L’Italia non è solo il Paese delle mille norme e dei mille regolamenti, talvolta in contrasto uno con l’altro, ma è soprattutto il Paese delle dotte interpretazioni di quelle norme e di quei regolamenti da parte di strutture decisionali ogni volta differenti, ognuna delle quali comunque dotata del proprio diritto di veto. Mille piccoli poteri dentro mille piccoli campanili che si affrontano quotidianamente. Simili norme e simili regolamenti vivono così una vita propria che prescinde spesso da ogni valutazione di costi e benefici per la collettività.
In Italia il burocrate e il potere sono saldamente al centro della scena: parlano continuamente del popolo ma si occupano del popolo solo in termini astratti ed ideologici. Dissertazioni perfette per i testi giuridici ed i convegni (specie in quelli internazionali dove simili vaste coperture suscitano l’ammirazione di tutti) nei quali al cittadino è offerto il maggior grado di protezione possibile dentro teorie affascinanti.
In pratica la fitta rete di norme ed interpretazioni che il potere fa germogliare attorno a sé ha due effetti immediati: non migliora la vita dei cittadini e blocca sul nascere, più o meno intenzionalmente, qualsiasi innovazione che non provenga da quel medesimo potere. Se l’innovazione è contigua al potere, un esempio per tutti il telemarketing che ha distrutto le reti di telefonia fissa e intossicato quelle mobili, il potere sceglierà lei e ignorerà il cittadino.
Aprile 1st, 2023 at 11:53
Come spesso le capita, ha fatto di nuovo centro.
Applausi
Aprile 3rd, 2023 at 08:38
In realtà: https://it.quora.com/Perch%C3%A9-il-Garante-della-Privacy-ha-bloccato-ChatGPT-in-Italia-Non-sanno-che-basta-usare-una-VPN-per-aggirare-questi-blocchi
Aprile 3rd, 2023 at 09:21
Buongiorno Massimo, condivido molto di quanto ha scritto, tanto che gradirei un suo commento anche sulla decisione di vietare TikTok da parte di burocrati non italici.
Aprile 7th, 2023 at 10:46
Buongiorno, il discorso in generale sarebbe anche vero e corretto. In questo caso specifico mi sento di dire che il provvedimento è giusto, perché la raccolta di dati c’è e il trattamento deve seguire la normativa europea (giustamente) molto più stringente. C’è poi la questione minori che è ancora un altro tema… Il prodotto è innovativo, ma non è che possono andare sul mercato in deroga alle leggi esistenti (in fretta per massimizzare il profitto). IMHO
Aprile 7th, 2023 at 10:49
Quoto anche un passaggio del link inserito da Gianluca, poco sopra:
“Più in generale, ma qui entrano politica ed economia quindi accenno solo velocemente alla questione, l’Unione Europea ne ha i cabasisi pieni di azienda americane che fanno strame dei diritti dei cittadini europei.[…] Quel che però si sta cercando di costringere gli americani a fare è impiantare qui da noi centri dati riservati alle informazioni su di noi, quindi controllabili dalle nostre forze dell’ordine. E operati da europei, con le ricadute sull’occupazione che ci si possono aspettare.”