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Mar
Finalmente qualcuno dalle parti del blog di Romano Prodi ha capito che era il caso di farla finita. Almeno fino alle elezioni. Resta da capire dopo un esordio cosi’ stentato chi possa farsi piu’ qualche illusione sull’afflato comunicativo del “presidente” (di che cosa poi?) e sulla sua autentica voglia di farsi blogger.
Marzo 25th, 2005 at 18:50
era ora.
Marzo 25th, 2005 at 21:40
Be', meglio cosi', seppure con una figuraccia, che decidere di farsi scrivere il blog da qualche addetto stampa.
Ciao, Fabio.
Marzo 26th, 2005 at 02:28
Non vedo in effetti perchè Prodi dovrebbe avere un blog per forza.
Marzo 26th, 2005 at 03:04
Un blog richiede molto tempo libero e passione, tutte cose che evidentemente, Prodi non aveva.
Comunque, sia dell'apertura che della chiusura, non se ne accorto nessuno.
Marzo 26th, 2005 at 04:21
Ti segnalo il taglio basso del Corriere di oggi.
Marzo 26th, 2005 at 04:29
avesse il coraggio di dire "ho toppato" sarebbe il massimo :-)
Marzo 26th, 2005 at 11:26
sei vergognoso, avvio stentato?! ma guarda il tuo blog per favore. Siete solo e sempre gli stessi destrosi dittatoriali. Questo paese lo volete proprio riportare al ventennio. Che vergogna
Marzo 26th, 2005 at 12:27
Chissà quanto gli prude il culo al presuntuoso e permalosetto tenutario del presente blog per questo articolo del Corriere della Sera che trae spunto da Paolo Valdemarin (citandolo con tanto di nome e di cognome).
Mah, che vogliamo dire? Forse uno pagato per bloggare (vi ricordate di Marqui?) avrà le entrature giuste nell'informazione che conta per davvero?
Marzo 26th, 2005 at 12:48
Pruriti?
ma figurati, proprio non hai capito nulla caro "uno".
In ogni caso mille grazie per aver segnalato l'articolo. Non conosco l'autore ma e' un articolo molto ben fatto che vale la pena di essere letto……
Marzo 26th, 2005 at 14:43
Buona Pasqua di Resurrezione anche alla mortadella…
;-)
Marzo 26th, 2005 at 15:31
L'articolo di Trocino è assai decoroso. Grazie della segnalazione.
Invece i problemi dermatologici, propri o degli altri, son cose di cui è bello tacere.
Marzo 27th, 2005 at 03:11
Solo un gruppetto di blog-fighetti può pensare di poter mettere in giro l'idea che si debba votare o non votare qualcuno, a seconda che abbia o meno un blog.
Prodi ha tanto da fare, e francamente io mi auguro che lo faccia, anzichè stare qui a perdere tempo con un manipolo di poche centinaia di blogger.
Marzo 27th, 2005 at 03:31
ma si puo' sapere che razzo avete che non va, commentatori del piffero?? possibile che non abbiate visto che il presuntuoso e permalosetto aveva detto, solo in anticipo, scusate, ne' piu' ne' meno quel che dice il corriere?
kaspar: ma che diamine dici. ma quandomai i cyberfighetti decidono una cippa. qui si esprimono OPINIONI. possibile che non ci arrivi?
per non dire delle demenzialita' che scrive RP. adesso vado sul suo grottesco blog e lo riempo di insulti.
scusa eh mante, m'ha preso male sta serie di czzte.
Marzo 27th, 2005 at 05:38
che uno abbia un blog o no conta una cippa. Che metta su un blog giusto perché fa moda e lo lasci lì invece conta, perché è un segno di cosa potrebbe fare su cose ben più importanti.
Marzo 27th, 2005 at 19:09
Se un politico è in gamba non lo si capisce certo dalla sua capacità di gestire un blog. Sicuramente però Prodi non è un buon politico, ma questo lo si sapeva ben prima della splendida figura del "blog del presidente" !!
Marzo 28th, 2005 at 05:37
Forse a Romano Prodi gli hanno fatto leggere l'articolo di Gianluca Nicoletti su tuttolibri: "di tutto un Blog" e, temendo di espandersi verticalmente verso il basso, ha quindi deciso di sospendere il suo blog. Peccato.
Marzo 28th, 2005 at 17:56
Mante, inizio a pensare che la tua popolarità sia direttamente proporzionale al numero di commentatori che ti contraddicono quasi a prescindere da quello che dici.
Oggettivamente Prodi a fatto una figuraccia e c'è da dire che chi ha avuto l'idea di fargli fare un blog, non ha capito la risorsa principale di cui si nutre un blog: il tempo.
E' chiaro che i suoi colleghi/avversari non hanno fatto nulla di meglio.
Se il marketing politico riflette in qualche modo le capacità di gestire un sistema, siamo messi veramente, ma veramente male, a destra, a sinistra, in centro e di lato.
Quando si sprofonda cosi, anche votare il "meno peggio" non ha senso. Qua siamo al limite della Democrazia Rappresentativa.