Scrive il Corriere che i legali di Beppe Grillo hanno fatto causa al sito web beppegrillo.tv chiedendone l’oscuramento. Le cronache giornalistiche parlano di un sito web “clonato” e dei reati di plagio e diffamazione. In realtà i gestori di Beppegrillo.tv sono solo dei furbetti che aggregano e linkano i contenuti del blog di Grillo per generare un po’ di traffico sulle proprie inserzioni pubblicitarie. Cosi’ facendo di sicuro violano la licenza CC di Grillo ma non mi pare ci sia molto più di questo. E una volta ancora la logica di rete di Grillo funziona a corrente alternata.

update: in questo momento per qualche ragione l’URL beppegrillo.tv redirige verso beppegrillo.it

23 commenti a “Beppegrillo.tv”

  1. L1 dice:

    si vabbe’, pero’ son furbetti. ci sta la causetta.

  2. /V dice:

    Che é un po’ come dire “si occhei, libertá di parola ma se dici le parolacce o parli di argomenti sgraditi allora no”

  3. Luigi dice:

    Una delle “accuse” spesso rivolte a Grillo è quella di “far soldi” con il suo sito (sottintendendo che Grillo in fondo fa tutto questo casino solo ed esclusivamente per guadagnarci sopra).

    Chi pensasse che beppegrillo.tv abbia direttamente a che fare con Grillo (e scommetto che, esempio a caso, quelli de ‘il Giornale’ lo penserebbero) non potrebbe che vedere una conferma alla tesi di cui sopra.

    Su beppegrillo.tv c’è anche un link a marcotravaglio.tv…

    Mi associo a L1: ben venga la causetta contro i furbetti…

  4. lorenzoc dice:

    Credo che il “problema” più grosso di Grillo (o meglio dei suoi consulenti) sia quello di non essersi “parato il culo” per tempo. In verità avrei dovuto scrivere “di non aver adottato una strategia attenta di brand protection e domain management” ma tendo ad essere meno sborone.

    Se sei beppegrillo.it, con il giro che hai messo su, 200-300 euro l’anno per proteggere almeno le estensioni di dominio più famose li devi spendere.

    Anche se sei di Genova.

  5. Alfredo dice:

    Aver violato la licenza del blog non è comunque cosa da poco.

    Le licenze CC richiedono sempre che l’autore sia citato, non prevedono la possibilità di potersi confondere con esso. Qui siamo di fronte ad un plagio

    http://it.wikipedia.org/wiki/Plagio_(diritto_d%27autore)

    Sì alla causa. Condividere e collaborare è diverso da copiare

  6. Sascha dice:

    A parte che le idee di Grillo su Internet sono pura fuffa (‘Internet è il regno della verità’ non è meno falso per il fatto che parecchi milioni di persone in tutto il mondo ci credono) non vedo in cosa sbaglierebbe Grillo a far causa a chi si appropria del suo nome per i suoi interessi.

  7. Manuele dice:

    Non sono d’accordo con il tenutario, mi spiace. Grillo avrebbe mandato un messaggio pessimo se non avesse fatto niente, perché è la licenza CC che non può funzionare a corrente alternata, se soprattutto vogliamo considerarla una cosa seria e non fumo negli occhi. Grillo è stato coerente, pur sapendo che alla fine quel sito non gli fa poi grossi danni.

  8. Dario Salvelli dice:

    Vorrei solo segnalare che parlavo di questo sito ben 2 anni fa:

    http://www.dariosalvelli.com/2007/11/il-typosquatting-e-lequivoco-sul-web-beppe-grillotv

  9. lorenzoc dice:

    non vorrei facilitare troppo il lavoro degli avvocati di Grillo ma per cercare “il colpevole” non dovranno andare lontano e direi che non c’è bisogno di essere dei “vaggenti”..

  10. Dario Salvelli dice:

    @lorenzo: la mia riflessione nel post era più generale e l’ho segnalato non per far la parte del nostra damus dell’ovvietà.
    L’aspetto più interessante e banale di questa vicenda è quella sul copyright dei contenuti del blog di BG: bastava difendersi almeno dal typosquatting comprando i domini.

  11. piovedisabato dice:

    eeeh che bello vedere la gente che scrive “eh ci sta la causetta”.

    L’avesse fatto uno di quelli che beppe grillo contesta (spesso anche giustamente) cosa avrebbero detto quelli del “eh ci sta la causetta”?

