14
Nov

VIOLENZA ELETTRONICA?

C’e’ poco da fare, ovunque mi giri in questi giorni vedo dialoghi sopra le righe, piccole violenze elettroniche fatte di parole che rimbalzano sui forum, sui blog e sui siti web. Li vedo e mi piacciono poco. Voglio fare tre esempio. Per la vecchia storia del “chi e’ senza peccato…” tiro in alto la pietra e… me la lascio ricadere in testa. Cosi’ il primo esempio mi riguarda. Lunedi nella mia solita rubrica di commenti su PI me la prendo un po’ – anche se indirettamente – con Marco Zamperini di Etnoteam che si risente per il trattamento. Sono in buona fede: intendevo parlare d’altro, eppure Marco finisce per fare da capro espiatorio in un discorso che voleva essere ben piu’ generale. Rileggo il pezzo e penso che forse avrei potuto pensarci prima. Esempio number two. Ieri Neri sul suo blog si produce in un vero e proprio shaking verbale nei confronti di Alessio Bragadini. E’ un pezzo ad alzo zero, un vero e proprio piccolo regolamento di conti. Conosco poco Bragadini (frequentavamo molti anni fa la stessa mailing list ma per il resto non so molto di lui) e nulla so dei retroscena. Ma forse si poteva/doveva usare altri toni. Poteva certamente si’, doveva non saprei. Terzo esempio. Moruzzi su Dotcoma recensisce con piu’ di una presa in giro un sito web ed un libro che non ha letto. Roba new economy opera di Davide Casaleggio. E in certi ambienti del dopo-boom, come e’ noto, le tensioni e i permali sono molto radicati. L’autore del libro gli risponde piccato. Massimo apre un dibattito. Insomma, ovunque ci si giri la comunicazione elettronica sembra traspirare scherno e tensione, una mano sulla tastiera e l’altra sulla pistola. Mi piacerebbe avere qualche altro parere al riguardo. E’ il mezzo che e’ violento o siamo non che ci stiamo sempre piu’ rincitrullendo? Piu’ passa il tempo e piu’ mi pare che la leggerezza e l’equilibrio siano i veri obiettivi di chi scrive ( e legge) online. Obiettivi futuri si intende.

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