19
Set

BENALTRISMO

Scrive Riccardo Chiaberge sul Corsera di qualche tempo fa:

Una delle sindromi più diffuse tra gli intellettuali italiani, quasi una malattia professionale, è il «benaltrismo»: ogni volta che qualcuno avanza una proposta concreta su qualunque argomento, salta sempre su la testa pensante di turno a dire che «ben altri» sono i problemi

Chiaberge sbaglia: il benaltrismo e’ una malattia mondiale. Oggi leggevo su kuro5hin.org, la storia di Thaths che annuncia il suo prossimo soggiorno in Kenia ad insegnare agli studenti di un piccolo liceo di campagna l’utilizzo dei computer. L’autore, tipico prodotto dello sboom della new economy, licenziato da una delle tante IT company californiane, racconta con dovizia di particolari come si svolgera’ il suo soggiorno da “volontario d’oltremare” in Africa. Mentre leggevo quelle righe cariche di entusiasmo mi sono chiesto: chissa’ quanti post in risposta a Thaths dovro’ leggere prima di trovarne uno in cui qualcuno ricordi che i problemi del terzo ( e quarto) mondo sono ben altri rispetto alla diffusione dell’informatica? Mentre finivo di leggere il pezzo ho stimato che su 66 risposte presenti in quel momento ne avrei trovata una almeno fra le prime 5 di quel tipo. Mi sono sbagliato: il primo post francamente benaltrista e’ solo il 16°.

While it seems to make sense to teach computer skills to Kenyan students, I am sure you will notice there are one or two more important things they really need.

Un commento a “”

  1. Carlo Berardelli dice:

    Perchè mi era sfuggito ;-)