Stefano Quintarelli segnala con giustificata enfasi alcuni aspetti del nuovo contratto di servizio RAI per il triennio 2007-2009. tale bozza dovra’ essere discussa in Commissione all’inizio di gennaio e ci sono rischi concreti che possa essere “cambiata” per favorire i soliti interessi di qualcuno. Sperando che cio’ non accada ricopio qui dal blog di Stefano alcuni punti molto importanti che interessano Internet pregandovi, per quanto potete, di darne diffusione (non sia mai…). I grassetti sono miei:

Articolo 6
(Offerta multimediale)

1. La RAI si impegna a definire una strategia di valorizzazione della propria produzione editoriale e dei propri diritti audiovisivi sulle diverse piattaforme distributive, comprendenti l’offerta digitale terrestre, satellitare; IPTV, mobile e Internet.

2. La Rai si impegna ad incrementare e aggiornare il servizio offerto sul portale RAI.IT al fine di estendere l’attuale produzione di contenuti specifici per Internet e dare adeguata visibilita’ a tutta l’offerta di contenuti RAI, con particolare riferimento all’offerta radio-televisiva.

3. La Rai si impegna, per quanto riguarda l’offerta di contenuti sul portale RAI.IT, a:

a) definire linee guida di pubblicazione sul portale RAI.IT in modo da facilitare e rendere coerente e accessibile la navigazione dell’utenza all’interno di tutti i siti che fanno capo a tale portale. In particolare, la RAI si impegna a rispettare i criteri di accessibilita’ e usabilita’, secondo i criteri coerenti con quanto specificato dal consorzio internazione W3C;

b) rendere disponibili sul portale RAI.IT tutti i contenuti radiotelevisivi prodotti dalla RAI a tutti gli utenti che si collegano ad Internet dal territorio nazionale, avendo cura di rendere disponibile i contenuti trasmessi dalla televisione e dalla radio non appena termina la trasmissione di tali contenuti;

e ancora:

c) negoziare l’acquisizione dei diritti per la diffusione sul web di tutti i contenuti trasmessi nell’ambito dell’offerta radiotelevisiva. A Tal fine, la RAI si impegna a destinare all’acquisizione di tali diritti non meno del 7% di tutte le risorse finanziarie da essa impiegate per la produzione o acquisizione di contenuti trasmessi nell’ambito dell’offerta radio-televisiva;

d) offrire una produzione di contenuti specifica per il portale RAI.IT;

e) offrire all’utenza, nell’ambito della licenza nome come Creative Commons, la possibilita’ di scaricare via Internet tutti i contenuti radio-televisivi prodotti dalla RAI mediante proventi dei canoni di abbonamento;

g) offrire a tutti i siti web, che si impegnino a rispettare l’integrita’ dei contenuti e la restrizione dell’accesso a tali contenuti nell’ambito del territorio nazionale, la possibilita’ di distribuire tutti i contenuti presenti sul portale RAI.IT, nei limiti della propria disponibilita’ dei diritti su tali contenuti;

h) offrire agli utenti spazi di comunicazione e discussione all’interno del portale RAI.IT, con adeguata visibilita’, inclusa la possibilita’ di commentare l’intera programmazione radio-televisiva RAI, e la possibilita’ di pubblicare contenuti autoprodotti dagli utenti stessi;

i) promuovere il portale RAI.IT attraverso tutti i programmi radio-televisivi che offrano contenuti su detto portale in modo da incrementare il numero di utenti unici che visitano detto portale;

9 commenti a “GENTILONI TIENI BOTTA”

  1. Francesco Minciotti dice:

    Grazie mille per la notizia-bomba!

    Sembra che Gentiloni mi abbia origliato nelle discussioni con i miei coinquilini che da mesi si fanno sulla necessità  – dato il pagamento del canone – di mettere a disposizione, soprattutto di scaricare, tutta la programmazione RAI.

    In più, una cosa che non mi sembra di aver notato nel testo, e che è ben più preziosa del palinsesto-immondezzaio d'oggidì: digitalizzeranno TUTTI gli archivi RAI? Ché con i video-documenti di Pasolini e soci, qualcosa ci farei; ma con tra domeniche in, isole dei "famosi" e giochi dei pacchi, misà  che se li possono pure tenere, ed evitare di sprecare banda ;)

  2. piviere dice:

    "rendere disponibili sul portale RAI.IT tutti i contenuti radiotelevisivi prodotti dalla RAI a tutti gli utenti che si collegano ad Internet"

    propio su questo punto per esempio faccio notare che la puntata del 2 dicembre di che tempo che fa non esiste (è quella con Celentano) quando si dice la coerenza!

  3. Maurizio Goetz dice:

    Il nuovo contratto di servizio è un documento molto importante perchè determina la mission del nuovo concetto di servizio pubblico per la RAI e permette di delineare la direzione in cui dovrà  andare.

    Come si vede, la rete assume, come è giusto che sia una nuova importanza per la RAI.

    Se questo documento non verrà  stravolto, possiamo aspettarci grandi cambiamenti anche in un orizzonte temporale non troppo lungo. Purtroppo il problema non è della RAI, ma delle influenze politiche. Una strategia più multimediale sarebbe a beneficio di tutti e consentirebbe di mettere a disposizione di tutti i tanti contenuti di cui la RAI dispone.

  4. chamberlain dice:

    speriamo in bene, visto che mi sono guardato quattro puntate de "il segno del comando" e mentre mi accingevo alla visione dell'ultima puntata quelli di raiclick.it me l'hanno tolto dal palinsesto.

  5. Sid dice:

    Mi pare un documento di buon senso, talmente palese che non uscirà  dalla commissione viva

    Magari faranno concorrenza a splinder/cannocchiale/blogger e metteranno su due video, dico nel migliore dei casi. Essere ottimisti non costa nulla: vai Gentiloni!!!

    ps. questa però me la devi spiegare:

    offrire a tutti i siti web, che si impegnino a rispettare l’integrita' dei contenuti e la restrizione dell’accesso a tali contenuti nell’ambito del territorio nazionale, la possibilita' di distribuire tutti i contenuti presenti sul portale RAI.IT ???

  6. Antonio dice:

    Sid:

    integrità  dei contenuti: rispettare il copyright che ci attaccheranno

    restrizione dell’accesso: non alterare il DRM che si riserveranno di utilizzare

    metteranno su due video, dico nel migliore dei casi: i siti RAI hanno già  su una cospicua riserva di materiali anche se pubblicati in maniera non sistematica, altro che due video

  7. Sid dice:

    Grazie dei chiarimenti; l' analisi sommaria che avevo fatto deriva dalla poca fiducia, me ne scuso …

    mi restano però alcune perplessità  su questo punto:

    la restrizione dell’accesso a tali contenuti nell’ambito del territorio nazionale

    giuro non l' ho capita…

  8. Fabius dice:

    Troppo bello per essere vero…

    Speriamo solo che non pubblichino tutto in formato Windows media, com'è adesso su Rai Click.

    Propongo una preghierina congiunta di tutti i bloggers italiani per la sera del 24.

  9. sergej dice:

    Nelle liste di discussione sull'accessibilità  si rileva come il contratto tra Governo e Rai potrebbe essere annullato, visto che non viene chiamata in causa la Legge Stanca (che vincola il modo con cui gli enti amministrativi debbono realizzare i siti online)…