Domanda seria da un milione di euro: come mai secondo voi i blog italiani piu’ letti hanno al massimo qualche migliaio di lettori?

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39 commenti a “BARRIERE ARCHITETTONICHE”

  1. AndreAmsterdaM dice:

    in che senso "migliori"? La domanda implica che i "migliori" blog in altre lingue abbiano piu' lettori o che i blog italiani "peggiori" ne abbiano di piu' dei migliori?

  2. massimo mantellini dice:

    ok forse e' malposto…..intendevo piu' letti, ora correggo.

  3. aghost dice:

    be', mi pare ovvio. La percentuale di navigatori che leggono i blog sono una sparutissima minoranza. Ma poi il famoso sondaggio swg . diario aperto, non doveva spiegarci tutto?

  4. Stephen dice:

    Azzardo: forse perché, quando c'è possibilità  di scelta, si scopre che i gusti della gente differiscono tra loro in modo molto più vario di quel che appare, per dire, quando si sceglie tra sei canali tv?

  5. AndreAmsterdaM dice:

    concordo con stephen, direi che e' tutto si spiega con la long tail andersoniana

  6. eio dice:

    c'è l'alanfa lafanfa betismo

  7. Daniele Minotti dice:

    Mah… Magari perché fanno schifo e io mi metto primo della lista.

    Massimo, sinceramente: ma perché uno dovrebbe leggere quello che scrivi tu oppure un altro noto blogger?

    Informazione alternativa, meno filtrata, ecc. Ok. E poi?

    Per me rimane un divertimento, un peluche che mi sono preso in un momento particolare della mia vita, forse una vetrina. Non patisco più di tanto a leggere le mie statistiche sfigate (le mie, eh…).

  8. Luca Lizzeri dice:

    La risposta può essere positiva se limiti il campo ai soli blog personali. Passando ai "commerciali", secondo le rilevazioni di Nielsen Netratings, Autoblog ha 720.000 utenti unici al mese, TVblog ne ha 570.000 e Motoblog ne ha 230.000.

  9. delio dice:

    secondo me, è una questione di fuffa. scherzo, ma non tanto. è incredibile quanta roba si stralcia dal feedreader quando si riesce a prendere un po' di distanza dalla dipendenza da blog.

    eliminare dalle proprie letture tutti quei blog le cui opinioni si leggono solo per tradizione, ma che non arricchiscono i punti di vista, mi sembra alla lunga quasi inevitabile: nel mio caso sono rimasti nell'aggregatore quasi solo pochi blog di politica e tecnologia.

    venendo alla tua domanda: forse perché in italia (a differenza che negli usa, ok; ma conosci altre eclatanti discrepanze) i blog davvero rilevanti di politica e tecnologia sono una manciata? perché non si è formata una massa critica? perché (a differenza di altri paesi?) il livello medio di attenzione di un italiano è particolarmente basso? o forse perché quindici anni di berlusconismo e di estremizzazione e superficializzazione (in entrambe le direzioni, va detto) di dibattito politico hanno disabituato il pubblico a riflessioni serie, pacate e lunghe?

  10. Enrico dice:

    Beh mi sembra abbastanza ovvio che la lingua sia un primo grande blocco. Ci leggiamo tra tra noi e basta: le altre lingue grazie alla loro diffusione ottengono lettori dall'estero molto piu facilmente (penso all'inglese allo spagnolo e a seguire il francese).

    Poi ovviamente la diffusa bassa conoscenza dei blog e della tecnologia non incentiva la crescita neanche internamente..

  11. Thumbria dice:

    Non ce ne sono di seri. Non mi pare che in molti professionisti veri abbiano provato a lavorare solo con il blog, a parte masternewmedia.org (che però scrive anche in inglese ed usa la forma del blog per fare una sorta di giornale). Inoltre anche gli esperti da noi bloggano senza impegno, senza molta serietà  od uno schema, un progetto, spesso riportano più che altro notizie di altre fonti, interessanti quanto voi, ma se riportano solo notizie tanto vale comprarsi un giornale per avere una visione completa.

