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E’ uscita oggi in libreria “Semplicemente Juri”, biografia di Juri Chechi, scritta a due mani con Carlo Annese. Molto bella l’idea di presentare il libro il prossimo 18 aprile al Teatro Dal Verme, in una serata in cui Chechi si esibirà agli anelli e darà l’addio definitivo alle gare.
Marzo 29th, 2005 at 18:18
ciao, ti segnalo questo articolo
http://www.gatblog.net/2005/03/26/quando-il-tuo-post-viene-pubblicato-sul-giornale/
(link-auto-esplicativo)
Marzo 30th, 2005 at 00:32
Yuri Chechi è stato un grande campione.
Ma non mi piacciono i campioni che si abbassano a teste parlanti.
Marzo 30th, 2005 at 05:31
Dev'essere il terzo quarto "addio definitivo" di Chechi… senza nulla togliere al campione. Se poi ha qualcosa da dire, ben venga: insmma, non sono d'accordo con il pre-giudizio di Kaspar Hauser.
Marzo 30th, 2005 at 05:44
perchè un campione se parla si "abbassa"? essere una testa parlante significa esser meno di un campione? e da quale prospettiva?
Marzo 30th, 2005 at 07:03
Per diventare un campione, ancor più della ginnastica – sport che va intrapreso precocemente e che richiede un enorme allenamento – occorre trascurare tutto il resto, ad es. l'istruzione.
Dubito che il sig.Chechi possa dire granchè d'interessante, sulla vita, al di fuori delle palestre. A volte una bella donna si preferirebbe non averla mai sentita parlare.
Marzo 30th, 2005 at 10:17
Kaspar, per curiosità : l'hai mai sentito parlare, Chechi?
Marzo 30th, 2005 at 12:06
Non tanto(ricordo qualche intervista in tv, tutto qui).
Ma ricordo benissimo come parla Tomba. O Maradona. E potrei proseguire con tantissimi altri nomi di intelligentoni di questa schiatta.
Marzo 31st, 2005 at 06:37
Beh, Chechi è uno che parla bene, che sa articolare frasi, che non risponde con banalità a domande banali e così via. Insomma, gli sportivi non sono tutti uguali (l'elenco di quelli come Chechi potrebbe continuare).
Marzo 31st, 2005 at 07:12
Ma vedi, Squonk: siamo tutti bravi a fare l'elogio del campione e a pendere dalle sue labbra.
Per dirla con Moretti(e con la stessa autoironia), io invece preferisco sempre stare dalla parte di una minoranza.
Marzo 31st, 2005 at 07:32
Interessante il paragone del campione che si presume ignorante perchè ha trascurato l'istruzione in nome della carriera sportiva con la bella donna che ha trascurato l'istruzione in nome… di cosa? per dirla senza moretti, tu caro Kaspar parli solo per stereotipi.
Marzo 31st, 2005 at 09:24
Cari Pier Paolo e Squonk non avete capito nulla: quelli come Kaspar Hauser che hanno capito tutto con anni di studio matto e disperatissimo, sempre al fioco tremolar della lucerna assorti, non si capacitano di come un bipede implume (e pure piccino picciò) possa trovare il tempo di essere un grande campione ed anche una persona interessante allo stesso tempo.
E poi ci interroghiamo perché in questo paese gli intellettuali sono sbeffeggiati…
P.S. Secondo me Kaspar accetta come pratica sportiva solo quella delle scalate (ma non alla Herzog… quelle sui vetri…)
Marzo 31st, 2005 at 10:39
Basta leggere quelli come Catcher invece, per capire che effetti possa produrre l'ignoranza: invidia, e fascismo.
Marzo 31st, 2005 at 10:59
Oggesù, lasciamo perdere il fascismo, che non c'entra nulla.
Ripeto, Chechi è una persona interessante che dice cose non banali, e – soprattutto – che ha il buon senso di non pontificare su questioni che non conosce. Magnificare un campione dello sport è facile? Forse. Lo è altrettanto criticarlo in quanto tale.