Circola in rete (l’ha messa online Altroconsumo) la bozza della proposta di legge presentata dalla SIAE per la lotta alla pirateria Audiovisiva. I prossimi giorni ci saranno le reazioni degli esperti (Guido Scorza ha gia’ scritto alcune cose comprensibilimente molto pesanti sul suo blog) ma è del resto scontato che un carrozzone fuori dal mondo come la SIAE possa immaginare scenari solo di questo livello. Dove la Siae e’ al centro, i contenuti controllati dai gendarmi, il buon costume sopra ogni cosa e gli ISP sono quelli che lucrano alle spalle del sistema. Questa e’ del resto l’Italia in cui viviamo, il paese in cui Internet piu’ che una risorsa è un impiccio e dove si può perfino scrivere, dentro una simile tristissima bozza che “il prodotto culturale italiano prima di tutto”. Piu’ che la legge di Internet sembra quella di Badoglio.


Nel merito, il provvedimento appare arcaico, protezionista e contrario agli interessi dei consumatori e dell’innovazione del mercato digitale. Noi chiediamo da tempo che si vada in tutt’altra direzione, non bisogna certo riconoscere ulteriori funzioni e poteri monopolistici di intermediazione alla SIAE come prevede l’art. 3 lett. G) della proposta. Nel contesto digitale, anche in considerazione del fatto che i costi di gestione della SIAE hanno ormai raggiunto dimensioni sproporzionate rispetto alle attività effettivamente necessarie per l’intermediazione dei diritti, si dovrebbero rendere possibili forme di distribuzione di contenuti protetti da diritto d’autore su un mercato territorialmente privo di confini e senza l’ausilio di costose e farraginose procedure. Il perpetuarsi di un monopolio nazionale dell’intermediazione dei diritti d’autore, anche in relazione ai contenuti distribuiti in Rete, appare anacronistico e in controtendenza rispetto alla progressiva liberalizzazione dei mercati.

6 commenti a “L’ultima frontiera della SIAE”

  1. soloparolesparse dice:

    SIAE fuori dal suo tempo è assolutamente condivisibile.
    Dovremmo però iniziare a sperare in un ripensamento di questo assunto, visto il tavolo di incontro che (su altri temi rispetto a quelli del post) si è aperto con il Gruppo Creative Commons.
    Approfondimento sugli incontri SIAE-CC: http://www.soloparolesparse.com/2009/01/licenze-creative-commons-vediamo-come-funzionano

  2. Dario Salvelli dice:

    CIao Massimo, come dice soloparolesparse spero che il gruppo SIAE+CC serva a qualcosa, non a queste proposte:

    http://www.dariosalvelli.com/2009/01/il-diavolo-e-lacqua-santa

  3. maxbruno dice:

    La Siae rispecchia la burocrazia e l’inefficienza italiana.
    Io sono un musicista di una band e vi confesso che la macchinosità dell’inserimento di propri brani musicali nell’archivio Siae, per la tutela dei diritti d’autore, ha dell’incredibile.
    Occorre maggiore velocità, più “digitalizzazione” di tutto il sistema..

    Max

  4. Daniele Minotti dice:

    @maxbruno
    Basta sapere che ci si puo’ rivolgere ad altri soggetti.

  5. marco pierani dice:

    Caro Mantellini, che la SIAE faccia proposte del genere non stupisce e cosa volevamo attenderci ? Il Comitato governativo presieduto da Masi tuttavia non dovrebbe rispecchiare solo i punti di vista del carrozzone SIAE e anzi aveva dichirato che avrebbe lanciato una consultazione aperta in Rete…. A questo punto mi piacerebbe molto essere smentito da Masi. Sarei felice se il Presidente del Comitato dicesse pubblicamente: no, quella è sola una proposta della SIAE, il Comitato non c’entra …
    Tuttavia penso proprio che farà difficoltà a dire una cosa del genere perchè se prende le distanze ora da quel testo, non potrà alla fine dei lavori del Comitato concludere sul quel testo o qualcosa di simile o peggio.
    Penso proprio che alla fine Masi non dirà nulla … un silenzio assenso molto preoccupante purtroppo per le sorti dell’innovazione del nostro Paese

  6. massimo mantellini dice:

    Io invece spero Marco che la messa online della bozza possa servere a bruciarla….se cosi’ non sara’ (e per carita’ non mi meraviglierei troppo) allora sara’ evidente a tutti che le chiacchiere sulla decisione condivisa erano appunto chiacchiere…..