    Sarò ingenuo, ma penso che il motivo sia semplicemente la cattiva qualità  dell'offerta. Non offrono nulla di più che la visione personale dell'autore, che tra l'altro è spesso banale, inoltre ho il forte dubbio che nemmeno loro sappiano a che pubblico rivolgersi.

  12. Fabrizio dice:

    Io sottoscrivo l'analisi di Delio.

  13. Vick dice:

    Secondo me perchè molti blog si cross-referenziano, molti post riprendono post di altri blog (non sono pochi gli esempi di post come "bel post di Paolo [esempio], lo sottoscrivo interamente"). Di spunti veramente originali ce ne sono pochi, quindi leggere molti blog si rivela una perdita di tempo.

    Poi magari queste cross-citazioni hanno come obiettivo un incremento della link popularity, chi lo sa?

    PS: non ho un blog, sono un lettore puro.

    Vick

  14. livefast dice:

    i.m.h.o. per lo stesso motivo per cui abbiamo il più basso coefficiente di penetrazione della stampa quotidiana di tutto l'occidente: i contenuti sono scadenti ed i lettori disinteressati.

  15. Larry dice:

    Percepisco un notevole scollamento fra chi scrive un blog e i suoi potenziali lettori: gli autori generalmente forniscono opinioni non richieste, mentre i lettori cercano informazioni.

  16. .mau. dice:

    non lo so e non me ne importa :-)

  17. g dice:

    a) gli italiani leggono pochissimo

    b) gi italiani sono analfabeti informatici

    c) quei pochi che superano a e b, dovendo scegliere tra un'offerta sterminata (di blog e di altro che il web offre) si distribuiscono secondo il principio della coda lunga privilegiando i propri interessi e i propri gusti (e il fatto che blog di tecnologia siano tra i più letti è ovviamente conseguenza perversa di a e b, dato che al contrario nel mondo reale di tecnologia si interessano pochissime persone).

    L'assunto peraltro è falso, dato che Grillo ne ha molti di più di qualche migliaio, e come Grillo potrebbero averne di più molti altri "personaggi", se non fossero analfabeti informatici (segue b). Le due cose non si contraddicono, dato che la coda lunga prevede pochi successi "di massa" e moltissimi "successi" di nicchia

    (ad esempio, il pubblico degli addetti ai lavori o cultori nell'editoria letteraria si raduna intorno a 4-5 blog molto ben fatti – naziona indiana, vibrisse, lipperini, primo amore e pochi altri – , ma che non hanno successi di massa. àˆ evidente che il blog di Moccia, qualora fosse capace di scriverlo, ne avrebbe molto di più)

    d) gli italiani "medi" scrivono maluccio, in modo narcisistico, sono poco attenti all'approfondimento e molto attenti alla scena, hanno sempre la paura di sembrare troppo seri e noiosi e di interessarsi poco di futilità  (del resto fanno anche cinema penoso e letteratura scadente – e anche in questi campi vale la regola dell'eccezione: molta mediocrità  e pochi geni isolati. Un po' come l'atletica ai tempi di mennea)

  18. Dario Salvelli dice:

    Questione di target dei lettori ? Proviamo ad analizzare il media Tv: quali sono i programmi più seguiti ? Il GF ?

    Ok,la Rete è diversa,ma secondo me molto dipende oltre che dalla bravura di chi scrive anche a che pubblico si rivolge e come.

    Tu quanti lettori hai al giorno Mante ?

  19. Marcello Semboli dice:

    Io bazzico la rete da quando ci si connetteva a due o tre BBS in tutta Italia col modem a 2400.

    Ho vissuto tutta l'evoluzione e se ne avessi le capacità , scriverei un libro sulla storia della pubblicazione in rete, ma non sono capace.

