Siamo in attesa di vedere se davvero il consiglio dei Ministri di domani – che si annuncia burrascosetto – trovera’ il modo di occuparsi anche della faccenda zainetti degli studenti. I media anticipando la notizia non hanno offerto troppi particolari. Il governo sarebbe dell’idea di stabilire per legge il peso massimo per gli zaini scolastici (e personalmente la trovo una ottima idea, in Francia per esempio le cartelle non possono superare i 5 kg alle elementari e i 6-7 alle medie) anche se la trasformazione in legge delle raccomandazioni del Consiglio di Sanita’ che parlano di zaini che non eccedano il 10-15% del peso corporeo sembrano decisamente punitive per la schiena dei nostri pargoli. Ma molte polemiche sta suscitando l’ennesima pensata autolesionista del nostro governo che ha ventilato l’idea (non si sa bene in che misura collegata col provvedimento sugli “zaini pesanti”) di rendere i libri di testo “scaricabili da Internet”. Questa iniziativa si inserisce perfettamente nelle recenti scelte del governo che, in materia tecnologica, sembra davvero galleggiare nella piu’ assoluta insipienza. Mi immagino la scena: qualcuno avra’ detto: “Ah si’ su Internet si scarica di tutto? Davvero? Allora facciamo scaricare anche i libri di testo”. L’iniziativa si candida ad un posto di primo piano fra le tecno-sciocchezze degli ultimi mesi. Accanto al Decreto Urbani e al Deposito Legale dei siti web.
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Luglio 2nd, 2004 at 17:08
E cosa ci sarebbe di sciocco nella questione "libri/rete"? Rendere i libri scaricabili da Internet fa fronte almeno ad un problema annoso: il caro libri. Non è di certo un problema di secondo piano, forse lo sarà per giornalisti che scrivono di tecnologia su vari giornali/roba online e cartacea, ma per la maggior parte delle persone, avere un figlio (o più di uno) da mandare a sQuola è parecchio complicato.
"Libri scaricabili da Internet" significa eludere il costo di distribuzione, pagando così solo i diritti d'autore. S'è sollevato subito un problema: e dove li buttiamo i commercianti che ci campano con la loro cartolibreria difronte al liceo? Beh, oltre alle normali agevolazioni sul diritto d'autore, loro hanno dalla loro parte la bella fotocopiatrice al laser.. no? Invece di smadonnare su una cartuccia a getto d'inchiostro a casa, vado lì e me lo faccio stampare in relazione ai soldi che ho. Carta ecologica e bianco e nero se ho poco, Pergamena antica e rilegatura in oro se sono Piersilvio. Ah sì, c'era anche il problema del peso, mi stampo solo quello che serve? Oppure, me li carico sul mio palmarino, laptop, ebook.. insomma, non fatemi dilungare, io non li portavo mai i libri a scuola..è solo che sentir parlare così..
Luglio 2nd, 2004 at 19:01
Vediamo: costeranno molto di meno questi libri? Cresceranno i compensi per il lavoro editoriale che non coincide con l'autore in senso strettoi e quindi è difficile ipotizzare un costo minore, si risparmierebbero le spese di stampa e di trasporto?
Può darsi che una decisione del genere dia uno straordinario impulso alla diffusione di Internet ma per l'anno 2004 quanti saranno i genitori con una connessione Adsl abbastanza veloce per scaricare migliaia di pagine, con Pc, stampante, risme di carta in casa. Si parla di un 28% di italiani connessi, ma quanti sono di questi i genitori con figli in età scolare? Telecom Italia sarebbe in grado davvero di portare l'Adsl nelle case della stragrande maggioranza delle famiglie di studenti italiani. Se non hanno un Adsl always on comunque ci sarà un costo di connessione.
Se passerà una disposizione del genere le grandi librerie apriranno una sezione Internet dove confezioneranno i libri di testo scaricandoli, forse costeranno qualcosa di meno, forse……
Luglio 2nd, 2004 at 19:04
Invece il Governo avrebbe dovto introdurre dei tetti per legge al rincaro dei libri di testo(non è un prodotto in assoluta libera concorrenza), proibire mostruosità del tipo cambio la copertina ed il titolo e il libro diventa nuovo e non si può più comprare usato o farselo prestare, diffondere il prestito d'uso, permettere la dtrazione totale o parziale per l'acquisto dei libri di testo(prima tassa che avrebbe dovuto ridurre).
Luglio 2nd, 2004 at 20:11
Vedremo cosa vorrà dire potere scaricare i libri da Internet, penso che i costi non diminuiranno, le case editrici alzeranno il rpezzo portandolo al costo attuale alle librerie.
Invece volevo segnalare scuola on line che si occupa di fare tre volumi di libri di testo sull'informatica e non solo.
