18
Mag
In Gran Bretagna stanno pensando ad un Ministro del broadband.
The main priorities for the new minister will be ensuring that all areas of the UK have a broadband speed of at least 2Mbps (megabits per second).
He or she will also need to draw up a plan for getting next-generation broadband to the third of the country that is unlikely to be served by current commercial plans.
(via BBC news)
Maggio 19th, 2010 at 06:13
Nobel alla rete, ministro per la banda larga… temo chi si stia perdendo il senso delle cose e che si rasenti il ridicolo. Sarebbe come proporre un ministro per la lotta alla malattia cardiovascolare o alla protezione del formaggio.
Cosa non fanno per un poco di pubblicità gratuita! Almeno il fatto che Luna lo faccia come operazione di marketing per la sua rivista è chiaro.
bob
Maggio 19th, 2010 at 07:27
D’Adda analogia davvero pessima.
Il paragone logico corretto è col Ministero dei Trasporti
o in chiave locale con un Assessorato alle Strade.
E l’idea di un Ministro della Broadband
diventa molto meno balzana di quel che pensi.
Maggio 19th, 2010 at 07:32
@raxi: secondo me è un’idea balzana. E’ come avere un “Ministro per le strade di campagna” o un “Ministro per le autostrade”. A naso, direi che un Ministro delle Telecomunicazioni serio dovrebbe dedicare parecchio del suo tempo alla banda larga comunque, anche senza questa marchetta pubblicitaria.
Maggio 19th, 2010 at 07:55
@massimo
in un paese che ha avuto Maurizio Gasparri in quel ruolo
mi rifiuto solo di pensare all’espressione “ministro delle tlc”
la parola stessa tlc è vecchia
e vuota di senso come poche altre
vorrei con decisione anche in questo paese
un ministro della banda larga che faccia un mestiere limitato
e misurabile
non serve un genio – basta un brunetta un bersani uno zaia –
uno che abbia * un poco * a cuore la materia
e creare valore misurabile non sarebbe poi cosi’ difficile
Maggio 19th, 2010 at 08:57
eccerto raxi, come no.
poi facciamo il ministro dei cortometraggi, il ministro della pallacanestro, il ministro delle ferrovie a scartamento ridotto, il ministro delle collaborazioni a progetto, il ministro della cardiochirurgia e il ministro delle pale eoliche.
Maggio 19th, 2010 at 09:14
In Italia sulla banda larga non sappiamo far di meglio che parlarne.
Maggio 19th, 2010 at 09:25
Il punto vero è che se in UK fanno un ministro per la Banda larga vuol dire che fanno la banda larga.
Qui da noi fare un ministro per, chesso’, le pari opportunità, non vuol dire pari opportunità, vuol dire pararsi il sederino dalle critiche. Quindi un ministro broad band non serve a nulla, avrebbero solo qualche scusa in più per rallentarsi a vicenda col ministro tlc.
Maggio 19th, 2010 at 09:51
In Italia ci manca un’altro gallo a cantare sulla banda larga…
La situazioone italiana sulla banda larga è bloccata per colpa delle considerazioni sulla proprietà della rete di telecom italia
…e nascono: le associazioni anti digital divide (http://www.antidigitaldivide.org/), la parità di trattamento (http://www.agcom.it/), il delegato di Confindustria per le comunicazioni e lo sviluppo della Banda larga sig. Galateri di Genola – sviluppo che non avviene -, il fondo per la banda larga – fondo fantasma -…
Ci manca il ministero… cioè ci manca di pagare un’altro ministero per una cosa che non viene fatta fino a che non si capisce di chi è la rete (domande retorica visto che la rete E’ DI TELECOM fino a che qualcuno non se la compra)….
…la soluzione è considerare la banda larda una delle “grandi opere” da realizzare in italia, con risvolti positivi anche sull’occupazione, un po’ come diceva Keynes: scava le buche, mettici la fibra, tappa le buche…
Maggio 19th, 2010 at 10:09
ministri per le pari opportunità o per lo sviluppo del programma o per la semplificazione legislativa non vi fanno una grinza vero?
sono cosi’ rassicuranti come denominazioni …
cosi’ democristane nella loro ipocrita ambiguita’
troppo settoriale dunque la banda larga ?
troppo insignificante il suo ruolo
nel percorso di crescita del paese ?
Maggio 19th, 2010 at 10:39
[…] in UK stanno pensando ad un ministro per la banda larga mentre qui non riusciamo a sbloccare 800 milioni o giù di lì. Questo blog è letto da poche […]
Maggio 19th, 2010 at 10:52
Ma non si era detto che abbiamo fin troppi ministri e ministeri? farne un altro, così settoriale e limitato poi, sarebbe solo un inutile carrozzone in più. Idea balzana, non lo faranno nemmeno in GB.
Maggio 19th, 2010 at 13:04
@raxi: sono d’accordo sull’ipocrisia del ministero delle pari opportinità. In italia la lotta alle pari opportunità è nelle case degli italiani, non in mano a Mara Carfagna…
Vi segnalo, inoltre, che 800 milioni per il digital divide e la banda larga sono pochi…
Maggio 19th, 2010 at 13:27
[…] (federico, via Mantellini) […]
Maggio 19th, 2010 at 14:49
Qui da noi si pensa invece ad un Ministro per il Digitale Terrestre ;-)
Maggio 19th, 2010 at 17:32
cmq la carfagna ieri è stata ringraziata da franco grillini e da paola concia per le scuse che ha voluto porgere alla comunità gay, e lodata per il suo concreto impegno contro l’omofobia.
così, per la cronaca.
Maggio 19th, 2010 at 20:25
In Italia abbiamo un ministro che è già una banda larga, cambia solo il senso.
Maggio 19th, 2010 at 20:59
Noi invece un PdC ed una larga banda.
Maggio 19th, 2010 at 21:22
La larga banda è bellissimo Frap.
Insieme alla protezione del formaggio
e alle ferrovie a scartamento ridotto
ci mettiamo il ministero della larga banda.
Che alla fine è questo il modello nostrano
ed è quel che ci meritiamo.
Maggio 20th, 2010 at 08:59
@carlo M: ed i diritti degli omosessuali non erano nemmeno nel programma di governo… che bravo mnistro!
Mi chiedo se in questo governo qualcuno che fa qualcosa scritto nel programma di governo…
Maggio 20th, 2010 at 13:22
Diamo il benvenuto all’Inghilterra nel club delle democrazie instabili: proliferazione dei ministeri per accontentari tutti, papaveri del partito, e alleati.