    Posso dire riguardo alla domanda che prima mettere su un sito era molto difficile e costoso.

    Per cui c'erano i siti di notizie, che erano identici ai blog di adesso, ma erano pochi, scritti a + mani e con molti lettori.

    Slashdot, (il padre di tutti), WUP in Italia, e pochi altri.

    Poi il costo dei siti si è abbassato, fino a scendere a 0 e grazie ai figli e ai nipoti di phpnuke, oggi tutti si possono fare un sito di notizie personale.

    Un blog in fondo è un sito di notizie gestito da una persona sola che scrive quello che gli pare. Blog = weB LOG = diario web.

    Sono migliaia, decine di migliaia.

    Ci sono alcuni configurati come siti di news (lavoce.info) altri come pulpiti (beppegrillo.it).

    Pochi sono interessanti. Il tuo è interessante. Ci spendi tempo, sei intelligente, scrivi bene.

    Io aggrego alcuni blog interessanti e ho una bella "cosa" tutti i giorni.

    Secondo me sarebbe carino se due o tre blogger in gamba si mettessero insieme.

    Verrebbe una proposta interessante.

  20. elvetico dice:

    Coda larga. Eccesso di opinionismo e poca voglia di vero approfondimento. Tendenza a scadere nello snobismo e nell'elitismo, a fronte di poco etilismo. Voglia di fare la battuta a tutti i costi.

  21. Giuseppe Mazza dice:

    Il dato più importante mi sembra quello citato da Luca Lizzeri: se rimaniamo nell'ambito dei blog personali, è già  tanto che esista qualche centinaio di persone quotidianamente interessate. I blog che cita Luca hanno invece dei veri contenuti editoriali e sono dedicati a fasce di popolazione ampie: avranno un successo crescente e numericamente rilevante.

  22. Otto dice:

    Elvetico ha colto i vizi fondamentali che anche secondo me rendono molto noiosi la maggior parte dei blog personali.

    Non sono un frequentatore e poco conosco di questo universo, mi permetto però una piccola opinionne.

    Su consiglio di altri ho seguito per qualche giorno un blog (Macchianera) che secondo opinione comune è tra i più seguiti e francamente mi cadono le braccia.

    Non capisco quale interesse possa suscitare, lmolto dello spazio è occupato per lo più da vignette assolutamente patetiche (e che spesso fanno il verso a Pazienza in modo sfacciato) e che non fanno nemmeno sorridere.

    I post per lo più vorrebbero essere spiritosi ma non lo sono (ricerca della battuta a tutti costi) o parlano di questioni conosciute solo dagli stessi blogger che si parlano addosso tra loro (elitismo).

    L'unico posto interessante è un articolo di Filippo Facci che però mi risulta essere un giornalista.

    Per non parlare dei commenti ai post che o sono parte di noiosissimi litigi tra persone che già  si conoscono (e possiedono un ego ipersviluppato) o sono per lo più di altri blogger che si fanno pubblicità  con la scusa del commento (idem come sopra).

    Ora se questo è uno più seguiti posso immaginare il resto.

  23. PatBateman dice:

    Chiedo una cosa:

    ma perchè partite tutti dal presupposto che "qualche migliaio" sia in realtà  poco?

    Secondo quale criterio?

  24. Antonio Sofi dice:

    Una domanda giusta e difficilissima. Come tutte le domande giuste e difficilissime, probabilmente non ha solo una risposta, come molti hanno già  scritto. Ma mi è venuta una contro-domanda per niente provocatoria (come ho sempre detto sono un iper-lettore di quotidiani), solo semmai un po' retorica: quante copie vendono giornali come Il Foglio o il Riformista?

  25. Federico dice:

    "Come mai secondo voi i blog italiani piu' letti hanno al massimo qualche migliaio di lettori?"