La licenza è la GNU FDL e quindi i prof potranno usare tutto o parte dei testi per i loro insegnamenti di informatica.
Luglio 3rd, 2004 at 05:48
Da Internet, personalmente, scarico di tutto: anche libri interi, a volte. Ma qui c'e' di piu': c'e' la svalutazione del libro in quanto tale, il riduzionismo culturale (che si manifesta attualmente anche nelle Universita' e nelle bibliografie degli esami new style – un pezzetto qui, un frammento qua…), la logica del bignami versione tecnologica. Vero e' che le Case Editrici hanno speculato abbondantemente sui sussulti di rinnovamento cosiddetto metodologico della scuola italiana e i professori non sempre scelgono oculatamente da tutti i punti di vista, compreso quello economico. E' altrettanto vero che molte famiglie non battono ciglio davanti alle smanie consumistiche dei figli (cellulari, consolle, vestiti griffati e quant'altro) e poi si stracciano le vesti per il costo dei libri scolastici. Comunque sarei curiosa di vedere copme si fa a scaricare per intero il Vocabolario Rocci di Greco. Personalmente, non essendo del tutto digiuna di infromatica, a questo punto preferirei costruire il "mio" libro di testo ideale e renderlo liberamente scaricabile in rete: ovvero, evitare l'adozione e fare da me. Ma per legge non posso sottrarmi a quest' obbligo. E dunque?
Luglio 3rd, 2004 at 11:39
Il riduzionismo culturale che vedi nelle università non è nelle bibliografie, quella è la punta dell'eisberg vista da un miope. La società richiede nuove competenze e i metodi di studio di 30 anni fa è naturale che siano stati sostituiti (sono meglio questi? Boh, bisogna attendere per valutare). Il vocabolario? In genere noi ce ne avevamo 3-4 in classe, messi a disposizione dalla scuola. Con l'informatica e la duttilità di un supporto come una semplice calcolatrice programmabile, pda, tabletpc, laptop, ebook e centinaia di altri dispositivi programmabili il problema del vocabolario non c'è più, no? Il libro di testo ideale te lo crei, lo metti online magari come ha segnalato kensan nei commenti e proponi senza problemi anche altri testi. Lo fanno in molti, il prof è anche più apprezzato dagli studenti per questo genere di lavoro.. qual è il problema?
Luglio 3rd, 2004 at 14:08
Scaricare i libri? certo per il loro business integrato con il DDT, una vera "trappola" a ciel sereno :-)
Luglio 5th, 2004 at 08:04
ovviamente la consideri una sciocchezza perchè pensi che sia molto complicato da realizzare, e se vien proposta in italia e da nessun'altra parte è senz'altro una sciocchezza, giusto? Pare invece che in america usino i libri di testo elettronici già da un pò di tempo, se ne era parlato ad esempio quando era scoppiata la polemica sui libri a tempo, che quindi non possono essere rivenduti a compagni degli anni successivi. Tra l'altro il libro elettronico sarebbe un'ottimo modo per spingere l'ebook, che finora non ha mai avuto molta fortuna, ed è sicuramente un peccato, vorrei solo far riflettere lorsignori "amante del quotidiano frusciante" sul numero di alberi che salverebbero, se mettessero da parte la propria snobberia.
Luglio 5th, 2004 at 09:24
Pier Paolo, se su un piatto della bilancia metti gli alberi da salvare, sull'altro devi mettere la cultura lasciata in balìa di chi difenderà il proprio business a suon di DRM con piattaforme e protocolli proprietari.
Sei proprio sicuro che questo sia un bene per studenti e rispettive famiglie?
Sulla modesta diffusione dell'e-book la mia personale e spassionata opinione è che se gli utenti non hanno gradito è perché tale innovazione all'atto pratico si è rivelata ben più modesta dell'enfasi con cui era stata annunciata ("sfogliare" un e-book è scomodo, la lettura di lunghi testi a video affatica la vista, restano problemi irrisolti di interoperabilità tra piattaforme ed è stato implementato male anche il DRM).
Caso mai non si fosse capito, io resto affezionato alla "cara, vecchia carta frusciante" almeno finché le questioni sopra indicate non saranno risolte in modo convincente e rispettoso dell'utenza.
Luglio 7th, 2004 at 03:19
Ovvio che van risolte, ma questo non è un buon motivo per posticiparle fino all'ultimo, come nostro solito, perchè siam sempre in attesa che cada dall'alto la soluzione perfetta. Il cattivo uso del drm ci sarà , è inevitabile che sia così; finchè arriverà all'attenzione del pubblico con i suoi pro e i suoi contro non si potranno stabilire "parametri di progettazione" basandosi sull'esperienza. Le innovazioni non son mai perfette dall'inizio, occorre impegnarsi un pò tutti per migliorarle. Tu cosa fai per alleggerire lo zaino di tuo figlio?