  12. lorenzoc dice:

    @dario non mi riferivo al tuo post. Come ho scritto nel primo commento i consulenti di Grillo in questo caso non si sono mossi benissimo.

  13. /V dice:

    Non capisco, dove sta il plagio in questo caso?

    La paternitá dell’opera é chiara e ben specificata, non é che spaccino i filmati come loro, semplicemente collezionano i filmati di grillo (specificando che sono suoi), ma non li cambiano e li lasciano pure su youtube se é per questo…

    Non riesco a capire la differenza tra loro e, per di re, Digg.

  14. Camillo Miller dice:

    l’hanno pure hackerato il sito adesso…

  15. mORA dice:

    Oggi dev’essere giornata di copyright:

    http://edue.wordpress.com/2009/11/28/raschiare-il-fondo-del-vinile/

    :)

  16. Lunar dice:

    non mi pare sia stato hackerato. Semplicemnete hanno messo un redirect a beppegrillo.it
    Si saranno spaventati di dover sostenere una causa con relative spese. Comunque sia non credo che con quei bannerini si siano arricchiti. Ci avranno pagato il dominio e qualche cena a fine anno. :)
    Piuttosto sarebbe interessante sapere se la denuncia sia partita direttamente o ci sia stato un qualche approccio preliminare non andato a buon fine.

  17. Gennaro dice:

    La legge non ammette ignoranza,quindi se vi sono i margini per agire legalmente e tutelare la propria immagine il sito va oscurato,se non contravviene alla legge allora rimane on line

  18. L1 dice:

    ah piovedidomenica, lorsignori, quelli che a te piacciono tanto, fanno la causona, milioni di euri, e normalmente a torto e peccato.
    scendi dal pero, e occhio al deretano.

  19. frap1964 dice:

    Fammi capire scusa, secondo te anche questo:

    http://www.amoretecnologico.it/

    praticamente un clone del blog di Roberta Milano, con qualche filtro opportuno su alcuni contenuti HTML e vari link pubblicitari in fondo, sarebbe “normale logica di rete”?

    Ma quindi se apro un http://www.mantellini.net con lo stesso critero, aggiungendo una colonna di destra di varia pubblicità, per te va tutto bene, o la corrente alternata poi passa improvvisa anche da queste parti?

  20. massimo mantellini dice:

    @frap, no, non va tutto bene, come del resto e’ scritto nel post. ma l’unica cosa rilevante (dal mio punto di vista) se tu facessi una cosa del genere è che infrangi la mia licenza d’uso. nel caso di Grillo la cosa e’ perfino meno rilevante perche’ lui guadagna dal suo sito e i link in entrata potrebbero pure fargli comodo.

  21. piovedisabato dice:

    L1
    di quali signori stai parlando visto che io non sostengo nessuno? ho solo fatto un’osservazione. Tu ti sei sentito chiamato in casua. Come mai? excusatio non petita…..

  22. diego ricci dice:

    Dai la posizione ultraprevenuta del mante sul Grillo la conosciamo da tempo. Fosse successo a Gilioli o Sofri, ben altro sarebbe stato il commento.

    Io vorrei solo ricordare che i “furbetti”, fino a non molto tempo fa scrivevano sulla pubblicità di Google “Trova lavoro con Beppe Grillo”.
    Fa dvd e dopo due minuti son su Torrent, fa un banner e lo riempiono di critiche. Insomma uno deve sempre far tutto gratis, per la gloria e poi vedere gente che guadagna, senza far nulla se non riciclare contenuti.
    Poi di corrente alternata cosa ci sarebbe Massimo?
    Qua si parla di regole valide in generale e che la Rete non cambia.

  23. ilbardo.it dice:

    Per quello che ne so io, il problema non era il riutilizzo di contenuti prodotti da Grillo, ma lo spacciarsi per Grillo, per fini di lucro.
    Se io faccio causa a qualcuno, per impedirgli di usare il mio nome a fini di lucro o di truffa, sto si proteggendo il mio nome, ma sto proteggendo tutti quelli che fanno affidamento del mio nome.
    Non ho seguito la cosa in dettaglio e nemmeno ho potuto leggere gli altri commenti: magari queste persone non facevano nulla di diverso da quello che tutti i giorni fanno i meet up e altre decine di associazioni e centinaia di utenti singoli, a cui Grillo non solo non fa causa, ma profonde lodi e complimenti.
    Se è questo il caso, mi pare più giusto e onesto e imparziale, rimproverarlo di un erroe, che voler vedere subito a tutti i costi la malafede.