    Per lo stesso motivo per cui il 99% delle persone alle quali racconti di avere aperto un blog, ti rispondono "Eh?". "Un blog, un diario in Rete…" (cercando di essere piu' chiaro). "Ah!" (con lo sguardo un po' perso).

  26. elvetico dice:

    In aggiunta, io ho iniziato a bazzicare la blogosfera nel 2003-2004 e i miei blog di riferimento risalgono a quel periodo. Leggendo il tuo blogroll, Mantellini, mi sembra che anche tu sia legato a blog vecchi. I casi sono due: o ci sono nuove blogstar che tirano e noi non ce ne accorgiamo, convinti che quelli che contano siano sempre gli stessi quattro gatti, oppure, ancora più tristemente, negli ultimi 3-4 anni non è emerso granché. Il fatto che a Otto sia stato consigliato Macchianera, blog oramai agonizzante da un bel po', non è un bel segnale.

  27. vincenzo dice:

    ciao massimo,

    a giudicare da quanti lettori stanno arrivando sul mio blog dopo che mi hai citato direi che sono mooolti di più. ho risposto?

    un saluto

  28. Mitì dice:

    Anche a me "qualche migliaio" di lettori non sembran pochi…soprattutto pensando ala domanda di Antonio qualche commento qui sotto.

  29. raxi dice:

    mante è soddisfatto

    dei suoi accessi e "gioca"

    con i suoi lettori

  30. Il Conte dice:

    la risposta secondo me è da ricercare nel seguente quesito :

    quanti sono i blogger italiani?

    credo che la risposta sia qualche migliaio

  31. Mammifero Bipede dice:

    Provo a rovesciare la domanda.

    Direi perché "qualche migliaio" è più o meno il numero di italiani che legge i blog.

    P.s.: il mio lo leggono in 30, che è più o meno il numero di persone, tra quanti mi conoscono, che occasionalmente leggono i blog…

  32. kit dice:

    Qualche migliaio è una grande cifra, non capisco la domanda. Ci sono giornali quotidiani locali che vendono tre mila copie al giorno. Il blog, anche quelli più letti, sono un po' così. Mica sono il supplemento culturale del New York Times. Se i blog avessero raccolto milioni di lettori che cosa ti saresti chiesto? Io mi sarei preoccupato.

  33. Mauro Lupi dice:

    Concordo con chi ha sottolineato che "un migliaio di lettori" non è cosa da poco, specie per i blog in italiano. Mediamente il rapporto tra i più letti tra quelli in lingua inglese e i nostri è in un range tra 10 e 20 volte, giustappunto la relazione tra gli internauti italiani rispetto a quelli globali.

    Gli elementi di valutazione sono comunque più d'uno. Provo a schematizzarne alcuni: l'attenzione (specie quella online) sarà  sempre più parcellizzata; i blog sono principalmente prodotti editoriali destinati a audience settoriali e quindi limitate numericamente; seppure anche in Italia sembra ci sia il raddoppio del numero di blog ogni 6 mesi, ancora non si raggiunge una massa critica tale da considerarli mezzo "popolare"; la fruizione di contenuti passa ancora per la maggior parte attraverso dei filtri editoriali: l'apprezzamento per i tanti blogger-signori-nessuno (con tutto il rispetto) sarà  lento da sviluppare e, in ogni caso riguarderà  solo una parte (non maggioritaria) delle persone.

  34. Walter Giannò dice:

    Domanda un pò troppo generale…non riesco a trovare una risposta…

  35. aghost dice:

    SEMBOLI: anche io ho pensato ad un'evoluzione che porti ad un'aggregazione di blogger "affini", come se fosse una testata insomma in cui scrivono in diversi.

    LARRY: non sono d'accordo che la gente cerca solo informazioni. La gente cerca anche commenti e punti di vista originali

  36. Curioso dice:

    sì, però adesso rispondi tu, massimo! :)

  37. Fabio Metitieri dice:

    Una volta tanto concordo con la maggior parte degli altri commenti. E aggiungo qualcosa in piu'.

