severgnini scrisse una cosa simile, qualcosa tipo: “Una settimana senza internet”. Sono andato al cesso a cagare.

  2. uno qualunque dice:

    Amarcord. C’è stato un tempo in cui veniva incensata su questo blog:
    http://www.corriere.it/gallery/spettacoli/speciali/vip_al_mare/2012/SelvaggiaLuucarelli/esplosiva-lucarelli_c3485376-ed27-11e1-89a9-06b6db5cd36c.shtml#1

  3. stefano bonilli dice:

    E perché non praticare poi l’astinenza dai quotidiani – per chi li legge – e a seguire l’astinenza dai libri per arrivare infine all’astinenza dal cibo e dal sesso?
    Ma che senso hanno certe sperimentazioni nel 2012?

  4. Woody dice:

    Beh però, nomen omen… :-)

  5. Carlo M dice:

    l’equiparazione fra l’astinenza da social network e l’astinenza sessuale è emblematico della decadenza del genere umano.

  6. ArgiaSbolenfi dice:

    Auspico un’astinenza dalla prove di astinenza..

  7. momin dice:

    boh, io sono internetdipendente per molti versi, ma di facebook e twitter (dopo averli provati) faccio tranquillamente a meno e non mi viene ma il dubbio che mi stia perdendo qualcosa di buono

  8. Simone dice:

    @Carlo M: non uso twitter, non sono su fb, tromberei a tutte l’ore. Sto bene?

  9. Pier Luigi Tolardo dice:

    Ma chi se ne frega: credo che almeno 50 milioni di italiani abbiamo vissuto almeno senza Twitter nell’ultimo anno…

  10. andrea dice:

    > Tutt’altro che banale, dato che il meccanismo delle
    > dipendenze è esattamente l’inverso.

    In realtà è il meccanismo di tutte le dipendenze. Chi non fa uso di droghe non sente il bisogno di drogarsi. Chi ci è dentro fino al collo non può vivere senza.
    Chi ha preso i voti non fa sesso (o comunque ne fa molto poco) mentre Rocco Siffredi dopo essersi ritirato dal porno prese ad andare a mignotte.

    Il “meccanismo inverso” (quello per il quale alla lunga l’abitudine stanca) tutto può fare tranne generare dipendenza.

  11. Claudio (un altro) dice:

    Vuole la medaglia?
    Boh io questa gente che si immola come se fossero sacrifici non la capisco.
    Ma chi se ne fotte se sta un mese senza SN?

    Boh?

    Ma fatti un vita Chiusi fatti una vita!

  12. astrid dice:

    trovo un po’ fuorviante riportare solo le battute iniziali, e non gli appunti finali: “Sono quasi certo che queste settimane non mi abbiano insegnato nulla. O meglio, nulla che non andrà perso non appena finiranno. Impara a usare in modo consapevole i social media, dicono. Pubblica di meno, pensa di più, mi sono detto decine di volte. Non ha mai funzionato, e non vedo perché dovrebbe cominciare ora.”