Il mese scorso ho comprato un mobile su un sito francese. Qualche giorno dopo il corriere italiano al quale il venditore ha affidato il mio ingombrante pacco mi manda un SMS (un SMS? penso). Il messaggio mi informa che Golilla (questo il nome del corriere, un nome che non avevo mai sentito prima) ha nelle sue mani il mio pacco e me lo consegnerà al più presto. Al più presto lo aggiungo io, che è quello che devo aver pensato in quel momento. Vogliono che io lo riceva nel mio massimo confort (penso io sbagliandomi per la seconda volta in pochi secondi) così il corriere mi fa scegliere il giorno che preferisco. Il link nell’SMS manda a un terribile calendario web stile anni 80 (il web design racconta molte cose, dovremmo osservare meglio e in casi del genere iniziare per tempo a preoccuparci) nel quale scopro che il primo giorno libero per la consegna del mio mobile è dieci giorni dopo. Golilla, penso, deve avere molto lavoro. Scelgo quel giorno, poco male, non ho alcuna fretta. Due giorni prima della consegna Golilla mi manda un SMS (un altro) in cui mi indica la fascia oraria nel quale effettueranno la consegna: lunedì prossimo, dalle 9 alle 12. Perfetto, penso. Lunedi alle 8,30 una mail e una telefonata di una gentile signorina di Golilla mi informano che la consegna è stata cancellata e che verrà riprogrammata. Non mi dicono altro. Forse che l’autista si è rotto una tibia? Oppure il pacco è andato perso? Il web designer del calendario ha avuto una crisi di nervi? Lo hanno consegnato a qualcun altro? Non si sa. Consegna cancellata, le faremo sapere. Poco male penso, non ho fretta. A quel punto però non si fa vivo più nessuno. Dopo una settimana scrivo una mail al venditore che mi risponde “li contattiamo noi”. Dopo qualche altro giorno chiamo Golilla che è – perdonate lo spoiler della parte finale il corriere più disastroso nel quale mi sia imbattuto in vita mia ma – devo dirlo – risponde al telefono sempre e in tempi brevi. Sollecito la consegna, la prima volta hanno il sistema informatico in manutenzione, la seconda hanno avuto alcuni problemi tecnici, la terza non mi ricordo. Ogni tanto mi arriva un messaggio dell’amico (ormai siamo amici se non di penna di SMS) Golilla che mi chiede di programmare la consegna (ma non dovevano chiamarmi loro?). Ogni volta apro il link e il calendario anni 80 non consente di prenotare alcuna data, nemmeno nel 2025. In pratica non solo è brutto ma ora proprio non funziona. Dopo circa un mese la tragicommedia termina: Golilla mi telefona, concordiamo la consegna e contro ogni attesa tutto finisce per il meglio. A quel punto ero già più che ben disposto a dimenticare tutto ma Golilla mi scrive chiedendo un feedback sulla consegna: per noi – dicono, come sempre in questi casi – “il tuo parere è importante”. Nobilmente metto una stella (non avendo trovato il modo di metterne zero) poi spiego: beh amici vi siete tenuti il mio mobile per un mese senza dirmi niente, quante stelle volevate? Non ancora domi mi chiedono di condividere il mio parere anche su TrustPilot e a quel punto rinuncio. Va bene dirvi privatamente che, per qualche ragione che non so e che spero non sia la regola, siete stati disastrosi, ma che la cosa rimanga almeno fra noi. Io mi lamento e voi ne fate tesoro per la prossima volta. Ed è così che scopro la pagina Trustpilot di Golilla dove centinaia di utenti trattano a male parole e in lettere maiuscole il corriere per i suoi (a questo punto) innumerevoli ritardi. Ad ognuno degli utenti imbufaliti (che tutti assieme fanno un gigantesco Godzilla internettiano) qualcuno del servizio clienti di Golilla risponde gentilmente “Gentile cliente, ti ringraziamo per il tuo feedback”.
Consiglio finale per gli amici di Golilla. Mollate Internet, mollate il calendario web, che proprio non è il vostro forte e tenete duro con il telefono che nelle cose del secolo scorso ancora vi difendete.