    1) long tail. Il blog, inteso nella sua forma piu' classica (quindi non le testate che hanno fatto il restyling a blog, o Beppe Grillo, o il blog di Grazia) e' uno strumento per la comunicazione da tanti ad altrettanti, per la micropubblicazione, e quindi tende ad avere poche decine, al massimo poche centinaia di lettori (gia' dire poche migliaia mi pare esagerato. Anche il Manteblog, checche' ne dica lui, non ha piu' di 500 lettori abituali, Imo).

    2) La qualita'. Nel settore che seguo di piu', l'Ict, il livello e' basso, come direbbe Pazzaglia. Troppo narcisismo, troppo parlarsi addosso, troppo "io, io, io", e di analisi approfondite poche o nessuna. Nuove notizie, prove sul campo, intuizioni brillanti, idem, nessuna. Piu' o meno come diceva anche Carlini.

    3) Pochi sanno scrivere decentemente, quasi nessuno veramente bene. E tutti si credono grandi scrittori e geni della battuta-lampo, con i due terzi dei post che non dicono proprio nulla. Tanti post, poi, sembrano scritti solo per riempire il buco giornaliero, e sono senza idee e senza sudore, il che indispone.

    4) Vi hanno rovinato i feed, che tanto amate. Oggi non si va piu' sulla pagina dei blog che si vogliono seguire, ma se ne hanno una caterva in feed, per cui si da' una rapida scorsa ai titoli dei post e alle prime righe, si cancella tutto e via.

    5) Tra la vecchia guardia, come ho gia' detto una volta, da Mante, a Valdepanin, a Torriero, a Granieri, ecc., si e' esaurita la vena creativa. Meno post e sempre piu' banali, per cui si tende ad abbandonarli. Peccato che dietro di loro una nuova guardia emergente ancora non si sia fatta vedere.

    6) Comunque tra bloggher non si imbastiscono discussioni interessanti. Da blob a blog e' importante sviolinarsi e scambiarsi link reciproci, per cui non si vede mai un contraddittorio degno di questo nome, ma solo un "quanto e' bello il post di tizio, grande intuzione di Caio"… E che due pppallle…

    6) I commenti. Nessuno li valorizza, nessuno ha lavorato per trasformare i commentatori in una comunita'.

    Ciao a tutti, Fabio.

  38. Maurizio Benzi dice:

    La coda lunga c'è di sicuro tantissimi blog avranno sempre pochi lettori. Tuttavia quello che manca è la testa, i blog da "hit parade".

    Da una parte non c'è l'offerta (per dirne una. noi un Lessig non l'abbiamo) dall'altra non c'è la domanda. La maggior parte delle persone naviga da lavoro e per poco tempo.

    Ipotizziamo che la classifica di Blogbabel rispecchi quella dei "blog più letti" (anche se non è vero), un lettore nella media (tipo: passa solo un'ora al giorno online e non si interessa di tecnologia) quanti dei primi 10 blog potrebbe frequentare con assiduità  (escluso Beppe)?

    E' più probabile che diventi un frequentatore di un blog di splinder che parla del suo hobby preferito, andando a incrementare la coda lunga. Ma non la hit parade.

    Ciao,

    Maurizio

  39. Otto dice:

    Insomma da quel poco che ho capito ci sono più blogger che lettori di blogger, e tra questi ultimi lo zoccolo duro è costituito da blogger che razzolano sui blog altrui per autopromozione.

    Da quel che ho letto in questi giorni, mi sembra vero quel che dice Metiteri, tutti si ritengono molto spiritosi e molto bravi a scrivere, ma purtroppo si sbagliano in entrambi i casi.

    Direi che, a parte questo e pochissimi altri, la grande massa potrebbe scomparire da subito e nessuno ne sentirebbe la mancanza (se non i titolari).