Da una intervista a Philip Roth di Tommaso De Benedetti pubblicata su Libero il 22/11/2009:

«Obama? Una grandissima delusione Sono stato fra i primi a credere in lui, ad appoggiarlo, ma adesso devo confessare che mi è diventato perfino antipatico». Philip Roth, forse il più illustre dei narratori americani d’oggi, autore di capolavori quali Lamento di Portnoy, Pastorale americana, Zuckerman scatenato e, da poco uscito in Italia, Indignazione, esprime con forza, per la prima volta, il suo giudizio fortemente negativo sull’attuale Presidente Usa. Ci tiene a farlo subito, nella nostra conversazione telefonica.



Da una intervista a Philip Roth di Paolo Zanuttini pubblicata sul Venerdi’ di Repubblica in edicola oggi:


Per caso, è insoddisfatto anche da Barack Obama? Da un’intervista a un quotidiano italiano, Libero, risulta che lo trova persino antipatico, oltre che inconcludente e assopito nei meccanismi del potere.
Ma io non ho mai detto una cosa del genere. E’ grottesco. Scandaloso. E’ tutto il contrario di quello che penso. Considero Obama fantastico. E trovo che l’attacco che gli stanno sferrando i repubblicani è molto simile a quello subito da Roosevelt al suo primo mandato. E’ la destra più stupida mobilitata da Sarah Palin. Agitano la bufala dell’atto di nascita che dimostrerebbe che è nato in Kenya. E trovano ascolto. Sotto c’è il problema della razza, della pelle. Sono molto seccato per queste dichiarazioni che mi vengono attribuite: non ho mai parlato con questo Libero. Smentisca tutto. Ora chiamo il mio agente.

Chiama il suo agente, che gli filtra tutti i contatti: nell’agenda delle interviste passate e future non risulta nè Libero nè il nome dell’intervistatore.



update 28/2: Non ho trovato riscontri ma mi fido di Esau’ che nei commenti dice che oggi Libero ha confermato la sua versione.

(via Malvino e Albero Cane)

14 commenti a “Lamento di Liberoy”

  1. Luca Massaro dice:

    Qualche esperto si affretti a creare un generatore automatico di interviste inventate. Sarebbe bellissimo ascoltare, poi, simili smentite.

  2. Antonio dice:

    Ma dai: Libero che fa una cosa del genere? Non l’avrei mai detto…

  3. Peppe Montini dice:

    La sapevi questa mante?

    http://cogitoergovomito.blogspot.com/2010/02/piu-di-santoro-grillo-travaglio-di.html

  4. Figaro dice:

    non se ne può più (al quadrato).

  5. Pinco Pallino dice:

    E questo “Libero” da chi è finanziato?
    Forse da Berlusca?
    Noooo: dallo Stato, e cioè da tutti noi.
    Tratto da Wikipedia:
    “…Nel 2003 il quotidiano “Libero”, assieme ad altri quotidiani, ha ricevuto dallo Stato 5.371.000 euro come finanziamento agli organi di partito. “Libero” era registrato all’epoca come organo del Movimento Monarchico Italiano, poi trasformato in cooperativa per ottenere i contributi per l’editoria elargiti alle testate edite da cooperative di giornalisti, a fine dicembre 2006 diventava srl. In seguito è stata creata una fondazione ONLUS per controllare la s.r.l. e , di conseguenza, il giornale in modo da continuare a percepire i contributi in quanto edito da fondazione…”

  6. Domiziano Galia dice:

    Il giornalista merita una radazione a vita, ed il direttore quasi.

  7. Zoe dice:

    è la marea della merda che sale, che sale, che sale… :(

  8. PG dice:

    Ormai non c’è più una libera informazione, in questo stato, ma solo un mare di vergogna.

  9. valentina dice:

    Il Venerdì ha verificato, Pigi Battista invece ci aveva fatto addirittura un editoriale (una particella elementare): http://bit.ly/ciBems
    Purtroppo per lui, Roth non è quindi un cerchiobottista. Dovrà trovarsi un esempio migliore.

  10. _gemini dice:

    da FACEBOOK pagina di Tommaso de Benedetti:

    Tommaso è ora fan di Barack Obama. · Diventa fan

  11. mario dice:

    perchè, libero è un giornale? ci lavorano dei giornalisti?

  12. jetblack dice:

    Che tempi! Certe porcate una volta le faceva solo Repubblica

  13. esaù dice:

    Ovviamente sparare a zero e’ sempre molto facile senza ascoltare le due campane…

    E se prima di commentare qualcuno si informasse, sarebbe meglio: la rete è libera, ma a volte zoppa.

    Per la cronaca, oggi Libero pubblica la sua versione dei fatti. In sostanza il giornale spiega che l’autore dell’intervista, un collaboratore con ottime referenze, chiamò direttamente al telefono Roth, senza passare per la Einaudi ne’ per l’agente, e oggi conferma riga per riga quanto scritto.

    Libero aggiunge poi che da Einaudi non e’ mai arrivata alcuna smentita…

    Ora si è più liberi e preparati per schierarsi, eventualmente sparando a zero.

  14. esaù dice:

    Altro update. Sul Corriere di oggi, Pigi Battista si rammarica con queste parole: “Mi scuso con i lettori per avere dato credito a un giornale che si inventa le interviste”…