Luca Tremolada sul suo blog riporta alcuni stralci tratti da un libro di Fabio De Ponte sul nuovo Ceo Apple Tim Cook.
Il suo carattere è riservato e non alza mai la voce. Questo non gli impedisce di essere piuttosto duro con i dipendenti. «L’ho visto fare a pezzi persone», racconta un manager che non vuole essere citato. «Ti fa le domande a cui sa che non sei in grado di rispondere, e va avanti così a lungo. Non è divertente». «Ti fa dieci domande», conferma Steve Doil, un impiegato che ha lavorato nel gruppo operativo di Cook. «Se rispondi bene, te ne fa altre dieci. Se fai questo per un anno, inizia a fartene nove. Rispondi sbagliato a una, e diventano 20 e poi 30». È uno stacanovista, fa una ragione d’orgoglio di essere il primo ad arrivare in ufficio e l’ultimo ad andarsene. Alla Ibm si è offerto di lavorare il giorno di Natale e quello di capodanno. Si nutre, raccontano i suoi collaboratori, di barrette energetiche. In ufficio pare abbia una foto di Bob Dylan e una di Bob Kennedy. Ma la sua vera passione sembra sia per il squadra di calcio degli Auburn Tigers, di cui conserva gadget e cimeli”.
Agosto 26th, 2011 at 18:11
Era una impresa autoritaria, tutta imperniata intorno alla figura del Capo, evidentemente bisogna garantire una certa continuità da questo punto di vista.
Agosto 26th, 2011 at 18:47
Neanche Jobs, e neppure Gates, erano capi particolarmente “friendly”. Comunque tra questo approccio, e l’ipocrita “siamo tutti una grande famiglia”, non saprei cosa preferire..
Agosto 26th, 2011 at 19:02
Un altro che si gode la vita, insomma.
Agosto 26th, 2011 at 19:24
si.. io ho sentito dire che mangia i bambini, preferisce quelli asiatici.. poi ho sentito dire che mangia le buccie di banana e buta la banana.. assurdo, fa la doccia con l’acquaragia..
no ma ci rendiamo conto dell’articolo peggio di qualsiasi tesi complottista.. non capisco cosa vorrebbe significare questo post..
Agosto 26th, 2011 at 19:29
io ho conosciuto di persona uno degli assistenti di Ballmer, col quale il pover uomo doveva andare a giocare a basket alle 6.30 del mattino, per dire
Agosto 26th, 2011 at 19:42
È un pezzo tratto da un intervista/profilo apparsa su Fortune anni fa..
PS: se vi volete lamentare, andatevi a leggere le biografie di Ferrari e il terrore che avevano gli ingegneri a parlare con lui quando un GP era andato male… le aziende migliori sono fatte così, e il carattere è una parte del mito..
Agosto 26th, 2011 at 21:32
“le aziende migliori sono fatte così, e il carattere è una parte del mito..” certo, dipende da che cosa si intende per mito (e per aziende migliori).
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Agosto 27th, 2011 at 06:46
http://edue.wordpress.com/2011/08/26/se-ce-la-mela-e-jobs/
Agosto 27th, 2011 at 07:22
E’ un ottimo esempio della nostra societa’ moderna, civile e democratica, a.k.a. CSS (cascading style shit).
Agosto 27th, 2011 at 11:27
Sono già iniziate le operazioni di mitizzazione del nuovo capo.
Massimo, non capisco perchè il post sul finto Jobs malato ti fa schifo e questi gossip no.
Sempre di guardare dal buco della serratura si tratta e non è un bel vedere
Agosto 29th, 2011 at 07:59
Nella mia personale battaglia contro l’incapacità di tradurre i termini legati agli sport americani nell’italico idioma sostengo che gli Auburn Tigers sono una squadra di football (americano) e non una squadra di calcio.